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11/10/15
#Wearable: #Microsoft #Band #ufficiale la seconda ...
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Vito Ienna

04/10/15
#Microsoft #svela #Lumia 950 #scheda tecnica sul #...
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Vito Ienna
#Microsoft #svela #Lumia 950 #scheda tecnica sul #...: I nuovi Microsoft Lumia che saranno i top di gamma della casa di Redmond verranno presentati la prossima settimana ma a qualcuno è sfuggito...
02/10/15
#Microsoft: #Windows 10 non viola #privacy #utenti...
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Vito Ienna
#Microsoft: #Windows 10 non viola #privacy #utenti...: Microsoft riafferma la sua volontà di non spiare gli utenti con Windows 10, lo annuncia in un post sul blog ufficiale di Windows per rispon...
23/09/15
#Microsoft #Lumia 950: 1° versione di #Windows 10?...
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#Microsoft #Lumia 950: 1° versione di #Windows 10?...: Si avvicina sempre più l'arrivo dei Lumia 950 e Lumia 950 XL i nuovi smartphon Lumia di Microsoft, nuove voci dicono che saranno presen...
22/08/15
#Surface Pro 4 #Smartphone #Lumia e #Band 2 #Rumor...
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Vito Ienna
UNIVERSO NOKIA: #Surface Pro 4 #Smartphone #Lumia e #Band 2 #Rumor...: Alcuni rumor affermerebbero che sarà il mese di ottobre quello scelto da Microsoft per lanciare il nuovo Surface 4 assieme ai nuovi modelli...
18/10/14
Cambia pure il "paradiso fiscale" irlandese
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Vito Ienna
Cambia pure il paradiso fiscale irlandese! I benefici goduti dalle cosiddette aziende "over the top", sarebbero ormai destinate a mutare, almeno per quel che concerne l'Europa.
C'era una volta il paradiso fiscale irlandese.
Prima d'ora, l'Irlanda era stata preferita da molte aziende per insediarvi la propria sede amministrativa. Il motivo è semplice, infatti il Governo di Dublino mette a disposizione le agevolazioni generate da una tassazione agevolata differentemente quanto capita di trovare in altri Paesi dell'Unione Europea, garantendo alle società più celebri e meglio strutturate notevoli risparmi.
Tassazione da record.
A tal proposito, gli introiti appartenenti alle società irlandesi, sono soggetti ad una tassazione davvero minimale, equivalente al 12,5% e usufruendo del cosiddetto meccanismo fiscale ovvero sia il "Double Irish", le aziende avranno modo di muovere i loro profitti generati in Paesi dove le tasse sono più pesanti verso l'Irlanda. Negli anni '80 Apple è stata l'azienda che ha svolto un'azione che ha fatto storia per ciò che riguarda l'utilizzo a proprio vantaggio del "Double Irish".
Il paradiso chiude.
A seguito le recriminazioni che sono giunte in maniera copiosa dalle altre nazioni europee e non (Il Senato USA muove accuse ad Apple: non paga le tasse; per non parlare degli inglesi con Facebook: il social network paghi le tasse; Out out su Google e sugli altri colossi in materia di tasse?; Tasse: il Parlamento inglese richiama Google ed Amazon), l'Irlanda ha maturato la decisione di non voler più rimanere il "paradiso fiscale" delle multinazionali. Michael Noonan, il ministro delle finanze irlandese, a provato che il meccanismo del "Double Irish" non potrà più essere adottato dalle aziende che decideranno di aprire una sede in Irlanda, a partire dal prossimo anno.
Tutte le altre società (si pensi quindi a Google, Apple, Microsoft, Oracle & C.) avranno invece tempo fino al 2020 per riorganizzarsi.
14/08/14
Smartwatch | Orologi intelligenti
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Vito Ienna
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Smartwatch gli orologi intelligenti |
Gli smartwatch inaugurano una nuova era di tecnologia indossabile Jamie Carter ne prova quattro tra i più innovativi.
