Il-Trafiletto
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24/08/14

Hano fatto...cosa? | Un'adulto può tornare bambino


Adulti in corpi virtuali infantili. 

Che cosa hanno fatto? 
Grazie a uno schermo fissato alla testa e a una tuta per rilevamento corporeo, è stato consentito ad alcuni adulti di sperimentare, in un sistema di realtà virtuale, che cosa significa avere il corpo di un bambino di quattro anni, o più precisamente, un corpo adulto di dimensioni pari a quello di un bambino.

Che cosa è successo?
I volontari hanno riferito ai ricercatori (psicologi dell'Università di Barcellona) di sentirsi padroni dei loro corpi virtuali, anche se l'illusione si è presto dissolta se le immagini computerizzate non riflettevano esattamente i movimenti compiuti nella realtà. I volontari tendevano a sovrastimare la dimensione di oggetti vicini, soprattutto se il corpo loro assegnato era quello di un bambino.

Che cosa significa? 
Scopo dell'esperimento era verificare se modificando l'autopercezione si altera anche la valutazione dello spazio circostante effettuata dal soggetto. La risposta è sicuramente affermativa: questo risultato si rivelerà particolarmente utile per gli sviluppatori di giochi di realtà virtuale.(science)

27/01/14

L'intolleranza al lattosio con le ore contate | Il latte non sarà più la bevanda proibita per gli intolleranti adulti o bambini!

L'intolleranza al lattosio pare che abbia le ore contate: il latte non sarà più la bevanda proibita per gli intolleranti adulti o bambini! Il piacere di un buon cappuccino schiumoso, una cheescake ed una tartina al formaggio non sarà più un sogno proibito per chi è intollerante al lattosio.

La ricerca in ambito scientifico e l'industria hanno rivolto finalmente la loro attenzione anche alle necessità di chi ha intolleranze al lattosio, dando vita a prodotti in cui l'elemento di disturbo non c'è più, in quanto trasformato anticipatamente in zuccheri più semplici e digeribili. Anche perché “in genere l'intolleranza al lattosio, che compare dopo i due anni di vita, una volta comparsa, è irreversibile, causata dalla mancanza, che può essere totale o parziale, della mutazione genetica che permette di digerire il lattosio stesso”, spiega Andrea Vania, del Dipartimento di pediatria e neuropsichiatria infantile dell'Università Sapienza di Roma.

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Lattosio
Un enzima "mutato"
Millenni fa i nostri progenitori perdevano la capacità di digerire il latte dopo lo svezzamento. Poi, nel corso dell'evoluzione, è avvenuta una mutazione genetica, sostenuta dall'alimentazione a base di latte delle popolazioni dedite alla pastorizia. “Si ritiene infatti che la specie umana sia di base geneticamente incapace di esprimere la lattasi, l'enzima preposto, al di fuori – dice Vania - del periodo dell'allattamento, e che la mutazione che consente la persistenza dell'enzima in età adulta sia comparso circa 7000 anni fa”.

Per molti, la fine dell'allattametno resta il momento in cui la lattasi scompare. Si tratta di una perdita graduale ed “è difficile che si abbia un'intolleranza totale, più facilmente c'è una progressiva perdita d'efficienza della funzione, col risultato che individui intolleranti al lattosio non tollerano una tazza di latte, ma potrebbero tollerare un caffè macchiato”.
Differenze tra bambini e adulti? “Non c'è nessuna differenza tra l'intolleranza in età infantile e nell'adulto, i disturbi sono gli stessi – risponde Vania – vale a dire mal di pancia, flatulenza, spesso diarrea”.

Scoprire se è l'intolleranza a provocarli è semplice. 
Basta un esame di laboratorio semplice e rapido che analizza il respiro alla ricerca di molecole che indicano la difficoltà digestiva. ”Il breath test al lattosio è l'esame standard, che ha soppiantato altri metodi di indagine meno precisi”, sottolinea Vania. 

L'intolleranza nei bambini 
Per i più piccoli bisogna fare attenzione.  “In età pediatrica esiste una forma transitoria di intolleranza al lattosio – spiega Vania, esperto di Nutrizione Pediatrica -, scatenata solitamente da una gastroenterite o da qualche altra malattia che danneggia la mucosa intestinale”. Lo stop al latte, quindi, deve essere solo temporaneo se arriva una gastroenterite. Passata diarrea e mal di pancia, tutto torna alla normalità. Anche la poppata.

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