Il-Trafiletto
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07/11/14

Cibo buono sesso di qualità | Una vita in coppia perfetta

Lo sanno ormai tutti quanto sia dannoso il cosi detto «cibo spazzatura» quanto possa fare male alla salute è un dato di fatto! Ciò che forse non tutti sono a conoscenza è che i suoi effetti risultano avere un'impatto oltremodo penalizzante per il benessere della vita di coppia nell'intimità.


In base a quanto si evince da una recente ricerca, per l'appunto, dare vita ad un'alimentazione ricca di grassi, calorie, coloranti e conservanti risulta essere penalizzante per la nostra libido allo stesso modo di quanto possa essere lo stress, gli effetti secondari di taluni farmaci e perfino le liti che avvengono all'interno della coppia.

Il campione di cui lo studio si è servito per trarre le sue conclusioni, era formato da 360 donne, di un’età variabile tra i 20 e i 40 anni, a cui è stata fatta richiesta di condividere determinati dettagli riguardo la loro attività sessuale. Gli autori della ricerca hanno oltretutto fatto fare, ai partecipanti, le analisi delle urine e controllato il livello di ftalati, sostanze chimiche conosciute disgraziatamente per essere la causa principale della riduzione drastica del fabbisogno sessuale delle ragazze, di cui i cibi spazzatura ne sono molto ricchi.

In base a quanto si può dedurre dai risultati avuti, le donne con i livelli più alti di ftalati sono state quasi 3 volte più predisposte a una diminuzione della voglia di fare attività sessuale in confronto alle altre. «Sappiamo che gli ftalati sono interferenti endocrini che affliggono i livelli ormonali negli uomini», ha spiegato la leader della ricerca Emily Barrett, della University of Rochester School of Medicine and Dentistry. «Ma questo studio dimostra che gli ftalati affliggono anche gli ormoni femminili, soprattutto l’estrogeno e il testosterone, che alimentano la libido». È importante dunque mangiare sano, mettendo al bando i cibi in scatola e tutti gli alimenti preconfezionati e imbustati. Scegliete invece cibi freschi e frutta e verdura in quantità, possibilmente di stagione e di agricoltura biologica.
calo del desiderio sessuale
Carenza del desiderio sessuale

La ricerca in senso lato, è stata presentata in occasione del recente convegno scientifico dell’American Society for Reproductive Medicine. «Ma lo studio in questione, da dimostrazione che gli ftalati penalizzano, mortificando pure gli ormoni femminili, in particolare l’estrogeno e il testosterone, che sono il propulsore della libido». È fondamentale quindi mangiare sano, evitare i cibi in scatola e tutti gli alimenti preconfezionati e imbustati.

Scegliete invece cibi freschi e frutta e verdura in quantità, possibilmente di stagione e di agricoltura biologica. L’intera ricerca è stata presentata durante il recente convegno scientifico dell’American Society for Reproductive Medicine.

02/10/14

Una serata al ristorante? Se hai prenotato 5 anni prima

Il ristorante più in americano accetta prenotazioni ma le avrete dopo cinque anni.


Per mangiare al ristorante di Damon Baehrel che è il più esclusivo del mondo, dovete prenotare con largo anticipo: almeno cinque anni prima. Il perchè è semplice ed invidiabile: per cinque anni tutte le serate sono impegnate a sala piena.

Certo che il ristorante è abbastanza contenuto, appena 12 tavoli. Collocato nella tavernetta dell'abitazione di Baehrel, chef molto apprezzato.

Chef Damon Baehrel
 Il cibo è ottimo: ogni sera il cuoco prepara per i clienti un menu di 15 portate a base di gastronomia molecolare, la sua specialità. Baehler non ha mai speso soldi in pubblicità, il suo successo dipende sclusivamente dal passa parola e fino a poco tempo fa la sua storia non conosciuta da molti.

Nonostante questo sembra che tra i clienti vi siano molte celebrità, come Martha Stewart e Jerry Seinfeld, e anche la famiglia Obama avrebbe prenotato secondo indiscrezioni, anche se dal cuoco arriva un secco no comment, dato che tiene la lista dei clienti e delle prenotazioni rigorosamente riservata.

06/09/14

Gocce di sapere | Perchè le tarme sono golose dei vestiti? | Cos'è il prurito?

La tignola comune
(Tineola bisselliella)
Perché le tarme mangiano i vestiti? 
La tignola comune (Tineola bisselliella) da adulta non mangia per niente. Ma le sue larve sì, e sono in grado di digerire la cheratina, una proteina che si trova nella lana, nella seta e nel cuoio. Le larve non possono bere direttamente acqua e hanno così bisogno di un cibo che contenga umidità: la lana è particolarmente adatta, e gli indumenti invernali sono quindi l'ideale. Dopo circa due mesi le larve si trasformano nella forma adulta, volano via per trovare una compagna e fanno ricominciare il ciclo.

Che cose il prurito?
Il prurito è qualsiasi cosa ci faccia venire voglia di grattarci. I due strati superiori della pelle contengono recettori del prurito, che sono molto simili a quelli del dolore: sono essenzialmente nude fibre nervose. Ma il prurito si trasmette al cervello in un modo diverso e laddove il dolore fa sì che ci allontaniamo istintivamente dalla sua causa, il prurito ci spinge a raggiungerlo e a grattarlo per bene. Probabilmente il prurito si è evoluto come modo per reagire a insetti che mordono e ad altri ectoparassiti. Il prurito, che ci incoraggia a schiacciare le zanzare e a toglierci l'un l'altro pidocchi e zecche, può però essere scatenato dal sistema nervoso centrale, anche se nulla ci sta toccando la pelle. Per questo i pruriti possono essere contagiosi come gli sbadigli. Forse serviva ai nostri antenati come avvertimento che c'era bisogno di scacciare gli insetti o come incoraggiamento a iniziare sessioni di toeletta reciproca.(science)


30/08/14

I cinque elementi e l'alchimia del cibo in Cina

I cinesi sono sempre stati fortemente consapevoli del legame esistente tra corretta alimentazione e salute fisica. Per nutrire eorrettamente il corpo il medico doveva consultare i Cinque Elementi e i vari fattori ad essi collegati. 