Che cos'è uno smartwatch?Un orologio è "smart" se prova a fare qualcosa di più che limitarsi a dire che ore sono - no, non basta che abbia anche la calcolatrice - e se si integra con un altro dispositivo. Per farlo, usa una connessione bluetooth per scambiare dati, riprodurre musica e addirittura permettere a chi lo porta di rispondere a una telefonata grazie all'altoparlante e al microfono incorporati. Alcuni smartwatch hanno anche sensori GPS e accelerometri, ma per ora sono per lo più accessori per gli smartphone.
Lo smartwatch può sostituire uno smartphone?
Non ancora: la maggior parte si basa su un cordone ombelicale bluetooth che li collega a uno smartphone da cui ricavano i dati e la connessione 3G. Possono dirvi al volo che cosa accade sul telefonino, ma in genere pigolano malinconici se si interrompe il collegamento bluetooth. Persino gli smartwatch più recenti dipendono da un iPhone o da un apparecchio Android, ma presto potremo aspettarci orologi indipendenti con una connessione dati autonoma.
Ci saranno smartwatch Apple, Microsoft o Google?
Di tutti e tre si dice che proporranno ognuno un loro smartwatch, ma è ancora tutto da vedere. Se questi grandi marchi ci si metteranno può cambiare tutto. Si prevede che la tecnologia indossabile in grado di interagire con gli smartphone avrà un gran successo - pensiamo ai Google Glass, per esempio - e quindi sembra inevitabile che gli orologi supertecnologici siano il prossimo gadget di cui non è si potrà fare a meno.(science)
13/08/14
Un navigatore dentro casa?
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Vito Ienna
La moltitudine degli utilizzatori di smartphone si è abituata a sapere esattamente dove si trova in ogni momento.
Uno degli ultimi ambiti rimasti fuori dalle cartine è lo spazio sotto il nostro tetto, ma cambierà anche questo. Varie società lavorano a servizi di localizzazione che seguiranno i nostri movimenti in casa e tracceranno addirittura la mappa dell'interno delle nostre abitazioni. Questi nuovi sistemi non si basano sul GPS, e non è neppure probabile che venga lanciata una nuova generazione di satelliti superpotenti.Useranno invece in modi nuovi tecnologie già comprese nei nostri gadget. Per esempio WiFiSlam - comprato di recente dalla Apple - si basa sull'identificazione dei punti wifi per ottenere la precisione vantata di 2,5 metri. Misura la potenza del segnale wifi rilevato dal telefonino per stimare la nostra distanza dal router e tiene d'occhio i dati degli accelerometri e dei giroscopi del telefono per avere un'idea dei nostri movimenti. Unendo i due insiemi di dati, WiFiSlam determina con precisione la nostra posizione all'interno di un edificio. Con una quantità sufficiente di dati analoghi da centinaia di telefoni, può creare mappe di ambienti interni: non solo centri commerciali e uffici ma anche, in teoria, la nostra stessa abitazione. Ci sono anche altri metodi. Attualmente alcuni centri commerciali stanno utilizzando speciali nodi bluetooth per aiutare i clienti a orientarsi negli ambienti affollati. E quasi trent'anni fa l'Olivetti Research Centre di Cambridge fece qualcosa di simile con i suoi "badge attivi", usando sensori di infrarossi nelle stanze per seguire la posizione di chi portava i badge.
