Il-Trafiletto
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29/08/14

Il vuoto e la parola nel silenzio

Quante volte mi sono incontrato con il vuoto dentro e fuori di me e volevo  risolvere il tutto semplicemente dicendo delle parole, poi ho scoperto che il silenzio ha una grande forza e ho iniziato a farne tesoro e a riflettere su questa potenza.


Quante volte ho parlato in fretta, ho urlato cercando di farmi sentire da chiunque e di rompere il mio vuoto, poi ho imparato che la parola più forte viene dal silenzio ed e è proprio il silenzio che è capace di scardinare il vuoto, che sa aprire qualsiasi porta e ogni cuore.
Un silenzio che diventa azione, un silenzio che sa parlare e dialogare, più di mille parole sterili e ripetitive urlate al vento e chissà dove, ma mai arrivate laddove dovevano trovare casa. 
Solo il silenzio è in grado di farti entrare meglio in contatto con la tua anima, con il tuo essere e con chi ti sta vicino, perchè ti aiuta a ponderare, a pesare e a rispondere nei giusti tempi e con l’adeguata misura.
La parola che esce dal silenzio, sa colmare il vuoto dentro ciascuno di noi e sa riempirlo di un linguaggio nuovo, sempre fresco e pieno di calore e di amore.
Questo silenzio non è nutrito dalla rassegnazione, ma intriso di parole che nascono dalla meditazione fatta con il cuore, dall’ascolto del nostro io interiore e dalla maturazione di parole che sanno dire qualcosa di unico a chi ci sta vicino.
Il vuoto e la parola nel silenzio

14/12/13

Giocattoli sicuri: bambini felici e Natale tranquillo

Regalare un giocattolo fa la felicità di ogni bambino, soprattutto a Natale, e vedere i suoi occhi scintillare per la curiosità è un tuffo al cuore. Facciamo però attenzione a cosa regaliamo, perchè scegliere un giocattolo è facile, ma controllare che sia sicuro per chi lo riceverà deve essere una priorità. Bando dunque alla fretta e spendiamo un po' di tempo in più nella scelta, affinchè sia mirata, utile e sicura. I giocattoli possono fare anche male.  L'età critica e' quella compresa tra uno e tre anni, nella quale i bambini, spinti dalla curiosità e con scarsissimo senso del pericolo, smontano gli oggetti e li portano alla bocca: e' allora che la probabilità di ingestione del gioco o di alcuni pezzi e' maggiore.
Giochi sicuri

 A questo rischio segue quello dell'inalazione, che può dare luogo ad incidenti dall'esito anche infausto. A dare dei consigli per feste all'insegna del divertimento e della sicurezza con i più piccoli il dottor Antonino Reale,  responsabile di Pediatria dell'emergenza dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. "La prima cosa da fare e' innanzitutto cercare un giocattolo sicuro, perdere un po' più di tempo nella scelta" spiega Reale, che sottolinea: "Tra i parametri principali sui quali basare l'eventuale acquisto di un gioco vi è la presenza del marchio Ce, anche se viene facilmente contraffatto possiamo identificare quello vero basandoci su altri giochi che il bimbo ha a casa". " Attenzione poi alla traduzione delle istruzioni, deve insospettire il fatto che non vi sia quella in italiano e occhio anche al nome del produttore e del fabbricante, che devono essere specificati- prosegue l'esperto- oltre al prezzo, che non deve essere eccessivamente basso, vi sono poi altre cose che un genitore può valutare, come la resistenza allo strappo o il fatto che non abbia punte". "Se il bimbo ingerisce un pezzettino del giocattolo la cosa generalmente non ha il carattere dell'urgenza ma bisogna portarlo in Pronto Soccorso, dove i medici stabiliranno qual e' la migliore maniera per procedere" sottolinea Reale. "L'inalazione invece, sebbene più rara e' più rischiosa: nel caso in cui si verifichi, soprattutto se il piccolo respira, e' necessario mantenere la calma, spingerlo a tossire e chiamare il 118- evidenzia- mentre se diventa cianotico e ha difficoltà a respirare la situazione e' più grave e bisogna chiamare con urgenza i soccorsi e provare a fare le manovre di emergenza, ma solo se si conoscono bene altrimenti si rischia di peggiorare ulteriormente la situazione".

