Il-Trafiletto
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25/07/15

Timo, straordinario in cucina, e di un bagno rinfo...

Timo, straordinario in cucina, e di un bagno rinfo...: Thymus deriva dall' egizio tham , una specie di timo usato nelle imbalsamazioni, ripreso dai Greci col significato  di "pianta prof...

08/10/14

Nella bellezza di una donna conta più il viso o il corpo? La scienza dice la sua

Ci si potrebbe scrivere un'enciclopedia su questo argomento, con tanto di cronologia storica, saggistica, novellistica, poesia, e letteratura varia. Conta di più il viso o il corpo nella bellezza di una donna? E picchia e mena anche la scienza ha pensato di farci una ricerchina.

Quindi  un gruppo di ricercatori ha analizzato la questione con un bello studio.
“I visi e i corpi delle donne vengono considerati dei segnali relativamente alla loro età, fertilità e personalità”, spiegano i ricercatori. “Per capire meglio come questi segnali sono usati, abbiamo investigato come il giudizio sul solo volto o sul solo corpo predicesse i risultati del giudizio a figura intera”.

Christina Hendricks
immagine presa dal web

Lo studio ha analizzato due condizioni: il caso che la donna fosse vestita, oppure in costume da bagno. Le foto sono state ritagliate (solo corpo o solo viso) e le tre versioni (viso, corpo, figura intera) sono poi fatte valutare da dei volontari. E’ emerso che quando una donna è vestita in abiti normali, il volto è il fattore che influenza di più il giudizio di bellezza (i ricercatori spiegano che tra il giudizio del volto e quello della figura intera c’è una correlazione più ampia).

Quando la foto ritraeva donne in costume da bagno, sia il viso che il corpo mostravano una forte correlazione con il giudizio finale, entrando in gioco fattori come la massa corporea o il rapporto vita-fianchi. La conclusione dei ricercatori è curiosamente banale: i giudizi sulla bellezza di una donna prendono in considerazione solo tutti gli elementi visibili o che è possibile percepire.

Hanno scoperto l'acqua calda.

06/10/14

Presto un figlio per Beatrice Valli? | Marco Fantini già pronto a fare il papà

Presto sarà mamma la bella Beatrice Valli? A dare corpo a questa ipotesi di presunta gravidanza dell'ormai ex corteggiatrice della popolare trasmissione condotta da Maria De Filippi, ci pensa uno scatto poi pubblicato dalla stessa protagonista nel suo profilo Instagram. 


La foto che ritrae Beatrice dinanzi ad uno specchio in un provocante completino intimo, è stata scattata durante un servizio fotografico di una marca di intimo, che lei afferma amare molto. 

I suoi ammiratori, aldilà dell'inequivocabile sensualità e bellezza non hanno potuto fare a meno di notare un dubbio "pancino" che normalmente il corpo attraente di Beatrice non scopre cosi evidente. In tanti hanno cominciato a porre interrogativi alla presunta gestante se cosi fosse realmente, oppure se l'ex tronista di Uomini e donne avesse approvato questi scatti sensuali vista la sua conosciuta gelosia, non ricevendo però nessuna risposta diretta dalla ragazza

Il tacere di Beatrice alle pressanti domande riguardo una sua probabile gravidanza non fa che dare credito al fatto che sia tutto vero, ovvero sia che lei ed il buon Marco si siano dati da fare per realizzare il progetto che prevede un figlio tutto loro. Ormai tutti sanno bene come l'ex tronista in questi ultimi mesi si sia potuto "allenare" a fare il papà con il primo figlio di Beatrice, Alessandro, figlio avuto da una relazione precedente. Aspettando di sapere qual'è la verità su questo gossip, possiamo comunque sia affermare che Marco e Beatrice saranno ospiti del trono classico di Uomini e donne il prossimo 9 ottobre, durante una nuova registrazione con Andrea, Jonas e Teresa. 

Che i due colombi stiano aspettando di dare la buona nuova riguardo l'arrivo di un bimbo proprio nello studio televisivo dove è nato il loro amore? Non rimane che aspettare le news della puntata nella quale saranno ospiti speciali gli amatissimi Marco Fantini e Beatrice Valli.


09/09/14

I politici se ne vanno e arrivano i belli

IL POLITICO CHE SE NE VA

Guido Crosetto sta per prendere una seria decisione: lasciare la politica. Ex parlamentare di Fi e attuale fondatore, con Giorgia Meloni e Ignazio La Russa, di Fratelli d'Italia, in queste ore sta valutando la possibilità di lasciare la politica per entrare a far parte dello "spazio". L'ex sottosegretario alla Difesa deve decidere in fretta visto i tempi stretti perchè l'assemblea per la ratifica dell'eventuale nomina è fissata per il 15 settembre.