Il "Classico di Medicina dell'Imperatore Giallo" (Huang Di Nei Jing), compilato intorno al III secolo a. c., afferma che "ciascuno dei cinque organi principali reagisce a quello dei cinque sapori a cui corrisponde". I "Cinque Sapori" - acido, amaro, dolce, piccante e salato - erano connessi in quest'ordine a fegato, cuore, milza, polmoni e reni (i "Cinque Organi") o, in altri termini, ciascun organo si rigenerava a partire dai sapori. E grazie a questo sistema di corrispondenze che può effettuarsi, al fine di equilibrare lo yin e lo yang presenti nel corpo dell'uomo, un'attenta scelta degli alimenti che meglio si addicono ad ogni individuo, secondo la sua costituzione o secondo la sua patologia.

Questo schema piuttosto rigido di concordanze era mitigato tuttavia dall' affermazione che, in generale, i prodotti di ciascuna stagione e di ciascuna particolare regione costituivano il nutrimento ideale. Appare dunque chiara fin d'ora la complessità dell'azione dei sapori sull'organismo e ci si rende conto della particolare attenzione con la quale il terapeuta (o il cuoco) dovrà mescolarli per ottenere un effetto curativo. Per gli antichi cinesi il modo di nutrirsi rivestiva un'importanza tale che gli alimenti erano studiati nei testi di farmacologia, insieme a tutti i prodotti di origine animale, vegetale e minerale che avevano proprietà medicinali: ogni singolo cibo, dunque, era dotato di virtù terapeutiche, analizzate da medici specializzati e particolarmente dai taoisti per i quali la dieta era strettamente connessa alla lotta contro il tempo e il cui scopo era quello di prolungare una sana e robusta giovinezza.

La trattazione degli alimenti nella farmacopea non è affatto una caratteristica esclusivamente cinese: lo stesso avveniva, fino al XVI secolo, nelle opere di medicina in occidente, dove però in seguito la dietetica si è staccata dalla farmacologia, mentre in Cina questa tradizione è stata sempre rispettata e fedelmente trasmessa La classe dominante in Cina, paese fondamentalmente agricolo, si è sempre interessata all'alimentazione della popolazione: Shen Nong, uno dei primi eroi mitici della storia cinese, a cui sono attribuiti l'introduzione della coltivazione dei cinque tipi di cereali e l'invenzione dell''aratro, è presentato come un sperimentalista che assaggiava tutti i tipi di piante e le classificava in vari gruppi per usi ordinari o medicinali. A lui è intitolata la più antica farmacopea cinese, ti :"Canone di Farmacologia di Shen Nong", (Shen Nong Ben Cao Jing), compilato in epoca Han (206 a. C.- 220 d. C.): dei metodi di trattamento elencati dal classico di Medicina fu soprattutto la farmacologia a svilupparsi autonomamente sotto la potente suggestione dell'alchimia taoista.

Il sistema di pensiero che prende il nome di Taoismo, in contrapposizione all'ortodossia confuciana, partiva in realtà da una comune base dottrinale: il riconoscimento di una Legge universale (il Tao), la teoria dello Yin e dello Yang e del Cinque Elementi. Il rapporto con il tao: era di natura essenzialmente mistica e individuale: accrescendo la propria potenza attraverso il rafforzamento dell'equilibrio yin-yang, per mezzo di pratiche alchemiche, dietetiche, respiratorie. Il saggio taoista apprendeva, tra l'altro, il dosaggio delle erbe e delle sostanze inorganiche a scopi terapeutici, enfatizzando l'uso interno di minerali (soprattutto il cinabro) nella ricerca dell' "elisir di lunga vita".

Questo spiega perché l'antica farmacopea sia spesso colorata da rosei sogni di ringiovanimento e da visioni esaltate di poteri soprannaturali o contenga elementi, come la magia e le credenze popolari, che appaiono estranei alla tradizione. E così leggiamo, per esempio, che la liquerizia (definita la migliore di tutte le erbe) era un rimedio per i disturbi addominali, la malva un emoliente intestinale, la radice di rabarbaro un tonico; che i porri cotti aumentano l'appetito e li loro succo è utile se applicato ai morsi di cani idrofobi, che lo scalogno facilita il parto, lo zenzero essiccato apre i "passaggi interni", le albicocche e le pesche secche sono un rimedio rispettivamente per le malattie di cuore e quelle polmonari, per non parlare delle ostriche, citate come coadiuvante nei disturbi sessuali o della carne d'asino stufata e condita come rimedio per la malinconia e la pazzia.

26/07/14

Stampanti 3D | Possono creare del cibo?

Alla Cornell University, negli Stati Uniti, stanno già stampando cibo in 3t), anche se non si tratta di niente di particolarmente appetitoso. 

Gli ingredienti sono qualunque cosa possa essere spremuto attraverso le siringhe nelle testine della stampante, come burro di arachidi, glassa e pasta. Poiché il cibo è più viscoso della plastica, è importante ottenere la giusta consistenza o la tanto curata forma artigianale rischia di trasformarsi in un bel pasticcio. Il team della Cornell aggira questo problema creando oggetti commestibili che misurano 4-5 centimetri di diametro. Per esempio, hanno preparato piccole tortillas facendo passare l'impasto attraverso la siringa, per poi gradualmente fargli assumere la forma di una stella.

