Il-Trafiletto
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18/01/18

Spuntini sani calma fame

In questo periodo, i più accorti, stanno seguendo una dieta, dopo le abbuffate delle festività. Un sintomo fastidioso accomuna chi è a dieta per depurarsi o per dimagrire: la FAME. Non cedete mai al dolcetto fuori pasto o allo snack poco sano dei distributori, metterebbe in moto un senso di colpa che procura stress e di conseguenza fame. Meglio spuntini sani "rompi fame" e ipocalorici.



Qualche consiglio su come calmare il morso allo stomaco senza scatenare i duri sensi di colpa che seguono la trasgressione alimentare.
  • LE TISANE
  • Bere tanto è la prima regola di una dieta bilanciata: idratarsi è infatti indispensabile per contrastare i ristagni di liquidi, tipici anche della vita sedentaria. Preparatevi delle tisane aromatizzate a vostro gusto e sorseggiatele durante la giornata lentamente. Vi aiuteranno ad evitare quel senso di vuoto che fa sì che, una volta a tavola, ci si abbuffi eccessivamente.
  • IL MIELE
  • Il miele è un elemento davvero prezioso, perché ha ottime proprietà antibatteriche e antibiotiche ed è l’unico zucchero completamente naturale. Non solo, è delizioso! Utilizzatelo per dolcificare ogni tanto una tazza di tisana o con le fette biscottate (integrali) a colazione.
  • I CENTRIFUGATI DI FRUTTA
  • Ricchi di vitamine e sali minerali, saporiti e dolci, i centrifugati, a metà mattina o quando si ha un attacco di fame, sono l’ideale per idratarsi e depurarsi, senza eccedere nelle calorie.
  • I FIOCCHI D’AVENA
  • Si possono mangiare a colazione nel latte caldo o come spezzafame e sono alleati del benessere perché favoriscono l'eliminazione delle tossine, migliorando la regolarità intestinale e donando un duraturo senso di sazietà.
  • LA FRUTTA SECCA 
  • Da portare sempre con sé, è ricca di sali minerali e di grassi Omega 3, importanti per la salute della pelle. Senza eccedere nelle quantità, perché è piuttosto calorica, la frutta secca è lo spuntino per eccellenza. 
  • LO YOGURT
  • Leggero e goloso, lo yogurt idrata e diminuisce l’appetito: evitate i prodotti light che spesso subiscono trattamenti che privano lo yogurt delle sue fondamentali proprietà.
Il buonsenso e uno stile di vita senza eccessi, produrranno il risultato sperato. Buona dieta a tutti.



04/02/17

La nutrizione della giovane età

E' durante la giovane età che avete le maggiori esigenze nutrizionali sia sul piano quantitativo che qualitativo tanto che eventuali errori o squilibri alimentari sono più pericolosi che in qualsiasi altra fascia di età perché rischiano di compromettere il normale sviluppo e accrescimento del vostro corpo. 


Quindi attenti alle diete ipocaloriche! L'aumento dei fabbisogni di nutrienti dovuto alla crescita e cioè alla costruzione dei tessuti riguarda in particolare le proteine ad elevato valore biologico (carni, pesce, formaggi, uova), il calcio e la vitamina D (latte e formaggi), le vitamine A (fegato, vegetali a foglia e quelli di colore giallo-arancionè) e C (agrumi, kiwi, peperoni e altri vegetali freschi), gli acidi grassi essenziali (olii) e, per le ragazze, il ferro (fegato, lievito di birra).

La vostra alimentazione, spesso monotona, deve quindi essere il più possibile variata sia per assicurare al vostro organismo un adeguato apporto di tutti i nutrienti sia per abituarvi ai diversi gusti dei cibi. Per lo sviluppo armonioso del corpo è inoltre importante che svolgiate della regolare attività fisica in modo da prevenire o correggere fin da questo momento disturbi e malanni a ossa e articolazioni che si possono acutizzare più avanti negli anni. Perché possiate controllare se la vostra statura, il vostro peso e la vostra assunzione giornaliera di proteine, calcio, ferro e calorie siano normali, riportiamo qui di seguito i valori medi (età compresa tra i 13 e i 24 anni) consigliati dall'Istituto Nazionale della Nutrizione.

Maschi:
statura cm 170 peso kg  60 energia kcal 2800 proteine g  75  Ferro mg 11 Calcio mg 1133

Femmine:
statura cm 162 peso Kg  54 energia Kcl  2160 proteine g  64 Ferro mg 18 Calcio mg 1133



23/10/16

Come funziona dieta mima-digiuno: regole avvertenze e benefici

Come funziona la dieta mima-digiuno, quali sono le regole, i benefici e le avvertenze che bisogna conoscere riguardo il metodo del dottor Valter Longo. 


In cosa consiste e come funziona? Principi, cibi, calorie e benefici.


La dieta mima-digiuno è una dieta che si avvicina al digiuno ma non lo è in modo vero e proprio. Ideata dal dottor Valter Longo, che ha dedicato la sua carriera agli studi sulle terapie, anche alimentari, anti-invecchiamento, la dieta mima-digiuno promette di vivere in salute fino a 110 anni.
A differenza delle diete ipocaloriche e iperproteiche, come ad esempio la dieta Dukan, la dieta mima-digiuno del dottor Longo non ha scopo dimagrante, ma di rigenerazione cellulare e protezione da obesità e malattie croniche legate all’invecchiamento, tra cui diabete, cancro e morbo di Alzheimer.

I principi e le regole su cui si fonda la dieta mima-digiuno sono riportati nel libro del dottor Longo intitolato La dieta della Longevità e sono frutto di tanti anni di studi e sperimentazioni.

La dieta mima-digiuno consiste nel mangiare molto poco, eliminando i cibi che stimolano la produzione di insulina e dell’ormone della crescita, digiunando ciclicamente.

In questo modo si potrà vivere più a lungo e in salute.

Fonte: https://www.forexinfo.it

15/11/14

Una dieta così strana per dimagrire non si era mai vista

Dieta della luna, della mela, della patata, a zone, dissociata e chi più ne ha più ne metta. Di metodi strani a volte anche cruenti per dimagrire se ne sono letti e forse anche provati, come una donna dell’Iowa che ha ingoiato un verme solitario, oppure le liposuzzioni che a volte hanno effetti collaterali mortali.


