Il-Trafiletto
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08/10/14

Pure Jongo, un Wi-Fi per il tuo Wi-Fi

Volete trasformare lo stereo che già avete in una rete wireless? BBC Science World prova il nuovo Pure Jongo. 


Che cos'è? 
Se abbiamo in giro per casa molte casse, di radio, stereo o dock per iPod, il nuovo sistema multiambiente della Pure può fare al caso nostro. Ci darà un'armoniosa rete wireless, controllata da uno smartphone o da un tablet. Il Jongo A2 si collega alle casse esistenti e poi. premendo qualche pulsante, si connette al nostro router a banda larga (se è predisposto per il WEP; altrimenti l'installazione richiede qualche passo in più, ma è pur sempre semplice). Fatto ciò. possiamo far passare tutta la musica che abbiamo sul nostro dispositivo iOS o Android in qualsiasi altoparlante della casa, usando l'app Connect della Pure. Possiamo anche ascoltare le trasmissioni DAB e le radio via web, modificare il volume di una qualsiasi delle casse da lontano o collegare apparecchi diversi a casse diverse.
Pure Jongo

È veramente utile? 
Per le prime ore, sentire in soggiorno i Metallica provenienti dalla camera da letto è divertente ma non cambia la vita. Nel corso del tempo, però, passare da una stanza all'altra portando con noi l'audio è effettivamente comodo. E, a differenza di una connessione bluetooth, non c'è bisogno di rimanere vicini alle casse per essere sicuri di non perdere il collegamento. Per completare l'esperienza in tutte le stanze abbiamo provato anche il Jongo S3. Queste casse portatili si collegano alla nostra rete nello stesso modo e, dato che comprendono una batteria ricaricabile, si possono portare ovunque. Servono per colmare i vuoti nei punti della casa dove non è comodo tenere uno stereo, come in bagno o in giardino.

Com'è il suono?
Se il grosso della vostra musica è in formato mp3, non c'è una vera differenza tra un collegamento via cavo e uno senza. Quanto al suono del Jongo S3, è notevolmente buono: al suo interno quattro diffusori ad alta frequenza emettono suoni acuti nitidi mentre il cono per i bassi, rivolto verso l'alto, crea un suono sorprendentemente profondo e ampio. Per essere una cassa di queste dimensioni, la musica è riprodotta fedelmente anche ai volumi più alti, ma se volete riempire un ambiente grande, probabilmente vale la pena di aspettare il fratello maggiore Jongo T6, che apparirà tra qualche mese.

Lo devo comprare? 
Se vi ritrovate a collegare spesso il telefono, il lettore mp3 o il tablet alle casse, allora la comodità di mandare la musica istantaneamente a qualsiasi altoparlante senza bisogno di un dock, cavi o bluetooth, vi farà chiedere come mai non avevate adottato prima un sistema wi-fi. La domanda successiva è se usare Pure o Sonos, l'affermato pioniere dei sistemi audio wi-fi. A prima vista Pure è il vincitore: ha un rapporto qualità/prezzo migliore e non richiede prodotti di collegamento. Ciò detto, il "bridge" del Sonos permette di mandare canali diversi a casse diverse da un singolo dispositivo e inoltre il sistema si interfaccia facilmente con Spotify, il servizio di streaming musicale.

Tutto considerato, è difficile giustificare la differenza di prezzo tra i due e visto che la Pure aggiorna costantemente la gamma dei prodotti Jongo. presto sparirà qualsiasi differenza.


27/09/14

ALL-IN MUSIC: 3 Italia propone il suo servizio di musica in streaming

ALL-IN MUSIC
il servizio musicale in streaming
di 3 Italia

3 Italia propone il suo servizio di musica in streaming: si chiamerà ALL-IN MUSIC, un servizio che garantisce canzoni di elevata qualità visto l'adozione della tecnologia Dolby-Pulse a 384 Kbps.


Cosi giunge il momento che anche 3 Italia può proporre il suo ALL-IN MUSIC, ovvero sia il servizio musicale che tramite il supporto di un'app mobile darà modo di potere ascoltare in streaming e off-line, musica senza alcuna interruzione pubblicitaria e sopratutto senza alcun tipo di costi supplementari per quel che concerne il traffico dati prodotto sotto copertura di rete 3.