Hanno anche preparato funghi, banane e mozzarella artificiali, e stanno lavorando su gel commestibili chiamati idrocolloidi: tale sostanza si trasforma da composto gelatinoso a cibo nel momento in cui la stampante aggiunge degli aromi che gli attribuiscono vari gusti e consistenze.(science)

16/07/14

"troppe tasse, io scapperei a...." Ecco alcuni luoghi dove si vive meglio.

“Se potessi, scapperei dall’Italia”, “Me ne andrei in qualche atollo”, “basta tasse, voglio vivere in un posto più tranquillo”; le nostre giornate sono piene di frasi di questo tipo, le sentiamo ovunque, al mercato, in banca, alle poste, nelle interminabili file di tutti i giorni. In effetti nel nostro pianeta ci sono dei luoghi nei quali si può vivere tranquillamente e serenamente, ma soprattutto economicamente, lontano da tasse, problemi di ogni tipo, e da tante altre scocciature che ci fanno rodere il fegato. Ci sono luoghi dove la benzina costa meno della metà, il cibo è buono e molto a buon mercato e in quanto a sicurezza non c’è un problema, insomma, si può vivere bene anche da pensionati. Ma dove andare? In ogni continente si può trovare la meta adatta alle nostre possibilità ed esigenze. Vediamone alcune. CONTINENTE ASIATICO. In Thailandia, per esempio, per avere un visto d’ingresso da pensionato è sufficiente dimostrare di avere una entrata fissa mensile, il tenore di vita è molto basso e città come Bangkok e Phuket sono abbastanza tranquille. Alternativa asiatica e l’Indonesia, dove l’importante è avere superato i 55 anni, avere un’assicurazione sanitaria e la dichiarazione di non voler lavorare. CONTINENTE AFRICANO. La Tunisia è molto ricercata dai nostri connazionali. In questo Stato dopo un visto di tre mesi si può fare richiesta per quello definitivo e dimostrare di avere un reddito mensile. Il Kenya concede la residenza a chi dimostra di avere una casa di proprietà. Alle Canarie si ha diritto alla reversibilità della pensione “in loco” dopo una residenza di almeno sei mesi, mentre a Capo Verde è sufficiente essere titolari di una pensione di almeno 1000 euro. CONTINENTE AMERICANO (Centro-sud). Nella Repubblica Dominicana si ottiene la residenza in 45 giorni dimostrando una rendita di circa 1200 euro, mentre in Costarica è ancora più semplice, occorre una rendita di 1000 euro. Anche in Europa non mancano paradisi fiscali, Irlanda, Cipro, isola di Man e isola di Jersey sono alcuni. (immagine presa dal web) .

10/07/14

IL cibo del futuro | Ti dà il voltastomaco?

Cibo del futuro
Se il cibo del futuro ti dà il voltastomaco, leggi che cosa contengono alcuni alimenti che già consumiamo.

GHIANDOLE ANALI DI CASTORO
Lo chef televisivo Jamie Oliver ha destato scalpore con questa affermazione al David Letterman Show:
"Sapevate che il gelato alla vaniglia contiene estratti di ghiandole anali di castoro?".
I produttori di gelato hanno prontamente smentito. Ma secondo il manuale delle Sostanze Aromatiche Naturali di Fenaroli, il consumo annuo di secrezioni di castoro nelgi USA si aggira sui 136 chilogrammi.

CAPELLI UMANI E PIUME AVICOLE
I nostri capelli, una volta spuntati dal parrucchiere, dove finiscono? Forse in tavola, sotto forma di L-cisteina. Questo aminoacido, che irrobustisce le strutture pilifere, viene talvolta utilizzato per rendere più plastico l'impasto del pane es esaltare gli aromi nei cibi salati. Lo stesso aminoacido viene talvolta ricavato dalle penne del pollame.

VESCICA NATATORIA DEI PESCI
La colla di pesce, sostanza costitutiva della vescica natatoria, viene utilizzata industrialmente per accelerare il processo di chiarificazione della birra, sia a bassa sia ad alta fermentazione. La colla di pesce polverizzata viene versata nei tini per ottenere la separazione del lievito vivo in sospensione. Ma i produttori di birra assicurano che poche tracce della sostanza arrivano nei nostri boccali.

AFIDI, COPEPODI E PELI DI RODITORE
Secondo la US Food Standard Agency, l'agenzia alimentare USA, i consumatori rischiano di trovare fino a 30 afidi per 100 grammi di cavoletti di Bruxelles, fino a quattro peli di roditore in 25 grammi di spezie per curry e un copepode (piccolo crostaceo che vive in acque sia dolci che salmastre) completo di sacche ovigere nel 3% dei filetti di pesce persico.

SECREZIONI CEROSE OVINE
La prossima volta che metterete in bocca una gomma da masticare, pensate che potrebbe contenere lanolina, la sostanza cerosa gialla secreta dalle ghiandole sebacee delle pecore. Viene aggiunta al chewing-gum per ammorbidirlo.(science)


Cibo in pillole | Che ne è stato?

George, JaneE, Judy ed Elroy non si dovevano preoccupare di cucinare e lavare i piatti: potevano gustare le loro pietanze preferite (costata, pollo fritto e pizza) semplicemente ingoiando una pillola. 

I Pronipoti, serie animata degli anni Sessanta, era ambientata nel 2062: ma malgrado gli sforzi creativi di innumerevoli autori di fantascienza e futurologi, gli scienziati hanno da tempo abbandonato l'idea di consumare pasti in pillole. Gli ostacoli sono insormontabili. Un maschio europeo medio deve assumere circa 2500 calorie al giorno, mentre il fabbisogno quotidiano medio per una donna è di quasi 2000 calorie.

