Il-Trafiletto
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14/11/14

Morta per 45 minuti, poi si risveglia

Succedono casi quasi incredibili, come quello accaduto a Ruby Graupera-Cassimiro, di 40 anni, che si era ricoverata al Boca Raton Regional Hospital per un parto cesareo. La bambina è nata sana e vispa, ma la donna ha invece avuto da subito dei problemi respiratori e il suo cuore si è fermato per 45 minuti; praticamente morta. In realtà Ruby si è poi svegliata, facendo gridare i medici al miracolo. Anzi, in realtà i medici ne avevano certificato la morte dopo l'assenza del battito e l'inequivocabile bip del macchinario. In effetti la donna non ha respirato per tre ore.

Ruby Graupera Cassimiro
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Ma lo stesso bip sul monitor, improvvisamente ha ripreso a suonare e indicare che era ancora viva. Questa strana e allucinante avventura è accaduta il 23 settembre scorso. Dopo un esame approfondito fatto dai medici sembra che la donna abbia sofferto di una rara condizione chiamata  “embolia del fluido amniotico” che si verifica con perdite del fluido nel flusso sanguigno e che provoca la formazione di coaguli del sangue. Tale situazione porta immancabilmente l’arresto cardiaco che nel caso della donna è stato quasi di 1 ora. “Di solito viene diagnosticata post mortem”, ha detto il portavoce dell’ospedale, Thomas Chakurda. Lo staff dell’ospedale ha definito quanto accaduto “un miracolo”. Scontata la soddisfazione della donna e della sua famiglia e siamo sicuri che da grande anche la sua bimba, ascoltata la storia della sua mamma e della sua morte apparente, prenderà il tutto con un bel sorriso e un sospiro di sollievo.

Meglio far fatica che ragionare, le persone lo preferiscono

Adesso abbiamo la prova che l'azione del pensare costa fatica ad un numero sempre maggiore di persone, e questo è in contrasto con il fatto che invece ci piace pensare che in generale gli esseri umani si comportino razionalmente. E' stata fatta una ricerca in proposito, grazie alla quale i partecipanti erano sottoposti ad una prova apparentemente banale. I partecipanti sono stati fatti accomodare in una stanza nella quale si trovavano due secchi, in posizioni differenti. A scelta uno dei secchi doveva essre spostato fino ad un certo punto prestabilito, specificando che si doveva scegliere lo spostamento che sembrava più semplice. 

Pensare
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Dal punto di vista logico, la soluzione ottimale era quella di spostare il secchio che era più vicino al punto di destinazione, dato che in questo modo si faceva lo sforzo minore, trasportando il peso del secchio per la distanza più breve. Ma nella maggioranza dei casi i soggetti sceglievano il secchio più vicino a loro, anche se questo voleva dire trasportarlo per una distanza più lunga. I partecipanti hanno spiegato che avevano fatto quella scelta perché questo dava loro la sensazione di concludere prima il compito: apparentemente, prendere il secchio dava loro la sensazione di avere quasi concluso il compito. I ricercatori hanno battezzato questo comportamento pre-crastinazione, cioè il tentativo di accelerare la realizzazione di sotto-obiettivi intermedi (nel caso del secchio, completare prima possibile il primo passo “prendere il secchio”). La spiegazione sarebbe che questo approccio semplifica lo sforzo mentale, anche se a costo di un maggiore sforzo fisico.

13/11/14

Ciò che ogni donna dovrebbe prendere come esempio dagli uomini

 Donne e uomini si criticano a vicenda e in maniera molto pesante a volte. Ma invece di stare tanto a criticare perchè non prendere ciò che di meglio i due sessi offrono e farlo proprio? Ebbene vediamo che cosa noi donne dovremmo imparare dagli uomini e farlo nostro. Ecco sei abitudini di cuianche noi dovremmo fare tesoro.


1) La perfezione non esiste. Inutile, quindi, cercarla. Perciò: abbandonimo la mania di perfezionismo, le pippe mentali e agiamo come farebbe un uomo, in modo immediato e istintivo.

 2) Non aver paura di chiedere. Un altro piatto di pasta, un aumento di stipendio, un giorno libero, ospitalità in casa di amici… Chiedere non significa essere deboli, significa avere le idee chiare. Quindi facciamo come farebbe il lui che è in te: chiediamo. Come funziona? Chiedete. E poi vi sarà dato.

3) Coltivate il silenzio. Spesso tendiamo a parlare parlare parlare. Dare giudizi e consigli come se fossimo le detentrici della verità. Gli uomini non lo fanno. E vivono molto meglio. Cominciamo a smetterla di dare opinioni e consigli, a meno che non strettamente richiesti. Proviamoci, ci sentiremo più libere e leggere.