ALL-IN MUSIC, è un'app che quanto prima sarà disponibile per le piattaforme Android, iOS e Windows Phone, fornendo la possibilità di realizzare una playlist personale da ascoltare anche in assenza di connessione, ad esempio in areo o all’estero, e di saltare da un brano all’altro per un numero illimitato di volte durante l’ascolto. Le canzoni sono incluse mentre il traffico generato in streaming sotto rete “3” non viene tariffato e non va ad erodere le soglie comprese nell’offerta.

ALL-IN MUSIC potrà dare la possibilità di ascoltare musica in elevata qualità, grazie all'utilizzo della tecnologia Dolby-Pulse a 384 Kbps (pensate che al confronto, altri servizi concorrenti come Spotify e Google Play Music arrivano al massimo a 320 kbps), da un catalogo di canzoni delle principali etichette musicali note come Sony Music, Universal Music Group, Warner Music, Sugar Music e Sounday.

Ogni brano è organizzato in 8 playlist in base ai generi Rock, Pop, Rap & Hip Hop, Musica Italiana, Soundtrack, House & Elettronica, Dance e Special proposti dagli 8 deejay virtuali di ALL-IN MUSIC. L’App offre anche 5 Web-Radio tematiche: Top 40, Radio-Hit, Beatles, Rock e Musica Italiana.


19/06/14

E' verde? | Alla ricerca dell'INCI

E' verde? per iOS
Scopriamo il contenuto dei cosmetici e se sono sicuri per la pelle. Ecco un'app che piacerà molto al pubblico femminile, poichè dedicata totalmente ai cosmetici.

Non si tratta di dare consigli per il trucco o illustrare le migliori marche, bensì di spiegare in modo semplice i principi dell'INCI, acronimo dell'International of Consumer Ingredients. In pratica si tratta delle etichette che illustrano gli ingredienti dei prodotti.

L'app consente di controllare per ogni prodotto l'elenco degli ingredienti, ognuno dei quali è associato a un simbolo che ne mostra a colpo d'occhio quanto sia eco-sostenibile e quanto è sicuro per la pelle. Il database è ricco e comprende centinaia di prodotti delle marche più note, ricercabili attraverso una semplice casella di testo. L'elenco dei prodotti rappresenta la forza di E' verde?, per questa ragione sono previsti aggiornamenti settimanali che aggiungono prodotti e marche. Il prezzo dell'app è di 1,79€.(computeridea)




12/06/14

Seconda parte | Turismo 3.0 | Viaggiare informati.

Trip Organizer
La serie MyCityWay, per BlackBerry, scaricabile da BlackBerry World e disponibile anche per Android e iOS, ci mostra attività commerciali, punti di ristorazione, negozi e gallerie artistiche di New York, San Francisco, Las Vegas. Londra e molte altre città ancora. 

Queste app offrono anche un servizio di prenotazione alberghi e addirittura di acquisto di biglietti per i cinema! Per Windows Phone esistono app di guide turistiche per tutte le città d'Italia e le principali città del mondo, con informazioni stradali e percorsi turistici, recensioni di alberghi e ristoranti e punti di interessa.

L'app Bing Viaggi, scaricabile dal Windows Store permette di esplorare oltre 2000 località in tutto il mondo con immagini e foto panoramiche. All'interno possiamo trovare dettagliate informazioni turistiche, la possibilità di prenotare alloggi e ristoranti e notizie dettagliate sui luoghi da visitare. Chi ha tablet o smartphone con sistema Android troverà comode le guide della serie Free Travel & Tourist Guides, dedicate alla più famose città italiane, con mappe cittadine, luoghi da visitare, ristoranti, consigli per lo shopping e informazioni dettagliate e splendide fotografie. Ottime sono in tal senso quelle dedicate alle location esotiche, come Jamaica o Tenerife, capitale delle Canarie.(computeridea)


10/06/14

Finalmente potrai ballare usando Apple TV!

DanceParty è la nuova app che dovrebbe uscire a fine Luglio. Usando Apple TV e il tuo iPhone potrai avere una console!