Ma un metodo che propone un uomo indiano Jigar Shah, non solo lascia perplessi per la stranezza del metodo, ha dell'impossibile. Non è particolarmente doloroso, ma é veramente improbabile che Shah sappia emettere ultrasuoni tramite le sue corde vocali, e soprattutto che questi ultrasuoni possano indurre una perdita di peso nelle persone verso cui sono indirizzati.

Inoltre Shah sostiene che i suoi metodi curerebbero anche pressione alta, depressione, asma, mal di testa, e addirittura il cancro. Secondo Shah, i suoi ultrasuoni penetrerebbero sotto la superfice della pelle, generando un "benefico massaggio interno degli organi del paziente". Non solo non c'è nessuna conferma reale sulla capacità Shah di emettere ultrasuoni, né sugli effetti curativi di questi, ma non c'è nulla di scientifico e va contro ad ogni legge fisica o medica che si conoscano.
Shahmentre applica il suo metodo

Ma la credulità umana non ha limiti e il desiderio di dimagrire è tale che qualsiasi metodo potrebbe fare il miracolo. Ed è per questo che Shah ha un gran numero di seguaci, che sostengono di avere tratto beneficio dalle sue cure, un probabile effetto puramente psicologico.

01/11/14

Per i dietomani arriva IS: indice di sazietà dei cibi

Diete per dimagrire ne fioriscono da ogni dove e non tutte funzionano. Perlomeno anche se funzionano sono talmente rigorose che si finisce per gettare la spugna e rimettersi a mangiare più di prima, con il mero risultato di crescere anzichè calare. 


Ma qualcuno, finalmente, ci dice che meglio mangiare cibi che saziano, cioè che hanno un indice di sazietà (IS) elevato.
Cos’è l’indice di sazietà?: "la condizione di sazietà corrisponde alla durata del periodo di "non-fame" tra due pasti". Per chi è avvezzo alle diete sa che il momento più difficile è proprio il sopportare questo periodo senza cadere nella tentazione di un boccone.


Importante è quello che si mette nel piatto di un pasto che a parità di calorie deve avere un indice di sazietà maggiore. Più l’indice è elevato, maggiore è il potere saziante dell’alimento. Si tratta di uno strumento piuttosto interessante se si vuole tenere sotto controllo la linea e ridurre il numero di calorie assunte durante una giornata, una settimana o un mese. Per aiutare la difficile impresa di calare chili e stare a dieta, esiste una tabella dei cibi con il suo indice di sazietà. Sta a noi dietomani scegliere i cibi giusti per sopportare meglio l'impulso di assalire il primo che passa e addentarlo sui braccini. Buona dieta!


20/10/14

16 cucchiaini di zucchero in una cola e simili | 8 kilometri di camminata per smaltirli

Stiamo attente a quello che bevono i nostri bambini. Soda, cola, succhi di frutta bevande zuccherate che contengono fino a 16 cucchiaini di zucchero.

Per consumare le calorie di una bevanda zuccherina come quelle in commercio e che i nostri bambini amano, ci vogliono 50 minuti di corsa o 8 chilometri di camminata. Mamme stiamo attente, basterebbe leggere sulle confezioni delle bevande zuccherate quanti chilometri servono per eliminarle e convincere i giovani a bere altro.

Forse la chiave per far desistere i nostri bambini e ragazzi dal bere queste bevande è la paura della "fatica" necessaria per smaltire le calorie ingurgitate. Un piccolo ricatto ai bambini che amano queste bevande, forse serve per non fargli prendere l'abitudine a berle: " Se vuoi una lattina di ..prima fai 8 kilometri di camminata"

Ricercatori della Johns Hopkins University Blooomberg school di Baltimora hanno fatto un curioso esperimento, pubblicato sull'American journal of public health. Gli studiosi sono andati in 6 supermercati della città e controllato oltre 4.500 acquisti di soda, cole, succhi di frutta e bevande zuccherate fatti direttamente da ragazzi fra i 12 e i 18 anni.

I medici li hanno intervistati nei negozi spiegando loro quanto avrebbero dovuto muoversi per buttare giù tutte quelle calorie. Il 40% dei giovani ha rinunciato a comprarsele, le vendite delle bevande dolci sono calate del 54% mentre, contemporaneamente, gli acquisti dell'acqua minerale sono aumentate del 3%. Meditate mamme...meditate per la salute dei vostri figli.


08/09/14

Ipertensione arteriosa: cambiamo i nostri comportamenti

Sono i valori di pressione sistolica e diastolica superiori a 140 mmHg e a 90 mmHg che determinano la condizione di ipertensione arteriosa.

Bisogna procedere con delle regole ben precise per garantire l'esatta modaità di misurazione della pressione e la possibilità di riprodurre certi valori rilevati (vedi tabella sotto). L'ipertensione è solita manifestarsi prevalentemente negli uomini tra i giovani (il rapporto donne/uomini all'età di 30 anni è di 0,6-0,7), invece man mano che si va avanti con l'età è solita apparire tra le donne (rapporto donne/uomini all'età di 65 anni = 1,1-1,2 a 1).

Questo aumento nelle donne è probabilmente mediato da meccanismi di natura ormonale. Da un punto di vista pratico la diagnosi di ipertensione va effettuata sulla base di almeno 2 misurazioni di pressione per visita ripetute 3 volte in un mese, con un valore finale della pressione determinato sulla base della media delle singole misurazioni ambulatoriali. È inoltre importante informare il paziente della necessità di non fumare, non assumere caffeina e non effettuare attività fisica intensa nei 30 minuti che precedono la misurazione. Operativamente la misurazione della pressione deve seguire una serie di procedure per garantire correttezza e riproducibilità del dato rilevato.
Misurazione della
pressione arteriosa

Nel dettaglio si consiglia di:
- tenere il paziente seduto in una ambiente tranquillo per qualche minuto prima di effettuare la misurazione;
- togliere gli indumenti che costringono il braccio prima dell'applicazione del bracciale;
- effettuare due misurazioni separate da un intervallo di 1-2 minuti ricorrendo a una terza misurazione solo se le prime due sono molto diverse tra loro;
- utilizzare bracciali standard per le persone di corporatura normale, ma usare i bracciali appositi per la misurazione nei bambini e negli obesi;
- posizionare il bracciale a livello del cuore utilizzando le fasi di comparsa e di scomparsa dei rumori di Korotkoff per identificare la pressione sistolica e la pressione diastolica;
- misurare la pressione dopo 1 e 5 minuti dall'assunzione della posizione eretta negli anziani, nei diabetici e in tutte le condizioni in cui si sospetta un'ipotensione ortostatica.