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Un navigatore in casa? |
Ovviamente sapere dove ci troviamo è utile solo se abbiamo delle ottime mappe, e naturalmente Google, Microsoft e Nokia stanno costruendo le loro mappe di interni e immagini in stile Street View di luoghi pubblici. lo personalmente non vedo l'ora. Un tempo lavoravo in un edificio della BBC noto non solo per i programmi televisivi che trasmetteva ma anche per i suoi corridoi infiniti e le planimetrie complesse. Perdersi era la norma, e la maggior parte delle riunioni cominciava in ritardo perché qualcuno era al piano sbagliato o - spesso - addirittura nella struttura sbagliata. D'altronde la precisione sempre crescente con cui i nostri telefoni sanno dove si trovano, e quindi dove ci troviamo noi, solleva molte preoccupazioni. La Apple passò dei guai un paio d'anni fa, quando si venne a sapere che gli iPhone tenevano registrati per mesi i dati relativi alla posizione dell'utente e che questi dati si potevano scaricare e consultare con facilità. Sapere in quale camera d'albergo si trova qualcuno e chi altro c'è con lui è proprio il tipo di dati personali sensibili che le leggi sulla privacy devono proteggere.
Ma finora i fatti fanno pensare che le società siano ben liete di consegnarli alle autorità, usarli per il marketing o semplicemente perderseli. Questo ci fa notare ancora una volta che i nostri telefoni sono sensori multisorgente molto complessi che, già che ci sono, possono anche fare telefonate e navigare in rete. E ci deve far pensare con attenzione a come vengono condivisi i dati che raccolgono e a chi li controlla.(science)
21/05/14
Arriva il tablet super sottile di Microsoft: Surface Pro 3
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Galadriel
New York, Microsoft ha lanciato un nuovo tablet con schermo grande da 12 pollici, della linea Surface Pro 3, un potente tablet dalle grandi dimensioni ma caratterizzato da un corpo sottilissimo.
"E' il tablet che rimpiazzerà il computer portatile": con questo slogan il colosso di Redmond presenta il Surface Pro 3. Secondo le ricerche di mercato effettuate da Microsoft, il 96% degli utenti iPad possiede anche un laptop e dunque l’obiettivo era quello di realizzare un prodotto che ne unisse entrambe le caratteristiche.Con un corpo di 9,1mm di spessore, incredibilmente sottile, che include una scocca posteriore argentata, Surface Pro 3 è basato su un display con diagonale da 12 pollici con risoluzione da 2160 x 1440 pixel e aspecto ratio 3:2. Pesa 800 grammi, dunque non è certo eccessivamente pesante se si considerano le sue generose dimensioni.Trasformabile rapidamente in un labtop, il nuovo Surface da 12 pollici dispone di un cavalletto estraibile che lo rende particolarmente ideale per la digitazione via touch o per una facile visualizzazione dei contenuti.
Scontato che il nuovo tablet è stato progettato sopratutto per i professionisti che necessitano un accesso alle app per ambiente desktop, come ad esempio Photoshop. Microsoft ha infatti fatto salire sul palco di New York, Adobe, per mostrare una nuova versione di Photoshop per Windows ottimizzata per l'interazione con il touch screen, ad esempio sarà possibile ingrandire una fotografia e manipolarla utilizzando il pennino stilo; proprio tramite lo stesso sarà inoltre possibile scrivere delle note e condividerle immediatamente agli altri utenti.
All'interno del Surface Pro 3 c'è un velocissimo processore Intel Core i7. Inoltre è possibile usufruire di tutte le funzionalità di Windows 8.1 grazie a touch, pennino stilo Surface o mouse, che in questo caso si può connettere tramite la porta USB 3.0 integrata. Per l’occasione Microsoft ha anche progettato nuove type cover, che saranno disponibili in diverse colorazioni e che avranno un trackpad molto più grande (del 68%) rispetto a quello visto sugli altri tablet Surface.
Nella presentazione, il colosso dell'hi-tech ora guidato da Satya Nadella, ha insistito anche sulla leggerezza del tablet che ha un peso di 800 grammi. Sarà disponibile in Italia ad agosto. Negli Usa il prezzo parte da 799 dollari fino ad un massimo di 1949 dollari per la versione più potente e con più memoria.
VIDEO
19/05/14
Previsioni per il futuro | Una crescita continua per i tablet.