10/11/13

Tersicoccus Phoenicis: il nuovo batterio scoperto dalla NASA

Ulisse è il simbolo della curiosità umana, curiosità che spigne a esplorare, ad investigare i misteri della vita, che ha permesso all'uomo di studiare le stelle e di raggiungerle, ma stavolta non è stato necessario andare nello spazio alla ricerca di nuove forme di vita, perchè la Nasa   sembra che abbia scoperto una nuova specie di batteri che vivono nelle camere speciali utilizzate per costruire veicoli spaziali.
Tali camere pulite e  sterilizzate, sono utilizzate per costruire veicoli spaziali per missioni su altri pianeti e questo per aiutare a evitare qualsiasi contaminazione delle apparecchiature tecnologiche di bordo, in modo che non possa ostacolare la ricerca della vita su latri pianeti.
Queste camere sono tenute in ambiente estremamente secco, vengono pulite con prodotti chimici e hanno la pressione dell’aria negativa per tenere fuori eventuali agenti esterni contaminanti.
La luce ultravioletta e i trattamenti termici sono utilizzati anche per uccidere qualsiasi forma di vita su oggetti che entrano, oltre ai dipendenti che sono tenuti ad indossare tute speciali.
Nonostante queste misure di sicurezza la Nasa rivela di aver scoperto  una nuova specie di microbo che  è in grado di sopravvivere in questo ambiente estremamente inospitale.
L'evoluzione è inarrestabile, e l'uomo non può farci nulla.
Tersicoccus Phoenicis
I batteri a forma di bacca, chiamati Phoenicis Tersicoccus , sono così insoliti che che sono stati classificati non solo come una nuova specie, ma anche come un nuovo genere di batteri che fino a ieri erano sconosciuti e che era impensabile che esistessero. Gli scienziati hanno detto di aver trovato i batteri in due camere bianche separate – una in Florida, dove si trova la struttura della NASA in cui si è costruito il Mars Phoenix Lander e l’altra nella struttura dell’Agenzia spaziale europea ESA di Kourou, nella Guiana Francese.
“Questo particolare batterio sopravvive con quasi o nessun nutriente”, ha dichiarato Parag Vaishampayan, un microbiologo della NASA e del Jet Propulsion Laboratory in California.
“Vogliamo avere una migliore comprensione di questi bug, perché le capacità che li adattano per sopravvivere in ambienti sterili potrebbero anche farli sopravvivere su una navicella spaziale. Potrebbe essersi trattato di un errore da parte degli addetti ai lavori, dove potrebbe essere arrivato il batterio, proveniente appunto dal terreno al di fuori della stanza pulita, ma noi crediamo che sarebbe stato difficle identificarlo lì“.
L’Analisi del nuovo batterio, che è di circa un micrometro di diametro (0.00004 pollici) è stato pubblicato sulla rivista International Journal of Systematic and Evolutionary Microbiology .
Il nome del batterio Phoenicis Tersicoccus che in greco significa bacche, Phoenicis deriva dal Phoenix Mars Lander, il veicolo spaziale che veniva costruito quando il batterio è stato raccolto in tamponi sul pavimento. ” I batteri Tersicoccus phoenicis potrebbero provenire e quindi essere stati trovati in qualche ambiente naturale con i livelli di nutrienti estremamente bassi, come una grotta o nel deserto “, ha detto il dottor Vaishampayan.

22/10/13

Medico di guardia si finge fuori per visite, invece dorme in ambulatorio

Step uno: attaccare un post it con scritto "fuori per visita urgente".
Step due: alzare la cornetta del telefono per farlo sembrare occupato.
Così un medico di guardia a Vaiano, piccolo paese in provincia di Prato, in turno nella Asl del paese, si era organizzato per passare tranquillamente la notte mettendosi a dormire nell'ambulatorio. Ma intorno alle 5 del mattino, una signora che da ore provava a contattarlo, ha segnalato lo strano fatto ai Carabinieri che giunti sul posto, preoccupati per la salute del medico, sono entrati nell'ambulatorio.
Una volta entrati hanno scoperto il medico che dormiva su un lettino dello studio e la cornetta del telefono lasciata alzata sulla scrivania.  L'uomo è stato denunciato per truffa aggravata e interruzione di pubblico servizio.

20/10/13

Extraterrestri? La verità tra le stelle!

