Il-Trafiletto
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30/10/14

Scienziati americani hanno creato il primo stomaco umano in 3D

Grande scoperta e grande titolo: Creato il primo stomaco. Il primo pensieri va al trapianto di staminali per ricreare uno stomaco a chi ne ha uno compromesso. Per ora non è così. Il mini-stomaco sarà utile per testare farmaci.

Gli scienziati del Cincinnati Children's Hospital Medical Center descrivono l'eccezionale scoperta su “Nature”. Il team ha creato in laboratorio il primo stomaco umanoin versione mini, facendo crescere cellule staminali pluripotenti, cioè quelle cellule che che possono diventare la cellula di qualsiasi tipo di organo. In collaborazione con i ricercatori della University of Cincinnati, gli studiosi diretti da Jim Well, hanno chiamato la loro creazione "organoidi gastrici" per studiare l'infezione da Helicobacter pylori, il batterio che è una delle principali cause di ulcera peptica e cancro allo stomaco. In questo modo hanno potuto osservare con quanta celerità i batteri hanno attaccato i tessuti epiteliali e innescato cambiamenti biochimici nell'organo.

"Questo tipo di organoidi gastrici in 3D offrono anche preziose opportunità per la scoperta di nuovi farmaci, o «per ricostruire le prime fasi del cancro dello stomaco e per studiare alcuni dei meccanismi fondamentali di diabete e obesità», ha spiegato Wells. E rappresentano un punto di partenza promettente per la “creazione” di altri tessuti di organi come i polmoni e il pancreas".

Individuare i processi necessari per la formazione embrionale di uno stomaco, è stata la chiave della ricerca. Manipolando questi processi in una capsula di Petri, gli scienziati sono stati in grado di “convincere” le staminali pluripotenti a diventare cellule dello stomaco. Nel corso di un mese, questi passaggi hanno portato alla formazione degli "organoidi gastrici" umani in 3D di circa 3 mm di diametro, aprendo una nuova frontiera nello studio e nella sperimentazione per la cura delle malattie.

03/07/14

Cade dalla bici | Si perfora un polmone | Nessun medico se ne accorge | Morto a 12 anni futuro campioncino di calcio.

Lo chiamavano "il maradona dei poveri", Costantino Carbone, 12 anni, residente a Palma Campania (NA), morto sabato scorso a causa di una perforazione ad un polmone non diagnosticata da nessun medico a cui si erano rivolti i suoi genitori. Quale sia stato il motivo che ha causato la perforazione polmonare non è accertato, si presume possa essere attribuito ad una caduta dalla bicicletta fatta circa due mesi fa. Infatti coincidono con quel periodo i malori che il piccolo Costantino manifestava, tali da costringerlo in una occasione ad abbandonare prima del termine una partita di calcio, la sua passione. Da quel momento è iniziato il via vai tra gli ospedali per lui e i suoi genitori, che lo portano prima all'Ospedale "Martiri del Villa Malta" di Sarno (SA), poi all'ospedale di Nola (NA). Per i medici Costantino Carbone aveva un semplice ingrossamento della milza e problemi allo stomaco, e viene subito dimesso. Arriva il 23 giugno e Costantino si trova su un campo di calcio con la sua squadra per un torneo. Accusa dolori allo stomaco e viene immediatamente sostituito dal mister. Il giorno successivo si sente di nuovo male, a quel punto i genitori decidono di portarlo all'ospedale di Nola dove perde conoscenza, da qui viene trasferito al Santobono di Napoli. Qui la tragica scoperta, gli viene diagnosticata la perforazione di un polmone e lesioni intestinali; per i medici è clinicamente morto. I genitori hanno deciso di donare gli organi, ed hanno nominato un legale di fiducia per cercare di venire a capo delle responabilità se ci sono. Costantino era una promessa del calcio, aveva fatto dei provini, superandoli, con Roma e Pescara, ma anche la Fiorentina aveva messo gli occhi su di lui. Un futuro campione stroncato dalla fatalità o dall'ennesimo caso di malasanità? Vedremo.(immagine presa dal web)

20/05/14

Anice stellato buona digestione

PROPRIETÀ: Amica dello stomaco e del cervello

L'anice stellato somiglia all'alloro per la lucentezza delle foglie e alla magnolia per i fiori; ogni parte della pianta emana un profumo molto simile a quello dell'anice verde, leggermente più pregiato. Originario della Cina meridionale, della Corea e del Giappone, si coltiva anche nel sud-est degli Stati Uniti e in altre zone calde e umide del continente americano. Nel 1558 l'esploratore inglese Sir Thomas Cavendish portò i frutti della pianta per la prima volta in Europa e precisamente a Londra nelle mani del farmacista di corte, quando era al culmine l'uso delle spezie orientali; poi, in quelle di Clusius, nel 1601 che da un campione ne descrisse la pianta.

