ITnet: il public cloud per sviluppatori e startup. Al centro della
strategia ITnet si collocano
Joyent e l’infrastruttura
hardware Dell con a disposizione di opportuni
software e
servizi Intel.
In base alle
stime Idc, a partire dal 2013 fino ad arrivare al 2020 la
spesa globale per il
cloud computing, toccherà il tetto massimo di 241 miliardi di dollari, e il 66% della
banda usufruita dai
datacenter, sarà già nel 2016, consumata alfine di erogare
servizi cloud. Probabilmente diventa ancora più impressionante il fatto che già il 50% dei
dati delle aziende, sono fuori dalla portata aziendale. Quelli di
IDC sono dati sicuri che si adattano bene allo scopo che anima
la strategia cloud di ITnet, appartenente al
gruppo Italiaonline, e nello specifico per gli
sviluppatori, con l’offerta di un’
infrastruttura di servizio messa a disposizione alfine di puntare del tutto sulle
soluzioni Dell.
Fabrizio Garrone, Solutions Manager Dell, apre l'argomento, esattamente mettendo in evidenza come il
cloud possa dare una accellerata allo
sviluppo delle applicazioni, mettendo in condizioni le piccole realtà aziendali di
accedere a risorse di computing importanti, senza paralizzare il proprio capitale, in un
contesto generale in cui, mentre la
spesa IT cala, non diminuiscono invece gli
investimenti in
risorse cloud. E alle grandi realtà aziendali che parte l'azione di offrire
servizi pronti all’uso a realtà più piccole che prediligono demandare del tutto le
problematiche cloud.
Dell ha due approcci al cloud, uno
innovativo (tipo
Cloud in e Box con VRTX), ed uno
tradizionale, dove le
applicazioni non vengono manipolate ma semplicemente
virtualizzate, per poi venire gestite o in
public cloud oppure con un approccio misto, una sorta di
cloud ibrido, nell'arco di una prospettiva sostanzialmente
Iaas. L'argomento però richiede una sorta di prefazione riguardo l’approccio rivoluzionario dell’
offerta cloud di Dell, fondamentalmente fondato sull’offerta di
piattaforme, e che va proprio a toccare le applicazioni, sviluppate in cloud. Questo tipo di approccio ha un impatto maggiore sull’
evoluzione aziendale, ma quando si va a
scrivere applicazioni per il
cloud, conviene partire già in questa prospettiva.
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IT.net |
E’ quindi il
Paas (in
modalità ibrida e come
cloud pubblico) l’approccio più rivoluzionario secondo Garrone, la
proposta Dell a questo livello si chiama
Boomi, mentre per quanto riguarda la
proposta di cloud pubblico essa si propone su doppio binario:
Dell/Joyent e
Dell/Microsoft Azure.
Ma andiamo alla proposta di Joyent ITnet.
E’ proprio
Joyent il fulcro della proposta utilizzata da
ItaliaOnLine (che gestisce
Libero e
Virgilio e la
concessionaria pubblicitaria online) e, più nello specifico per il nostro tema, da
ITnet (al 100 percento di Iol) che si occupa di
soluzioni Internet per le aziende e fornisce soluzioni tipiche dei data center, servizi di hosting, soluzioni cloud.
Matteo Giampaolo,
direttore marketing ITnet, afferma: “Gestiamo tutta l’attività di Iol, e ci confrontiamo con le richieste delle imprese in cloud con un duplice approccio. Quello Public, con un servizio disponibile online, per i
developer – più vicino al mass-market – e soluzioni di Private Cloud che sfruttano
Joyent come soluzione di partenza cui stiamo aggiungendo (per il private cloud) altre soluzioni di virtualizzazione, da
Vmware a
Hyper-V, utilizzando come strato appena sopra la virtualizzazione
OpenStack a
supporto per il cloud ibrido”. La
partnership ITnet con
Joyent nasce dal fatto che è la stessa proprietà di Iol ad avere sposato
Joyent entrando nel capitale della società con il 30 %.
Secondo Giampaolo “stiamo vivendo un momento di riscoperta dell’
importanza dello sviluppo, con uno spostamento su fasce di età molto più giovani, a cui è importante offrire soluzioni per lo sviluppo di
applicazioni mobile e di
infotainment”. Da qui anche il progetto
Starthappy, il progetto partito nel 2013, per cui viene offerto alle Startup, selezionate con i partner, l’infrastruttura di sviluppo e la visibilità dei servizi sviluppati, tra queste anche
Sportsquare Game una realtà piemontese che ha sviluppato giochi sugli sport di squadra (calcio e pallavolo), tra le prime a entrare sulla piattaforma e utilizzare le applicazioni di cloud di
ITnet.
Sportsquare Game conta 80mila utenti registrati, due giochi, 3,9 milioni di partite.
Sportsquare Game puntava ad avere leggerezza lato client, scarso utilizzo di banda (
client/server), computazione in cloud, per concentrarsi sull’aspetto grafico e puntare a un utilizzo di
CSS “spinti”.
E infatti il
public cloud di
Joyent offre gli strati
Iaas e
Paas, ITnet ha spinto poi per l’utilizzo di
NodeJS, il
framework ampiamente utilizzato proprio per lo sviluppo di applicazioni mobile, con computazione però sui server remoti. La piattaforma poi si basa completamente su hardware Dell (preferito da
ITnet anche per il private cloud). Giampaolo vede come fattore primario di preferenza di Joyent la velocità con cui un developer può costruire la propria piattaforma, e la velocità con cui si possono reperire risorse nel caso di picchi operativi.
Joyent inoltre permette la
virtualizzazione del sistema operativo
SmartOS e offre supporto ai principali linguaggi di programmazione. Infine, è già supportato anche il db Hadoop.
La
soluzione cloud con abbinata
Joyent/Dell con i
PowerEdge e i
processori Intel Xeon è sfruttata dallo stesso portale Iol, che la utilizza per alcune applicazioni, anche mission critical per esempio per i canali tematici e la parte mobile. Anche Intel a sua volta, a parte fornire tutta la parte hardware relativa ai processori e ai server, sta indirizzando la propria offerta cloud per abilitare e facilitare l’attività di
sviluppo in cloud. Spiega Andrea Toigo,
Enterprise e Technology Specialist per Intel: “Negli ultimi anni sono state acquisite due aziende specializzate proprio nell’ambito dell’API management, la visione di Intel è di semplificare la creazione di
API da parte di chi fornisce servizi per abilitare lo sviluppatore alla creazione di app accedendo a queste
API specifiche.
Il problema è riuscire a rendere fruibili all’esterno la propria infrastruttura in modo sicuro, ed è questo un ambito specifico per cui
Intel si sta spendendo direttamente, in modo specifico Intel si sforza affinché, soprattutto quando si parla di cloud ibrido, si possano trasferire informazioni mantenendone la riservatezza; la divisione
Datacenter Software Division, infine, è focalizzata sulla creazione e sulla distribuzione di soluzioni
software per il dc e Dell le utilizza.
(techweekeurope.it)