La Apple TV è un dispositivo che piano piano si integra di più nelle nostre case aggiungendo sempre nuove applicazioni e servizi. E ora, a quanto pare, sta cercando di entrare anche nel momdo videoludico.

Questo lo dimostra la nuova app DanceParty (che dovremo riuscire a scaricare a fine Luglio). Usando la Apple TV e il proprio iPhone (come controller), tramite AirPlay, si potrà ballare davanti alla propria TV giocando da soli o con i propri amici.

La nuovissiva app è molto simile a Dance Center e a tutti i giochi da ballo che la Wii, la XBox e la PlayStation ci hanno gia fatto vedere. Ma questa volta non ci vorrà nessun Kinect o console costosa per poter ballare.



07/06/14

È ora di salutare i 16GB del iPhone?

Secondo voi i 16GB iniziano ad essere troppo pochi per un iPhone?

Il primo iPhone di Apple, nel 2007, aveva solo 4GB di memoria (il modello meno costoso).  Ma gia con l'uscita del iPhone 3G non esisteva più il modello da 4GB e quello più economico era da 8GB. Quando arrivò l'iPhone 4s come modello base cerano i 16GB.
Rimisero il modello da 8GB solo al arrivo del iPhone 5 e addesso con il 5c l'hanno riproposto per far qualche vendita in più.

Detto ciò possiamo comunque notare come siamo passati dai 4 agli 8 e poi ai 16. Quindi mi viene spontaneo pensare che prima o poi abbandoneranno pure i 16GB (da rimetterli solo per il modello vecchio nei paesi emergenti) per passare ai 32GB.

Il passaggio dei GB lo si fa soprattutto per il grande aumento di app e di cose che si possono fare col proprio smartphone. Ormai la gente non scatta due o tre foto ma VIVE facendo decine di foto e video ogni giorno per caricarle in tutti i social. 
Ci sono anche i vari Cloud come iCloud, Dropbox, Box, Google Drive, ecc.. Ma sono un po' limitati e se non hai connessione internet non ti servono più di tanto.

iPhone6 immagine presa dal web
Apple, dopo l'uscita del iPad di quarta generazione, ha messo anche in vendita (in modo "silenzioso") un modello da ben 128GB. E dopo aver notato le buone vendite di quel modello quando presentarono l'iPad Air e il mini con retina display lo proposero anche su questi ultimi dispositivi.
Di solito Cupertino offre solo 3 "taglie": 16-32-64 GB. Quindi con molta probabilità tra poco potremo scegliere tra 32-64-128 GB.

Un'altra ragione che mi fa pensare (e sperare) che il prossimo iPhone 6 non offra più i 16GB è il rumor che dice che costerà 100€ in più. Dicono che la ragione sarà per lo schermo più grande ma a quel punto, se proprio dovrà costare di più, dovranno "offrire" qualcosa di più di un semplice schermo più grande.

Voi cosa ne pensate? 

27/05/14

LG Pocket Photo | Le vostre foto ovunque volete!

LG Pocket Photo
(immagine dal web)
LG Pocket Photo promette di stampare in assoluta libertà e senza fili! Missione compiuta?

Si chiama Instant Mobile Print ed è un sistema  per stampare immediatamente le foto scattate con il proprio smartphone o tablet in modalità wireless.

La proposta di LG per questo settore in grande espansione è Pocket Photo, una micro-stampante che si collega a dispositivi iOS e Android tramite app specifiche e sfrutta la connettività NFC e Bluetooth per stampare senza fili. E' anche possibile modificare le immagini con un semplice editing e applicare alcuni filtri artistici, mentre la stampa si avvale dell'innovativa tecnologia Zero Ink.

LG Pocket Photo funziona bene e mantiene quello che promette, ma oltre al prezzo iniziale bisogna mettere in conto 0,50 € per ogni foto stampata, le cui dimensioni di 5,1x7,6 cm sono inoltre la metà di quelle "classiche".(computeridea)

19/05/14

Previsioni per il futuro | Una crescita continua per i tablet.

Il futuro dei tablet in crescita
(immagine dal web)
Il futuro più prossimo dei tablet appare in continua crescita, in base alle previsioni degli esperti che entro l'anno contano di alzare le vendite almeno alla quota dei computer.