È un albero della famiglia delle Magnoliacee, alto da 2 a 5 m. La corteccia è bianca e le foglie perenni sono lanceolate; i frutti, impropriamente chiamati semi, hanno la forma di una stella con 8- 12 punte e sono marroni. Pur appartenendo a una famiglia botanica diversa, l'anice stellato contiene lo stesso principio attivo dell'anice verde: un'essenza ricca di anetolo. Anche le proprietà e la composizione sono analoghe, tanto da venir impiegato nelle sofisticazioni. Le proprietà quindi sono: eupeptiche (facilitano la digestione), stomachiche (promuove la secrezione gastrica e il buon funzionamento dello stomaco), carminative (eliminano i gas e le flatulenze intestinali) e balsamiche (flogosi delle vie aeree). La sua azione antispastica è quindi indicata per alleviare gli spasmi degli organi cavi (stomaco, cistifellea, intestino, utero, ecc.).

Anice stellato
immagine presa dal web
Le sue preparazioni, dal sapore gradevole, contribuiscono a migliorare i processi digestivi aumentando la secrezione salivare e gastrica. Il miglioramento delle funzioni digestive, insieme all'azione antispasmodica, si traduce in uno stato di benessere (assenza di sonnolenza postprandiale, migliorata assimilazione dei principi nutritivi); l'uso di preparati a base di anice è raccomandato per combattere l'astenia accompagnata da cefalea e affaticamento cerebrale. Le proprietà carminative, però, sono meno potenti di quelle del cumino e del finocchio. Nella cosmesi viene utilizzato l'olio essenziale di anice, reperibile in erboristera, miscelato in composti ad azione tonica e stimolante, per preparare bagni aromatici o aromatizzare paste dentifricie. L'olio essenziale viene impiegato anche contro le infestazioni di pidocchi e di altri parassiti del corpo.

PREPARAZIONE E USO
L'anice è un medicamento sicuro. A dosaggi elevati può risultare tossica per il sistema nervoso centrale la sua essenza, l'anetolo, per cui occorre impiegare con estrema prudenza l'olio essenziale. L'impiego esagerato provoca uno stato di ebrezza accompagnato da tremori; il suo abuso cronico provoca confusione mentale e convulsioni. L'infuso si prepara con 1g di droga contusa in 150ml di acqua bollente. Filtrare dopo 10/15 minuti di infusione. Bere da una a tre tazze al giorno. Contro i parassiti: miscelare 50 gocce di alcol e 50 gocce di olio essenziale di anice e frizionare accuratamente le parti interessate fino alla scomparsa del prurito. Per i dolori muscolari: aggiungete 5 gocce di olio essenziale nel bagno serale; rilassa la muscolatura tesa e affaticata. Per una insonnia peggiorata da una cena troppo pesante,: 2 cucchiaini di anice e due cucchiaini di camomilla in infusione per 12 minuti in una tazza di acqua bollente, lontano dai pasti.

23/04/14

Non preoccupatevi se avete uno stomaco “brontolone”: è segno di salute.

Non di rado ci fa trovare in situazioni alquanto imbarazzanti; magari al cinema, durante una scena particolarmente thrilling, oppure trovandoci in mezzo ad altre persone, in un contesto silenzioso abbastanza da far sì che tutti possano perfettamente sentire il nostro stomaco che non smette di “brontolare”. “ah, quanto pagherei per conoscere un modo per fermarlo…”? abbiamo spesso pensato . Perché lo stomaco fa rumore? Tutto dipende dalla peristalsi, cioè quella fase del processo digestivo durante la quale diversi cicli di contrazioni muscolari spingono il cibo ingerito dallo stomaco giù verso l’intestino, e ancora oltre. Nel corso della peristalsi, l’apparato gastrointestinale secerne anche succhi gastrici e altri liquidi che formano, insieme con il cibo via via in fase di digestione , il chimo, cioè quella sostanza liquida presente nello stomaco, prima di passare attraverso la valvola pilorica ed entrare nel duodeno. È assolutamente normale che, in questo processo finiscano racchiusi anche gas e aria. E sono proprio loro i responsabili di quel brontolare dello stomaco. Ma allora, perché certe volte lo stomaco fa rumore anche se siamo a stomaco vuoto? Circa due ore dopo aver mangiato, il nostro organismo produce ormoni che invia come segnale di appetito al cervello. Questo a sua volta spedisce allo stomaco un segnale per far partire la peristalsi, che servirà a ripulire l’apparato digerente da eventuali residui di cibo ancora presenti.

06/01/14

La gomma da masticare fa gonfiare la pancia?

Verissimo. Masticando ripetutamente la gomma si ingerisce, insieme alla saliva, anche l’aria. Ma ingeriamo aria non soltanto con la gomma da masticare, bensì con qualsiasi cosa si mangi, con una differenza non trascurabile. Mentre un pasto regolare dura più o meno mezz’ora, il chewing-gum si mastica per buona parte della giornata, stimolando così per ore la produzione di saliva e ingoiando molta più aria del normale.

