Il-Trafiletto
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01/07/14

Idrogeno o metano? L'odore fa la differenza

QUANDO LA PANCIA SI GONFIA: Gli alimenti, le piante e le regole di vita per affrontare un disturbo, causa anche di disagi nelle relaazione con gli altri. I gas responsabili del meteorismo sono il risultato dell'azione putrefattiva di alcuni batteri

Una certa quantità di gas è sempre presente nell'apparato digerente: negli oltre otto metri di tubo, se ne raccolgono circa 150 centimetri cubi, di cui 50 nello stomaco e 100 nell'intestino.
L'ARIA PROVIENE IN LINEA DI MASSIMA DA TRE FONTI:
*Ingestione attraverso la bocca .
*Produzione di gas vari (quali anidride carbonica, idrogeno e metano) da parte della flora batterica intestinale.
*Scambi gassosi fra il sangue e l'intestino.

METEORE: La situazione più frequente, di cui si lamentano spesso le persone, è sicuramente il meteorismo. Con questo termine si intende la presenza diffusa o localizzata di gas nell'intestino, con conseguente rigonfiamento dell'addome, senso di tensione dolorosa, malessere generale e produzione di aria.
METEORISMO 
RIDURRE LA FORMAZIONE DI GAS INTESTINALI GAS E BATTERI 
I gas normalmente contenuti nel colon sono azoto (90 per cento) ossigeno, anidride carbonica, idrogeno e metano. L'idrogeno e il metano derivano soprattutto da reazioni chimiche che avvengono nell'intestino, a opera di batteri normalmente presenti nel colon (la cosiddetta «flora batterica intestinale »).
Questi tipi di batteri sono essenzialmente due:
Ad azione Fermentativa: attaccano soprattutto gli zuccheri favorendo così le funzioni intestinali; sono in pratica dei batteri "buoni"; l'idrogeno deriva dai processi fermentativi;
Ad azione Putrefattiva: attaccano e digeriscono le proteine e i loro prodotti di degradazione; sono batteri per così dire «cattivi», in quanto essi stessi responsabili del meteorismo; il metano deriva dai processi putrefattivi.
LE CAUSE: In piccole quantità il metano viene assorbito dal sangue, ma la quota maggiore rimane nell'intestino e tende a gonfiarlo. In un soggetto sano vengono eliminati per via anale circa 500- 600 millilitri di gas e ne rimangono circa 200; quando ne vengono eliminate quantità maggiori, si parla di meteorismo. Le ragioni sono riconducibili a tre meccanismi principali:
AUMENTATA PRODUZIONE DI GAS (legata soprattutto ad abitudini dietetiche errate). Eccessiva assunzione di grassi (che favorisce le putrefazioni). Alto consumo di proteine vegetali - soprattutto dei legumi - che stimola da un lato la funzione intestinale, ma dall'altro aumenta la produzione di gas. Uso smodato di alcuni antibiotici, che distruggono oltre ai batteri causa di malattia (per i quali sono prescritti) anche quelli della normale flora batterica intestinale.
ALTERATA FUNZIONE INTESTINALE: le onde che percorrono normalmente l'intestino (dette «onde peristaltiche ») possono essere rallentate o bloccate, con conseguente formazione di sacche d'aria all'interno di questo canale.
ALCUNE MALATTIE COME SINDROMI DA CATTIVO ASSORBIMENTO O OCCLUSIONI INTESTINALI. Una situazione particolare è rappresentata dalla stipsi (o stitichezza): il ristagno delle feci nell'intestino favorisce lo sviluppo dei batteri della putrefazione e il gas prodotto non viene eliminato con regolarità, ma a tratti, producendo un po' alla volta un gonfiore della pancia. I gas emessi provocano regolarmente problemi e imbarazzo. Non tutti però vanno messi sul banco degli imputati. I gas di fermentazione (idrogeno e anidride carbonica) sono del tutto inodori, dunque anche se emessi non danno segno di sé. I gas di putrefazione, invece, sono particolarmente nauseabondi; fra questi il metano lo è solo in parte, lo scatòlo e soprattutto l'indòlo sono veri e propri concentrati di sostanze tossiche e altamente maleodoranti.