L'ipertensione arteriosa è un fattore di rischio cardiovascolare, che può potenziare l'azione negativa di altri fattori di rischio. La maggior parte dei casi di ipertensione è dovuta ad abitudini di vita non corrette. Fin dalla giovane età è consigliabile mantenere la pressione arteriosa a livelli normali, seguendo alcune semplici regole di comportamento. In particolare, per tenere la pressione entro limiti di norma occorre:
- seguire una dieta equilibrata
- non fumare
- tenere sotto controllo il peso
- fare attività fisica.
Cosa fare e cosa non fare
per non favorire l'incremento
della pressione arteriosa

Per quanto riguarda la dieta è bene mangiare molta frutta e verdura e assumere pochi grassi saturi. Bisognerebbe quindi consumare regolarmente pesce, riducendo il consumo della carne rossa. L'alcol va assunto con moderazione (al massimo un bicchiere di vino al giorno per la donna e due per l'uomo) perché ha un ruolo importante nello sviluppo e il mantenimento dello stato ipertensivo. Ridurre l'assunzione di sodio aiuta a prevenire l'ipertensione e a migliorare il controllo della pressione negli ipertesi. Non solo gli ipertesi ma anche i soggetti con pressione normale non dovrebbero superare i 5 g al giorno di sale da cucina (che corrispondono a circa un cucchiaino da tè), soglia di assunzione ritenuta attualmente accettabile. Per ridurre l'assunzione di sodio si consiglia quindi di:
- preferire gli alimenti freschi a quelli precotti;
- risciacquare i cibi in scatola, per esempio il tonno, qualora non sia possibile utilizzare l'alimento fresco;
- insaporire i piatti utilizzando le spezie (aglio, prezzemolo, basilico, cannella, peperoncino eccetera) al posto del sale;
- leggere le etichette degli alimenti e se possibile preferire quelli a basso contenuto di sodio.

Inoltre se si è in buona salute si può ricorrere ai sostituti del sale che contengono cloruro di potassio al posto di cloruro di sodio. I sostituti del sale vanno utilizzati con cautela nei soggetti con insufficienza renale perché possono portare a ipercaliemia, (aumento della concentrazione di potassio). Smettere di fumare è utile per ridurre il rischio di sviluppare un'ipertensione arteriosa e controllare più facilmente uno stato ipertensivo già esistente. Vanno pertanto incoraggiati i programmi di disassuefazione e di informazione sul rischio del tabagismo. Per stabilire se il proprio peso corporeo è corretto occorre valutare l'indice di massa corporea che si ottiene dividendo il peso (espresso in chilogrammi) per il quadrato dell'altezza (espressa in metri): BMI= peso (kg)/altezza x altezza (m2) Una persona si definisce:
- sottopeso, se il suo indice di massa corporea è minore di 18,5 kg/m2
- normopeso, se il suo indice di massa corporea è compreso tra 18,5 kg/m2 e 24,9 kg/m2
- sovrappeso, se il suo indice di massa corporea è compreso tra 25kg/m2 e 29,9kg/m2
- obesa, se il suo indice di massa corporea è uguale o superiore a 30kg/m2.

Un'attività fisica regolare è fondamentale per mantenere una condizione di benessere cardiovascolare e controllare il proprio peso corporeo. La riduzione della pressione è più marcata nei soggetti ipertesi rispetto ai normotesi. L'attività fisica va programmata sulla base delle caratteristiche cliniche individuali e in base al profilo di rischio cardiovascolare del soggetto. Ai soggetti sedentari andrebbe consigliato di effettuare un'attività aerobica moderata per 30-45 minuti ogni giorno (cammino, jogging o nuoto).(l'infermiere)


03/09/14

La cura della pelle per mantenere la freschezza

La cura della pelle continua da Qui


Per una buona cura della pelle il punto di partenza è un' adeguata protezione dal sole. Oggi si sa che i raggi ultravioletti sono cumulativi, quindi ogni ora di esposizione al sole si aggiunge alle precedenti. Questo va tenuto presente per ogni età ma, i danni maggiori, a parità di durata di esposizione, si verificano durante la prima parte della vita, poiché le nostre cellule sono più sensibili ad alterazioni quando siamo molto giovani. E per questo molto importante insegnare ai bambini a usare buoni prodotti di protezione solare. Per ottenere una pelle bella e per conservarla tale sono indispensabili le vitamine, A, B, BJo B], PP, E, F, G, H che sono contenute nei porri, olio di fegato di merluzzo, carote, sedani, cavolfiori, cavoli, indivia, spinaci, banane, tarassaco, prezzemolo, ananas, cicoria, agrumi, castagne, pere, noci, mele, burro fresco, riso integrale, fegato, lievito di birra, lattuga, germi di grano, yogurt, uova, fagiolini, piselli. Necessario anche lo zolfo che è contenuto nelle cipolle, aglio, rape, cavoli, cavolini di Bruxelles, lattuga, asparagi, ravanelli, patate, carote, mele e porri. Adolescenza e problema dell'acne
immagine presa dal web
Durante l'adolescenza la pelle ha bisogno di particolari attenzioni perché i cambiamenti ormonali che si verificano durante e dopo la pubertà in molti casi causano acne e pelle grassa. Bisogna tenere la pelle pulita, lavandosi con prodotti che tengano conto del grado di acidità della pelle, si può usare una pezzuola inumidita e insaponata o una spazzola a setole corte per ridurre al minimo la formazione di comedoni.
Consigli dietetici: In caso di acne (non solo per quella giovanile, ma per tutti i tipi, a tutte le età) bisogna diminuire l'apporto di sale, eliminare le salse, le spezie, il caffè, il tè, i grassi animali, gli oli di semi, i dolci confezionati (che possono essere preparati con grassi di qualità scadente), gli alcolici ad alta gradazione, il cacao e il cioccolato. La masticazione deve essere lenta e accurata e i pasti vari. La digestione deve essere perfetta, l'intestino regolare e giornalmente svuotato. Il fegato crudo contiene molta vitamina H che agisce positivamente sul metabolismo della pelle: lo si lascia macerare per tre ore in un battuto di limone e olio d'oliva extravergine (con l'aggiunta di poco sale) e lo si consuma. Il riso è un ottimo rinfrescante e si consiglia quindi di farne un largo uso.