4) Poniamoci degli obiettivi realistici. Ciò non significa smettere di sognare, ma teniamo presenti bisogni reali, consapevoli dei nostri limiti e delle nostre possibilità. Lo sapevi che gli uomini hanno più probabilità di terminare con successo una dieta perché la iniziano con il solo obiettivo di perdere chili? Le donne invece la iniziano pensando che alla fine saranno più sensuali, più belle e così via..

5) Concediamoci delle pause. Il fatto si abbiano un miliardo di cose da fare non giustifica a non fermarci mai. Gli uomini anche hanno un milione di cose da fare, eppure sanno dire stop. Magari solo per un quarto d’ora. Gli uomini sanno pensare a se stessi, le donne meno. Imitiamoli subito e vivremo tutti più felici e rilassati.

6) Godersi la vita. E questo non ha bisogno di commenti

Donne e uomini
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11/11/14

Lo Stegosauro, erbivoro sì, ma non poi così innocuo

Lo Stegosauro era un dinosauro erbivoro di grandi dimensioni. Come tale siamo portati a pensare che essendo un divoratore di pianticelle, fosse pure un bonaccione. Invece no, una recente scoperta rivela che era un temibile guerriero

Un gruppo di paleontologi ha scoperto che questi enormi dinosauri che vissero circa 100 milioni di anni fa, lunghi fino a 9 metri e pesanti 5 tonnellate, erano anche combattenti eccezionali. La prova arriva dal ritrovamento dell'osso pubico di un allosauro (Allosaurus), uno dei carnivori più grossi e feroci del Giurassico: il fossile presenta un foro conico che ha la stessa forma di una spina della coda di uno stegosauro. Questa ferita, che non mostra segni di guarigione, fu probabilmente fatale per l'allosauro.

Stegosauro
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Grazie a questa nuova scoperta il paleontologo Robert Bakker dello Houston Museum of Natural Science, che ha presentato la scoperta pochi giorni fa a Vancouver alla Geological Society of America, ha potuto affermare: "Una forte infezione ha divorato una porzione di osso delle dimensioni di una pallina da tennis. Probabilmente col tempo questa infezione si è sviluppata verso l'alto, aggredendo i muscoli della coscia e poi gli organi vitali".  In base alla ricostruzione degli studiosi, per infondere la ferita mortale all'allosauro, lo stegosauro deve aver spazzato la propria coda sotto il corpo della vittima, ruotandone quindi la punta per colpire.

Del resto anche i nostri grandi erbivori, come i rinoceronti e i bufali, utilizzano le proprie appendici ossee come armi difensive. Solo che oggi queste armi si trovano sulla testa degli animali, mentre gli stegosauri per ferire i nemici usavano i rostri appuntiti presenti sulla coda. Proprio per questa ragione le loro code di erano molto più flessibili rispetto a quelle degli altri dinosauri. "Come quelle delle scimmie, non avevano giunture rigide", spiega Bakker, "e al contrario della maggior parte delle code degli altri dinosauri erano flessuose anche nella parte finale. Erano progettate per muoversi agilmente durante il combattimento". Questi animali avevano infatti muscoli possenti alla base della coda, su cui esercitavano un controllo pressoché totale.

06/11/14

Fantasie sessuali di uomini e donne, ecco cosa rivela uno studio

Quello delle fantasie sessuali di uomini e donne è un tema vecchio come il mondo, eterno, ancora semi misterioso di cui tutti si interessano, financo i più ritrosi. Tra le tante svariate ricerche e studi anche quella delle fantasie sessuali è stata oggetto di ricerca. Se ne è occupato uno studio dell' Institut universitaire en santé mentale de Montréal e dell'Institut Philippe-Pinel de Montréal, il quale rivela le fantasie sessuali più comuni tra uomini e donne.

In verità descrive quali siano le fantasie da ritenere normali, e quali, invece, determinino un comportamento anomalo. Lo studio è stato effettuato tramite un sondaggio che ha coinvolto giovani adulti sui 30 anni. Al progetto hanno aderito 1.517 soggetti (799 uomini e 718 donne) disposti a rispondere a un questionario in cui dovevano illustrare anche la loro fantasia preferita, o più ricorrente. Ecco i risultati.