Extraterrestri? La verità tra le stelle! Di certo uno degli argomenti più frequenti nella nobile storia del cinema è il primo contatto... con gli extraterrestri ovviamente. Non c'è giorno, mese, anno che ad Hollywood non si pensi a produrre almeno una decina di film con protagonisti gli alieni, o extraterrestri che dir si voglia. Troverete interessante sapere come il boom degli alieni abbia avuto inizio negli anni ’50 del XX secolo e come la loro prima apparizione risalga a ben oltre 100 anni fa, in una pellicola francese dal titolo “Viaggio nella Luna“.
L'argomento ha generato molta curiosità nel campo cinematografico, ai vari registi di documentari e autori. Sono venute alla luce quindi svariate teorie riguardo il primo contatto degli extraterrestri con la nostra specie, i presunti rapimenti, sulla loro influenza sulla nostra storia, sulla loro presenza celata tra noi, e cosi via dicendo. In qualunque negozio di libri avrete molte probabilità di trovarvi in un intero scaffale pregno di questo genere di libri, invece su tutti i canali televisivi specializzati in documentari almeno una sera alla settimana viene dedicata esclusivamente a queste teorie.
Appare abbastanza evidente che la popolarità di questo argomento, indipendentemente dal tipo di fonte informativa, ha fatto si di renderlo costantemente onnipresente nelle nostre vite. Se, quindi, veniamo assaliti continuamente con storie simili a queste, sarà poi possibile che le nostre convinzioni personali ne possano risentire, possano essere influenzate?
Extraterrestri

Come sempre, quando le nostre menti iniziano ad indagare ci assale con veemenza una domanda, ci rivolgiamo a Ipsos Global @dvisor per cercare di venire a capo e compredere cosa ne pensa il mondo, la società che ci circonda. Buon per noi per noi il fatto che è stato eseguito tre anni fa uno studio speciale riguardo la effettiva esistenza degli extreterrestri. Da quanto si può dedurre dai risultati, pare che un partecipante su cinque a livello mondiale crede che esseri alieni siano arrivati sulla Terra e che abbiano vissuto tra noi. A livello nazionale, le percentuali più elevate si registrano in India (45%) e in Cina (42%), mentre all’estremità opposta dello spettro figurano Svezia, Belgio e Paesi Bassi con appena l’8%. Generalmente sono le donne ad essere restie (83%) più degli uomini (78%) a non credere che gli alieni siano già presenti nella nostra società.
Naturalmente stiamo parlando di dati raccolti tre anni fa. Da allora abbiamo guardato molti film e documentari e ascoltato le teorie più strane sugli alieni. E voi cosa ne pensate? Si sono già insediati sulla Terra o sono ancora nello spazio infinito in attesa del momento giusto?

19/10/13

Giro del mondo programmato nel 2015 per Solar Impulse!

Giro del mondo programmato nel 2015 per Solar Impulse! Proprio cosi, Solar Impulse, l'aereo che utilizzerà come combustibile l'energia solare ha effetuato il suo decollo da Washington per concludere la sua traversata a New York, l'ultima tappa di un viaggio coast to coast iniziato a maggio dal Moffet Air Field della Nasa, vicino San Francisco, per poi proseguirlo con tappe a Phoenix, Dallas, St. Louis, Washington.
Il piccolo velivolo che ha dato vita alla promozione della tecnologia solare è capace di volare anche nelle ore notturne.
A condurlo si sono dilettati l'austriaco Andre Borshberg e l'esploratore di rango Bertrand Piccardla.
L'aereo a tecnologia solare sarà utilizzato per efettuare un giro del mondo programmato nel 2015.
Tale innovazione trova il suo punto focale nella batteria a litio alimentata da 12.000 celle solari grazie alla quale è capace di viaggiare ad una velocità massima di 80 km orari.
Solar Impulse può trasportare soltanto un pilota che tral'altro è obbligato ad indossare una maschera d'ossigeno perché per ridurre il peso è privo di un sistema di pressurizzazione.
Nel 2010 l'aereo ad energia solare attraversando lo Stretto di Gibilterra aveva solcato i cieli da Madrid fino al Marocco.

Aereo solare

Solar Impulse, infatti, è un secondo prototipo realizzato da un'equipe di 70 ingegneri, costruito in fibra di carbonio, con un'apertura alare pari a quella di un Airbus A340 (63,4 metri) ed è ultraleggero con il peso pari ad un auto (1.600 chilogrammi).

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