Stiamo parlando di numeri come 276 milioni di unità tablet vendute, contro i 289 milioni per i PC, numeri che mettono in luce l'ormai prossimo sorpasso definitivo, previsto per il prossimo anno. Nel 2015, a quanto pare, dovremmo assistere all'inizio della fine per il mercato dei PC, già in affanno da qualche anno, a causa sia degli effetti nefasti della crisi economica, sia per l'avvento dei tablet e smartphone. Tra il 2012 ed 2013, infatti, si calcola che il numero di di computer sia calato di quasi 40 milioni di unità, a fronte di un aumento di tablet che invece hanno visto un incremento stratosferico nello stesso periodo: dai 120 agli oltre 200 milioni di pezzi venduti in tutto il mondo!

Per quel che concerne invece i sistemi operativi, non c'è storia: il futuro, cosi come il presente, è in mano saldamente a Google con il suo OS Android! Le previsioni future dicono di qualcosa come un miliardo di dispositivi venduti nel 2014, seguito a ruota da Microsoft e Apple. Windows dovrebbe attestarsi a circa 380 milioni di unità, mentre OS x e iOS raggiungeranno insieme i 350 milioni o poco più. Questi dati non devono certo influenzare la nostra scelta nell'acquisto di un tablet, ma è bello sapere che anche noi, con il nostro piccolo acquisto possiamo fare la differenza quando si parla di grandi numeri. (computeridea)

14/05/14

Terza parte | Come scegliere un tablet | I sistemi operativi.

Abbiamo dunque superato il muro delle categorie alle quali appartengono i tablet in commercio, avendo trovato quello che più si s'addice alle nostre esigenze. Però è giunto il momento di valutare, esattamente il sistema operativo che più possa adattarsi alle nostre necessità.

Ad oggi i tablet che troviamo in commercio, sono equipaggiati con tre tipi di sistemi operativi:

  • iOS di Apple
  • Android di Google
  • Windows 8 di Microsft

Scegliere il sistema operativo tra questi tre, assume un'importanza ancor più rilevante rispetto alla scelta del tablet stesso! Proprio cosi, in quanto dal momento che è proprio il sistema operativo in uso che definisce cosa potremo fare con il nostro apparato mobile. Per dare una descrizione esaustiva dei tre sistemi operativi servirebbero decine di post, ma la nostra scelta possiamo comunque sia effettuarla basandoci sulle caratteristiche principali di ognuno dei tre sistemi operativi.
iOS-Windows 8-Android
(immagine dal web)

iOS di Apple.
Per chi ha già una certa familiarità con un iPhone o Mac OS, può benissimo continuare la sua user experience in tutta semplicità. Dispone di una quantità infinita di app da scaricare dal suo App Store. Dunque l'ideale per un'uso multimediale e per la visualizzazione delle immagini che con il display a Retina di terza generazione, diventa pressoché impossibile trovare eguali in giro.

Android di Google.
Se la nostra passione per la personalizzazione è forte ed irrefrenabile, allora conviene dirottare l'attenzione verso il sistema operativo di Google, Android. Nel complesso decisamente più articolato rispetto ad iOS, ma è altrettanto fornito di versatilità senza pari, non a caso è equipaggiato nella maggior parte dei dispositivi mobili in commercio. Nella sua più recente versione Jelly Bean, ha assunto anche un gradevole aspetto estetico, fornendo infinite possibilità d'utilizzo.

Windows 8 di Microsoft.
Ovvero sia il mondo del business, con tutta l'esperienza di Microsoft a portata di touch! Ideale per chi ne fa un uso lavorativo e studio, con uno strumento eccellente come quello di Office, e per chi ha la necessità di condividere file e documenti tramite cloud. Le app nel Windows Store non saranno all'altezza della qualità e della quantità dei precedenti OS ma hanno un margine di miglioramento notevole.

Concludendo possiamo dunque affermare che iOS è puro divertimento, Android è tecnologia e personalizzazione, mentre Windows 8 è lavoro e studio. (computer idea)



01/05/14

Mercato | BlackBerry | "Meglio guardare al bicchiere mezzo pieno".