Una fantasia
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-Le fantasie sessuali sono molto comuni nella popolazione, e ve ne sono poche da considerarsi statisticamente rare, insolite o tipiche di alcuni gruppi di popolazione.
-Gli uomini hanno più fantasie rispetto alle donne, e riescono a descriverle in modo più vivido.
-Un uomo che sogna di fare sesso con due donne è perfettamente normale.
-Tra le donne vi è una media (dal 30 al 60%) la cui fantasia sessuale riguarda la sottomissione.
-Una sostanziale differenza tra uomini e donne è che queste ultime distinguono meglio tra fantasia e realtà: "Molte donne che raccontano fantasie più estreme di sottomissione, specificano che non vorrebbero mai che queste si avverassero. Alla maggior parte degli uomini, invece, piacerebbe molto che loro fantasie diventassero realtà".
-E nel rapporto di coppia? E' un dato di fatto che l'uomo sogna più facilmente una relazione extraconiugale rispetto alle donne.

04/11/14

Studio scientifico dimostra che barare sucita euforia

Mi son sempre piaciuti i film western, dove i cowboys o i bounty killers di sedevano ai tondi tavolini dei saloon e inziavano a giocare a poker. Sguardi che si incrociavano, fumo di sigaro che si tagliava con il coltello, qualche mossa strana e poi le accuse di aver barato, ne nasceva una grande rissa o una sparatoria. L'arte del baro è qualcosa di veramente particolare e talvolta affascinanate.

Ci piacerebbe pensare che barare e quindi imbrogliare dovrebbe suscitare in chi lo fa almeno qualche senso di colpa, dato che è un'azione a danno di altri che giocano onestamente. In verità alcuni studi hanno dimostrato che invece la verità è ben diversa. In chi li pratica sembra infatti che questi torbidi comportamenti scatenino  addirittura una sorta di euforia.

Carte da gioco
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 Dalle ricerche è emerso che anche se i soggetti presi in considerazione, si aspettavano di sentirsi in colpa dopo avere barato, coloro che hanno barato in diversi test di problem-solving hanno consistentemente una maggiore soddisfazione rispetto a chi invece non bara. Altri studi specifici hanno evidenziato che questa soddisfazione non è legata a quanto uno sia propenso a barare, e soprattutto neppure alla cupidigia di fronte ad una possibile ricompensa in denaro: il che sembra voler dire che essere disonesti sarebbe piacevole di per sé. I ricercatori ritengono che i loro studi possano essere importanti per creare modelli di comportamento etico da utilizzare in contesti educativi ed organizzativi.

03/11/14

Scarpe maelodoranti? Arrivano i rimedi naturali

Le vostre scarpe puzzano e abbattono qualunque essere vivente nei paraggi? Inutile cercare di deodorarle potreste peggiorare le cose. Ma come fare dunque a togliere i cattivi odori e le muffe che si formano sulle scarpe? I cattivi odori si sa dipendono dai batteri che si formano e si riproducono allegramente favoriti da un ambiente caldo e umido che si forma all'interno delle scarpe con il piede che suda. 

Scarpe maelodoranti
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La prima e fondamentale operazione da fare è tenere un'igiene puntuale e costante sia dei piedi che delle calze che si indossano. Piedi e calze pulite sono fondamentali. Inoltre la manutenzione delle scarpe è determinante, quindi se possibile è bene lavarle e farle asciugare molto bene. Se le scarpe si bagnano con la pioggia, fatele asciugare mettendovi all'interno del giornale appallottolato, in modo che assorba l'umidità. E' conveniente farlo anche quando si hanno piedi che sudano molto, inserendo del gionale all'interno che assorbirà durante la notte tutto il bagnato che si è formato.

Altro utile rimedio è inserire nelle scarpe le bucce d'arancia da tenere tutta la notte nelle scarpe e anche per il periodo in cui non le indossiamo , eliminano il cattivo odore e donano un notevole profumo.  Più conosciuto è l’uso del bicarbonato. Si cosparge l’interno della scarpa con una buona quantità di bicarbonato e si lascia per tutta la notte, al mattino si elimina con una spazzola. Il bicarbonato assorbe il cattivo odore ed elimina anche i batteri le muffe che si formano dentro alla scarpa.

02/11/14

Anya e i biscotti per cani

Quando si dice avere le idee chiare: sapere ciò che si vuole e quello che vogliamo raggiungere non è una prerogativa solo degli adulti. Ci sono bambini che hanno ben chiari i propri obiettivi anche da piccoli. E' stato così per Anya, sei anni, che  ha dato vita ad una impresa propria: vende biscotti per cani fatti in casa, ed è un gran successo.

Anya e i suoi biscotti
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Infatti sta conquistando interesse da tutto il mondo. Anya Solomon-James diceva spesso a sua mamma che voleva soldi propri in modo da potersi comprare il gelato qualndo più le aggradava, e insistendo ha convinto la mamma ad aprire l'attività di vendita di biscotti per cani, così da poter realizzare il suo sogno.

