Il-Trafiletto
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16/10/14

Una donna con un'idea che stravolgerà la medicina del futuro

Un'idea che che rivoluzionerà i laboratori di medicina di tutto il pianeta, l'ha partorita una donna. La sua scoperta sarà una delle basi della medicina del terzo millennio. A lei basta una goccia di sangue per eseguire tutte le analisi.


Elizabeth Holmes è nata nel 1984 ed è considerata una giovane miliardaria ( Nell’ultima classifica di Forbes è entrata di diritto al 3 posto degli Under30 più influenti del mondo) a capo di una startup che ha iniziato il suo cammino con poche migliaia di dollari che ora valgono 9 miliardi di dollari. Questa donna trentenne ha ideato un sistema innovativo di prelievo sanguigno, eliminando siringhe e prelievi massicci, sostituendo il tutto con una semplice e indolore puntura sul polpastrello. Attraverso una sola goccia, grazie al sistema diagnostico ideato dalla Holmes e sviluppato dalla sua startup Theranos, si riescono ad avere moltissime informazioni.

Con il suo metodo basta una goccia di
sangue per eseguire centinaia di test 
Grazie al suo metodo i risultati delle analisi si possono ottenere in modo molto più rapido con una conseguente diminuzione dei costi per chi ne usufruisce. Diversa dai programmi di assistenza sanitaria, Theranos sceglie la trasparenza nel rapporto con i propri clienti. I prezzi sono elencati online e le il risparmio è visibile: ogni test costa minimo il 50% in meno rispetto ai tassi di rimborso standard di Medicare e Medicaid. Un test di fertilità di Theranos costa 35 dollari mentre un altro può arrivare fino al prezzo di 200 dollari. La Holmes assicura che se il suo metodo fosse acquisito il risparmio sarebbe di circa oltre 200miliardi di dollari in tre anni!

Elizabeth Holmes
La Holmes nel 2002 si iscrive all'università di Stanford per studiare chimica, a soli 19 anni usa i soldi che i genitori avevano messo a disposizione per il suo studio per fondare la  Real-Time Cure a Palo Alto una società che più tardi, ha cambiato con il nome di Theranos ( un amalgama di "terapia" e "diagnosi" ) Il suo metodo viene costantemente copiato per poi fallire miseramente. Un’ottima notizia, oltre che per l’abbassamento dei costi anche per chi ha paura di aghi e simili! E il fatto che sia una donna ad aver ideato il tutto ci rende estremamente orgogliose! A partire dal 2014, Holmes ha 18 brevetti negli Stati Uniti e 66 brevetti non statunitensi in suo nome. Lei è anche indicato come co-inventore su oltre un centinaio di domande di brevetto. La Holmes possiede un patrimonio netto  stimato in $ 4,5 miliardi.

26/04/14

ITnet | Il public cloud per sviluppatori e startup proposto d Dell.

ITnet: il public cloud per sviluppatori e startup. Al centro della strategia ITnet si collocano Joyent e l’infrastruttura hardware Dell con a disposizione di opportuni software e servizi Intel.

In base alle stime Idc, a partire dal 2013 fino ad arrivare al 2020 la spesa globale per il cloud computing, toccherà il tetto massimo di 241 miliardi di dollari, e il 66% della banda usufruita dai datacenter, sarà già nel 2016, consumata alfine di erogare servizi cloud. Probabilmente diventa ancora più impressionante il fatto che già il 50% dei dati delle aziende, sono fuori dalla portata aziendale. Quelli di IDC sono dati sicuri che si adattano bene allo scopo che anima la strategia cloud di ITnet, appartenente al gruppo Italiaonline, e nello specifico per gli sviluppatori, con l’offerta di un’infrastruttura di servizio messa a disposizione alfine di puntare del tutto sulle soluzioni Dell.