I nutrizionisti consigliano di alternare le fonti energetiche secondo rapporti variabili: il preparatore atletico britannico Brian Mackenzie, per esempio, raccomanda di ricavare il 57 per cento dell'energia dai carboidrati, il 30 per cento dai grassi e il 13 per cento dalle proteine. I lipidi, in quanto fonte energetica più altamente concentrata, hanno circa 9 calorie per grammo, mentre i carboidrati e le proteine ne contengono circa 4 calorie per grammo. Le pillole più grosse pesano circa un grammo, e dunque, se applicassimo il rapporto calorie/fonte appena citato, in media un uomo dovrebbe ingerire almeno 521 pillole e una donna 417 pillole al giorno semplicemente per soddisfare il fabbisogno calorico essenziale, e questo senza contare le vitamine, i sali minerali e altri principi nutritivi importanti per i nostri regimi alimentari.
Cibo in pillole

"Per consumare in questa forma la giusta quantità delle sostanze necessarie, dovremmo passare gran parte della giornata a buttar giù pillole", dice Marion Nestle del Dipartimento di Nutrizione, Studi Alimentari e Salute Pubblica dell'Università di New York. Per risolvere questi inconvenienti, servirebbero radicali passi avanti: non sorprende dunque che, invece di tentare di fare a meno degli alimenti, la DARPA (Agenzia di ricerca avanzata della Difesa USA) abbia sovvenzionato studi volti a garantire l'efficienza del personale militare anche in assenza di cibo per periodi prolungati.

Nel 2004, la DARPA ha lanciato un programma di sovvenzioni denominato Metabolic Dominance. Nel documento di presentazione del progetto, l'agenzia ha dichiarato di puntare alla "massima efficienza fisica e funzionalità cognitiva per la durata di tre o quattro giorni, per 24 ore al giorno, senza necessità di assumere calorie". Per conseguire questo obiettivo, secondo DARPA, i militari potrebbero essere sottoposti a tecniche di metabolizzazione forzata temporanea delle riserve di grasso accumulate. Per ora, però, nessun dato è stato reso pubblico.(science)


08/07/14

Tecniche OGM | Colture più resistenti e sane

Tecniche OGM
"Le tecniche OGM potrebbero aiutare a ottenere colture non soltanto più resistenti, ma anche più sane".

I pomodori, prodotti di largo consumo, sarebbero il veicolo ideale per estendere proprietà tanto benefiche anche a chi non può permettersi o non può facilmente rifornirsi di bacche costose e altamente stagionali. "Basterebbe consumare uno o due pomodori per assumere antocianine nelle stesse quantità contenute in un cestino di frutti", dice Cathie Martin.

In uno studio preliminare condotto su topi predisposti a sviluppare il cancro, una dieta contenente pomodori viola invece di quelli tradizionali ha consentito di estendere la speranza di vita di circa un terzo. Martin sta ora progettando una sperimentazione controllata randomizzata per verificare i benefici per la salute umana. "Cibo di un colore diverso dal solito può non essere facile da accettare", dice Martin, che cita il fallimento commerciale del ketchup verde, ma si dichiara ottimista sulle reazioni dei consumatori ai nuovi pomodori: dopotutto, esistono già ortaggi viola tra i prodotti a foglia.
Rimane il problema di far accettare un vegetale OGM.(science)

VALORI NUTRITIVI DI PRODOTTI OGM
Patate Désirée OGM (per 115 g)                                                                    
PROTEINE GRASSI CARBOIDRATI CALORIE 

 2g                 0g              17g                 84kcal

Pomodori viola (per 100g)
PROTEINE GRASSI CARBOIDRATI CALORIE

 0,8g               0,5g            3,5g               19,5kcal



Il cibo del futuro

Perché presto potremmo ritrovarci nel piatto grilli, pomodori OGM e carne artificiale. Nei prossimi 40 anni, la domanda di cibo raddoppierà, secondo le previsioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, ma lo spazio per coltivare prodotti agricoli già scarseggia. 

Alla base del boom del fabbisogno alimentare ci sono la crescita continua della popolazione mondiale 1 benessere sempre più diffuso. La situazione è particolarmente difficile per : carne: è previsto un raddoppio della comanda di questo alimento entro il 050, ma poiché quasi il 70 per cento dei terreni agricoli mondiali è già utilizzato per l'allevamento, il prezzo dei prodotti di macelleria convenzionali batterà ogni record.
Il cibo del futuro

Henning Steinfeld della FAO si è addirittura spinto a definire il manzo "il caviale del futuro". Gli hamburger e le bistecche, oggi, hanno anche un costo ambientale importante. Allevare bestiame a scopo alimentare produce il 39 per cento delle emissioni globali di metano e il 5 per cento di quelle di anidride carbonica. "Sono cifre assolutamente non sostenibili dal punto di vista ecologico", commenta Mark Post, fisiologo dell'Università di Maastricht. "È indispensabile trovare alternative". Post fa parte di un gruppo di ricercatori che, in tutto il mondo, tentano di combattere scientificamente l'imminente crisi alimentare: il suo lavoro potrebbe spianare la strada alla futura sintesi della carne in laboratorio. Altre soluzioni appaiono altrettanto drastiche.

Il canale BBCFourha di recente trasmesso in Gran Bretagna un programma di Stefan Gates, Cari Eating Insects Save the Word (L'entomofagia salverà il mondo?), nel quale diversi esperti hanno previsto che, a breve, gli insetti faranno capolino nei regimi alimentari occidentali. Inoltre, si stanno mettendo a punto tecniche ingegnose per poter coltivare frutta e verdura nel deserto. BBC Science World ha raccolto in queste pagine tutte le opzioni per risolvere il pressante problema del cibo. A voi giudicare la più appetibile... "(science)





17/06/14

La Scienza in Piazza | Food Immersion

La fondazione Marino Golinelli
La fondazione Marino Golinelli e il Comune di Bologna hanno organizzato una nutrita serie che comprende oltre 100 eventi che hanno avuto luogo nell'arco delle due settimane dal 28 Marzo al 13 Aprile.