Anya tutti i sabati cucina i biscotti, mentre la domenica si occupa  delle spedizioni e a volte anche delle consegne. La bambina, a dispetto di quanto si possa pensare,  segue attentamente e scrupolosamente tutti gli aspetti dell’attività, dall’aggiornamento della pagina Facebook a quello dei prezzi. Il successo dell’attività, battezzata “Anya’s Dog Treat Factory” è stato notevole, non solo con numerosi ordini e ma anche con richieste di informazioni da tutto il mondo, sorprendendo anche i genitori della piccola: “Non ci aspettavamo che la sua attività attirasse tanta attenzione. Pensavamo che già 50 ‘Mi Piace’ su Facebook sarebbero stati un risultato eccezionale”.

01/11/14

Le mummie degli Anga

In Papua Nuova Guinea, c'è una tribù, gli Anga che ha praticato un tipo di mummificazione veramente fuori dal comune. E' una pratica che si basa sul fumo. Queste mummie affumicate non venivano poi seppellite come in uso in altre popolazioni, ma posizionate sulle colline circostanti il villaggio, in modo che potessero vegliarlo.

Mummie Anga
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Sicuramente a molti di noi una tale vista potrebbe suscitare  del raccapriccio ma secondo gli usi di questa tribù, è una forma di rispetto verso i morti. La mummificazione in generale è un processo lungo e complesso: vengono prima tolti dal corpo i liquidi e il grasso, spesso spalmandoli sui familiari del morto (un modo per trasferire loro l'energia vitale), e talvolta questi venivano recuperati anche come oli per la cottura.

Al termine di queste preliminari operazioni il cadavere veniva ricoperto di argilla e ocra, dando il caratteristico colore rosso.  Una tradizione secolare per gli Anga, ma che di fatto gli è stata vietata dal 1975, con l'indipendenza del paese, e oggi la maggior parte delle tribù seppelisce i morti secondi i rituali cristiani, solo nelle aree più remote la tradizione continua.


31/10/14

Per gli aspiranti vampiri arrivano i drinks venduti nelle sacche di sangue

A volte mi chiedo cosa passi nella testa della gente, perchè per carità, ognuno di noi ha le sue fissazioni, però ve ne sono alcune che secondo me sfociano nella patologia. In ogni caso son curiosità, che ci aiutano a capire meglio in che mondo si vive e sporattutto con chi si ha a che fare. Magari  non ci sarà dato di incontrare certi personaggi, ma se il destino facesse incontrare le nostre strade, se non altro saremo preparati.

Ecco il drink vampiresco
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In Cina sono di moda dei nuovi drinks (rigorosamente rossi) venduti in sacche di sangue, specie tra i giovani fan della serie americana The Vampire Diaries. Affinchè i fan possano calarsi nell'atmosfera vampiresca più realisitca possibile,  sono nati anche dei locali a tema, dove lo staff è vestito da dottore o infermiera, e non mancano decorazioni macabre tra cui talvolta anche delle bare.

Le sacche che contengono i drinks sono estremamente realistiche: le etichette riprendono la grafica delle sacche di sangue per trasfusioni, con tanto di “gruppo sanguigno”, ma anche la scritta che ricorda che il contenuto è da bere, per evitare che qualcuno tenti (per esperimento o distrazione) una trasfusione. Gli ingredienti spesso sono scelti non in base al gusto che danno alla bibita, ma a quanto riescono a riprodurre il sangue in termini di aspetto e di consistenza. Ci sono anche varianti per i “vampiri” che proprio hanno paura del sangue e che si trovano a disagio con una riproduzione così realistica: il drink infatti viene venduto anche nei colori blu e verde.

Alcuni vampireschi consumatori
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Il quasi mistero delle api zombie

Sugli zombie si favoleggia sempre, sia nei libri che nei films, vere proprie saghe per gli appassionati del genere. Ma tutti noi almeno una volta ci siamo chiesti se gli zombie esistano davvero. Ebbene nel mondo animale sì ed un esempio che è stato studiato è quello delle api.

Esse possono iniziare a mostrare un comportamento strano e bizzarro, fino a somigliare molto a quello di un morto vivente. Ma c'è una causa e si chiama apocephalus borealis, un insetto parassita che impianta le uova nelle api (ma anche nelle formiche ed in altri insetti), causandone il comportamento insolito.

Gli scienziati però non sono sicuri del perché si verifichino modifiche nel comportamento, perciò fanno delle ipotesi: una è che la causa non sia fisica ma sia legata alla consapevolezza dell’ape di essere malata, e quindi alla scelta di allontanarsi dall’alveare per proteggerlo. Infatti quando si schiudono, le larve iniziando a nutrirsi degli organi dell’ape, fino ad ucciderla.