BlackBerry Q10 e Z10 (immagine dal web)
Grazie al successo oltre le aspettative ottenuto dalle new entry dei modelli nuovi Q10 e Z10, BlackBerry preferisce guardare al..."bicchiere mezzo pieno".

BlackBerry ha di recente rivisto rialzare le stime riguardo le vendite dei propri dispositivi per tutto il 2013. Se pensiamo che questa quota era ferma soltato poco tempo fa a 11 milioni, a fine giorno BlackBerry ha innalzato tale previsione, facendola balzare a 14 milioni di dispositivi venduti.

A quanto pare i nuovi modelli dell'azienda canadese stanno avendo molti consensi sia in casa propria che nel mercato britannico, invece nelgi Stati Uniti la concorrenza spietata di iOS e Android non ha ancora consentito agli smartphone più recenti di BlackBerry di ritagliarsi un ruolo di primo piano, in particolare al di fuori del settore business. (computer idea)

31/03/14

Tim Cook festeggia Office su iPad!

Appena Office è sbarcato sul AppStore di Apple il CEO di Cupertino, Tim Cook, ha subito festeggiato l'avvenimento con un Tweet informando tutti i fan della nuova notizia.
L'applicazione di Microsoft permetterebbe di guardare e leggere tutti i file e contenuti di word, exel e power point che abbiamo nel nostro pc o mac. Ma non permetterebbe la creazione o modifica dal nostro iPad. Per far ciò ci vorrebbe un abbonamento a Office 365 dal costo di 99€ l'anno.

È proprio per questa ragione il CEO della mela esulta. Infatti per ogni abbonamento Office 365 che uno farà per poter usare la suite sul proprio iPad Cupertino ci guadagna il 30% del totale. 
Apple utilizza una strategia molto ferrea sugli sviluppatori che vogliono offrire abbonamenti che vanno oltre i classici contenuti iPad.
Tim Cook festeggia l'arrivo
di Office sul Appstore
Per Microsoft non potevano fare eccezioni (e davanti a questi risultati sicuramente non volevano fare eccezioni). 

Per troppi anni la gente vociferava su una suite di Office per iPad ma non arrivava mai. Avvolte per ritardi o cambi di programmi da parte di Microsoft e altre volte erano semplici e banali rumors. Ma ora si pensa anche che la suite ci abbia messo cosi tanto perchè non voleva stare alla regola del 30% di Apple.

Voi cosa ne pensate?

21/03/14

Batteria a carica...infinita | Svolta decisiva in casa Apple riguardo l'autonomia dei suoi iPhone!

Batteria a carica...infinita | Svolta decisiva in casa Apple riguardo l'autonomia dei suoi iPhone!

Non è di certo un segreto: la batteria non è mai stato il punto di forza degli iPhone. Apple non rimane però con le mani in mano e, almeno a livello di brevetto, teorizza la batteria smart: un sistema che assimila le abitudini dell’utente per ottimizzare il consumo energetico.
Non è dato sapere, tuttavia, se questa tecnologia verrà inclusa nel futuro iPhone 6. Croce e delizia dunque di ogni iPhone che si rispetti, la batteria dei device dalla mela "morsicata" tende a scaricarsi facilmente, tanto che spesso gli utenti lamentano di non riuscire ad arrivare a sera con un solo ciclo di carica.

Batteria mai scarica di Apple
Le dimensioni contenute dello smartphone, abbinate alle mille funzioni che il dispositivo è in grado di eseguire, determinano una condizione di vera e propria consumo energetico, sui cui al momento poco è dato fare.

Se poi consideriamo come il recente aggiornamento a iOS 7.1 pare essere ancora più dispendioso in termini di autonomia, il disagio aumenta ancor di più. Tutti i fastidi potrebbero però essere presto eliminati, così come svela una registrazione all’US Patent and Trademark Office. Il brevetto in questione illustra un sistema in grado di tenere traccia dei cicli di carica e consumo effettuati dall’utente, così come le sue attività giornaliere, affinché il software possa controllare automaticamente la carica energetica.