CONSIGLI .
*Rinunciate alla pennichella dopo pranzo.
*Preferite un po' di attività fisica.
*Smettete di fumare (per lo meno provate a ridurre il numero di sigarette fumate).
*Masticate piano e correttamente.
*Evitate gli stress.
* Non leggete durante i pasti.
*Chi soffre di meteorismo deve ridurre il consumo di latte, legumi, cibi grassi, bevande gassate, creme, masticare
COME RISOLVERLO A TAVOLA
*Evitate tutti i cibi che producono aria (flatogeni), come latte, legumi, cibi ricchi di grassi, bevande gassate, panna montata, creme, cipolle, carote, cavoli, cavolfiori, verze, rape, frutta tranne mele, pere e agrumi.
*Usate saltuariamente e in quantità limitata cibi moderatamente flatogeni (mele, pere, agrumi, patate, pane, noci, melanzane, cereali integrali).
*Usate un po' più spesso cibi normalmente flatogeni (se si desidera rinunciare alla carne, preferite frutta in genere, verdure - a eccezione di cavoli e altri ortaggi della famiglia delle crucifere -, uova, noci e nocciole; i legumi sono poco flatogeni in circa la metà delle persone, che geneticamente sono fornite di un enzima che evita la formazione dei gas: il consiglio, in questi casi, sarà valutato secondo le «reazioni» personali).
Più in dettaglio, è necessario: *Diminuire la quota di zuccheri nella dieta (dunque pane, pasta, patate, riso, dolciumi); questo è utile soprattutto nel meteorismo di tipo fermentativo.
*Ridurre il consumo di proteine soprattutto animali, come latte, uova, formaggio, carni. .
*Eliminare cibi irritanti o di difficile digestione, come salumi, cacciagione, frattaglie, cibi in scatola o conservati, frutta non matura, alcol, condimenti piccanti.
*Limitare la verdura cruda.
*Aumentare il consumo di cibi ricchi di fibre (frutta matura, verdure cotte, crusca) per favorire la funzione intestinale.
*Quanto ai legumi, si possono consumare se si elimina la cuticola esterna, che contiene più del resto sostanze che producono gas.
*Non bere durante i pasti.

LA CURA FARMACOLOGICA I farmaci impiegati nella cura del meteorismo sono essenzialmente di due tipi:
*Farmaci che aiutano l'eliminazione dei gas (tensioattivi): ricordiamo il simeticone (o dimeticone), che riduce la cosiddetta tensione superficiale, per cui le bolle di gas diventano tante piccole bollicine più facilmente eliminabili.
*Farmaci che tendono ad adsorbirli (adsorbenti): il più noto è il carbone vegetale, cui spesso vengono associate altre sostanze. Non è rara anche la combinazione con un tensioattivo.

20/05/14

Anice stellato buona digestione

PROPRIETÀ: Amica dello stomaco e del cervello

L'anice stellato somiglia all'alloro per la lucentezza delle foglie e alla magnolia per i fiori; ogni parte della pianta emana un profumo molto simile a quello dell'anice verde, leggermente più pregiato. Originario della Cina meridionale, della Corea e del Giappone, si coltiva anche nel sud-est degli Stati Uniti e in altre zone calde e umide del continente americano. Nel 1558 l'esploratore inglese Sir Thomas Cavendish portò i frutti della pianta per la prima volta in Europa e precisamente a Londra nelle mani del farmacista di corte, quando era al culmine l'uso delle spezie orientali; poi, in quelle di Clusius, nel 1601 che da un campione ne descrisse la pianta.

È un albero della famiglia delle Magnoliacee, alto da 2 a 5 m. La corteccia è bianca e le foglie perenni sono lanceolate; i frutti, impropriamente chiamati semi, hanno la forma di una stella con 8- 12 punte e sono marroni. Pur appartenendo a una famiglia botanica diversa, l'anice stellato contiene lo stesso principio attivo dell'anice verde: un'essenza ricca di anetolo. Anche le proprietà e la composizione sono analoghe, tanto da venir impiegato nelle sofisticazioni. Le proprietà quindi sono: eupeptiche (facilitano la digestione), stomachiche (promuove la secrezione gastrica e il buon funzionamento dello stomaco), carminative (eliminano i gas e le flatulenze intestinali) e balsamiche (flogosi delle vie aeree). La sua azione antispastica è quindi indicata per alleviare gli spasmi degli organi cavi (stomaco, cistifellea, intestino, utero, ecc.).