“E’ un incrocio tra Zombi e Alien”, spiega un ricercatore. Non si tratta comunque dell’unico caso di insetti zombie: anche le formiche possono essere infettate da un fungo che ne manipola il comportamento, e alla fine le conduce in una zona con umidità e temperatura ideale per la crescita del fungo stesso.



29/10/14

La cuccia del cane: come pulirla

L'igiene della cuccia del cane è quanto mai importante e pulire la sua "casetta" è un'operazione che va eseguita con cadenza settimanale, usando aspirapolvere e scopa, in più ricordatevi che ogni tanto bisogna procere anche alla disinfezione impiegando particolari prodotti.
Procediamo per gradi: se il materiale per il risposo dell’animale è paglia o vecchi stracci, conviene sostituirlo con della paglia o degli stracci puliti mentre se si tratta di cuscini o imbottiture in stoffa, sarete costretti a procedere al lavaggio.

Cuccia del cane
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Lavare la cuccia del cane sia essa di legno o di stoffa, significa rimuovere lo sporco che può essere costituito da residui di cibo, escrementi, peli, trofei di caccia,  e potete usare  spugne, scope, palette, spazzole, raschiatoi o ancora meglio se avete a disposizione aspirapolvere e idropulitrice o apparecchi per la pulizia a getto di vapore. E’ ovvio che i materiali impiegati per la pulizia della cuccia non dovranno essere destinati ad altri usi.

Per la pulizia ordinaria è bene usare un detergente biologico, ma se dovete disinfestare la cuccia del cane per annientare i potenziali microrganismi annidati (batteri, funghi, virus….) vi serviranno prodotti chimici molto acidi o basici come i composti quaternari d’ammonio e cloro (alcalini) o la classica candeggina (acida). La disinfestazione con prodotti chimici va ripetuta 2 o 3 volte all’anno, in quanto tali agenti possono irritare le mucose e le vie respiratorie dell’animale. Dopo il lavaggio con prodotti aggressivi sarà necessario rispettare un vuoto sanitario di almeno 2 giorni tenendo la cuccia esposta all’aria eseguendo ripetuti risciacqui.

Inoltre se si tratta di pulci e zecche  vi serviranno prodotti antiparassitari per bloccare lo sviluppo degli infestanti. E’ bene precisare che tutti i prodotti antiparassitari sono altamente tossici, quindi dovrete attenervi sempre alle precauzioni d’uso riportate sulla confezione d’acquisto.

Se il vostro cane vive in casa, la pulizia dovrà essere eseguita su base quotidiana. Di solito in casa le cucce sono imbottite, oppure ci sono i materassini, cuscini modellati o brandine. Ricordate, vanno spazzolate e/o aspirate ogni giorno e saltuariamente bisognerà sottoporle a lavaggio in acqua: la maggior parte di cucce per uso domestico sono pensate per supportare un lavaggio in lavatrice a basse temperature.

Prima di lavare la cuccia del cane sarà necessario rimuovere lo sporco (peli e residui vari) a tale scopo meglio usare  un levapelucchi (non per forza elettrico, in commercio si trovano rulli levapelucchi adesivi dal prezzo di pochi euro, proprio come quello mostrato in foto). Al momento del lavaggio della cuccia in stoffa non usate l'ammorbidente o di detersivi troppo profumati: gli odori risultano troppo intensi e fastidiosi per gli animali, alcuni cani (e gatti) reagiscono sviluppano reazioni allergiche, quindi fate attenzione!

21/10/14

North Sentinel, l'isola più difficle da visitare al mondo

Dico subito che per fortuna quest'isola delle Andamane nel Golfo del Bengala è la più difficile da avvicinare al mondo e io spero che tale rimanga. Quest'isola è la patria della tribù dei Sentilenesi, praticamente l'ultima popolazione al mondo che vive isolata dalla civiltà moderna, senza contatto alcuno con essa.

Da quel poco che si sa, questa tribù popola quest'isola da circa 60.000 anni, ed è molto chiusa. Per questo i visitatori, chiunque siano e qualunque inteione abbiano non sono i benvenuti e vengono accolti a colpi di lance e frecce. Sembra che la popolazione sia di circa 400 abitanti o forse meno, ma non lo si può affermare con certezza, data la ritrosia che li contraddistingue.

Isola di North Sentinel
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Il livello della tecnologia della tribù sembra essere equivalente a quello del neolitico, o forse precedente, dato che nessuno ha mai visto con esattezza gli strumenti e gli attrezzi che usano. Si era temuto per la sopravvivenza della popolazione in occasione dello tsunami del 2004, che ha causato gravi danni nell’area, ma l’elicottero che si era recato sul posto per verificare i danni ed eventualmente prestare soccorso è stato presto preso di mira dalle frecce degli abitanti, che quindi stavano ancora bene.