Il tema principale che ha legato i diversi momenti della manifestazione è il cibo, in particolare per quanto riguarda: nutrizione e lotta allo spreco; opportunità di scambio culturale; consumo consapevole e sostenibilità.
Si sono toccati cosi diversi temi: scienza, tecnologia, agronomia, botanica, medicina, educazione alimentare, sport, igiene e molto altro. Il centro storico di Bologna e alcuni quartieri cittadini si trasformeranno in un Science Centre.

Ci saranno numerose attività: tavole rotonde, workshop, incontri con gli autori, laboratori, mostre, esposizioni, eventi animati e anche un Children Center che accoglierà i bambini dai 2 agli 11 anni.(science)


24/05/14

Parte terza | Mars One | Come nutrire una missione su Marte in tre mosse!

Stampante 3D per cibo
(immagine del web)
Il progetto Mars One prevede anche un sistema di nutrimento per tutti coloro che ne dovrebbero fare parte. Allora come fare a nutrire l'equipaggio che dovrebbe andare a vivere sul pianeta rosso? Proviamo a spiegarlo in tre mosse!

Primo: diventare vegetariani.
Il progetto HI-SEAS, nelle Hawaii proponeva al proprio equipaggio riso fritto con la carne in scatola.
Ma se lattine occupano troppo spazio e quindi il tofu potrebbe essere un'alternativa più leggera e facile da stivare e la contempo ricca di proteine. Forse gli esploratori di Marte dovranno essere dunque vegetariani.

Secondo: coltivare da soli.
Se gli astronauti coltiveranno da soli il proprio cibo, non solo ridurranno la monotonia del loro soggiorno, ma aumenteranno anche la produzione de ossigeno. Infatti la soia viene già coltivata sulla Stazione spaziale internazionale, quindi esiste un precedente.

Terzo: stampare il cibo.
La Cornell University è al lavoro su stampanti 3D per cibo. La pietanza desiderata si costruisce con strati di gel commestibile, a cui la stampante aggiunge diverse consistenze, sapori e sostanze nutrienti. Fin'ora i migliori risultati si sono avuti con il formaggio e con il cioccolato.(science)

01/05/14

Intelligenza | Quella degli elefanti è eccezionale!

Elefanti
Gli elefanti sono davvero animali eccezionali sotto ogni punto di vista! Vivono in gruppi affiatati, aiutano i loro simili feriti, portando cibo ed acqua. Avvertono dolore quando un loro membro della famiglia muore e a volte provvvedono anche alla sua sepoltura, coprendolo con delle foglie. Sono davvero intelligenti!

Hanno una memoria eccezionale (da qui il detto: che memoria di elefante!) e mappe mentali complesse, sanno venire a capo di problemi usando rami e pietre come utensili: ad esempio impilano blocchi per poi usarli per raggiungere il cibo! Appare eccezionale e straordinario la loro capacità di comprendere il significato di un gesto che indichi qualcosa, cosa che per noi potrebbe apparire scontato vista l'esperienza con i cani nostri fedeli amici, ma per altre specie, inclusi gli scimpanzè, non è affatto possibile riuscirci.

Ancora più sbalorditiva è la capacità di imitare i suoni di altri elefanti e anche certe parole umane. Possono perfino riconoscersi allo specchio, il che sta ad indicare un livello di coscienza di sè che è riscontrabile soltanto nelle grandi scimmie, nei corvi e nei delfini dal naso a bottiglia.

27/04/14

Anche l'Italia ha la sua "Cucina all'inferno"

Sull'onda del successo di Gordon Ramsay, anche l'Itaia ha avuto la sua prima edizione del 'Hell's Kitchen' show culinario che fonde talent e reality.  Il 17 aprile scorso è andata in onda la prima puntata su Sky Uno capitanata dal grande e bello Masterchef Carlo Cracco, che promette di essere più severo e cattivo di Ramsay. Nel corso di sedici puntate (divise in otto serate, in onda ogni giovedì alle 21.10), i concorrenti si metteranno alla prova sotto il giudizio severo dello chef stellato per conquistare il titolo di Executive Chef presso un nuovo ristorante del resort Forte Village in Sardegna. "Non è mica Disneyland, qui si gareggia per un lavoro vero" ha commentato Cracco.

A contendersi il contratto di sei mesi, sedici giovani professionisti del settore provenienti da tutta Italia che, divisi in due squadre (8 uomini e 8 donne), dovranno affrontare dure prove esterne e la più temibile sfida: il servizio per 70 persone nel ristorante di 'Hell's Kitchen' in un'atmosfera infernale fra comande dei clienti e rimproveri di Cracco. Ad aumentare la tensione degli aspiranti chef, ogni servizio ospiterà fra gli altri commensali anche volti noti dello spettacolo e dello sport e, soprattutto, personalità della gastronomia internazionale, come lo chef thailandese Chumpol. "Il momento topico nella ristorazione è il servizio, in quelle due ore può succedere di tutto - dice Cracco - e alla fine il giudizio che conta di più è sempre quello del cliente".

 Le qualità di un Masterchef, insomma, potrebbero non bastare a prevalere nella disfida di 'Hell's Kitchen': "Il vincitore deve essere in grado di condurre una cucina e una brigata, di insegnare la disciplina e fare un bel menu", spiega Cracco. Parte importante del programma anche la dimensione 'reality': le telecamere assisteranno alle dinamiche della convivenza fra i concorrenti, ospitati in un loft sopra il ristorante. "Fra le produzioni originali ci mancava ancora un programma che unisse talent e reality", spiega Scrosati, che a margine della presentazione si dichiara soddisfatto della stagione in corso fra X Factor, MasterChef e The Apprentice: "Con Junior Masterchef abbiamo superato ogni aspettativa di ascolti (65% rispetto alla versione senior, meglio di ogni altra edizione al mondo) - dice Scrosati - e con il programma di Cattelan siamo entusiasti di aver trovato uno zoccolo duro di 200mila fan". (ANSA).

