Il-Trafiletto
Visualizzazione post con etichetta muffe. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta muffe. Mostra tutti i post

03/11/14

Scarpe maelodoranti? Arrivano i rimedi naturali

Le vostre scarpe puzzano e abbattono qualunque essere vivente nei paraggi? Inutile cercare di deodorarle potreste peggiorare le cose. Ma come fare dunque a togliere i cattivi odori e le muffe che si formano sulle scarpe? I cattivi odori si sa dipendono dai batteri che si formano e si riproducono allegramente favoriti da un ambiente caldo e umido che si forma all'interno delle scarpe con il piede che suda. 

Scarpe maelodoranti
immagine presa dal web
La prima e fondamentale operazione da fare è tenere un'igiene puntuale e costante sia dei piedi che delle calze che si indossano. Piedi e calze pulite sono fondamentali. Inoltre la manutenzione delle scarpe è determinante, quindi se possibile è bene lavarle e farle asciugare molto bene. Se le scarpe si bagnano con la pioggia, fatele asciugare mettendovi all'interno del giornale appallottolato, in modo che assorba l'umidità. E' conveniente farlo anche quando si hanno piedi che sudano molto, inserendo del gionale all'interno che assorbirà durante la notte tutto il bagnato che si è formato.

Altro utile rimedio è inserire nelle scarpe le bucce d'arancia da tenere tutta la notte nelle scarpe e anche per il periodo in cui non le indossiamo , eliminano il cattivo odore e donano un notevole profumo.  Più conosciuto è l’uso del bicarbonato. Si cosparge l’interno della scarpa con una buona quantità di bicarbonato e si lascia per tutta la notte, al mattino si elimina con una spazzola. Il bicarbonato assorbe il cattivo odore ed elimina anche i batteri le muffe che si formano dentro alla scarpa.

15/02/14

Bambini a rischio muffe e allergie causate da piogge e inondazioni

La pioggia non sempre influisce negativamente sull’umanità durante l’anno solare. Periodi positivi in primavera quando "lava" i pollini dispersi nell'aria e diventa alleata contro l'inquinamento veicolare nelle grandi citta'; nei mesi invernali e autunnali invece diventa nemica di chi soffre di allergie. La relazione tra rovesci, alluvioni, allagamenti e reazioni allergiche e' confermata da numerosi dati e studi a livello mondiale. All’Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' di Roma, dopo i violenti nubifragi che hanno colpito l'Italia e in particolare la capitale e Fiumicino, nella settimana dal 31 gennaio al 7 febbraio dell’anno in corso, e' stato registrato un aumento di visite e ricoveri per patologie respiratorie (bronchiti, bronchioliti, polmoniti, asma): + 22,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente quando i fenomeni atmosferici non avevano raggiunto particolare frequenza e violenza come quest’anno. Percentuale sensibilmente più alta se ci spostiamo nella sede del Bambino Gesu' di Palidoro, presidio ospedaliero cui fa capo tutta l'area del litorale romano, compreso il Comune di Fiumicino, allagatosi abbondantemente nei giorni scorsi. "Questi dati - sottolinea Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia del Bambino Gesù - confermano che le muffe sono causa non solo di allergia, ma la loro presenza aumenta le infezioni respiratorie”. Stessa situazione si è verificata in Veneto nelle zone colpite da esondazioni, a conferma che grandi masse di acqua, dunque, favoriscono la proliferazione di muffe e, conseguentemente, di micro-tossine che, soprattutto nei soggetti piu' a rischio, come i bambini, possono scatenare reazioni allergiche anche immediate: dermatiti, eczemi, riniti, ma anche problemi dell'apparato respiratorio come bronchiti e asma. I "danni da pioggia" è l’argomento di cui si discute al convegno "Inquinamento ambientale e malattia allergica del bambino", che si svolge all'Auditorium del Bambino Gesu' di San Paolo Fuori Le Mura e che riunisce esperti italiani e internazionali di allergie e malattie respiratorie. Tra questi Renato Cutrera, responsabile di Broncopneumologia del Bambino Gesu'; Diego Peroni, docente di Pediatria all'Universita' di Verona e James Sublett, presidente dell'American College of Allergy, Asthma and Immunology.
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.