Dopo diversi tentativi di contatto, il governo Indiano (al cui territorio apparterrebbe l’isola) ha alla fine rinunciato e ha posto una zona di divieto di tre miglia tutto intorno all’isola, per evitare che turisti o esploratori interferiscano con i sentinelesi, e soprattutto che si avvicinino troppo alle frecce degli abitanti.

16/10/14

Gli occhi non mentono mai: è nello sguardo la differenza fra chi vuole l'amore e chi solo un'avventura

Anche questa è una ricerca che ha scoperto l'acqua calda, anche perchè secondo me basta un po' di logica e ci si arriva da soli, ma si vede che la scienza e l'empirismo non vogliono lasciare nulla al semplice intuito, che per altro secondo me, a volte è molto più veritiero. 

Comunque, vieniamo al casus belli: capita assai sovente che nei rapporti fra uomini e donne le intenzioni siano diverse, uno dei due è alla ricerca di un partner stabile, l'altro invece preferisce qualcosa di meno impegnativo ed è più orientato diciamo al divertimento. Quando ciò si verifica ne scaturiscono sempre delle spiacevoli conseguenze.


Perciò un gruppo di ricercatori ha voluto approfondire e studiare il caso e lo ha fatto studiando un sistema di tracciamento dei movimenti oculari, scoprendo una differenza ben definita negli sguardi di chi è disposto ad impegnarsi e quelli di chi invece vuole solo un'avventura.

Sguardi
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E’ emerso infatti che chi cerca l’amore tende a guardare maggiormente i volti, mentre chi vuole solamente un’avventura erotica tende a guardare principalmente i corpi. Il risultato, a ben vedere, non è poi così sorprendente, ma i ricercatori sono fiduciosi che il metodo sviluppato possa tornare utile nelle terapie di coppia, dove i partner faticano a capire essi stessi cosa stanno cercando nel rapporto.

Secondo me basta solo uno sforzo di coscienza.


14/10/14

Mestieri assurdi: analizzare gli odori dei bagni pubblici

Direi che dopo questa notizia dovremmo tutti evitare di lamentarci del nostro lavoro e amarlo. Anche perchè insomma, sinceramente io personalmente non so se resisterei a fare questo mestiere. Che ne direste se vi porponessero di fare l'analizzatore di odori di bagni pubblici in Africa e in India? Pensate che sia facile? No perchè per esercitare questo mestiere serve un bel dottorato di ricerca.

Bagni pubblici
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E’ questo infatti l’insolito lavoro che si è trovato a fare un gruppo di ricercatori. L’idea di base è abbastanza semplice: i bagni pubblici, specie nelle nazioni in via di sviluppo di frequente puzzano molto, molto spesso perché chi li costruisce, dovendo contenere i costi, si preoccupa degli aspetti tecnici ma non della questione dell’odore.

Per combattere il cattivo odore in modo efficace, però, bisogna sapere da cosa è composto, ed ecco dunque come i ricercatori si sono trovati a compiere una “analisi qualitativa e quantitativa dei costituenti volatili delle latrine”, una ricerca prima nel suo campo. Le analisi, oltre la verifica qualitativa da parte di un ricercatore che doveva giudicare l’odore, hanno visto anche diversi test di laboratorio. Hanno scoperto che l’odore cambia a seconda che nella latrina siano favoriti i processi aerobici (che favoriscono un odore rancido o di concime) o anaerobici (che favoriscono odori di fogna). Lo zolfo avrebbe un ruolo fondamentale in molti dei cattivi odori presenti nei bagni pubblici.

Quindi gente, un altro settore lavorativo potrebbe essere aperto, l'unica cosa che ci resta da fare è frequentare un corso e diventare esperti!

11/10/14

Cina: ristoratore arrestato perchè condiva i suoi piatti con oppio per fidelizzare i clienti

Quale strategia studiereste voi per fidelizzare i vostri clienti se aveste un ristorante? Pubblicità particolari? Cibi alternativi? Scontistica?  Video cene? Qualcuno ha pensato di far di meglio: assuefare i propri clienti al cibo! Lo ha fatto un ristoratore cinese, che però, scoperto è stato arrestato dalla polizia.

Il capo d'accusa è pesante:  aggiungere oppio ai suoi piatti per creare dipendenza nei clienti e fare sì che tornassero a mangiare più di frequente nel suo locale. L’attività illegale del ristoratore è venuta alla luce dopo che un cliente è stato fermato durante un controllo anti-stupefacenti di routine, mentre era alla guida della sua auto.

