L'intolleranza al
lattosio pare che abbia
le ore contate: il
latte non sarà più la
bevanda proibita per gli
intolleranti adulti o bambini! Il piacere di un
buon cappuccino schiumoso, una
cheescake ed una
tartina al
formaggio non sarà più un sogno proibito per chi è
intollerante al lattosio.
La
ricerca in
ambito scientifico e l'
industria hanno rivolto finalmente la loro
attenzione anche alle
necessità di chi ha
intolleranze al lattosio, dando vita a
prodotti in cui l'elemento di disturbo non c'è più, in quanto
trasformato anticipatamente in zuccheri più semplici e digeribili. Anche perché “in genere l'
intolleranza al
lattosio, che compare dopo i due anni di
vita, una volta comparsa, è
irreversibile, causata dalla mancanza, che può essere
totale o
parziale, della
mutazione genetica che permette di
digerire il
lattosio stesso”, spiega
Andrea Vania, del
Dipartimento di pediatria e neuropsichiatria infantile dell'
Università Sapienza di Roma.
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Lattosio |
Un enzima "mutato"
Millenni fa i nostri
progenitori perdevano la
capacità di digerire il latte dopo lo
svezzamento. Poi, nel corso dell'
evoluzione, è avvenuta una
mutazione genetica, sostenuta dall'
alimentazione a base di latte delle
popolazioni dedite alla pastorizia. “Si ritiene infatti che la
specie umana sia di base
geneticamente incapace di esprimere la lattasi, l'
enzima preposto, al di fuori – dice
Vania - del periodo dell'
allattamento, e che la
mutazione che consente la persistenza dell'
enzima in
età adulta sia comparso circa 7000 anni fa”.
Per molti, la fine dell'
allattametno resta il momento in cui la
lattasi scompare. Si tratta di una perdita graduale ed “è difficile che si abbia un'
intolleranza totale, più facilmente c'è una
progressiva perdita d'
efficienza della funzione, col risultato che
individui intolleranti al lattosio non
tollerano una tazza di latte, ma potrebbero
tollerare un caffè macchiato”.
Differenze tra bambini e adulti? “Non c'è nessuna differenza tra l'
intolleranza in
età infantile e nell'
adulto, i
disturbi sono gli stessi – risponde
Vania – vale a dire
mal di pancia, flatulenza, spesso diarrea”.
Scoprire se è l'intolleranza a provocarli è semplice.
Basta un
esame di laboratorio semplice e rapido che analizza il respiro alla ricerca di molecole che indicano la difficoltà digestiva. ”Il
breath test al lattosio è l'
esame standard, che ha soppiantato altri metodi di
indagine meno precisi”, sottolinea Vania.
L'intolleranza nei bambini
Per i più piccoli bisogna fare
attenzione. “In
età pediatrica esiste una
forma transitoria di intolleranza al lattosio – spiega Vania,
esperto di Nutrizione Pediatrica -, scatenata solitamente da una
gastroenterite o da qualche altra malattia che danneggia la
mucosa intestinale”. Lo stop al latte, quindi, deve essere solo
temporaneo se arriva una
gastroenterite. Passata
diarrea e mal di pancia, tutto torna alla normalità. Anche la
poppata.