Il-Trafiletto
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06/08/17

Come bruciare grasso pancia con miele e cannella

Fonte - Tribù Golosa - I benefici del miele unito alla cannella sono riconosciuti e diffusi un po' in tutto il mondo : se guardiamo al passato, possiamo vedere questi elementi usati in svariati paesi e culture per diversi scopi medici. 


Anche le culture più antiche erano consapevoli dei benefici del miele sulla pelle e sui capelli.

Oggi vedremo i benefici della bevanda a base di miele associato alla cannella , sull'eliminazione del grasso intorno al girovita.
INGREDIENTI:
  • -250 ml di acqua 
  • - 1 cucchiaino di cannella in polvere 
  • - 2 cucchiaini di miele
PROCEDIMENTO:
  • Fai bollire l'acqua, spegni ed unisci la cannella. 
  • Quando l'acqua si è intiepidita unisci il miele.
Bevi appena preparata, possibilmente come prima cosa la mattina appena svegli, oppure prima di andare a dormire.

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16/02/17

Come fare antibiotico naturale: impacchi di cavolo

Come fare antibiotico naturale: impacchi di cavolo, del quale  si conoscono benissimo le potenzialità come alimento, ma meno quella antibiotiche di questo ortaggio utile a depurare il corpo e a prevenire molte malattie degenerative. 


Ma è la sua azione applicato localmente sulla zona malata, attraverso gli impacchi, che risulta particolarmente efficace.

Rimedio di origine antica, è in grado di agire come uno ‘spazzino’, assorbendo come una spugna infiammazioni e infezioni, permettendo alla parte trattata di guarire.
Applicare le foglie di cavolo non ha controindicazioni e tratta davvero una vasta gamma di disturbi come contusioni, infiammazioni, dolori articolari e vene varicose:
Come fare allora per preparare l'impacco antibiotico?
Iniziate dunque a lavare le foglie ed eliminate la nervatura centrale, schiacciatele bene con un mattarello e poi strizzatele.


Prendete della carta scottex, sovrapponete qualche foglio e adagiatevi il cavolo creando uno spessore di almeno un centimetro.
Per chiudere potete usare altra carta o una busta di plastica opportunamente tagliata.
Dovete fare in modo che l’impacco resti sulla zona da curare per una notte intera possibilmente senza sporcare.

Vi accorgerete che il trattamento ha funzionato perché se il cavolo ha assorbito le tossine la mattina seguente le foglie presenteranno una colorazione scura e un cattivo odore.

Togliete l’impacco e lavate delicatamente la parte, facendolo ogni sera fino a che le foglie il giorno dopo saranno come quando le avete posizionate:
questo significa che il disturbo è stato debellato. 
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18/05/15

I vecchi rimedi popolari: Rilassarsi e respirare, ...

Tutto cominciò...: I vecchi rimedi popolari: Rilassarsi e respirare, ...: Rilassarsi, respirare Non tutti sanno fare gli esercizi di rilassamento , che sono per altro molto elementari. Chi soffre d'insonnia è...

15/05/15

Capelli grigi, prevenzione e rimedi naturali

Tutto cominciò...: Capelli grigi, prevenzione e rimedi naturali: I capelli grigi oggi non piacciono più, inutile stare a pensare a simbolismi di saggezza, maturità, sobrietà e quant'altro, li consider...

01/05/15

Rimedi naturali ai Capillari fragili

Tutto cominciò...: Rimedi naturali ai Capillari fragili: Nelle donne è piuttosto comune la fragilità capillare che si manifesta con strie irregolari o tortuose sulla pelle, una rete sotttile di co...

03/11/14

Scarpe maelodoranti? Arrivano i rimedi naturali

Le vostre scarpe puzzano e abbattono qualunque essere vivente nei paraggi? Inutile cercare di deodorarle potreste peggiorare le cose. Ma come fare dunque a togliere i cattivi odori e le muffe che si formano sulle scarpe? I cattivi odori si sa dipendono dai batteri che si formano e si riproducono allegramente favoriti da un ambiente caldo e umido che si forma all'interno delle scarpe con il piede che suda. 

Scarpe maelodoranti
immagine presa dal web
La prima e fondamentale operazione da fare è tenere un'igiene puntuale e costante sia dei piedi che delle calze che si indossano. Piedi e calze pulite sono fondamentali. Inoltre la manutenzione delle scarpe è determinante, quindi se possibile è bene lavarle e farle asciugare molto bene. Se le scarpe si bagnano con la pioggia, fatele asciugare mettendovi all'interno del giornale appallottolato, in modo che assorba l'umidità. E' conveniente farlo anche quando si hanno piedi che sudano molto, inserendo del gionale all'interno che assorbirà durante la notte tutto il bagnato che si è formato.

Altro utile rimedio è inserire nelle scarpe le bucce d'arancia da tenere tutta la notte nelle scarpe e anche per il periodo in cui non le indossiamo , eliminano il cattivo odore e donano un notevole profumo.  Più conosciuto è l’uso del bicarbonato. Si cosparge l’interno della scarpa con una buona quantità di bicarbonato e si lascia per tutta la notte, al mattino si elimina con una spazzola. Il bicarbonato assorbe il cattivo odore ed elimina anche i batteri le muffe che si formano dentro alla scarpa.

