Il-Trafiletto
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04/09/14

Vinca il migliore! | Chi fa da se... | La vita sessuale nel mondo animale

Amplessi elaborati, furbizie da amatori navigati: l'evoluzione ha regalato agli animali una ricca vita sessuale. 


Mater semper certa, pater numquam dicevano i latini per chiarire che non sempre è possibile risalire a chi è il padre dei pargoli. E pare che gli animali maschi conoscano bene questa eventualità visti gli innumerevoli metodi che usano per assicurarsi che la prole partorita da una femmina sia proprio loro e non di un rivale che è giunto prima nell'alcova.

Calopteryx maculataprima di inserire il suo sperma
nella cavità femminile
 raschia via il seme già presente
Calopteryx maculata, una specie di libellula, prima di inserire il suo sperma nella cavità femminile raschia via il seme già presente. Il granchio Inachus phalangium secerne una sostanza gelatinosa e vi avvolge il liquido seminale di un altro maschio. Più radicale è il metodo dei fuchi che quando raggiungono l'orgasmo letteralmente esplodono nell'apparato genitale dell'ape regina bloccando così l'accesso ad altri visitatori. Il topo comune, appena finito di eiaculare, secerne un robusto tappo di muco che chiude la vagina della femmina. Questi stratagemmi vengono messi in atto in risposta alla promiscuità femminile; se le future madri si accoppiano con più maschi la competizione che questi ingaggiano per assicurarsi l'atto riproduttivo, e la tanto agognata paternità, diventa feroce.

Ma trovato il metodo c'è chi lo aggira; il ratto riesce, con l'ausilio di un pene prensile, a togliere il tappo dalla vagina della femmina e a concorrere per la paternità. C'è poi chi, se la dolce metà manca all'improvviso, si trasforma e assume le caratteristiche dell'altro sesso. Questo fenomeno, una forma di ermafroditismo, è comune tra gli invertebrati e tra molti pesci: e il simpatico e famoso pesce pagliaccio è un maestro nel diventare femmina se la sua compagna muore. Il maschio si trasforma fisicamente e fisiologicamente ed è in grado di produrre le uova che verranno poi fecondate da un altro maschio che prenderà il suo posto nel nuovo rapporto. Insomma, le strategie che l'evoluzione ha sviluppato per dare a tatti una chance di trasmettere il proprio patrimonio genetico sono così tante che moltissimi animali, soprattutto quelli più semplici, non hanno nemmeno il problema di trovare un partner e si arrangiano da soli: si tratta della moltiplicazione asessuata, presente in natura in molte forme diverse.

Per i nostalgici del sesso e per chi è abituato a complicarsi la vita alla ricerca del compagno perfetto sembrerà una stravaganza, ma alle stelle di mare, per esempio, è sufficiente staccarsi un braccio e aspettare che da esso si generi un altro individuo. Eliminando così corteggiamenti elaborati, dispendi di energia, maratone amorose e patemi d'animo bestiali.(science)


05/01/14

Gli organi emuntori secondo la Naturopatia

Organi emuntori, espressione che non è molto chiara, forse un poco difficile. Per chi però si interessa di Naturopatia e di medicina alternativa, questo linguaggio lo conosce abbastanza bene. Sono convinta che la chiarezza sia alla base della distruzione dei pregiudizi e di tutti quei preconceti che si hanno nei confronti di ciò che non si conosce o di cui  ci si è fatti un'idea sbagliata. Conosciamo prima, proviamo e solo in seguito giudichiamo.
Quali sono secondo la visione della naturopatia gli organi emuntori? Gli emuntori sono deputati all' eliminazione delle tossine e alla depurazione del corpo. In naturopatia vengono classificati emuntori primari e secondari. Oltre al fegato ed al rene, vengono considerati emuntori anche pelle, polmoni e intenstino. Scopriamo come e perchè e quando entrano in gioco anche rispetto alla condizione corporea (acidosi o sovraccarico).  La salute e la malattia dipendono dalla produzione di elementi metabolici e dalla capacità dell'organismo di eliminare tali scarti. Esistono organi filtro, chiamati emuntori, preposti alla eliminazione degli scarti metabolici.
Naturopatia
 L'eliminazione dei liquidi avviene tramite quattro organi emuntori. Rene, Fegato, Cistifellea, Intestino, Pelle, Polmoni (comprende: naso, gola, orecchie), Utero, vagina (emuntore supplementare presente nel sesso femminile). Gli emuntori sono collegati al sistema circolatorio, ed al sangue. Emuntori primari, costituiti dalla coppia cistifellea/fegato intestino e il rene, i primi due stimolabili in caso di eccesso di residui colloidali, il secondo in caso di acidosi. Emuntori secondari sono, invece, quelli che intervengono in caso di sovraccarico e affaticamento dei primari. Il polmone, omologo della coppia cistifellea/fegato-intestino, le ghiandole lacrimali, le ghiandole salivari, le ghiandole sebacee, le ghiandole sudoripare. In particolare: ghiandole sudoripare, equivalenti al rene; ghiandole sebacee, equivalenti ad un secondo fegato; strato basale che è al di sotto dell'epidermide ed equivale ad un "secondo intestino". L'acidosi e l'accumulo di sostanze colloidali costituiscono le tipologie dei sovraccarichi. Un'altra distinzione è tra emuntori artificiali, ossia quelli provocati dal Naturopata (sanguisughe, sanguinamenti, coppettazione, ecc....) ed emuntori patologici, (es. l'ulcera varicosa, emorragie intermestruali, ecc...). Si viene a creare un emuntorio patologico allorquando gli emuntori primari e secondari presentano difficoltà nello svolgimento delle loro funzioni.
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