11/01/14

Ansia-dolore-depressione: meditate gente...meditate!

Ansia, dolore, depressione: tutti mali del nostro secolo, frutto della nostra cosi irrequieta quotidianità: scelte da fare, paura di dovere affrontare, dolore per avere rimpianto la perdita di quell'occasione oppure di quella persona. Come fare fronte allo stress e i disturbi da esso derivati? Meditate gente...meditate!

E' questo il risultato che in molti credono e sperano di riuscire ad ottenere attraverso la pratica della meditazione. Chiaramente meditare è un ottimo rimedio a quanto detto, ma non tutte le problematiche possono però essere combattute con efficacia tramite questo approccio. L'opinione dei ricercatori della Johns Hopkins University di Baltimora (Stati Uniti) gli unici disturbi contro cui la meditazione è davvero efficace sono: l'ansia, la depressione e il dolore.
Meditazione

Oltretutto non tutte le pratiche meditative danno la possibilità di ottenere gli stessi effetti benefici.
L'analisi dei risultati delle ricerche eseguite fino ad oggi, pubblicata dai ricercatori americani sulle pagine di JAMA Internal Medicine, hanno infatti messo in luce il fatto che l'approccio più promettente è quello basato sulla cosiddetta mindful meditation, a volte indicata anche come “meditazione consapevole”.

La meditazione, ha spiegato Medhav Goyal, primo autore dell'analisi, “è un allenamento attivo della mente per aumentare la consapevolezza, e differenti programmi di meditazione approcciano questo aspetto in modi diversi”.
Lo studio ha preso in considerazione 47 pubblicazioni presenti nella letteratura scientifica in cui è stato analizzato l'effetto della meditazione su vari disturbi, dall'uso di sostanze stupefacenti ai problemi di alimentazione.

“Le evidenze più significative che abbiamo riscontrato sono moderate e riguardano l'ansia, la depressione e il dolore; per altri problemi erano basse e per la maggior parte erano insufficienti”. Alcune tecniche molto popolari, come la meditazione trascendentale, non sono risultate più efficaci di un semplice placebo.
Per chi, invece, si è affidato a 30-40 ore di mindful meditation i benefici sono risultati reali. “Abbiamo rilevato un miglioramento del 5-10% nei sintomi dell'ansia rispetto ai gruppi placebo – ha precisato Goyal – Per la depressione abbiamo rilevato un miglioramento del 10-20% dei sintomi depressivi rispetto ai gruppi placebo”. Un effetto, spiega l'esperto, simile a quello degli antidepressivi.

Per quanto riguarda invece il dolore, Goyal ha sottolineato che “non ci sono stati molti studi sul dolore cronico, perciò non sappiamo per quale tipo di dolore potrebbe essere utile questo tipo di meditazione”. Altro risultato positivo è l'assenza di effetti collaterali negativi, ragion per cui la meditazione può essere abbinata ad altri trattamenti specifici senza correre rischi. Tuttavia, solo ulteriori studi potranno chiarire se con un approccio diverso è possibile ottenere benefici maggiori rispetto a quelli osservati fino ad oggi.
“Dal punto di vista delle tradizioni orientali, i programmi di meditazione che abbiamo testato erano relativamente brevi, duravano circa 8 settimane, e comprendevano dosi relativamente basse di allenamento alla meditazione – ha aggiunto Goyal – Perciò non sappiamo se una maggiore pratica meditativa possa avere benefici più ampi”.
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