Gli è stato offerto un posto da manager alla guida dell'Aiad, l'associazione, che raggruppa le aziende legate all'aerospazio. "La presidenza dell'Aiad? E' un'avventura con cui mi piacerebbe confrontarmi, devo decidere in tempi brevi, lo farò molto presto'' afferma Crosetto che potrebbe svolgere questo esercizio da dirigente in quota a Finmeccanica, ma con il gradimento di tutte le aziende del settore aerospaziale.

I BELLI CHE ENTRANO IN POLITICA

Entrano i belli in politica, ma il più bello di tutti è Obama, e per ora nessuno neanche ci prova a soffiargli il primo posto. Ma certo che la figura di Obama, come si veste, lo sguardo e soprattutto quel modo meraviglioso di sorridere, sono imprescindibili. Tanto che piano piano, timidamente, altri politici bellocci, stanno provando di prendersi il primo posto. Negli ultimi due anni gli uomini belli hanno fatto la loro entrata trionfale nella politica: Pedro Sánchez, Manuel Valls, Alexis Tsipras, e per patriottismo anche il nostro Renzi.

"La bellezza è un dono divino" dicevano i greci.
Gli uomini belli sono rari e coscienti di esserlo vedono il loro potere nel corpo, e questo mal si accoppia con la politica. Ci avevano abituato a uomini politici incuranti del proprio aspetto ma dediti a curare il loro sapere, e a tempo perso curavano l'Italia (ma forse si stava meglio quando si stava peggio). Oggi i politici sono il trionfo dell'apparenza, forse per questo un omone di due metri come Crosetto non è abbastanza visibile, e così i politici se ne vanno e arrivano i belli.

08/08/14

Fashion Goddess | Abiti rigorosamente lunghi e leggeri

"La Bellezza salverà il mondo" diceva Dostoevskij e sembra proprio che il mondo abbia bisogno di bellezza.

Abiti lunghi e candidi, tessuti leggeri e ricercati, sofisticati e al tempo stesso sensuali drappeggi che si intrecciano dando vita al corpo senza scoprirlo del tutto. Olimpiche silhouette che come per magia mutano la donna di oggi, quella impegnata e autoritaria che vive la sua vita ricercando la propria performance, in un'ancestrale e femminile divinità d'altri tempi. Nell'Antica Grecia ogni dea (o ogni dio di conseguenza) corrispondeva e soprassedeva ad un aspetto della vita terrena.

Hera, regina dell'Olimpo, era la dea del matrimonio e degli aspetti familiari; Demetra quella della terra e dell'agricoltura; Atena, protettrice della capitale greca era dea della saggezza e delle arti, Artemide era la sovrana della caccia, della luna e delle vergini in opposto ad Afrodite (Venere a Roma), celebre dea dell'amore e della bellezza. Ma, a prescindere dalle peculiarità di ognuna, tutte erano bellissime e sprigionavano regalità ed un "allure" di fascino e femminilità a cui nessuno, dio o mortale, poteva resistere. Ed è questo il messaggio che gli stilisti di tutto il mondo vogliono trasmettere con le sofisticate e spesso mozzafiato creazioni che hanno fatto sfilare sulle passerelle nelle quali hanno presentato al pubblico le collezioni estive.
Abiti rigorosamente lunghi e leggeri

Abiti rigorosamente lunghi e leggeri, che fasciano le forme senza accentuarle e che si muovono assieme al corpo, come se il tessuto rappresentasse un'estensione di questo. Anche ai tempi nostri, come nell'Antica Grecia, esistono diverse tipologie di donne e di altrettante femminilità e per ognuna di loro c'è un abito. Andrew Gn veste una moderna Artemide, unendo al tulle leggero una forte e ricamata armatura dorata mentre per Vivienne Westwood la donna è fiera come Atena. Sensuale, vezzosa e appariscente, la dea di Donatella Versace rivisita i dettagli in metallo propri degli abiti antichi in un leggero drappo. Leggera, impalpabile e virginale la vestale di Reem Aera, più trionfale e decisa la versione di Roberto Cavalli. Per Ermanno Scervino l'interpretazione è più didascalica e classica con tanto di mini peplo incorporato nell'abito. Le dee dei miti e delle leggende forse erano semplici donne talmente belle e audaci da entrare nell'immaginario. Per questo, siamo certi che dentro ogni donna si nasconda una divinità che può emergere e mostrarsi a tutti, indossando il giusto outfit!(ethos)

26/03/14

S. Stefano di Camastra | Porto della bellezza e Fiumara d’arte per attirare il turismo internazionale!

S. Stefano di Camastra: Porto della bellezza e Fiumara d’arte per attirare il turismo internazionale! Firmato il protocollo d’intesa. Interessati anche imprenditori russi.