Fabrizio Garrone, Solutions Manager Dell, apre l'argomento, esattamente mettendo in evidenza come il cloud possa dare una accellerata allo sviluppo delle applicazioni, mettendo in condizioni le piccole realtà aziendali di accedere a risorse di computing importanti, senza paralizzare il proprio capitale, in un contesto generale in cui, mentre la spesa IT cala, non diminuiscono invece gli investimenti in risorse cloud. E alle grandi realtà aziendali che parte l'azione di offrire servizi pronti all’uso a realtà più piccole che prediligono demandare del tutto le problematiche cloud.

Dell ha due approcci al cloud, uno innovativo (tipo Cloud in e Box con VRTX), ed uno tradizionale, dove le applicazioni non vengono manipolate ma semplicemente virtualizzate, per poi venire gestite o in public cloud oppure con un approccio misto, una sorta di cloud ibrido, nell'arco di una prospettiva sostanzialmente Iaas. L'argomento però richiede una sorta di prefazione riguardo l’approccio rivoluzionario dell’offerta cloud di Dell, fondamentalmente fondato sull’offerta di piattaforme, e che va proprio a toccare le applicazioni, sviluppate in cloud. Questo tipo di approccio ha un impatto maggiore sull’evoluzione aziendale, ma quando si va a scrivere applicazioni per il cloud, conviene partire già in questa prospettiva.
IT.net

E’ quindi il Paas (in modalità ibrida e come cloud pubblico) l’approccio più rivoluzionario secondo Garrone, la proposta Dell a questo livello si chiama Boomi, mentre per quanto riguarda la proposta di cloud pubblico essa si propone su doppio binario: Dell/Joyent e Dell/Microsoft Azure.
Ma andiamo alla proposta di Joyent ITnet.

E’ proprio Joyent il fulcro della proposta utilizzata da ItaliaOnLine (che gestisce Libero e Virgilio e la concessionaria pubblicitaria online) e, più nello specifico per il nostro tema, da ITnet (al 100 percento di Iol) che si occupa di soluzioni Internet per le aziende e fornisce soluzioni tipiche dei data center, servizi di hosting, soluzioni cloud.

Matteo Giampaolo, direttore marketing ITnet, afferma: “Gestiamo tutta l’attività di Iol, e ci confrontiamo con le richieste delle imprese in cloud con un duplice approccio. Quello Public, con un servizio disponibile online, per i developer – più vicino al mass-market – e soluzioni di Private Cloud che sfruttano Joyent come soluzione di partenza cui stiamo aggiungendo (per il private cloud) altre soluzioni di virtualizzazione, da Vmware a Hyper-V, utilizzando come strato appena sopra la virtualizzazione OpenStack a supporto per il cloud ibrido”. La partnership ITnet con Joyent nasce dal fatto che è la stessa proprietà di Iol ad avere sposato Joyent entrando nel capitale della società con il 30 %.

Secondo Giampaolo “stiamo vivendo un momento di riscoperta dell’importanza dello sviluppo, con uno spostamento su fasce di età molto più giovani, a cui è importante offrire soluzioni per lo sviluppo di applicazioni mobile e di infotainment”. Da qui anche il progetto Starthappy, il progetto partito nel 2013, per cui viene offerto alle Startup, selezionate con i partner, l’infrastruttura di sviluppo e la visibilità dei servizi sviluppati, tra queste anche Sportsquare Game una realtà piemontese che ha sviluppato giochi sugli sport di squadra (calcio e pallavolo), tra le prime a entrare sulla piattaforma e utilizzare le applicazioni di cloud di ITnet. Sportsquare Game conta 80mila utenti registrati, due giochi, 3,9 milioni di partite. Sportsquare Game puntava ad avere leggerezza lato client, scarso utilizzo di banda (client/server), computazione in cloud, per concentrarsi sull’aspetto grafico e puntare a un utilizzo di CSS “spinti”.

