Il-Trafiletto
Visualizzazione post con etichetta tonica. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta tonica. Mostra tutti i post

20/05/14

Anice stellato buona digestione

PROPRIETÀ: Amica dello stomaco e del cervello

L'anice stellato somiglia all'alloro per la lucentezza delle foglie e alla magnolia per i fiori; ogni parte della pianta emana un profumo molto simile a quello dell'anice verde, leggermente più pregiato. Originario della Cina meridionale, della Corea e del Giappone, si coltiva anche nel sud-est degli Stati Uniti e in altre zone calde e umide del continente americano. Nel 1558 l'esploratore inglese Sir Thomas Cavendish portò i frutti della pianta per la prima volta in Europa e precisamente a Londra nelle mani del farmacista di corte, quando era al culmine l'uso delle spezie orientali; poi, in quelle di Clusius, nel 1601 che da un campione ne descrisse la pianta.

È un albero della famiglia delle Magnoliacee, alto da 2 a 5 m. La corteccia è bianca e le foglie perenni sono lanceolate; i frutti, impropriamente chiamati semi, hanno la forma di una stella con 8- 12 punte e sono marroni. Pur appartenendo a una famiglia botanica diversa, l'anice stellato contiene lo stesso principio attivo dell'anice verde: un'essenza ricca di anetolo. Anche le proprietà e la composizione sono analoghe, tanto da venir impiegato nelle sofisticazioni. Le proprietà quindi sono: eupeptiche (facilitano la digestione), stomachiche (promuove la secrezione gastrica e il buon funzionamento dello stomaco), carminative (eliminano i gas e le flatulenze intestinali) e balsamiche (flogosi delle vie aeree). La sua azione antispastica è quindi indicata per alleviare gli spasmi degli organi cavi (stomaco, cistifellea, intestino, utero, ecc.).

Anice stellato
immagine presa dal web
Le sue preparazioni, dal sapore gradevole, contribuiscono a migliorare i processi digestivi aumentando la secrezione salivare e gastrica. Il miglioramento delle funzioni digestive, insieme all'azione antispasmodica, si traduce in uno stato di benessere (assenza di sonnolenza postprandiale, migliorata assimilazione dei principi nutritivi); l'uso di preparati a base di anice è raccomandato per combattere l'astenia accompagnata da cefalea e affaticamento cerebrale. Le proprietà carminative, però, sono meno potenti di quelle del cumino e del finocchio. Nella cosmesi viene utilizzato l'olio essenziale di anice, reperibile in erboristera, miscelato in composti ad azione tonica e stimolante, per preparare bagni aromatici o aromatizzare paste dentifricie. L'olio essenziale viene impiegato anche contro le infestazioni di pidocchi e di altri parassiti del corpo.

PREPARAZIONE E USO
L'anice è un medicamento sicuro. A dosaggi elevati può risultare tossica per il sistema nervoso centrale la sua essenza, l'anetolo, per cui occorre impiegare con estrema prudenza l'olio essenziale. L'impiego esagerato provoca uno stato di ebrezza accompagnato da tremori; il suo abuso cronico provoca confusione mentale e convulsioni. L'infuso si prepara con 1g di droga contusa in 150ml di acqua bollente. Filtrare dopo 10/15 minuti di infusione. Bere da una a tre tazze al giorno. Contro i parassiti: miscelare 50 gocce di alcol e 50 gocce di olio essenziale di anice e frizionare accuratamente le parti interessate fino alla scomparsa del prurito. Per i dolori muscolari: aggiungete 5 gocce di olio essenziale nel bagno serale; rilassa la muscolatura tesa e affaticata. Per una insonnia peggiorata da una cena troppo pesante,: 2 cucchiaini di anice e due cucchiaini di camomilla in infusione per 12 minuti in una tazza di acqua bollente, lontano dai pasti.

23/11/13

Al-fal-fa, padre di tutti i nutrimenti: l'erba medica, miracolo della natura per la salute

L'odore dell'erba medica è sempre stato una panacea per i miei pensieri, e non solo per i miei, ma anche per quelli del mio destriero che ne era ghiotto. Siccome io sono una che esperimenta, chiesi al mio veterinario quali fossero i benefici di questo foraggio per i cavalli ma anche per gli altri animali da allaevamento. Non paga della sua illuminante spiegazione volli provare io stessa. Così ecco cosa ho scoperto, facendo domande e ricerche.
L’erba medica o alfa-alfa (Medicago sativa L.) è una pianta erbacea perenne appartenente alla specie delle Leguminose. Il nome “erba medica” che noi italiani abbiamo dato all’Alfalfa (dall’arabo al-fal-fa ovvero “padre di tutti i nutrimenti”) non è dovuto alle sue proprietà curative e ai suoi benefici bensì alle sue origini persiane, e precisamente della regione della Media, per cui “erba medica” sta per “erba della Media“.
Erba Medica

