04/11/14

Studio scientifico dimostra che barare sucita euforia

Mi son sempre piaciuti i film western, dove i cowboys o i bounty killers di sedevano ai tondi tavolini dei saloon e inziavano a giocare a poker. Sguardi che si incrociavano, fumo di sigaro che si tagliava con il coltello, qualche mossa strana e poi le accuse di aver barato, ne nasceva una grande rissa o una sparatoria. L'arte del baro è qualcosa di veramente particolare e talvolta affascinanate.

Ci piacerebbe pensare che barare e quindi imbrogliare dovrebbe suscitare in chi lo fa almeno qualche senso di colpa, dato che è un'azione a danno di altri che giocano onestamente. In verità alcuni studi hanno dimostrato che invece la verità è ben diversa. In chi li pratica sembra infatti che questi torbidi comportamenti scatenino  addirittura una sorta di euforia.

Carte da gioco
immagine presa dal web

 Dalle ricerche è emerso che anche se i soggetti presi in considerazione, si aspettavano di sentirsi in colpa dopo avere barato, coloro che hanno barato in diversi test di problem-solving hanno consistentemente una maggiore soddisfazione rispetto a chi invece non bara. Altri studi specifici hanno evidenziato che questa soddisfazione non è legata a quanto uno sia propenso a barare, e soprattutto neppure alla cupidigia di fronte ad una possibile ricompensa in denaro: il che sembra voler dire che essere disonesti sarebbe piacevole di per sé. I ricercatori ritengono che i loro studi possano essere importanti per creare modelli di comportamento etico da utilizzare in contesti educativi ed organizzativi.

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