E infatti il public cloud di Joyent offre gli strati Iaas e Paas, ITnet ha spinto poi per l’utilizzo di NodeJS, il framework ampiamente utilizzato proprio per lo sviluppo di applicazioni mobile, con computazione però sui server remoti. La piattaforma poi si basa completamente su hardware Dell (preferito da ITnet anche per il private cloud). Giampaolo vede come fattore primario di preferenza di Joyent la velocità con cui un developer può costruire la propria piattaforma, e la velocità con cui si possono reperire risorse nel caso di picchi operativi. Joyent inoltre permette la virtualizzazione del sistema operativo SmartOS e offre supporto ai principali linguaggi di programmazione. Infine, è già supportato anche il db Hadoop.

La soluzione cloud con abbinata Joyent/Dell con i PowerEdge e i processori Intel Xeon è sfruttata dallo stesso portale Iol, che la utilizza per alcune applicazioni, anche mission critical per esempio per i canali tematici e la parte mobile. Anche Intel a sua volta, a parte fornire tutta la parte hardware relativa ai processori e ai server, sta indirizzando la propria offerta cloud per abilitare e facilitare l’attività di sviluppo in cloud. Spiega Andrea Toigo, Enterprise e Technology Specialist per Intel: “Negli ultimi anni sono state acquisite due aziende specializzate proprio nell’ambito dell’API management, la visione di Intel è di semplificare la creazione di API da parte di chi fornisce servizi per abilitare lo sviluppatore alla creazione di app accedendo a queste API specifiche.

Il problema è riuscire a rendere fruibili all’esterno la propria infrastruttura in modo sicuro, ed è questo un ambito specifico per cui Intel si sta spendendo direttamente, in modo specifico Intel si sforza affinché, soprattutto quando si parla di cloud ibrido, si possano trasferire informazioni mantenendone la riservatezza; la divisione Datacenter Software Division, infine, è focalizzata sulla creazione e sulla distribuzione di soluzioni software per il dc e Dell le utilizza. (techweekeurope.it)

11/04/14

Una carica veloce | Soltanto 30 secondi per ricaricare la batteria di uno smartphone!

Una carica veloce. Soltanto 30 secondi per ricaricare la batteria di uno smartphone!
Si tratta di una batteria speciale realizzata da una startup israeliana che fa uso di nuovi materiali per gli elettrodi e nano-cristalli che fungono da elettrolita.

La messa in vendita è prevista per l'anno 2016. StoreDot, questo il nome della startup israeliana che ha garantito la produzione e la sucessiva vendita di una batteria che potrà ricaricarsi in soli 30 secondi. Solitamente gli smartphone raggiungono molto di rado la fine della giornata, visto la grande attività incentrata attorno ad esso: email, sms, telefonate, chat, navigazione nel web, appunti etc etc etc, sottoponendo l’hardware ed il software ad un fortissimo stress. Gli utenti sapranno certamente apprezzare la possibilità, fornita da questa batteria speciale di ridurre i tempi di attesa: unica limitazione sarà quella di trovare una presa di corrente.

La batteria in oggetto, realizzata da StoreDot ha oltretutto il vantaggio di essere ecologica, in quanto non fa uso di materiali tossici. Durante la conferenza Microsoft Think Next a Tel Aviv, attraverso un Samsung Galaxy S4, è stato dato dimostrazione del suo funzionamento.
Batteria ecologica

Il prototipo della batteria ha una dimensione alquanto generosa, ma è prevista in futuro la sua miniaturizzazione, in maniera tale da integrarla come dotazione nella confezione d'acquisto degli smartphone. Inoltre, al momento non raggiunge la massima capacità, ma la startup israeliana ha garantito di riuscire ad essere in grado di risolvere questi problemi nei prossimi due anni. La produzione di massa e la commercializzazione sono dunque previste per la fine del 2016. Invece degli ioni di litio, StoreDot farà dunque uso dei peptidi.

Il processo di auto-assemblaggio di queste molecole, formate da catene di aminoacidi, può essere manipolato per creare nano-cristalli (o nanodot), sfere dal diametro di appena 2,1 nanometri. L’azienda ha di conseguenza realizzato un elettrodo costituito da nuovi materiali, denominato MFE acronimo di Multi Function Electrode, che funziona allo stesso tempo come un super condensatore (carica veloce) e un elettrodo di litio (scarica lenta).

