Il-Trafiletto
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26/08/14

Parole in libertà | L'importanza del sonno

All'inizio dell'anno, alcuni studiosi dell'Università della California hanno svolto alcune ricerche che riprendono quelle condotte da Jenkins e Dallenbach ormai un secolo fa. 


Anche nel moderno studio, infatti, è stato chiesto ai partecipanti di imparare parole prive di significato. Sono stati selezionati un gruppo di giovani adulti (età media 21 anni circa) e un gruppo di adulti anziani (età media 75 anni circa), chiedendo loro di imparare coppie di termini che comprendevano parole esistenti, per esempio "uccelli", e parole inventate, per esempio "jubu".

Si è scoperto che sia nei soggetti giovani sia in quelli più anziani, le prestazioni mnemoniche miglioravano di pari passo con la quantità notturna di sonno a onde lente (o sonno SWS, Slow Wave Sleep), caratterizzato da attività elettrica cerebrale rallentata. Un'altra ricerca, forse un po' più traumatica per i partecipanti, ha dimostrato che il sonno ci aiuta anche a ricordare eventi che scatenano emozioni. A un gruppo di studenti dell'Università di Bamberga, in Germania, sono stati forniti testi ad alta carica emotiva, tra i quali uno che raccontava in dettaglio le crudeli pratiche di un infanticida.

Gli studenti ai quali era stato consentito dormire soltanto durante la seconda parte della notte - e che avevano dunque beneficiato di una maggior quantità di sonno REM (caratterizzato da movimenti oculari rapidi, in inglese Rapiti Eye Movement) - ricordavano con molta più precisione i dettagli del testo rispetto a chi non aveva raggiunto la fase REM (dormendo soltanto durante la prima parte della notte oppure non dormendo affatto).

Il sonno può avere un fortissimo impatto anche sulla nostra capacità di acquisire abilità motorie (come andare in bicicletta oppure digitare più velocemente su una tastiera). In qualità di esperto di neuroscienze presso la Facoltà di Medicina di Harvard, Matthew Walker ha insegnato ad alcuni soggetti a digitare una sequenza complessa sulla tastiera di un computer, verificando le abilità acquisite a distanza di 12 ore. I partecipanti che non avevano dormito tra le due sessioni hanno migliorato le proprie prestazioni del 2 per cento, mentre chi aveva riposato è risultato più veloce del 20 per cento senza effetti negativi sulla precisione.

Questo tipo di memoria sembra formarsi durante una fase di sonno più leggera, detta fase due N-REM (Non-REM). Come si possono ottenere risultati simili dormendo? Una possibile risposta è il cosiddetto replay della memoria. Grazie a registrazioni dell'attività cerebrale, oggi sappiamo che gli schemi di firing neuronale (ossia i pattern di trasmissione). Gli impulsi elettrici da parte delle cellule del cervello che si verificano durante l'apprendimento diurno vengono spesso riprodotti durante il sonno: è come se il cervello effettuasse una specie di ripasso. Nel sonno a onde lente, avviene il firing sincronizzato di milioni di neuroni neocorticali, nella parte esterna del cervello. Si è scoperto che questi impulsi elettrici a bassa velocità determinano i tempi di esecuzione della scarica del potenziale d'azione di altri neuroni, cosicché il replay della memoria possa avvenire contemporaneamente in tutte le strutture cerebrali interessate.

Se stiamo ricordando un incontro con un'amica, per esempio, il meccanismo fa sì che le cortecce visiva e uditiva riproducano simultaneamente il suo viso e la sua voce, garantendone una perfetta associazione. Si ritiene che questo replay coordinato consolidi i ricordi, proprio come avviene quando si ripassa mentalmente qualcosa da svegli. I neuroscienziati sostengono che il firing neuronale simultaneo rafforzi le connessioni sinaptiche: l'attività neurale simultanea potenzia le interconnessioni tra neuroni, puntellando la piattaforma fisica della memoria. (science)

12/08/14

Un riccio nella tempesta di Stephen Jay Gould

Un riccio nella tempesta
di Stephen Jay Gould

Un riccio nella tempesta di Stephen Jay Gould Codice Edizioni, 21,00 € (293pp, 2013) 

Quando un pensatore eclettico e originale, tra i divulgatori scientifici più apprezzati e influenti del XX secolo, come Stephen Jay Gould si mette a scrivere recensioni di libri il risultato è senz'altro molto lontano dalle mere descrizioni di quei particolari scritti.

L'opera recensita diventa piuttosto il pretesto per poter approfondire un determinato argomento ed esprimere la propria "visione della natura e della mente umana". Il titolo di questa antologia, "Un riccio nella tempesta", si rifa all'antico aforisma di Archiloco sul riccio e la volpe: "La volpe ne sa tante, una il riccio, importante". Gould vede la virtù principale della volpe nella flessibilità, nella capacità di cavarsi d'impaccio brillantemente nelle situazioni più scabrose, mentre il riccio ha come sua unica virtù la coerenza, la capacità di richiudersi su se stesso a difesa contro le aggressioni del mondo. Cosi Gould mette a frutto la virtù del riccio per organizzare una serie coerente (diciotto testi) di brevi saggi/ recensioni intorno ad alcune idee centrali dell'evoluzionismo e della biologia, apparsi sulla New York Review of Books.

Pubblicato per la prima volta nel 1987 e da anni introvabile in Italia, questo piccolo capolavoro rivive oggi in una nuova edizione.(science)


01/05/14

Intelligenza | Quella degli elefanti è eccezionale!