Bollito e condito con olio o burro crudo e parmigiano o grana grattugiato, riso e ceci (i ceci fanno molto bene all'apparato genito-urinario), riso e prezzemolo, riso e malva, riso e punta d'ortica ecc. Ottime anche le patate, lessate e condite con olio e sale. Per combattere tutti i tipi di acne servono alimenti ricchi di vitamina A, di vitammina B6 (piroxdina); di vitamina D2, di vitamina H e di zolfo. Sono indicate le carni alla griglia e lessate, le uova alla coque, pesce lessato o ai ferri, formaggi freschi e magri, molta frutta e verdura sia cruda sia cotta. Maschere Si possono applicare sui punti neri delle fettine di limone, oppure delle fettine di pomodoro. Preparare una maschera a base di succo di lattuga e bianco d'uovo montato a neve e applicarla la sera, per circa mezz'ora, sul viso. Detergere poi la pelle con due terzi di latte e un terzo di succo di limone mescolati insieme.

Per chi interessa tutto l'argomento inizia da QUI segue QUI QUI e QUI

14/08/14

Che cos'è la dieta a punti?

La dieta a punti, lo dice il nome stesso, si basa sul principio di attribuire dei punti agli alimenti in base alle loro calorie e trovare così il menu giornaliero ideale, bilanciato e sano. Questo tipo di alimentazione è stato inventato negli anni 70 dal dietologo italiano Guido Razzoli ma a tutt’oggi è ancora molto seguito tra coloro che desiderano perdere peso in modo equilibrato. Ogni persona, a seconda del suo peso e ad altre personali caratteristiche, avrà quotidianamente a disposizione un certo numero di punti da “spendere” inventando così il menu ideale, sommando una serie di alimenti da una lista messa appunto dal dietologo. Con i punti attribuiti ai vari alimenti, si viene così a creare una tabella appunto di questi cibi suddivisi in base ai punti assegnati; si avranno così alimenta da 1 punto, 3 punti, 4 punti, e anche da 0 punti. Con queste tabelle si possono creare delle diete personalizzate, in base al proprio peso, alla propria altezza e al sesso della persona, la quale avrà così a disposizione una quantità di punti, compresi tra un massimo e un minimo, da “spendere” nell’arco dell’intera giornata. Quello che si prefigge la dieta a punti è la perdita settimanale di circa un chilo. Diversi sono i punti deboli che caratterizzano questo tipo di dieta, come ad esempio lo sbilanciamento degli alimenti, che favorisce le proteine e i grassi, dando loro un minimo di punti, e penalizzando i carboidrati con punteggi ben più elevati, contribuendo così alla formazione di diete non bilanciate. Inoltre non si tiene minimamente conto della quantità di calorie assunte, andando incontro così ad un risultato del tutto inutile o addirittura ad un aumento di peso. Qui di seguito alcune tabelle a punti: DONNE DI ALTEZZA MEDIA (1,55 m – 1,70 m) Fino a 70 kg. da 18 a 24 punti, tra 71 e 80 kg. da 20 a 25 punti, tra 81 e 90 kg. da 22 a 27 punti, tra 91 e 100 kg. da 24 a 29 punti. UOMINI DI ALTEZZA MEDIA (1,70 m – 1,85 m) Fino a 80 kg. da 22 a 26 punti, tra 81 e 90 kg. da 24 a 29 punti, tra 91 e 100 kg. da 26 a 30 punti, tra 100 e 110 kg. da 28 a 32 punti. Alimenti da 0 punti: melanzane, carote, pomodori, fagioli spinaci, asparagi, carciofi Alimenti da 1 punto: 1 banana, tre fichi, quattro albicocche, una fetta prosciutto, una fetta bresaola, 100 g di cozze, 2 yogurt, 1 bicchiere di latte. Alimenti da 3 punti: 1 bicchiere di vino, 1 birra, 120 g. tacchino, 150g. petto pollo, 1 uovo, 120g. riso, 50 g. pane. Alimenti da 4 punti: 30 g. groviera, 100 g. salame, 100 g. vitella, 2 palline di gelato.

18/07/14

Tisanoreica, ma cosa è?

Tisanoreica, che strano nome, ha sfiorato più volte le mie orecchie fino  a che  una conoscente mi disse che praticava la tisanoreica per dimagrire. Mi sono incuriosita e alla fine ho cercato di capire di cosa si tratta.

A questo nome corrisponde un regime alimentare, con il quale però ci si approccia solo ed esclusivamente per perdere peso. Il termine dieta deriva dal greco classico e significa "regime di vita", dunque in realtà nulla a che vedere con la perdita di peso. Oggi il termine dieta si usa esclusivamente nel suo significato erroneo, cioè sentirsi in sovrappeso e quindi cercare un regime alimentare che ci faccia perdere i chili di troppo. 

Prodotto della tisanoreica
immagine presa dal web
Tornando, però, alla tisanoreica, cerchiamo di capire meglio  di cosa possa trattarsi e, soprattutto, come mai sia diventata così famosa. Partendo dal secondo punto, la risposta è ben più banale di quanto si possa immaginare. La tisanoreica è un regime ipoglucidico, normoproteico e ipocalorico che permette la perdita dei chili di troppo sfruttando un meccanismo metabolico, la cosiddetta “chetosi verde".