Ad esempio, nei momenti di scarso utilizzo, iOS potrebbe decidere di ridurre la frequenza del processore, di modificare la luminosità o disattivare il 4G per risparmiare energia, per poi riattivare quanto di sospeso quando l'utente ne ha realmente necessità. Il tutto, senza che l’utente se ne accorga, per il massimo della praticità. Nella deposizione del brevetto, Apple fornisce alcuni esempi del sistema. Il primo riguarda una sessione di gaming in una stanza a luce soffusa: iOS potrebbe decidere di ridurre lievemente la luminosità dello schermo, per fornire maggiore energia al processore e migliorare l’esperienza di gioco.

Il secondo, invece, illustra un utente recatosi in un bar per una pausa caffè: dopo aver pagato il conto con un portafoglio virtuale, iOS ipotizzerebbe per quanto tempo il cliente rimarrà seduto al tavolino, disattivando così i servizi di geolocalizzazione GPS momentaneamente non utili.
Questa tecnologia, capace di assegnare più o meno energia alle componenti interne di iPhone a seconda delle necessità, è chiamata “Long Term Power Budgeting” e promette dei melafonini mai più scarichi. Già in passato Apple ha presentato un brevetto simile in concetto, oggi migliorato con questa ulteriore proposta.                                                                                         fonte (WEBNEWS)

30/01/14

La Gmail colpita da un bug | Controllate la vostra casella Gmail

Un bug potrebbe aver cancellato erroneamente alcuni messaggi su Gmail: Google invita tutti gli utenti a verificare nella casella di posta compreso il cestino e alla casella Spam.


La scorsa settimana Google ha risposto, sulle pagine del blog ufficiale, alle numerose segnalazioni degli utenti relative a problemi nella fruizione dei servizi. Il tutto è stato causato dall’implementazione di codice contenente un bug, che ha provocato uno stop delle piattaforme ed ha colpito il 10% degli account e si è protratto per circa 25 minuti. Complice il fuso orario, da noi in pochi se ne sono accorti, in quanto il problema si è verificato nel corso della notte.

Oggi il team di bigG torna a parlare di un malfunzionamento, questa volta che riguarda in modo specifico Gmail. Secondo un messaggio di notifica comparso oggi sul display dell’utenza, nel periodo compreso tra il 15 e il 22 gennaio potrebbe essersi verificata l’eliminazione involontaria di alcuni messaggi, mentre altri potrebbero essere stati contrassegnati erroneamente come spam. 

La versione di Gmail accessibile tramite browser mobile
Potresti essere stato interessato da un recente problema di Gmail, che ha inavvertitamente causato alcune azioni (ad esempio l’eliminazione dei messaggi o l’attribuzione dell’etichetta “spam”) su messaggi diversi da quello visualizzato. Il bug si è verificato tra il 15 e il 22 gennaio e, al momento, è stato risolto. L’invito, rivolto a tutti, è dunque quello di verificare appena possibile tra la posta eliminata e all’interno della directory Spam. Al momento non è dato a sapere quale sia la percentuale di utenti coinvolta, perciò si consiglia di dare un’occhiata alla propria casella e verificare quanto prima. Stando alle informazioni diffuse, sono potenzialmente a rischio coloro che hanno utilizzato l’applicazione ufficiale su dispositivi iOS, la versione offline della piattaforma e quella accessibile tramite browser mobile. Meglio verificare il Cestino e la cartella Spam prima del 14 febbraio 2014, così da poter identificare l’eventuale presenza di messaggi eliminati o contrassegnati come spam per errore, spostandoli tra la posta in arrivo. Infine Google si è scusato per qualsiasi inconveniente.

26/01/14

Fare foto dall'alto ora è possibile con Pocket Drone

The Pocket Drone un drone piccolo e leggero, da comandare anche tramite app su smartphone e tablet. L’interesse nei confronti dei droni è in forte crescita. Lo dimostrano iniziative come Amazon Prime Air per la consegna a domicilio delle merci, ma anche la diffusione di dispositivi realizzati esclusivamente a fini ludici. 