27/09/14

Consigli utili per far passare il singhiozzo

A me capita ancora spesso di essere infastidita da giornate in cui il singhiozzo non mi dà tregua. Un tempo spesso mi sentivo dire: "Stai crescendo in altezza!", ovviamente ora per ovvi motivi non possono più dirmelo, ma il singhiozzo resta e, siccome è impossibile controllarlo, mi ritrovo a suscitare grande ilarità fra coloro che mi circondano.

 Il singhiozzo è  fastidioso soprattutto dal punto di vista fisico poichè è generato da uno spasmo del diaframma, ma a volte lo è anche da un punto di vista estetico con quell’involontario rumore che inevitabilmente produce!  Questo suono è causato dalla glottide, quando il diaframma si contrae, a causa dell’aria che compie il suo percorso in maniera veloce. Le cause sono riconducibili a una cattiva deglutizione di liquidi, o ad uno sbalzo di temperatura.

Singhiozzo
immagine presa dal web
Inoltre il fumo, i cibi piccanti, un pasto molto ricco, una grande risata o una forte emozione sono anche essi potenziali cause della comparsa del singhiozzo. Ma per farlo passare? Di rimedi ce ne sono molti, antichi ed efficaci, tramandati da secoli.Vediamone alcuni, casomai fra essi potreste trovarci quello che fa per voi. 
-Trattenere il respiro il più a lungo possibile (almeno una decina di secondi), distrae il cervello dall’irritazione e rilassa il diaframma.
- Bere diversi piccoli sorsi d'acqua (almeno dieci) senza respirare, in quanto seda i nervi. Provocare uno spavento: infatti una sorpresa può scombussolare il nervo vago e far cessare il singhiozzo.
-Otturarsi le orecchie (per almeno 10 secondi) per scombussolare il nervo vago e far cessare il singhiozzo.
-Gonfiare un palloncino, in quanto si aumenta la quantità di anidride carbonica nel sangue che distrae il cervello dal nervo vago.
-Solleticare il palato sotto la lingua con un cotton fioc.
-Mettere un cucchiaino di zucchero sul dorso della lingua (quindi non sulla punta): il dolce distrarrà le terminazioni nervose.
-Assumere sostanze naturali e calmanti quali la camomilla, valeriana, menta e lavanda;sono ottimi rimedi per rilassare la muscolatura del diaframma.
-Ingerire dell’aceto o del succo di limone.
- Si può anche intervenire con l’agopuntura localizzata nell’orecchio. 

Lo possiamo prevenire? In un certo senso sì:  evitare di bere troppi alcolici poichè irritano la digestione e le mucose, non mangiare velocemente infatti la cattiva masticazione può provocare degli intrappolamenti di aria che scompensano il nervo vago. Dicasi la stessa cosa se si beve velocemente. Evitare cibi eccessivamente piccanti in quanto irritativi della mucosa gastrica.

25/03/14

E’ già in funzione la “Banca del Tempo”! C’è la possibilità di “spendersi” in lavori utili per la comunità.

A Capo d’Orlando chi ha tempo ibero, può investirlo ricevendo in cambio altro tempo sotto forma di lavori utili alle necessità familiari. 

Insomma tempo contro tempo, è lo slogan lanciato dalla “Banca del Tempo” istituita a Capo d’Orlando, grazie all’azione centrale del progetto Concilia famiglia e lavoro-rete sociale integrata “Nebrodi città aperta”. Il progetto è finanziato dall’assessorato Famiglia, Politiche Sociali e del Lavoro della Regione Siciliana.

Nella Biblioteca Comunale di Capo d’Orlando si è svolto il primo incontro aperto alla cittadinanza e rivolto alla programmazione delle attività.
Presenti Teresa Restifo, delegata ai servizi sociali del Comune di Capo d’Orlando, Cettina Ventimiglia, funzionario municipale e responsabile del progetto e Maria Grazia Giorgianni, presidente dell’Associazione Pink Project.
Banca del Tempo

Scopo principale della “Banca del Tempo”, hanno spiegato i promotori, è di trovare delle offerte, che non si limitino a semplici “servizi” ma che sappiano trasferire competenze e qualità, che ogni correntista possa utilizzare autonomamente, ad esempio: preparare il sapone o detergenti naturali per l’igiene della casa, rimedi naturali contro contro gli insetti, tecniche di ricamo.
La “Banca del Tempo” è un istituto di credito particolare in cui non viene depositato denaro ma tempo da scambiare.

Come una vera e propria banca, funziona sulla base dei movimenti in entrata ed in uscita, cioè crediti e prestiti di tempo, effettuati dagli aderenti, registrati su libretti di assegni e conti correnti personali, periodicamente contabilizzati e verificati in modo da garantire condizioni di sostanziale pareggio tra entrate ed uscite di ogni associato. Dei soldi non c’è traccia alcuna: i conti correnti tracciano il tempo ed i libretti degli assegni servono per quantificare il tempo da acquistare in prestazioni da altri aderenti. (la gazzetta del sud)
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