Il giorno più importante da quando ha avuto inizio il complesso iter per l’ottenimento di tutte le autorizzazioni e nulla osta per la realizzazione del porto turistico nel paese della ceramica, il cui progetto risale al 2006 con l’allora sindaco Carmelo Re.

Il 20 marzo infatti, dopo tante trattive, si è proceduto alla apposizione delle firme sul Protocollo d’intesa, al centro del quale emerge la figura del patron della Fiumara d’Arte Antonio Presti. La data dell’importante appuntamento era stata fissata per giorno 17 e spostata al 20 per permettere al presidente della Regione Sicilia Crocetta di partecipare.
Antonio Presti e la sua idea di Bellezza

La cerimonia si è svolta nella mattinata nel salone delle conferenze dello storico Palazzo Trabia della Regione. Si è discusso di “abbraccio” e intreccio fra Porto e Fiumara d’Arte e di “trasformazione di struttura in opera d’arte”.
Lo Bello ha definito il complesso “il porto della Bellezza che ci invidieranno nel mondo”. Significativa la presenza del console generale di Russia Vladimir Korotkov (che si è avuto modo di vedere in questo centro partecipare a varie manifestazione), il quale ha auspicato “che l’imprenditoria della mia nazione possa contribuire alla realizzazione di quest’opera”.

Antonio Presti, mostrando grande soddisfazione per il coinvolgimento della Fondazione che rappresenta in questa operazione, ha ancora una volta assicurato il proprio impegno alla realizzazione del progetto secondo i criteri che hanno improntanto la sua ideologia fondata fondamentalmente sulla Bellezza.

02/01/14

"Inno alla bellezza" di Impastato, slogan della 'Glassing' | Il fratello: "offende il concetto di bellezza che Peppino voleva esprimere"

Un attore cammina fra le mura di un edificio recitando le parole di Peppino Impastato, il militante antimafia ucciso da Cosa Nostra il 9 maggio 1978, in un video-spot di 31 secondi. Alla fine viene rivelato il nome di Impastato e una voce lancia lo slogan della 'Glassing'.
"Quel video è offensivo - dice Giovanni Impastato, fratello di Peppino - "Lui non può essere utilizzato per una pubblicità come testimonial che invita ad acquistare qualcosa. Era contro il consumismo"  - Diventa un caso lo spot della "Glassing", che ha scelto le parole di Peppino Impastato sulla bellezza per pubblicizzare una nuova linea di occhiali. Giovanni Impastato, il fratello del militante antimafia assassinato da Cosa nostra il 9 maggio 1978: "Peppino non può essere utilizzato per una pubblicità, come testimonial che invita ad acquistare qualcosa.

Peppino Impastato
Lui era contro il consumismo, l'avrei detto chiaramente agli autori di questa iniziativa se mi avessero contattato". La famiglia Impastato ha già dato mandato all'avvocato Vincenzo Gervasi di chiedere il ritiro dello spot. "Siamo pronti a tutte le azioni - insiste Giovani Impastato - quella pubblicità offende il concetto di bellezza che Peppino voleva esprimere quando faceva le sue battaglie contro la speculazione edilizia che stava distruggendo il suo paese, Cinisi". Dice Giovanni Impastato: "La bellezza a cui pensava Peppino era fatta di spontaneità e non di marketing. Era impegno civile e non mercificazione. Per questo la famiglia Impastato ha deciso di donare la casa di Peppino alla società civile, quella casa è oggi patrimonio di tutti. Peppino è di tutti, nessuno può appropriarsi del suo nome". Una replica arriva dal direttore creativo dell'agenzia "Special team", che ha realizzato lo spot per la "Glassing": "Non era nostra intenzione offendere la famiglia Impastato - dice Pasquale Diaferia - con la nostra iniziativa abbiamo voluto rilanciare le idee e le parole di Peppino Impastato, che troppo spesso vengono dimenticate nella nostra società". Il direttore di "Special team" rivendica "un'azione dal grande valore civile": "La pubblicità - dice - può anche essere uno strumento per far riflettere".

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