Un’ulteriore conferma arriva dalle pagine di Kickstarter: i responsabili del progetto The Pocket Drone hanno lanciato pochi giorni fa la campagna di crowd funding necessaria per ottenere i 35.000 dollari necessari ad avviare la commercializzazione del prodotto. Il successo è andato fin da subito ben oltre le più rosee aspettative: con ancora un mese e mezzo a disposizione per raccogliere fondi, l’investimento complessivo dei backer (coloro che finanziano i progetti con il proprio denaro) ha già superato i 365.000 dollari, più di dieci volte quanto sperato inizialmente.

Pocket Drone
Il punto di forza è rappresentato dalle dimensioni estremamente compatte (può essere chiuso e tenuto in tasca) e dalla facilità di utilizzo. Bastano infatti 20 secondo per preparare il tricopter al volo, da controllare tramite un apposito radiocomando oppure attraverso un’applicazione per smartphone o tablet Android e iOS. Inoltre, il codice del software è open source, dunque in futuro potrà contare sull’integrazione di novità da parte degli sviluppatori di tutto il mondo. The Pocket Drone ha un’autonomia che gli permette di restare in volo fino a 20 minuti e offre un attacco standard per la fotocamera, utile per immortalare un paesaggio dall’alto. Il telaio è costruito con elementi in fibra di carbonio o resine plastiche resistenti agli urti, che assicurano all’intera struttura un buon grado di solidità. Tra le funzionalità più interessanti anche quella che permette di stabilire in anticipo un percorso ben preciso da seguire, lasciando che sia poi il GPS integrato a guidare il piccolo velivolo senza alcun intervento umano. Per quanto riguarda il prezzo, in questa fase di crowd funding l’acquisto del drone richiede una spesa pari a 445 dollari, ai quali se ne devono aggiungere altri 50 per chi desidera il kit con il controller.

06/12/13

Nelle previsioni di IDC nel 2014 Android ed iOS si confronteranno a suon di tablet e smartphone!

Secondo quanto emerge dalle previsioni di IDC, nel prossimo anno, il 2014, l'ecosistema Android di Google sfiderà iOS di Apple nel 2014, a suon di tablet e smartphone.
L’aumento degli introiti e il numero di download presso lo store online Google Play per i dispositivi Android andrà crescendo. Le previsioni dicono anche di una diminuzione, di contro, dei ricavi e del numero di download presso l'App Store di Apple nello stesso periodo dell’anno che sta per entrare, in base ai dati raccolti da IDC, con i relativi risultati che saranno pari o poco più alti rispetto a quelli del 2013.
Ecco cosa ha affermato IDC nello specifico:
L'assalto ai dispositivi cellulari continuerà nel 2014 con un fatturato per i tablet in crescita del 18% e per gli smartphone del 12%. La community Android, guidata da Samsung, manterrà il suo vantaggio in termini di volume nel corso del prossimo anno superando Apple, mentre Apple manterrà stabile il suo margine operativo grazie al maggiore prezzo medio di vendita dei suoi prodotti e grazie al suo ecosistema consolidato di applicazioni.
Android vs iOS secondo IDC nel 2014

Ci sarà più spazio per Microsoft, che ha bisogno di raddoppiare rapidamente l'interesse degli sviluppatori nella sua piattaforma mobile Windows.
Gli investimenti cresceranno del 25% nel 2014 per le soluzioni cloud, raggiungendo oltre 100 miliardi di dollari, IDC prevede. "Una battaglia sarà per gli sviluppatori che potranno creare le applicazioni cloud-based e soluzioni che serviranno ad alimentare la crescita del mercato", secondo la società di ricerca.

Secondo IDC, poi, il 2014 sarà un anno in cui vedremo crescere i volumi di vendita di dispositivi mobili fino a 270.5 milioni di unità, per una percentuale di circa il 22% su base annuale. Tuttavia, anche se ci sarà una crescita, questa sarà inferiore rispetto a quanto avvenuto nel 2013 rispetto allo scorso anno. Questo perchè è in crescita il numero di phablet venduti (smartphone dal grande display) e, di conseguenza, si prevede in calo il numero di tablet con display da 7-8 pollici venduti.
E la cattiva notizia? Il mercato dei PC sarà messo ancora di più "sotto stress" con un fatturato a livello mondiale che calerà del 6% su base annua.
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