Le gomme attualmente in commercio sono senza zucchero, quindi favoriscono indubbiamente la prevenzione delle carie, ma è anche vero che creano problemi per la pancia. I dolcificanti usati nelle gomme cosiddette “sugar free” fermentano nell’intestino e nello stomaco, creando molti più gas di quanto non succeda con le vecchie gomme zuccherate. Di conseguenza quando succede, e non di rado, che non si riesca ad espellere il gas in eccesso provocato dalla gomma da masticare, è facile che si creino fastidiosi gonfiori, soprattutto per alcune persone che sono più soggette a questo tipo di problema.

28/12/13

Quaranta anni con una…mummia nello stomaco!

Quaranta anni vissuti con una…mummia dentro lo stomaco!
Si tratta del caso di una donna ottantenne del Bogotà che avvertiva ormai da tempo forti mal di pancia: con ogni probabilità fu curata pensando che si trattasse di una gastroenterite!
Nulla di tutto ciò, in realtà il problema non era altro che un feto di 40 anni mummificato nel suo stomaco! I medici hanno inizialmente prescritto all’ottantenne signora dei farmaci per attenuare il dolore, ipotizzando qualcosa di lieve conto, ma poi con il passare del tempo hanno pensato che fosse stato opportuno fare controlli più approfonditi. Alla fine le è stato diagnosticato il lithopedion, una patologia molto rara e gravissima a seguito della quale il feto si sviluppa al di fuori dell’utero e si ‘mummifica’.
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Feto mummificato: lithopedion

Normalmente in questo tipo di gravidanze il feto muore prematuramente, a causa dell’ambiente sfavorevole in cui deve crescere. Se il feto è ormai arrivato ad uno stadio avanzato di crescita, tanto da avere perfino lo scheletro, un completo riassorbimento del materiale diventa impossibile. In assenza di complicanze, quindi, nel feto si depositano sali di calcio ed avviene un processo di mummificazione, che dà origine al lithopedion.

Si tratta di casi comunque rarissimi; negli ultimi decenni si sono verificati circa 300 casi simili. L’età del feto calcificato e mummificato in questione è di quarant’anni, e persino i medici si sono detti sorpresi nel trovare un feto così ‘avanti negli anni. Altro che gastroenterite, dunque! Dopo un’operazione per la rimozione del feto, la donna è tornata alla sua vita di sempre, con un po’ di dolore per questo piccolo mai nato.

02/11/13

Un robot rimuove per la prima volta un tumore dallo stomaco di una donna!

Un robot rimuove per la prima volta un tumore dallo stomaco di una donna!
Per la prima volta nella storia della medicina alcuni chirurghi del Centro Sanitario dell'Università di California-San Diego hanno praticato una gastrectomia robotica, per rimuovere con la minore invasività possibile un tumore dallo stomaco di una donna. La rimozione è stata effettuata attraverso l'uso di arti robotici, hanno provveduto a rimuovere il tessuto malato, ed eseguito una delicata ricostruzione dell'organo, dopo di che hanno anche prelevato dei linfonodi alfine di poterli esaminare.
intervento di
Robot "Da Vinci"
«Per trattare il cancro gastrico rimuoviamo lo stomaco completamente o in parte con cinque piccole incisioni», ha provveduto a spiegare Kaitlyn Kelly, oncologa. «L'obiettivo dell'approccio robotico è di eliminare il tumore e di estrarre i linfonodi vicini con la massima precisione, per poter valutare in modo più accurato lo stadio di diffusione del cancro».
Meglio noto anche come adenocarcinoma, il cancro gastrico ha la sua genesi nelle cellule della mucosa che riveste lo stomaco. Una immediata intercettazione coadiuvata da un'accurata valutazione dello stadio di diffusione sono fondamentali per il destino del paziente. I suoi sintomi possono inizialmente essere facilmente scambiati con quelli dell'indigestione. In Europa rappresenta circa il 23% di tutte le neoplasie. La diffusione è ancora più elevata in alcuni Paesi orientali, come la Corea.

Il robot usato per l'operazione è un Da Vinci, il primo e più diffuso sistema chirurgico robotico, realizzato da Intuitive Surgical. Messo in commercio agli inizi del 2000, è stato venduto in centinaia di esemplari e usato per oltre un milione e mezzo di interventi. «La particolarità dell'approccio robotico è la capacità di rimuovere con precisione i linfonodi intorno a grandi vasi sanguigni senza danneggiare i vasi o i nodi stessi, offrendo ai patologi materiale migliore da esaminare», ha aggiunto il dottor Santiago Horgan, direttore del centro. Le tecniche a invasività minima, sia robotiche, sia laparoscopiche, fanno sì che il paziente possa rimettersi più in fretta dall'operazione, cosa importante per chi soffre di cancro e spesso ha bisogno di un successivo trattamento chemioterapico per completare la cura. La chirurgia dello stomaco non è però priva di rischi, tra cui emorragie, ernia addominale e perdita di acidi gastrici nell'addome, e va perciò eseguita con la massima cautela.
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