Elefanti
Gli elefanti sono davvero animali eccezionali sotto ogni punto di vista! Vivono in gruppi affiatati, aiutano i loro simili feriti, portando cibo ed acqua. Avvertono dolore quando un loro membro della famiglia muore e a volte provvvedono anche alla sua sepoltura, coprendolo con delle foglie. Sono davvero intelligenti!

Hanno una memoria eccezionale (da qui il detto: che memoria di elefante!) e mappe mentali complesse, sanno venire a capo di problemi usando rami e pietre come utensili: ad esempio impilano blocchi per poi usarli per raggiungere il cibo! Appare eccezionale e straordinario la loro capacità di comprendere il significato di un gesto che indichi qualcosa, cosa che per noi potrebbe apparire scontato vista l'esperienza con i cani nostri fedeli amici, ma per altre specie, inclusi gli scimpanzè, non è affatto possibile riuscirci.

Ancora più sbalorditiva è la capacità di imitare i suoni di altri elefanti e anche certe parole umane. Possono perfino riconoscersi allo specchio, il che sta ad indicare un livello di coscienza di sè che è riscontrabile soltanto nelle grandi scimmie, nei corvi e nei delfini dal naso a bottiglia.

05/04/14

Robot come noi | Presto guideranno veicoli e svolgeranno mansioni domestiche!

Inizieranno presto, più di quanto non si possa immaginare, ad aprire porte, pilotare veicoli e a svolgere le mansioni domestiche più comuni. Queste le nostro controparti meccaniche, questi Robot!

Chi fosse capitato a dicembre scorso all'autodromo di Homestead, in Florida, avrebbe potuto pensare di essere finito sul set di un film di George Lucas. In mezzo alla pista si era radunata un'immensa folla per osservare robot dall'aspetto futuristico, mentre affrontavano una serie di prove sotto i riflettori delle telecamere che ne riprendevano ogni movenza.

I robot erano riuniti li per competere nei DARPA Robotic Challenge Trials. Le squadre di istituzioni prestigiose e blasonate come la NASA e il MIT si affrontavano in una serie di gare pensate specificatamente per mettere alla prova le capacità dei loro robot: salire su una scala, collegare un tubo a una bocchetta e aprire il rubinetto, guidare un veicolo, usare un utensile per praticare un foro in un murodi cemento e classico tra i classici, aprire una porta per entrare in un edificio.
DARPA Robotic Challenge Trials

Anche se forse per noi sono banali, prove come quelle delle gare DARPA (l'agenzia statunitense per i progetti di ricerca avanzata per la difesa) presentano enormi difficoltà per i robot e per i loro progettisti. L'obiettivo di competizioni come queste è di riuscire un giorno a mandare i robot in ambienti pericolosi, per svolgere i compiti che metterebbero a repentaglio le vite umane.
Ma non solo: l'altro scopo è quello di renderli capaci di ortarci in auto a fare shopping, stiraci il bucato o riposndere la telefono.

E' per tal motivo che la DARPA ha dato vita alla competizione, prospettando un premio di due milioni di dollari alla 8 squadre giunte alle finali, che si disputeranno quest'anno. Ed è per lo stesso motivo che partecipano aziende tecnologiche innovative come Google, che di recente ha acquisito la Boston Dynamics, una start-up con sede nel Massachusetts che ha sviluppato alcuni robot più sofisticati del mondo, tra i quali BigDog e Atlas.

19/03/14

United Ventures | Stanziati ben 4 milioni di $ per finanziare la startup italiana Cloud4Wi!

United Ventures | Stanziati ben 4 milioni di $ per finanziare la startup italiana Cloud4Wi! Il provider di soluzioni Wi-Fi cloud, Cloud4Wi, ha ricevuto ben 4 milioni di $ di finanziamento da United Ventures.

Tale finanziamento, hanno fatto sapere dai vertici del provider sarà interamente utilizzato per investirlo nel processo di espansione a livello internazionale. Il provider della pisana Cloud4Wi si rivolge come opportunità di produttività agli esercizi commerciali, facendo uso di una strategia all'avanguardia per consentire ai commercianti stessi di monetizzare i servizi Wi-Fi forniti alla propria clientela, promuovendo offerte commerciali, rendendo disponibili applicazioni e allestendo campagne marketing mirate.
La startup italiana Cloud4Wi

Gli strumenti di analisi si rivelano preziosi per la promozione dei brand degli esercizi che adottano le soluzioni Cloud4Wi la quale, dopo avere guadagnato la posizione di leadership in Italia, punta a competere con mercati tanto più ampi quanto più complicati. Una richiesta emergente che offre spazi di crescita per i competitor, ed è in quest'ottica che United Ventures ha deciso di finanziare la startup italiana. Massimiliano Magrini, co-fondatore di United Ventures crede nel progetto di Cloud4Wi e nel CEO Andrea Calcagno:

«il team è preparatissimo e nonostante l'età media sia di 30 anni, ha già accumulato un'esperienza notevole. Potenziare la posizione nella Silicon Valley nell'ottica di iniziare la distribuzione di software via cloud è un passo importante. Questo, insieme al focus sull'America del Nord, sono i motivi che ci hanno indotto ad investire in Cloud4Wi». Per Andrea Calcagno «il supporto finanziario e l'esperienza nel settore di United Ventures ci permetteranno di accelerare la nostra crescita nello scenario internazionale». Ulteriore e non necessaria riprova che l'innovazione e le capacità manageriali italiane sanno essere altamente competitive.
(fonte ilsole24ore)
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