Nell’elettrolita sono stati immersi i nanodot. Per proseguire le sue ricerche, StarDot ha ottenuto finanziamenti per 6,25 milioni di dollari. Uno degli investitori è «un produttore di smartphone asiatico». È probabile che nel 2017 vedremo la batteria biologica integrata nel Galaxy S8. Fonte (webnews.it)

19/03/14

United Ventures | Stanziati ben 4 milioni di $ per finanziare la startup italiana Cloud4Wi!

United Ventures | Stanziati ben 4 milioni di $ per finanziare la startup italiana Cloud4Wi! Il provider di soluzioni Wi-Fi cloud, Cloud4Wi, ha ricevuto ben 4 milioni di $ di finanziamento da United Ventures.

Tale finanziamento, hanno fatto sapere dai vertici del provider sarà interamente utilizzato per investirlo nel processo di espansione a livello internazionale. Il provider della pisana Cloud4Wi si rivolge come opportunità di produttività agli esercizi commerciali, facendo uso di una strategia all'avanguardia per consentire ai commercianti stessi di monetizzare i servizi Wi-Fi forniti alla propria clientela, promuovendo offerte commerciali, rendendo disponibili applicazioni e allestendo campagne marketing mirate.
La startup italiana Cloud4Wi

Gli strumenti di analisi si rivelano preziosi per la promozione dei brand degli esercizi che adottano le soluzioni Cloud4Wi la quale, dopo avere guadagnato la posizione di leadership in Italia, punta a competere con mercati tanto più ampi quanto più complicati. Una richiesta emergente che offre spazi di crescita per i competitor, ed è in quest'ottica che United Ventures ha deciso di finanziare la startup italiana. Massimiliano Magrini, co-fondatore di United Ventures crede nel progetto di Cloud4Wi e nel CEO Andrea Calcagno:

«il team è preparatissimo e nonostante l'età media sia di 30 anni, ha già accumulato un'esperienza notevole. Potenziare la posizione nella Silicon Valley nell'ottica di iniziare la distribuzione di software via cloud è un passo importante. Questo, insieme al focus sull'America del Nord, sono i motivi che ci hanno indotto ad investire in Cloud4Wi». Per Andrea Calcagno «il supporto finanziario e l'esperienza nel settore di United Ventures ci permetteranno di accelerare la nostra crescita nello scenario internazionale». Ulteriore e non necessaria riprova che l'innovazione e le capacità manageriali italiane sanno essere altamente competitive.
(fonte ilsole24ore)

02/03/14

N2R | La tecnologia al servizio dello skateboard per una produzione maggiore.

N2R! La tecnologia al servizio dello skateboard per una produzione maggiore. La startup N2R della città della Mole, si pone come obbiettivo stavolta quello di portare la tecnologia al servizio dei fans dello skateboard, promuovendo una campagna su Kickstarter per aumentarne la produzione.

In sostanza si tratta di una tavola resistente il 40% più del normale e il 25% più leggera di quelle che ad oggi si trovano in commercio, tanto elastica da resistere alle situazioni di stress e pensate perfino alla pressione esercitata dal passaggio di un SUV.
La tavola è il risultato di un attenta ricerca dei materiali, reperiti dal settore nautico e del car racing, come spiega Simone Virginio, Chief Technology di N2R: "abbiamo deciso di applicare un tipo di processo produttivo utilizzando un tricomposito di klevar, carbonio e fibra di vetro che conferisce robustezza e un basso tasso di usura".
N2R: tecnologia al servizio skateboard

A partire da oggi e per i prossimi 30 giorni, la tavola può essere acquistata online prima che inizi la distribuzione nei punti di commercializzazione tradizionali.
L'Italia non è nuova alla cultura dello skateboard, letteralmente esplosa durante la seconda metà degli anni '70 e oggetto di diverse restrizioni legali che hanno portato gli amanti a coniare la frase "skateboarding is not a crime".
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