20/04/14

Ma guarda che combinazione!

Per una corretta alimentazione non basta conoscere la qualità di ciò che mangiamo. Occorre fare attenzione agli abbinamenti che, se non vengono rispettati, in alcuni casi corrono il rischio di appesantire lo stomaco, allungando i tempi di digestione e provocando fastidiosi gonfiori

Mangiare in modo bilanciato e vario è la regola numero uno per digerire bene, introdurre tutti i nutrienti necessari all' organismo e non assumere calorie in eccesso. Per raggiungere questi risultati, però, è importante anche sapere come associare al meglio i diversi cibi. Non tutti gli alimenti, infatti, stanno bene insieme. E così, oggi che i pasti sono quasi sempre costituiti da poche portate, è fondamentale conoscere gli abbinamenti che forniscono una quota energetica ottimale senza affaticare la digestione. Ma allora, secondo voi, è meglio optare per una bistecca alla Bismarck o per un . piatto di spaghetti alle vongole? Ed è più opportuno finire il pasto con una fetta di ananas o con un dolce?
immagine presa dal web

• ASSOCIAZIONI NO Proteine + proteine.
Che derivino da carni, formaggi oppure dai legumi fa poca differenza. Le proteine, di qualunque origine siano, dovrebbero rappresentare solo il 12-15% dell'introito calorico giornaliero. Per questo, far seguire a una bistecca una porzione di formaggio, o far precedere un piatto di arrosto da un cocktail di gamberi è proprio sconsigliato. Introdurre nello stesso pasto due porzioni di proteine rischia di rallentare e affaticare i processi digestivi. E inoltre cucinare la carne con formaggio oppure uova, o anche accompagnarla con un piatto di fagioli o di ceci determina un sovraccarico calorico
Proteine + grassi. Altrettanto sconsigliato è sommare carni, formaggi e uova con condimenti particolarmente ricchi di grassi. La conseguenza sarebbe un pasto iper-calorico di difficile digestione e con un apporto di lipidi, presenti anche negli alimenti proteici, troppo elevato. Meglio quindi un uovo sodo al posto di uno al tegamino, come è preferibile una bistecca alla griglia al posto di una fettina al burro. Se proprio si vuole usare qualche condimento, meglio privilegiare i grassi di origine vegetale a quelli animali. In questo modo è possibile contenere l'assunzione di acidi grassi saturi a favore di quelli mono e polinsaturi che hanno effetti più favorevole sul sistema cardiovascolare.

Zuccheri semplici + proteine. Dopo un pasto ricco di grassi e proteine bisogna cercare di limitare l'ingresso di zuccheri. Frutta e dolci, infatti, tendono a fermentare provocando gonfiore addominale e cattiva digestione. È bene sottolineare come in questo caso le conseguenze possono variare molto da un soggetto all'altro, dice Ferrero. Ci sono persone in cui le funzioni digestive non vengono alterate dalla combinazione zuccheri e proteine e in cui i processi di fermentazione non hanno conseguenze particolarmente evidenti. Altre invece non possono proprio permettersi questa combinazione. Un'eccezione va fatta per gli abbinamenti con il miele, che invece può essere associato a tutti gli alimenti, poiché contiene zuccheri semplici, subito digeribili.

• ASSOCIAZIONI SI' Carboidrati + proteine. Un piatto completo? Tagliatelle al ragù, di carne o di pesce. A patto che non si esageri con le porzioni e con i condimenti, naturalmente. L'associazione di carboidrati e proteine è ottima (nonostante il diverso parere dei cultori della "dieta dissociata") dal punto di vista energetico. Ed è anche quella che permette di introdurre tutta la varietà di nutrienti da cui dovrebbe essere composta la nostra alimentazione: aminoacidi, zuccheri, grassi e vitamine. Verdure + proteine. I sali minerali di cui sono ricche le verdure che facilitano l'assorbimento degli amminoacidi da parte dell'intestino.
 Verdure + grassi. Tutti i vegetali sono ricchi di fibre che limitano l'assorbimento dei lipidi e ne facilitano la scissione, e quindi la digeribilità. Così, uova o formaggio con un contorno di zucchine, insalata, pomodori e finocchi vanno benissimo.
Verdure + zuccheri. Lo stesso principio vale anche per l'associazione verdure e zuccheri. Le fibre di cui sono ricchi i vegetali trattengono parte degli zuccheri facendo sì che di questi venga assorbita soltanto una quantità ridotta. Gli zuccheri, inoltre, se si mangiano insieme con altri alimenti, vengono assorbiti meno rapidamente rispetto a quando sono assunti da soli. Il vantaggio di questa combinazione di zuccheri e vegetali è che non si verifica un improvviso aumento della glicemia, quel meccanismo biochimico che è alla base dell'accumulo dei grassi nei tessuti.

RELAZIONI PERICOLOSE Non solo i cibi, tra loro. Anche i farmaci possono interagire con alcuni alimenti determinando effetti non voluti. Ecco cosa eliminare dalla tavola quando si segue una particolare cura.
• Antidepressivi Quando si è in cura con un particolare classe di antidepressivi, i cosiddetti "anti-MAO", bisognerebbe limitare il consumo di formaggi, soprattutto di quelli fermentati e stagionati, di banane, alcolici, fegato, cioccolato, carne e pesce affumicati, e caffè. Il rischio? Che si scatenino crisi di ipertensione.
• Antistaminici Ogni allergico lo sa: quando si prendono antistaminici meglio bere acqua. I'alcol, infatti, provoca una sonnolenza invincibile, perché amplifica l'effetto degli antistaminici.
• Anticoagulanti In questo caso sono le verdure a foglie verdi a dover essere evitate in quanto sono ricche di vitamina K che riduce l'effetto dei farmaci. Le fibre invece possono rendere difficile la regolazione del dosaggio.
• Diuretici Occorre aumentare il consumo di cibi ricchi di potassio, come banane, arance e frutta secca, perché una diuresi frequente aumenta l'eliminazione di questa sostanza provocando spossatezza e senso di affatica mento.
• Antibiotici L'assunzione di latte e derivati riduce riduce l'assorbimento delle tetracicline, uno degli antibiotici più diffusi.