Anice stellato
immagine presa dal web
Le sue preparazioni, dal sapore gradevole, contribuiscono a migliorare i processi digestivi aumentando la secrezione salivare e gastrica. Il miglioramento delle funzioni digestive, insieme all'azione antispasmodica, si traduce in uno stato di benessere (assenza di sonnolenza postprandiale, migliorata assimilazione dei principi nutritivi); l'uso di preparati a base di anice è raccomandato per combattere l'astenia accompagnata da cefalea e affaticamento cerebrale. Le proprietà carminative, però, sono meno potenti di quelle del cumino e del finocchio. Nella cosmesi viene utilizzato l'olio essenziale di anice, reperibile in erboristera, miscelato in composti ad azione tonica e stimolante, per preparare bagni aromatici o aromatizzare paste dentifricie. L'olio essenziale viene impiegato anche contro le infestazioni di pidocchi e di altri parassiti del corpo.

PREPARAZIONE E USO
L'anice è un medicamento sicuro. A dosaggi elevati può risultare tossica per il sistema nervoso centrale la sua essenza, l'anetolo, per cui occorre impiegare con estrema prudenza l'olio essenziale. L'impiego esagerato provoca uno stato di ebrezza accompagnato da tremori; il suo abuso cronico provoca confusione mentale e convulsioni. L'infuso si prepara con 1g di droga contusa in 150ml di acqua bollente. Filtrare dopo 10/15 minuti di infusione. Bere da una a tre tazze al giorno. Contro i parassiti: miscelare 50 gocce di alcol e 50 gocce di olio essenziale di anice e frizionare accuratamente le parti interessate fino alla scomparsa del prurito. Per i dolori muscolari: aggiungete 5 gocce di olio essenziale nel bagno serale; rilassa la muscolatura tesa e affaticata. Per una insonnia peggiorata da una cena troppo pesante,: 2 cucchiaini di anice e due cucchiaini di camomilla in infusione per 12 minuti in una tazza di acqua bollente, lontano dai pasti.

23/04/14

Non preoccupatevi se avete uno stomaco “brontolone”: è segno di salute.

Non di rado ci fa trovare in situazioni alquanto imbarazzanti; magari al cinema, durante una scena particolarmente thrilling, oppure trovandoci in mezzo ad altre persone, in un contesto silenzioso abbastanza da far sì che tutti possano perfettamente sentire il nostro stomaco che non smette di “brontolare”. “ah, quanto pagherei per conoscere un modo per fermarlo…”? abbiamo spesso pensato . Perché lo stomaco fa rumore? Tutto dipende dalla peristalsi, cioè quella fase del processo digestivo durante la quale diversi cicli di contrazioni muscolari spingono il cibo ingerito dallo stomaco giù verso l’intestino, e ancora oltre. Nel corso della peristalsi, l’apparato gastrointestinale secerne anche succhi gastrici e altri liquidi che formano, insieme con il cibo via via in fase di digestione , il chimo, cioè quella sostanza liquida presente nello stomaco, prima di passare attraverso la valvola pilorica ed entrare nel duodeno. È assolutamente normale che, in questo processo finiscano racchiusi anche gas e aria. E sono proprio loro i responsabili di quel brontolare dello stomaco. Ma allora, perché certe volte lo stomaco fa rumore anche se siamo a stomaco vuoto? Circa due ore dopo aver mangiato, il nostro organismo produce ormoni che invia come segnale di appetito al cervello. Questo a sua volta spedisce allo stomaco un segnale per far partire la peristalsi, che servirà a ripulire l’apparato digerente da eventuali residui di cibo ancora presenti.

13/03/14

Gli avanzi della nostra tavola al cane? Meglio evitare.

Ci sembra la cosa più normale di questo mondo, niente di sbagliato, e sicuramente siamo felici che il nostro cane apprezzi il “regalino” che gli stiamo facendo. Non è così. Dobbiamo sapere che quel nostro gesto, cioè dare in pasto al nostro "quattro zampe" gli avanzi del nostro pranzo o cena che sia, reca molti danni al suo organismo, ed instaura dei pessimi vizi. Diversi sono i motivi per non far partecipe il cane dei nostri  "avanzi" in tavola. Per prima cosa dobbiamo sapere che il cane è un animale essenzialmente abitudinario, la sua psicologia è basata sul fatto che il comportamento sarà sempre lo stesso se sottoposto ad uno stimolo (ad un dato stimolo risponderà sempre con la stessa reazione), quindi farlo mangiare sempre alla stessa ora, nella stessa ciotola e possibilmente in un posto tranquillo diverso da quello dove mangia il padrone. Evitare quindi di dare costantemente da mangiare al vostro amico a quattro zampe, in poco tempo perderete il ruolo di padrone, Il cane vi percepirà come un suo pari, e questo non deve mai succedere per non farlo sentire autorizzato a comportarsi come meglio crede, ignorando qualsiasi regola. Un esempio tipico è una cena in casa vostra con ospiti: il vostro cane girerà intorno al vostro tavolo in cerca di qualcuno che possa offrirgli un po’ di cibo. Infine c'è da salvaguardare la salute del cane.I nostri cibi sono troppo conditi e salati e l’apparato digerente del cane è molto differente dal nostro. Egli ha bisogno di nutrirsi in modo totalmente diverso e, dandogli da mangiare i nostri cibi, metteremo a dura prova il suo intestino che non è in grado di digerire alimenti così ricchi di condimento.