Ma attenzione, quando uno stile, una tendenza o un maniera di vivere diventa di moda, magari perchè appannaggio di vip e acquisisce maggiore visibilità, tutti pensano che sia afficace. La dieta tisanoreica rientra, dunque, pienamente in questa categoria. Questo tipo di approccio nutrizionale, infatti, non ha nulla a che vedere con temi riguardanti ambiente, sostenibilità o corretta alimentazione.

E' una dieta nel senso più sbagliato del termine. Violenze, mentali, che l'uomo inconsciamente decide di prestarsi e auto indursele. Se si fosse afflitti da una malattia (come l'obesità) perdere peso avrebbe senso, ma quando diventa solo valenza estetica il dubbio che possa esserci qualcosa di fuorviante indossa i panni della quasi certezza.

17/07/14

In ambito domestico, estetico e medico, le proprietà dell'aceto.

l'aceto è quel liquido che si ottiene per ossidazione dell'etanolo contenuto nel vino e in altre bevande fermentate ad opera di vari batteri, il quale si trasforma in acido acetico. L'aceto possiede molte proprietà,che possono essere sfruttate in diversi campi, dalla medicina all'estetica e nell'ambito della casa.In campo domestico è un ottimo sgrassante, antibatterico e anticalcare. Infatti si può usare mescolandolo a del sale grosso e acqua bollente per liberare le tubature da ostruzioni varie; sempre diluito in acqua le donne di casa possono utilizzarlo per lavare e sgrassare i pavimenti; come anticalcare trova impiego in bagno per lucidare le pareti in vetro o plastica della doccia o le maioliche, nonchè la rubinetteria, oppure in cucina lasciandolo per una notte, sempre diluito con acqua, nelle pentole per donarle la brillantezza perduta. L'aceto gode di un'ottima fama anche in campo estetico, in quanto ha un effetto esfoliante sulla pelle ed è quindi molto indicato per maschere e impacchi tonificanti. Sulla pelle infatti l’aceto ha un effetto astringente, esercita cioè un’azione levigante, dal momento che favorisce la chiusura dei pori.Viene anche in aiuto della bellezza delle donne in quanto risciacquando dopo lo sciampo i capelli, dona a questi delicatezza e soprattutto lucentezza. Addentrandoci in campo medico, un gruppo di ricercatori giapponesi del Central Research Institute di Nakamura, afferma che l'aceto aiuterebbe a perdere peso eliminando il cumulo di grasso nell'organismo. Per fare ciò mette in moto una classe di enzimi che ossiderebbero gli acidi grassi presenti nel sangue rigenerando così il metabolismo. Inoltre l'aceto ha rivelato proprietà disintossicanti per il nostro fegato in quanto elimina le tossine, mentre gli impacchi con questo liquido sono un'ottima terapia per i gonfiori. Due cucchiai di aceto di mele biologico in un litro d'acqua possono diventare una bevanda tonificante, da bere durante la giornata, mentre se aggiunto a due cucchiai di miele e bevuto mattina e sera prima dei pasti disintossica, purifica,sgonfia e sembra faccia anche dimagrire, naturalmente associato ad una dieta sana e al solito e immancabile movimento. (immagine presa dal web)

11/06/14

Alimentarsi bene | Monitor Dieta, un'app per amica!

Monitor Dieta
Se l'attività fisica è il modo migliore per mantenersi in forma, è anche vero che curare l'alimentazione è altrettanto importante. L'eccesso di calorie affatica l'organismo e fa ingrassare in maniera poco sana.

Una dieta poco equilibrata, nella quale le calorie provengano da un eccesso di grassi o di proteine, mette a rischio l'organismo. Da questo punto di vista, è utile avere delle applicazioni che tengano sempre informati su quello che state mangiando, riducendo il consumo di calorie ma, sopratutto, riequilibrandolo. Utile è anche un diario che vi possa seguire durante la dieta, per segnare le calorie assunte e, possibilmente, la suddivisione in macronutrienti (proteine, grassi, carboidrati).

 Ricordatevi però che una dieta ipocalorica vi deve essere prescritta esclusivamente dal medico. EVITATE LE DIETE FAI DA TE! Evitate le diete di moda vendute su internet: vi faranno dimagrarire e con ogni probabilità vi rovineranno il fisico! Una dieta deve essere equilibrata e adatta al vostro corpo: solo un dietologo ve la può consigliare, non certo l'amico che "ha perso 15 kg in 3 mesi".

A tal proposito un'applicazione che può esservi "amica" è Monitor Dieta usa un approccio un po' diverso da altre app conta-calorie o di diario calorico. Lo scopo dell'app, infatti, è seguire il vostro stile di vita.
Il diario vi chiede, ogni giorno, che cosa avete mangiato a pranzo, se avete svolto l'attività fisica che vi eravate impegnati a svolgere, se il vostro umore era buono o cattivo e così via. Più che un'app calcolatrice, quindi, è un'app amica, a cui confidare i propri stati emotivi e che vi segue in maniera "morbida'; chiedendovi, dopo ogni pasto, se pensate di aver raggiunto il vostro obiettivo. Se volete conoscere con precisione il contenuto calorico dei vostri pasti, quindi, l'app è totalmente inutile; ma per cambiare il vostro stile di vita è l'ideale, vi accompagna passo passo per migliorare il modo in cui vivete. In più, è un'app tutta italiana. (computeridea)


Essere sani | Prima di tutto essere in forma | MyFitnessPal.

MyFitnessPal
Una delle credenze più diffuse e deleterie è che per essere sani si debba essere magri. E il binomio è così stretto che, per molte persone, essere magri significa automaticamente essere sani. 

Questo non è affatto vero: per essere sani bisogna, prima di tutto, essere in forma!
Perdere il peso di troppo, se c'è, è solo uno dei pilastri dello stare bene: necessario, senza dubbio, ma non sufficiente. Per ritrovarvi in forma, quindi, non dovete impazzire dietro alla dieta all'ultima moda, ma rieducare il vostro fisico a nutrirsi correttamente e a svolgere una sana e costante attività fisica.