15/04/14

Cibo malsano | Mangiare male non solo ingrassa, ma inficia anche le funzioni mentali.

Mangiare male non solo ingrassa, ma inficia anche le funzioni mentali. Cibarsi di alimenti malsani, vuol dire opprimere il cervello, lasciando spazio alla pigrizia.

Ad affermare tutto ciò è una nuova ricerca condotta negli States, pubblicata sulla rivista "Physiology and Behavior", da ricercatori della University of California Los Angeles. I test eseguiti su topi da laboratorio hanno messo in luce nei topi soggetti ad una dieta del tutto uguale a quella umana con alimenti raffinati ad alti contenuti di zucchero o fruttosio, un elevato aumento dell'obesità ed una improvvisa «diminuzione di motivazione, reazioni fisiche e mentali».
Mangiare male

Gli effetti nel gruppo che seguiva la dieta malsana, rispetto ai topi soggetti ad un regime alimentare sano, si sono manifestati dopo soltanto tre mesi dall'inizio delle sperimentazioni. Particolarmente quando i ricercatori hanno spinto i topi ad effettuare determinati esercizi con premi in cibo ed acqua immediatamente dopo, gli animali con la dieta sbagliata hanno reagito lentamente, effettuando intervalli di 10 minuti tra un test e l'altro.

Invece i topi alimentati in maniera sana si sono mossi in piena efficenza e velocità, prendendo pause-riposo meno di 5 minuti. Oltretutto i topi che si alimentavano con prodotti raffinati hanno evidenziato la presenza di più tumori degli altri. (leggo.it)

24/03/14

"Rane? Per carità!"

QUALCUNO a leggere solo il titolo passerà alla successiva pagina, esclamando: "Rane? Per carità!" Peccato! Ai più schizzinosi potrà anche suscitare disgusto l'idea di mangiarle, ma se lo faranno si ricrederanno immediatamente. E non potrebbe essere altrimenti, visto il loro caratteristico sapore, che si magnifica nella zuppa, col loro brodo o nel risotto, oppure gustandole fritte o in umido. 


Sono queste le versioni principali in cui questo simpatico anfibio, che a molti però ripugna d'aspetto, si offre gradevolmente sulle tavole romagnole. Al pari di anguille, pesci d'acqua dolce, funghi, uccelli e cacciagione varia, le rane costituiscono una delle risorse alimentari e culinarie tipiche della grande area delle valli e delle pinete ravennati. O meglio costituivano, visto che prima le bonifiche, poi l'insediamento sempre più serrato dell'uomo ne hanno largamente limitato la riproduzione.
rana esculenta
Gloria culinaria di Ravenna e dintorni, oggi sono diventate quasi una rarità,ma che vi consiglio assolutamente di non farvi sfuggire se avrete modo di rintracciarle nelle carte di qualche ristorante o trattoria. Nelle case della bassa Romagna c'è comunque chi ancora ne perpetua la tradizione. E fu questa «tradizione» uno dei punti di scherno fra ravennati e forlivesi, nel sanguigno e storico campanilismo dei tempi che fu: se i primi dileggiavano l'intelligenza dei secondi, dicendoli tener ritto il campanile di San Mercuriale con un filo di lana, i secondi li apostrofavano come mangia rane, vedendo in questo qualcosa di miserabile, ripugnante e animalesco. E proprio perché le rane erano così diffuse nel Ravennate sia dal punto di vista naturale che da quello alimentare, quando la città, dopo la restaurazione pontificia puntò ad avere un ruolo preminente in Romagna, i forlivesi risposero: «Furlè e' sra sota a Ravena, quand i ranocc j'avrà mess la pena» (Forlì sarà sotto Ravenna, quando i ranocchi avranno messo le penne). E per ultima rivalsa i ravennati raccontano che nelle scaramucce al fiume, mentre loro "sparavano" pigne secche, i forlivesi tiravano fichi marci, chiedendosi che fichi duri avessero a Ravenna ... Ma al di là di queste spicciole ed amene curiosità (che mai ovviamente hanno avuto un "vincìtore"), un dato di fatto è che le rane hanno rappresentato un punto fermo dell'alimentazione di una vasta area della bassa Romagna, di cui hanno saputo essere poi un'autentica specialità. Un tempo fra l'altro erano molto più comuni in cucina e al mercato di quanto non si creda. E che fossero un alimento fra i più graditi nei secoli scorsi, lo prova il fatto che Lucrezia Borgia, nel banchetto in onore del grande condottiero Prospero Colonna (tenutosi nel palazzo di Ludovico il Moro nel 1513), ebbe grande successo presentando il risotto condito con le coscette di rana. Origini antiche, dunque, ma sempre minor fortuna ai nostri giorni per questo anfibio, al quale dà grande spazio nella sua opera anche Pellegrino Artusi: le ricette sono appena tre, ma oltre una pagina è dedicata alla descrizione dell'animale e alla sua valenza gastronomica. Anche l'illustre forlimpopolese (abitante di Forlimpopoli) ricorda l'utilizzo del brodo di rane (fatto unicamente bollendole in acqua) per gli infermi e gli affetti in specie da infiammazioni alle vie respiratorie.