Il sistema a radici profonde dell’erba medica permette alla pianta di assorbire sostanze nutritive dal profondo del suolo,le sue radici sono lunghe in media dai 3 ai 6 metri, e si ha anche notizia di radici eccezionalmente lunghe fino a 39 metri.. Questo sistema di nutrizione profonda fornisce alla pianta proteine (possiede il 18% di proteine, 5% in più delle uova e 15% in più del latte) , beta carotene, vitamine, minerali, enzimi, cumestrolo, isoflavoni e fitoestrogeni, e gli alcaloidi asparagina e trigonellina.
E' molto usata come pianta foraggera e per nutrire il bestiame, ma anche all’interno della nostra alimentazione è abbastanza diffusa, soprattutto sotto forma di germogli. I germogli di erba medica sono tra i più ricchi di vitamine e sali minerali, e contengono altresì ben il 35% di proteine, con tutti gli aminoacidi essenziali e 8 enzimi essenziali per la digestione. Spesso, proprio per via del suo alto potere nutritivo, l’erba medica viene usata come rimedio naturale per fare preparati ad alto valore nutrizionale, molto utili in casi di malnutrizione, debolezza e malattia prolungata.
Bilanciamento ormonale
L’afaalfa contiene sostanze quali gli isoflavoni e i cumestani, i quali si legano ai recettori degli estrogeni nell’organismo umano e svolgono un’attività similestrogenica. In particolare, tali composti naturali sono in grado di bilanciare il livello ormonale nel corpo, quindi se la presenza di estrogeni è bassa, l’erba medica può contribuire a un suo aumento, viceversa, se gli estrogeni sono alti, l’erba medica aiuta ad abbassarne i livelli.
Colesterolo
Entrambi i germogli di erba medica e i preparati con le foglie  possono aiutare a diminuire i livelli di colesterolo cattivo (LDL) nel sangue. Le saponine presenti in questa pianta infatti si legano al colesterolo e ne prevengono l’assorbimento. L’alfalfa inoltre può contribuire a ridurre l’aterosclerosi e l’accumulo di grassi nelle pareti dell’arteria.
Antiossidante
Ha uno straordinario potere antiossidante, utile sia per mantenere la pelle sana e giovane sia per il buon funzionamento degli organi interni. Tra gli antiossidanti maggiormente presenti nell’alfaalfa abbiamo le vitamine C ed E (particolarmente utili per la pelle e i tessuti connettivi), vitamina K (buona per il sistema vascolare), i bioflavonoidi (utili come antinfiammatori e per rinforzante i vasi sanguigni), i flavoni (buoni per rafforzare i capillari fragili), la clorofilla (efficace per trattare l’anemia) e altri oligoelementi: niacina, acido folico, riboflavina, calcio, magnesio, ferro e potassio.
Ayurveda
All’interno della medicina ayurvedica, l’erba medica viene utilizzata per favorire la digestione, per alleviare i sintomi dell’artrite, per i problemi di anemia, e per aumentare la produzione di latte materno nelle donne che hanno difficoltà ad allattare i loro bambini.
Rinforza unghie e capelli. Contiene saponosidi, eterosidi, proteine.
Le parti aeree contengono anche cumestrolo (la cui struttura è simile a quella dell’estradiolo, ha proprietà estrogene). Queste sostanze naturali ormono-simili vanno direttamente a regolarizzare la produzione ormonale naturale del corpo.
Le foglie contengono cumestani, isoflavoni, acidi fenolici, minerali (calcio, fosforo, zinco, rame, selenio, silicio) e vitamina K.
La pianta è una ricca fonte di clorofilla – la maggiore a livello commerciale. L’erba medica, insieme con l’orzo, il frumento, e la spirulina, che contengono pure clorofilla, hanno dimostrato di essere d’aiuto nella guarigione dell’anemia, delle emorragie, del diabete, della gastrite, delle ulcere, dei disordini del colon, del cattivo odore e alito cattivo.
Riassumiamo le sue proprietà
* mineralizzante – ricca di minerali come fosforo, Silicio, Sodio, Potassio, Calcio, Magnesio, Boro, Ferro, Manganese, Rame, Cobalto
* vitaminica e nutritiva – ricca di vitamine – contiene le vitamine A, Beta-carotene, B1, B2, B3, B5, B6, B8, B12, C, D, E, K, Acido Folico, PIRIDOSSINA, una delle vitamina del complesso B, e di vitamina E, importante per i muscoli e per il cuore, e’ considerata come una delle fonti piu’ affidabile di vitamina E, inoltre e’ ricca di vitamina K, anche contro l’ipertensione