MyFitnessPal è un'ottima app per la ricerca dei valori nutritivi dei cibi e il mantenimento di un diario della dieta. L'app si integra perfettamente con il sito www.myfitnesspal.com, dove si possono memorizzare i dati. All'inizio, dovete inserire altezza, peso, sesso, età, stile di vita, peso desiderato: l'app calcolerà l'apporto calorico che vi consente di raggiungere l'obiettivo che vi siete scelti nei tempi desiderati. A quel punto, potrete iniziare a inserire i vostri pasti quotidiani, svolgendo ricerche nell'enorme database a disposizione: basta cercare il nome di un cibo per avere immediatamente i suoi valori nutritivi. Anche se è in inglese, l'app vi consente di ricercare il nome dei cibi in italiano.
Ogni volta che aprite l'app, questa vi mostra la quantità di calorie che potete ancora assumere per la giornata.(computeridea)


04/06/14

In forma con lo smartphone | Pedometer Master.

Lo smartphone può essere un alleato prezioso per mantenere il fisico in buona salute. Esistono molte app per seguire le diete, calcolare i contenuti calorici delle pietanze, aiutare a tenere traccia dell'attività fisica e di quanto si brucia.

Uno dei consigli per rimanere in forma è fare diecimila passi al giorno. Se praticati con un'andatura decisa e veloce migliorano la circolazione sanguigna, riducono lo stress, tengono il cuore allenato e bruciano una considerevole quantità di calorie. Una persona ben allenata ci mette circa un'ora e mezza per fare diecimila passi, mentre se siete privi di allenamento calcolate almeno un paio d'ore. Se pensate di non avere il tempo per fare dieci mila passi al giorno, cercate di fare almeno un'oretta. Ricordate che nei primi quaranta minuti di attività fisica bruciate calorie soprattutto sotto forma di zuccheri, mentre dopo iniziate ad attaccare direttamente i grassi in eccesso presenti nel corpo.
Pedometer Master
(immagine dal web)

Un'ora di allenamento al giorno, anche solo una camminata, non serve correre o fare attività pesantissime, vi cambierà la vita in maniera sana e definitiva. Iniziamo dunque da questa prima applicazione, Pedometer Master.

Si tratta di un ottimo prodotto gratuito, Pedometer Master è un conta passi evoluto, in grado non solo di contare i passi che avete fatto, ma di misurare, anche grazie all'uso del GPS, la distanza esatta percorsa, la velocità media,la durata dell'attività. Mentre vi allenate vengono mostrate la velocità attuale, il numero di passi al minuto e il percorso che state seguendo, tracciato su una mappa. Le statistiche sono archiviate sul telefono, così che possano essere consultate ogniqualvolta vi occorre, ma potete anche sincroniuarle con il vostro account su SkyDrive, semplicemente toccando un pulsante. Nella versione a pagamento sono visualizzate anche le calorie bruciate.(computeridea)

16/05/14

Il limone peggiora la stipsi?

Anche in caso di stitichezza, il consumo di limoni o altri agrumi non crea problemi, a patto che vengano seguite precise regole dietetiche Il limone è certamente un buon rimedio per la diarrea. La sua assunzione infatti è in grado di ridurre rapidamente questo disturbo. 

Però questo non significa che chi è già stitico debba temere un aggravamento del problema. In molti casi l'assunzione del limone (sotto forma di succo, diluito con acqua o aggiunto al succo di altri agrumi e sorbito a digiuno) può essere tranquillamente mantenuta e l'eventuale stipsi deve essere affrontata con adeguate modificazioni delle abitudini alimentari (più acqua, frutta fresca, verdure crude, legumi e cereali integrali; meno cereali raffinati; carne e formaggi). Il limone è il più interessante tra i frutti aciduli.

Questi alimenti sono caratterizzati, nella loro composizione, dall'abbondante presenza di acidi organici (citrico, malico, tartarico). Insieme agli altri agrumi (ma le medesime proprietà si trovano anche in albicocche, ciliegie, fragole, lamponi, prugne, susine) il limone è attivo nel neutralizzare le sostanze acide che vengono prodotte dal metabolismo. Cli acidi organici del limone, una volta assimilati, si ritrovano nel sangue. Qui si degradano facilmente per l'azione dell'ossigeno e danno origine ad acido carbonico.

immagine presa dal web
Quest'ultimo, a sua volta, si combina prevalentemente con il sodio e Il potassio circolanti, formando carbonati e bicarbonati. I carbonati e i bicarbonati costituiscono la riserva alcalina del sangue e il loro compito è proprio quello di neutralizzare l'eccesso di sostanze acide circolanti. Se si tiene presente che molti stati morbosi (ma anche un'alimentazione troppo povera di frutta e verdure fresche e ricca di proteine animali) comporta una relativa acidosi sanguigna, si comprende bene quale ruolo preventivo e terapeutico possa avere la frutta acida.

Occorre ancora ricordare che queste straordinarie proprietà sono tipiche della frutta consumata cruda. Infatti, con lo cottura, gli acidi organici in parte si volatiliz-zano e in parte si disperdono. Il limone è prezioso anche per altri motivi. Esercita una buona azione antibatterica e antisettica, favorisce l'eliminazione degli acidi urici ed è quindi indicato nella cura della gotta; contrasta inoltre l'irrigidimento dei vasi arteriosi, è diuretico e antiemorragico. Una condizione di ipertensione, specialmente se associata a uno squilibrio dei grassi sanguigni, è la tipica situazione che può trarre vantaggio dall'assunzione regolare di succo di limone.

28/04/14

Cura dimagrante troppo dura: muore dopo tre ore di sauna. Condannato il suo personal trainer

Il caso risale al 2010: la donna fu stroncata da un infarto dopo alcune sedute di jogging e sauna nella palestra del suo personal trainer. Una donna di origine romena, Monica Muresan, 33 anni, infermiera e madre di tre figli, aveva deciso di sottoporsi ad una dieta proposta da Evasio Gallo, pensionato, nella palestra aperta da questi nel centro commerciale La Serra, nel cuore di Ivrea. Pesava 98 chili e aveva deciso di dimagrire e rapidamente, ma la cura dimagrante intrapresa 4 anni fa si è rivelata fatale. Le prime sedute sembravano andare per il meglio e la donna si riteneva soddisfatta, anche se si presentavano particolarmente dure e intense. Poi però la quinta volta qualcosa va storto. La donna, dopo aver corso a lungo, si sottopone come al solito a una seduta di ben tre ore nella sauna. Si sente male, però; viene chiamata l'ambulanza ma non c'è più nulla da fare. La famiglia dell'infermiera denuncia l'allenatore e il tribunale, grazie a una perizia, riconosce l'uomo responsabile di omicidio colposo e condannato a un anno e tre mesi di reclusione. Il personal trainer avrebbe dovuto sapere che per una persona di quel peso i rischi erano alti. L’uomo è stato accusato anche di esercizio abusivo della professione: alla famiglia della donna è stata riconosciuta una provvisionale di 125 mila euro.