12/03/14

La verdura tanto amata da Bracciodiferro contro l'obesità.

L’obesità è considerata sicuramente da molti un problema puramente e prettamente estetico, ma in termini di salute si parla di seri rischi. Ecco perché la ricerca sta cercando sempre più di trovare quanto prima una soluzione. E sembra proprio che questa volta i ricercatori abbiano imboccato la strada giusta, riconoscendo nella verdura tanto amata dal famoso Bracciodiferro proprietà adeguate alla risoluzione del problema: gli spinaci. Essi contengono, infatti, un composto naturale chiamato Tilacoidale che pare sia capace di ridurre il desiderio del cibo.
La scoperta è avvenuta durante una ricerca in cui la Prof.ssa Charlotte Erlanson-Albertsson, dell’Università di Lund in Svezia, è riuscita a isolare il composto mentre stava cercando di trovare un modo per diminuire i morsi della fame. La ricercatrice ha scoperto che questo composto rallenta la digestione degli alimenti donando un maggior senso di sazietà prolungato nel tempo. Secondo la studiosa, a livello intestinale viene rilasciato un meccanismo che ha il preciso scopo di non far sentire più la fame. Sarebbe però necessario superare un problema; non è sufficiente mangiare gli spinaci tali e quali come si presentano in natura, ma bisogna prima schiacciarli, filtrarli e centrifugarli in maniera tale da poter liberare i tilacoidi dalle cellule della pianta. Il nostro organismo, infatti, non è in grado di assimilarli direttamente dagli spinaci freschi. In base ai dati acquisiti dalla professoressa Erlanson-Albertsson, i Tilacoidi rallentano la digestione dei grassi. Quando il cibo entra nell’intestino crasso, gli ormoni della sazietà vengono rilasciati e inviati al cervello, il quale ritiene che il corpo sia sazio e non è necessario mangiare ancora. Al contrario degli alimenti elaborati che tendono a utilizzare solo l’intestino superiore, non permettendo all’altro di rilasciare tali ormoni. «Mi piace dire che i nostri intestini sono disoccupati», commenta in una nota Lund la Erlanson-Albertsson. L’unico modo per far lavorare di nuovo l’intestino, secondo la studiosa, era quello di rallentare la digestione dei grassi. La professoressa Erlanson-Albertssonle ha iniziato sue ricerche testando il composto su un gruppo di 15 volontari che assumevano l’estratto al mattino. I risultati furono subito eccellenti: durante il giorno avevano meno fame e un minor desiderio di cibo. Per loro era più facile attenersi ai normali tre pasti al giorno, rispetto al gruppo di controllo. Dai test risultava anche che il gruppo che aveva assunto il Tilacoidale aveva nel sangue livelli molto più alti di ormoni della sazietà, così come valori più stabili di glucosio ematico.

09/01/14

Fibre contro l'asma

Una dieta ricca di fibre oltre a proteggere, com'è noto, da malattie cardiovascolari e patologie intestinali, aiuta a prevenire l'infiammazione delle vie respiratore e ridurre l'asma, stimolando la flora batterica intestinale e favorendo la produzione di acidi grassi in grado di rafforzare il nostro sistema immunitario.
A renderlo noto l'Università di Losanna, in Svizzera, grazie alla ricerca condotta dal team di ricercatori guidato da Benjamin Marsland. Dalla ricerca sperimentale si è potuto osservare come una alimentazione ricca di fibre influenzi la flora intestinale a produrre batteri buoni che, entrando in circolazione attraverso il flusso sanguigno, attivano un'efficace risposta immunitaria che riduce i rischi di irritazione e infiammazione delle vie respiratore e, quindi, il presentarsi dell'asma. 
 
