PERA CANNELLA
Pera cannella immagine presa dal web |
La pianta madre è stata ritrovata presso Gualdo Tadino (PG); dell’origine praticamente non si sa nulla tranne che son state rinvenute altre piante di questa varietà nella stessa zona. L’albero piuttosto vigoroso e rustico, è produttivo e fiorisce precocemente. Il frutto è di piccola pezzatura, è allungato e piriforme, con il peduncolo grosso e diritto. La buccia è di medio spessore con numerose piccole lenticelle emerse, di colore giallo con colorazione rosso mattone dalla parte del sole e in tutta la parte del calice. La polpa è bianca, succosa e molto fine, liquescente, molto zuccherina e profumata di cannella . Di ottima qualità. Matura i primi di agosto, è di immediato consumo.
PERA GHIACCIOLA
La pianta madre è stata anch'essa trovata a Gualdo
Tadino (PG). Non se ne conoscono altri esemplari in quest’area e né
l’origine. L’albero è molto rustico, ad elevata produttività. Il frutto è piccolo, ovoidale molto
cort. La buccia è liscia, verde
brillante che tende a schiarirsi alla maturazione. La cavità calicina è
inesistente. La polpa è bianca, croccante, molto succosa, tendente al
vitreo e da qui deriva il nome. Viene raccolta alla fine di luglio, da
consumo immediato.
Nominati dal Mattioli intorno al ‘500, questi frutti erano considerati da Agostino Gallo nel 1569 «Delicatissimi nel mangiarli crudi»,
mentre Tamara nel 1644 li definisce tra le migliori pere estive. I
nostri agricoltori dicevano che questa piccola pera disseta come «un bicchier d’acqua». E’ da consumarsi preferibilmente fresca, ma può anche essere conservata nel vino o nell’alcool, tal quale.