15/04/14

Cibo malsano | Mangiare male non solo ingrassa, ma inficia anche le funzioni mentali.

Mangiare male non solo ingrassa, ma inficia anche le funzioni mentali. Cibarsi di alimenti malsani, vuol dire opprimere il cervello, lasciando spazio alla pigrizia.

Ad affermare tutto ciò è una nuova ricerca condotta negli States, pubblicata sulla rivista "Physiology and Behavior", da ricercatori della University of California Los Angeles. I test eseguiti su topi da laboratorio hanno messo in luce nei topi soggetti ad una dieta del tutto uguale a quella umana con alimenti raffinati ad alti contenuti di zucchero o fruttosio, un elevato aumento dell'obesità ed una improvvisa «diminuzione di motivazione, reazioni fisiche e mentali».
Mangiare male

Gli effetti nel gruppo che seguiva la dieta malsana, rispetto ai topi soggetti ad un regime alimentare sano, si sono manifestati dopo soltanto tre mesi dall'inizio delle sperimentazioni. Particolarmente quando i ricercatori hanno spinto i topi ad effettuare determinati esercizi con premi in cibo ed acqua immediatamente dopo, gli animali con la dieta sbagliata hanno reagito lentamente, effettuando intervalli di 10 minuti tra un test e l'altro.

Invece i topi alimentati in maniera sana si sono mossi in piena efficenza e velocità, prendendo pause-riposo meno di 5 minuti. Oltretutto i topi che si alimentavano con prodotti raffinati hanno evidenziato la presenza di più tumori degli altri. (leggo.it)

09/04/14

I dieci registri dell'invecchiamento

Arrivano a dieci gli ormoni riproduttivi e metabolici che sono i veri e propri registi dell'invecchiamento. Vediamo quelli coinvolti nei processi di invecchiamento e le patologie collegate.


ORMONI RIPRODUTIIVI:
TESTOSTERONE Caratteristiche. Si tratta dell'ormone maschile che agisce sulla virilizzazione e ha influenza sui caratteri sessuali secondari. È, di solito, verso i 50 anni che si registra un calo della sua secrezione. A ridursi è in particolare il testosterone libero (frazione che è sganciata dalle proteine di trasporto), rispetto a quello totale. Patologie. La carenza del testosterone ha effetti negativi anche a livello cerebrale (calo del desiderio, depressione, insonnia), a livello muscolare (stress, affaticamento, atonia) e a livello delle ossa (propensione alle fratture, osteoporosi).
ESTRADIOLO Caratteristiche. È l'ormone steroideo femminile che anche nell'uomo tocca livelli interessanti dal punto di vista biologico. La sua produzione s'innalza con l'età.
Patologie. Diverse ricerche, in tutto il mondo, hanno appurato che le variazioni di densità ossea e il verificarsi dell'osteoporosi maschile sono collegate in modo più rilevante ai livelli di estradiolo, più che di testosterone.
OHT (DIIDROTESTOSTERONE) Caratteristiche. Si origina dalla trasformazione del testosterone sotto l'azione dell'enzima 5-alfa-reduttasi. Patologie. I dati che riguardano le sue modificazioni sono assai controversi. Ha effetti sulla crescita dei peli e sullo sviluppo dell'ipertrofia prostatica (incremento del volume della prostata).
DHEA (DEIDROEPIANDROSTERONE) Caratteristiche. Tutti lo conoscono come l'ormone della giovinezza. È prodotto dalla ghiandola surrenalica ed è un precursore di altri ormoni (tra cui i sessuali). Cala dopo i 25 anni e indica l'invecchiamento. Patologie. Arteriosclerosi, diabete, osteoporosi, abbassamento delle difese immunitarie, possibilità di problemi cardiovascolari. GONADOTROPINE (FSH E LH) Caratteristiche. Sono prodotti da una ghiandola cerebrale (ipofisi) e modulano la produzione di testosterone. Si abbassano con l'invecchiamento. Patologie. Contribuiscono alle modificazioni della sfera sessuale, caratteristiche dell'andropausa.

ORMONI METABOLICI:
INSULINA Caratteristiche. È la regolatrice del livello degli zuccheri a livello ematico. Patologie. Se è in sovrappeso negli anziani rappresenta un fattore di rischio per l'insorgenza dell'insulinoresistenza, patologia che si accompagna con ipertensione e disturbi cardiovascolari. 
IGF.l (INSULINE LlKE GROWTH FACTOR - 1) Caratteristiche. Influisce sullo stato di nutrizione e sulle condizioni generali del benessere psicofisico. Se è testate, permette di valutare la secrezione di GH (ormone della crescita). Patologie. I soggetti adulti che manifestano un suo deficit hanno probabilità maggiori di incorrere in malattie cardiovascolari, osteoporosi, riduzione della massa muscolare e aumento di quella adiposa.
PTH (PARATORMONE) Caratteristiche. È il risultato dell'azione delle cellule della paratiroide (ghiandola) e partecipa all'equilibrio di calcio e fosforo nel corpo. Ha effetti positivi sul benessere di ossa e scheletro. Patologie. Negli individui anziani che presentano carenze di calcio o vitamina D può indurre l'iperparatiroidismo secondario (secrezione maggiore di PHT per fare fronte all'ipocalcemia). TIROXINA (T4) Caratteristiche. Regola il processo metabolico ed è prodotto dalla tiroide. Si abbassa con l'avanzare dell'età. I suoi livelli troppo bassi possono segnalare un ipotiroidismo. Patologie. Ridotta funzionalità tiroidea che si manifesta con aumento di peso, sensibilità eccessiva al freddo, stanchezza, sonnolenza, depressione, innalzamento del colesterolo.
TSH (ORMONE TIREOSTIMOLANTE) Caratteristiche. È secreto dall'ipofisi e agisce sulla tiroide. Patologie. Ipotiroidismo.