 Ben più di alchimistico sapeva l'usanza della medicina popolare, secondo cui chi era ammalato di erisipela (un'infezione della pelle, che provoca chiazze rosse migranti) doveva appoggiare sulla parte infetta un sacchettino pieno di rospi: questi ne avrebbero assorbito l'umore maligno, lìberandone il sofferente e morendone loro. Come si catturano le rane? I vecchi ranocchiai ravennati insegnano: o col lume a carburo (la rana illuminata nel buio resta immobilizzata e la si prende con la mano senza alcuno sforzo) o con la canna. In questo secondo caso occorre però un'esca particolare: due pezzetti di lumaca distanziati di qualche centimetro. La pesca (o caccia?) era così prolifica, che le rane venivano vendute a dozzine, tutte in fila infilzate con gli steli della "broja", una tipica erba selvatica. Oggi come detto se ne trovano sempre meno, ma in compenso sui nostri mercati ne arrivano d'esportazione, soprattutto dalla ex Jugoslavia. Come sanno i ranocchiari però (che non le pescavano neppure con l'ancorina fatta coi tre ami, perchè altrimenti le ferivano e queste "prendevano la febbre", cioè non erano più buone), le rane devono essere catturate con la giusta tecnica e consumate fresche, altrimenti perdono gran parte del loro valore. E torniamo cosÌ, in conclusione, alle rane come cibo. Vengono cucinate solitamente fritte (è questo un piatto tipico di Conselice, paesotto della bassa Romagna circondato da valli, il quale dedica una sagra annuale alla rana), ben passate prima nell'uovo ed infarinate. Proprio perchè i gusti sono mutati, si tende ad usare ora solo le zampe (coscette); rappresentano uno sfizioso secondo, magari da consumare subito dopo averne gustato la zuppa. Vi consiglio di gustarle se vi capita di passare dalla Romagna.

20/02/14

Cibo con le "stellette"

Un cibo  "ricercato" quello che si conserva anche tre anni a temperature alte, oggetto di studio di ricercatori dell'esercito americano, per poter dare più scelta ai militari.

cibo in scatola per l'esercito
 Una pizza con i peperoni in grado di resistere tre anni, a una temperatura di 27 gradi, mantenendo la stessa fragranza. E' la 'ricetta' a cui sta lavorando un gruppo di ricercatori dell'esercito americano, che ha messo a punto una combinazione di ingredienti, come zucchero, sale e sciroppi "umettanti", per eliminare acqua dall'impasto ed evitare la formazione di muffe.

Obiettivo dell'esperimento e' far si' che anche la pizza possa essere inserita nella razione per i militari impegnati sul campo. Al momento, nel 'menu' ci sono 24 scelte, dallo spezzatino messicano di carne, alle specialita' italiane. Tra i piatti considerati piu' trendy, secondo quanto riferito alla Bbc dal portavoce del centro di ricerca dell'esercito a Natick, David Accetta, c'e' la pasta al pesto con il pollo, "simile a una pietanza che puoi mangiare al ristorante".                                                                                                fonte(AGI)

09/02/14

"Ricalcolare tutto" equazione sbagliate per gli obesi

 Una ricerca pubblicata sul giornale internazionale sull'obesità, ha messo sotto accusa il metodo "Met" usato da tutte le cliniche per misurare il costo energetico delle attività fisiche. Nei grandi obesi le equazioni non sono più valide, più il peso si alza più si abbassa il consumo energetico dell'attività fisica.

Una formula comune utilizzata per stimare gli esercizi necessari per perdere peso potrebbe non essere valida per le persone obese. Lo suggerisce una nuova ricerca pubblicata sull''International Journal of Obesity'. Il lavoro sostiene che i fattori usati per produrre questi calcoli, correlati all'intensita' dei costi energetici e dell'assorbimento di ossigeno, diventano particolarmente inaccurati quando l'indice di massa corporea del paziente sale e dovrebbero essere calibrati, considerando anche il grasso corporeo. Il metodo sotto "accusa" e' il Met, l'equivalente metabolico, misura fisiologica ampiamente utilizzata nella pratica clinica per quantificare il costo energetico delle attivita' fisiche.

 Lo studio condotto da Bernd Schultes (eSwiss Medical and Surgical Center) sostiene che le attuali equazioni del Met non siano in grado di quantificare con esattezza il consumo di ossigeno e quindi l'energia spesa durante l'esercizio fisico dai soggetti in sovrappeso o obesi. Dai dati e' emerso che il Met diventa sempre meno efficace man mano che aumenta il peso del paziente.

25/01/14

Sprechiamo troppo cibo | Casonetti pieni di prodotti ancora commestibili

Sprechiamo troppo cibo. I casonetti dell'immondizia accolgono cibo in parte ancora edibile. In una società consumistica come la nostra, non poteva che essere così. Abbiamo molto di più di quello che ci serve, e di conseguenza buttiamo.

Lo spreco di cibo è un tema molto discusso, e per quanto alcune stime allarmistiche possano essere forse sovrastimate, resta il fatto che troppo cibo viene sprecato. E questo sembrerebbe essere vero soprattutto negli USA. Per sensibilizzare sul problema, il ventisettenne Rob Greenfield di San Diego si è impegnato in una insolita sfida personale: per una settimana ha mangiato cibo recuperato dalla spazzatura.
Ma ha fatto anche qualcosa di più, realizzando anche 21 piatti di “alta cucina”, per dimostrare che si tratta di cibo in perfette condizioni.
 Greenfield ha recuperato le sue cibarie dai cassonetti dei negozi di alimentari, che appaiono il vero punto debole dello spreco di cibo negli Stati Uniti: prodotti come frutta, verdura, latte e latticini, quando non sono più freschissimi vengono gettati via. Ma il fatto che non siano freschissimi non vuol dire che non siano più commestibili e nemmeno che siano scaduti. Alcune stime dicono che negli USA vengono buttati via ogni anno 40.000 tonnellate di cibo che potrebbe essere commestibile e l’iniziativa di Greenfield (come altre su questo tema) vogliono sensibilizzare alla possibilità di impieghi alternativi: ad esempio il cibo potrebbe essere regalato ai poveri e alle associazioni di volontariato.
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