Specialità cinese
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Il ragazzo, il ventiseienne Liu Juyou, è stato trovato positivo ad un test dell’urina ed arrestato. Liu non è riuscito inizialmente a convincere la polizia che lui non aveva mai fatto uso di droga, ed è stata la sua famiglia a mettersi ad indagare sulle cause della positività e a risalire, dopo due settimane di intense ricerche, al ristorante. Quando i familiari sono andati a mangiare nel ristorante, hanno testato le proprie urine che sono risultate positive alla droga.

Con le analisi in mano, sono andate alla polizia, che ha aperto un’indagine sul ristorante. Il ristoratore, interrogato dalla polizia, avrebbe ammesso di avere comprato due chili di semi di papavero oppiaceo per l’equivalente di 70 euro, e di utilizzarli per condire i suoi piatti. Sfortunatamente per Liu, la colpevolezza del ristoratore non gli è stata di grande vantaggio: la sanzione per guida sotto effetto di stupefacenti gli è stata comunque comminata perché il giudice ha ritenuto non rilevante il fatto che lui li avesse assunti intenzionalmente o meno.

10/10/14

Vive otto mesi come nell'Alto Medioevo: l'esperimento di un ragazzo di ventiquattro anni

Come ci troveremmo se improvvisamente fossimo trasportati nell'Alto Medioevo? Sapremmo adattarci allo stile di vita di quell'epoca, senza tutte le comodità di cui usufruiamo oggi, isolati dal resto del mondo, e con il pensiero di dover lavorare duramente per procurarci di che sopravvivere? Le implicazioni socio-psicologiche sarebbero davvero incredibili.

Ma qualcuno ha pensato bene di fare questo straordinario esperimento, Pavel Sapozhnikov, un ragazzo ventiquattrenne che ha vissuto per ben otto mesi come le popolazioni che abitavano la sua regione intorno al XI secolo. In pratica Pavel ha condotto uno stile di  vita ascetico e ha ridotto al minimo ogni contatto umano per tutta la durata dell'esperimento. 

Pavel Sapozhnikov
nei panni di contadino dell'Alto Medioevo
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Scopo dell’esperimento era vivere nella replica di un’antica fattoria, evitando ogni comodità moderna: “Vivo da solo nel passato”, ha sintetizzato significativamente Pavel. L’idea è venuta a Pavel in collaborazione con Alexei Ovcharenko, titolare di una società che si occupa di ricostruzioni storiche e insieme hanno preparato l'esperimento, impiegando circa un anno per metterlo a punto, a partire dal determinare la durata ideale, alla fine fissata in otto mesi (da settembre 2013 a maggio 2014) perché consentiva loro di sperimentare diverse teorie, ma senza essere di una lunghezza tale da fare rischiare a Pavel conseguenze psicologiche permanenti.

 Le regole cui ha dovuto attenersi Pavel erano piuttosto stringenti, poteva usare solo strumenti ed attrezzi esistenti nel periodo, evitando accuratamente di usare oggetti di cui non disponevano i contadini di quei tempi, e doveva pescare e cacciare nella foresta per procurarsi il cibo (gli unici motivi per cui gli era consentito lasciare la fattoria). In più gli era concessa una quantità prefissata di cibo coltivato. Rigorosamente vietato ogni contatto con l’esterno, eccetto per le visite del team di ricerca una volta al mese. Pavel non aveva precedenti esperienze di vita a così stretto contatto con la natura: per prepararsi ha dovuto studiare molto e allenarsi per diverse attività: “Non è certo una vita comoda, per gli standard moderni, ma per una persona allenata è abbastanza fattibile”, racconta Pavel.

Pavel con la capra all'interno della fattoria












30/09/14

Alla riscoperta di antichi frutti: Pera Cannella e Pera Ghiacciola

Salvaguardare le antiche specie di alberi da frutto che stanno scomparendo è un lavoro molto interessante che si definisce "archeologia arborea". Purtroppo la standardizzazione dell'agricoltura ha livellato in maniera deprimente le colture in favore di una più vasta commercializzazione. Risultato? Nessuno conosce più le varietà autoctone del proprio territorio, quelle vere, antiche che, a modo loro, hanno fatto la storia del nostro paese. Per nostra fortuna lo fanno al vivaio di San Lorenzo di Lerchi, Città di Castello (PG).   Dato che siamo in questi giorni ho visto gli ultmi contadini raccogliere le ultime pere mature ecco un esempio di pere antiche che val la pena conoscere.

PERA CANNELLA

Pera cannella
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La pianta madre è stata ritrovata presso Gualdo Tadino (PG); dell’origine praticamente non si sa nulla tranne che son state rinvenute altre piante di questa varietà nella stessa zona. L’albero piuttosto vigoroso e rustico,  è produttivo e fiorisce precocemente. Il frutto è di piccola pezzatura, è allungato e piriforme, con il peduncolo grosso e diritto.  La buccia è di medio spessore con numerose piccole lenticelle emerse, di colore giallo con colorazione rosso mattone dalla parte del sole e in tutta la parte del calice. La polpa è bianca, succosa e molto fine, liquescente, molto zuccherina e profumata di cannella . Di ottima qualità. Matura i primi di agosto, è di immediato consumo.