08/04/14

Problemi di tiroide? Meglio consumare cibi cotti

CIBI COTTI PER LA TIROIDE
Uno studio condotto, su l0 soggetti volontari che, all'interno di una normale dieta alimentare, hanno consumato cavolini di Bruxelles cotti, in porzioni da 150 g aI giorno per quattro settimane, è arrivato alla conclusione che non ci sono conseguenze negative sulla funzione tiroidea a livello di ormone tireotropo, tiroxina e triodotironina, nonostante i cavolini" di Bruxelles contengano alti livelli di glucosine in misura di 220mg/100g. Da questo studio si conclude che la preoccupazione sul consumo di significative quantità di sostanze gozzigene attraverso l'uso di vegetali verdi bolliti è esagerata. Le verdure in questo studio erano state cotte, inattivando quindi l'enzima responsabile della formazione delle sostanze suddette. L'uso di cavolini crudi o parzialmente cotti può invece portare a una maggiore assunzione di sostanze gozzigene, che. penetrano nel corpo anche attraverso il latte o prodotti caseari. In simili casi si può riscontrare qualche effetto sulla normale funzione tiroidea, specialmente nei soggetti a rischio come bambini e donne in gravidanza. fonte: M Me Millan, E:A. Spioks, G.R. 'Fenwick

IL PARERE DELL'ESPERTO 
Questò risultato è particolarmente interessante se si considera che molti individui seguaci della medicina naturale insistono su un'alimentazione a base di cibi crudi. Non voglio sminuire gli ovvi benefici di questa pratica ma solo obiettare su un suo uso esagerato. Nella mia pratica di medico ho incontrato una giovane donna, molto scrupolosa nel campo della salute, che lamentava una serie di problemi: affaticamento eccessivo, irregolarità mestruali, costipazione e freddo alle estremità ... tutti sintomi di una condizione ipotiroidea. Gli esami del sangue hanno confermato una bassa funzione tiroidea. Ho poi scoperto che la ragazza consumava quantità eccessive di prodotti di soia e mangiava ogni giorno porzioni di broccoli e cavoli crudi. Questo consumo esagerato di cibo contenente gozzigeni interferiva con la capacità della sua tiroide di utilizzare lo iodio per produrre gli ormoni tiroidei, e di conseguenza insorgevano fatica e altri malesseri. Una volta deciso di ricondurre l'uso di questi cibi a quantità più equilibrate (una-due volte a settimana di broccoli crudi, meno consumo di soia) la donna ha recuperato le energie e gli altri sintomi sono spariti rapidamente. Non mi stancherò mai di sottolineare il bisogno di equilibrio nella programmazione dei pasti. È bene ricordare, considerando questo caso, che una tiroide sana è un aiuto, importante nella battaglia contro le malattie cardiache. Appare sempre più chiaro che un' elevata percentuale di individui con alti tassi di colesterolo risultano avere una bassa attività tiroidea e che questa comunque dovrebbe essere valutata prima di iniziare una terapia farmaceutica per l'ipercolesterolomia.  a cura di Jeffrey Gats

26/03/14

poca quantità di omega 3 e omega 6 nella nostra alimentazione.

Gli "omega-6 e omega-3" sono due classi di acidi grassi polinsaturi che hanno un ruolo protettivo per la salute dell'uomo. In uno studio AGE-IM, condotto da Nutrition Foundation of Italy con il supporto di 5 UTIC (Unità di terapia intensiva coronarica) distribuite sul territorio nazionale (Bologna, Cremona, Ancona, Napoli e Palermo) è stata misurata in una popolazione italiana, la correlazione tra livelli ematici di questi acidi (omega-6 e omega-3) e il rischio di un evento acuto coronarico (infarto miocardico). Pubblicato su Atherosclerosis, lo studio (abstract), confrontando soggetti infartuati e sani (gruppo di controllo) mette in luce una riduzione del rischio di infarto miocardico fino all’85% associata ai livelli ematici più elevati di omega-6, e del 65% per i livelli più elevati di omega-3. “Nonostante gli studi caso-controllo come questo non possano dimostrare una relazione di causalità tra i parametri considerati” - precisa Salvatore Novo, direttore di Cardiologia al Policlinico Giaccone di Palermo, a nome dei cardiologi che hanno partecipato alla ricerca - i risultati suggeriscono l’esigenza di aumentare l’apporto alimentare di fonti di omega-6 (oli di semi, frutta con guscio e vegetali in generale) e omega-3 (soprattutto pesce) nella popolazione ad alto rischio” cardiovascolare. "L’integrazione farmaco-dieta rappresenta uno strumento fondamentale nella riduzione del rischio infarto”, aggiunge lo specialista. Il nuovo studio conferma invece come, nella dieta tipo degli italiani, non siano presenti concentrazioni sufficienti di acidi grassi omega-3 e omega-6. Infatti dalla ricerca è emerso che i consumi totali di acidi grassi polinsaturi erano pari a circa il 5% delle calorie, mentre le raccomandazioni internazionali suggeriscono, per gli omega-6, un apporto pari al 5-10% delle calorie totali. “In realtà – chiarisce Andrea Poli, direttore scientifico di Nfi – queste due famiglie di acidi grassi” cosiddetti ‘essenziali’, ossia non producibili dall’organismo, ma da introdurre con la dieta, “svolgono ruoli diversi e complementari. E ambedue sono consumati mediamente in quantità insufficienti nella dieta italiana moderna. Le evidenze disponibili – conclude – suggeriscono che dobbiamo aumentare sia l’apporto alimentare di omega-6 sia quello di omega-3″. ALIMENTI RICCHI DI OMEGA 3: Tonno fresco, salmone, sgombro, acciughe sott'olio, noci. ALIMENTI RICCHI DI OMEGA 6:Arachidi, olio di oliva, olio di girasole, noci.
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