Questo processo è legato al tipo di alimentazione: una dieta troppo "pesante", caratterizzata perlopiù da cibi preconfezionati e povera di fibre, inficia la flora batterica intestinale riducendone la capacità di produzione di quei batteri "buoni" in grado di attivare il sistema immunitario dell'organismo, con tutte le conseguenze che ciò comporta. Per la nostra salute via libera, quindi, a orzo, farro, pasta e pane integrale, carciofi, lenticchie, piselli, banane, carote, lamponi ecc. Alimenti che oltre a rafforzare le nostre difese, saziano e aiutano a mantenersi in forma. 

06/01/14

La gomma da masticare fa gonfiare la pancia?

Verissimo. Masticando ripetutamente la gomma si ingerisce, insieme alla saliva, anche l’aria. Ma ingeriamo aria non soltanto con la gomma da masticare, bensì con qualsiasi cosa si mangi, con una differenza non trascurabile. Mentre un pasto regolare dura più o meno mezz’ora, il chewing-gum si mastica per buona parte della giornata, stimolando così per ore la produzione di saliva e ingoiando molta più aria del normale.

Le gomme attualmente in commercio sono senza zucchero, quindi favoriscono indubbiamente la prevenzione delle carie, ma è anche vero che creano problemi per la pancia. I dolcificanti usati nelle gomme cosiddette “sugar free” fermentano nell’intestino e nello stomaco, creando molti più gas di quanto non succeda con le vecchie gomme zuccherate. Di conseguenza quando succede, e non di rado, che non si riesca ad espellere il gas in eccesso provocato dalla gomma da masticare, è facile che si creino fastidiosi gonfiori, soprattutto per alcune persone che sono più soggette a questo tipo di problema.

05/01/14

Gli organi emuntori secondo la Naturopatia

Organi emuntori, espressione che non è molto chiara, forse un poco difficile. Per chi però si interessa di Naturopatia e di medicina alternativa, questo linguaggio lo conosce abbastanza bene. Sono convinta che la chiarezza sia alla base della distruzione dei pregiudizi e di tutti quei preconceti che si hanno nei confronti di ciò che non si conosce o di cui  ci si è fatti un'idea sbagliata. Conosciamo prima, proviamo e solo in seguito giudichiamo.
Quali sono secondo la visione della naturopatia gli organi emuntori? Gli emuntori sono deputati all' eliminazione delle tossine e alla depurazione del corpo. In naturopatia vengono classificati emuntori primari e secondari. Oltre al fegato ed al rene, vengono considerati emuntori anche pelle, polmoni e intenstino. Scopriamo come e perchè e quando entrano in gioco anche rispetto alla condizione corporea (acidosi o sovraccarico).  La salute e la malattia dipendono dalla produzione di elementi metabolici e dalla capacità dell'organismo di eliminare tali scarti. Esistono organi filtro, chiamati emuntori, preposti alla eliminazione degli scarti metabolici.
Naturopatia
 L'eliminazione dei liquidi avviene tramite quattro organi emuntori. Rene, Fegato, Cistifellea, Intestino, Pelle, Polmoni (comprende: naso, gola, orecchie), Utero, vagina (emuntore supplementare presente nel sesso femminile). Gli emuntori sono collegati al sistema circolatorio, ed al sangue. Emuntori primari, costituiti dalla coppia cistifellea/fegato intestino e il rene, i primi due stimolabili in caso di eccesso di residui colloidali, il secondo in caso di acidosi. Emuntori secondari sono, invece, quelli che intervengono in caso di sovraccarico e affaticamento dei primari. Il polmone, omologo della coppia cistifellea/fegato-intestino, le ghiandole lacrimali, le ghiandole salivari, le ghiandole sebacee, le ghiandole sudoripare. In particolare: ghiandole sudoripare, equivalenti al rene; ghiandole sebacee, equivalenti ad un secondo fegato; strato basale che è al di sotto dell'epidermide ed equivale ad un "secondo intestino". L'acidosi e l'accumulo di sostanze colloidali costituiscono le tipologie dei sovraccarichi. Un'altra distinzione è tra emuntori artificiali, ossia quelli provocati dal Naturopata (sanguisughe, sanguinamenti, coppettazione, ecc....) ed emuntori patologici, (es. l'ulcera varicosa, emorragie intermestruali, ecc...). Si viene a creare un emuntorio patologico allorquando gli emuntori primari e secondari presentano difficoltà nello svolgimento delle loro funzioni.
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