* ricca di aminoacidi (le basi per costruire le proteine nell’organismo) che ne fanno un anabolizzante naturale
* usata per prevenire l’invecchiamento precoce, prevenire l’arteriosclerosi, antidegenerativa – inoltre l’impiego di questa pianta nell’osteoporosi come rimineralizzante è suggerito dalla presenza di fitoestrogeni (cumestrolo) e di sali minerali: Ca, P, Fe, Zn, Cu, Se, Si
* tonica sessuale
* aumenta la resistenza alle malattie
* estrogenica – regola la produzione ormonale femminile
* promuove la funzione della ghiandola pituitaria – una ghiandola posta alla base del cervello e collegata all’ipotalamo, da cui riceve importanti segnali neurali e vascolari; la parte anteriore rilascia diversi ormoni sotto il controllo dell’ipotalamo, e la parte posteriore (neuroipofisi) immagazzina e rilascia gli ormoni sintetizzati nell’ipotalamo
* trofica-ricostituente – agisce sul sistema endocrino e sulla funzione ormonale grazie alla sua abilità di rafforzare la crescita e ristabilire la funzione di un tessuto, un organo o una ghiandola
* antiemorragica – agisce sul sistema immunitario grazie alla sua abilità di prevenire o arrestare le emorragie – azione dovuta alla presenza di vitamina K – L’Erba Medica contiene ben “20. 000 -40. 000 U. I. di vitamina K naturale. Questa sostanza serve a proteggere dalle emoraggie ed a far coagulare il sangue , specie nei casi di ridotto tenore protrombinico e viene usata anche per frenare mestruazioni abbondanti e nei casi cronici di sangue dal naso.
* eupeptica – favorisce la digestione
* disintossicante e depurativa -agisce sul fegato e sul sistema di disintossicazione grazie alla sua abilità di purificare il sistema, particolarmente il sangue, promuovendo l’eliminazione di scorie.
Le proprietà pruificatrici del sangue dell’erba medica sono state attribuite al suo alto contenuto di clorofilla. In effetti, sono probabilmente dovute non solo alla clorofilla ma anche a vari altri componenti. Agisce così come tonico generale rimuovendo tossine dal sangue. Alcalizza e disintossica il corpo, soprattutto il fegato.
* antiulcerosa – agisce sul sistema digerente grazie alla sua abilità di prevenire e/o trattare ulcere, di solito ulcere delle mucose (stomaco e intestino)
* antiartritica – usata per curare atrite e reumatismi
* anti-infiammatoria – agisce sul sistema immunitario grazie alla sua abilità di contrastare le infiammazioni. L’erba medica è stata usata per secoli nella medicina popolare come cura per tutte le infiammazioni, inclusi i remuatismi e l”artrite.
* diuretica – agisce sul fegato e sui sistemi di disintossicazione grazie alla sua abilità di aumentare la secrezione di urina, e l’eliminazione di tossine e scorie attraverso l’urina
* antiossidante – previene i danni alle cellule inibendo l’ossidazione e intrappolando i radicali liberi – grazie all presenza di Manganese, Rame e Zinco – protegge così lo sviluppo di tessuti sani
* ipoglicemizzante – agisce sul sistema endocrino e sulla funzione ormonale grazie alla sua abilità di ridurre o controllare gli zuccheri nel sangue, responsabilità che spetta principalmente al pancreas. Cura quindi l’iperglicemia, grazie alla presenza degli alcaloidi asparagina e trigonellina.
* anticolesterolemizzante -riduce il colesterolo (grazie alla presenza di saponine) – agisce sul fegato e sui sistemi di disintossicazione grazie alla sua abilità di abbassare il colesterolo sia nel sangue che nel fegato. Azione confermata da diversi studi clinici su cavie animali, nelle quali riduce anche la formazione di placche arteriosclerotiche . L’azione è dovuta alla presenza delle saponine triterpenoidiche, responsabili dell’attività colesterolasica dove viene ridotto notevolmente il colesterolo totale e il colesterolo LDL. Il principale aglicone di questi saponosidi è l’Acido medicagenico accompagnato dagli Acidi 16-a-idrossimedicagenico e gipsogenico, ai quali si deve, anche, la capacità della pianta di curare alcune forme eczematose e la psoriasi.
Grazie alla blanda azione antitrombosi derivata dai derivati delle cumarine, l’erba medica aiuta il sistema circolatorio.




Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.