PERA GHIACCIOLA

La pianta madre è stata anch'essa trovata a Gualdo Tadino (PG). Non se ne conoscono altri esemplari in quest’area  e né l’origine. L’albero è molto rustico, ad elevata produttività. Il frutto è piccolo, ovoidale molto cort. La buccia è liscia, verde brillante che tende a schiarirsi alla maturazione. La cavità calicina è inesistente. La polpa è bianca, croccante, molto succosa, tendente al vitreo e da qui deriva il nome.  Viene raccolta alla fine di luglio, da consumo immediato.
Nominati  dal Mattioli intorno al ‘500, questi frutti erano considerati da Agostino Gallo nel 1569 «Delicatissimi nel mangiarli crudi», mentre  Tamara nel 1644 li definisce tra le migliori pere estive. I nostri agricoltori dicevano che questa piccola pera disseta come «un bicchier d’acqua». E’ da consumarsi preferibilmente fresca, ma può anche essere conservata nel vino o nell’alcool, tal quale.

26/09/14

Tutte le barbe di Mr. Incredibeard

Le passioni e le tradizioni di famiglia possono far diventare famose le persone. E si tratta di tradizioni o passioni fra le più disparate. Come ha fatto un giovane ventinovenne che ha fatto della barba un punto di forza.

Mr. Incredibeard
immegini prese dal web
Isaiah Webb è ormai noto a tutti come Mr. Incredibeard, un nome composto e un gioco di parole tra “Mr. Incredible” e “beard”, barba: un nome meritato per la cura che ogni giorno dà alla sua folta barba e soprattutto per le acconciature che riesce a darle, assolutamente ai limiti dell’incredibile, che gli hanno dato una fama mondiale grazie alle immagini che circolano sul web.

 Mr. Incredibeard spiega che la barba è una tradizione di famiglia, quindi ha sempre pensato di farsela crescere, ma ultimamente è riuscito a portare la cosa ad un nuovo livello. Qualche tempo fa, Isaiah spiegava che tra i suoi antenati c’era un milionario che si era arricchito costruendo le ferrovie, e che a lui sarebbe piaciuto diventare un imprenditore grazie alla sua barba. Ora sta un po’ alla volta riuscendo a realizzare questo sogno, non solo con una grande schiera di follower e di fan sui social network, ma anche con una linea di prodotti che mette in vendita sul suo sito, che includono magliette e diversi prodotti per la cura di barba e baffi. Recentemente ha anche lanciato un’iniziativa di beneficenza, per portare l’acqua potabile ai bambini nel mondo.


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24/09/14

The Dark Hedges, un posto da favola

Nelle novelle si favoleggia di posti meravigliosi, di foreste annose, di alberi secolari, di luoghi intrisi di misticismo e magia che stuzzicano la nostra  fantasia e danno spazio al sogno, all'avventura e a quel nostro spirito fanciullesco che spesso giace latente in un angolo recondito della nostra anima. Ma in taluni casi non si tratta solo si luoghi di fantasia, ma di reali angoli di paradiso che possono palesarsi ai nostri occhi.

Vicino al tranquillo villaggio di Armory, nell’Irlanda del nord, c’è una strada di campagna che sembra uscita dalla mente di uno scrittore: il nome con cui è conosciuta è The Dark Hedges (letteralmente “Le siepi scure”), e quello che la rende unica sono i densi filari di faggi che costeggiano la strada.

The Dark Hedges
immagine presa dal web
Gli alberi furono piantati intorno nel 1750 dalla famiglia che al tempo possedeva il terreno, con l’idea di creare un ingresso d’impatto per la loro villa, ed hanno decisamente raggiunto e probabilmente superato l’obiettivo. Nel corso degli anni, gli alberi sono cresciuti e i loro rami, quasi braccia, si incrociano l’uno con l’altro creando un ambientazione che suggestiva, trasportandoci in un mondo quasi irreale, anche grazie ai giochi di luce che si creano tra i rami.

Fino ad una quindicina di anni fa, The Dark Hedges era conosciuta solamente dagli abitanti della zona, ma nel 1998 l’ente per il turismo nord-irlandese ha iniziato a promuovere la località, rendendosi conto delle potenzialità. Oggi The Dark Hedges è anche un classico degli sfondi per il desktop ma anche una location cinematografica importante: lì sono state girate, ad esempio, alcune scene de Il Trono di Spade.

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