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Vito Ienna
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Il futuro dei tablet in crescita (immagine dal web) |
Stiamo parlando di numeri come 276 milioni di unità tablet vendute, contro i 289 milioni per i PC, numeri che mettono in luce l'ormai prossimo sorpasso definitivo, previsto per il prossimo anno. Nel 2015, a quanto pare, dovremmo assistere all'inizio della fine per il mercato dei PC, già in affanno da qualche anno, a causa sia degli effetti nefasti della crisi economica, sia per l'avvento dei tablet e smartphone. Tra il 2012 ed 2013, infatti, si calcola che il numero di di computer sia calato di quasi 40 milioni di unità, a fronte di un aumento di tablet che invece hanno visto un incremento stratosferico nello stesso periodo: dai 120 agli oltre 200 milioni di pezzi venduti in tutto il mondo!
Per quel che concerne invece i sistemi operativi, non c'è storia: il futuro, cosi come il presente, è in mano saldamente a Google con il suo OS Android! Le previsioni future dicono di qualcosa come un miliardo di dispositivi venduti nel 2014, seguito a ruota da Microsoft e Apple. Windows dovrebbe attestarsi a circa 380 milioni di unità, mentre OS x e iOS raggiungeranno insieme i 350 milioni o poco più. Questi dati non devono certo influenzare la nostra scelta nell'acquisto di un tablet, ma è bello sapere che anche noi, con il nostro piccolo acquisto possiamo fare la differenza quando si parla di grandi numeri. (computeridea)
15/05/14
Non c'è problema | Microsoft Surface Pro | Cosa è capace di fare Windows 8!
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Vito Ienna
Il Surface Pro è senz'altro l'espressione di Microsoft di far vedere cosa è in grado di fare il suo sistema operativo Windows 8, nelle giuste condizioni!
Non dimentichiamoci che il nuovo sistema operativo di Microsoft è stato concepito in funzione dei controlli touch e come tale trova la sua giusta completezza ed espressione esattamente in un tablet.
Il Surface Pro è equipaggiato con la speciale Touch Cover, e non ha assolutamente nulla da invidiare a qualunque altro computer portatile in termini di potenza ed eleganza.
Il processore è un Intel Cire i5 a 1,7 Ghz, 4GB di RAM e display da 10,6 pollici Full HD, e rappresentano una dotazione in grado di sopportare il peso di qualsiasi software, ad eccezione per i più pesanti e specifici. Il Surface Pro è il compagno ideale di lavoro per chi viaggia ed ha la necessità di potenza ed affidabilità, curato in ogni suo dettagli, possiede un design davvero accattivante, nonché una solidità davvero elevata con uno spazioso e luminoso schermo.
Le uniche vere pecche sono date dal "peso" del sistema operativo che fa si di rendere inutile la versione da 64 GB e dal prezzo un tantino troppo elevato, 899.00€ per la versione da 64GB e 999.00€ per quella da 128GB, a cui va aggiunto il costo della Touch Cover o della Type Cover, assolutamente necessarie per avere una tastiera fisica, che e rispettivamente di 119.00€ e 129.00€. (computeridea)
Non dimentichiamoci che il nuovo sistema operativo di Microsoft è stato concepito in funzione dei controlli touch e come tale trova la sua giusta completezza ed espressione esattamente in un tablet.
Il Surface Pro è equipaggiato con la speciale Touch Cover, e non ha assolutamente nulla da invidiare a qualunque altro computer portatile in termini di potenza ed eleganza.
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Surface Pro (immagine dal web) |
Il processore è un Intel Cire i5 a 1,7 Ghz, 4GB di RAM e display da 10,6 pollici Full HD, e rappresentano una dotazione in grado di sopportare il peso di qualsiasi software, ad eccezione per i più pesanti e specifici. Il Surface Pro è il compagno ideale di lavoro per chi viaggia ed ha la necessità di potenza ed affidabilità, curato in ogni suo dettagli, possiede un design davvero accattivante, nonché una solidità davvero elevata con uno spazioso e luminoso schermo.
Le uniche vere pecche sono date dal "peso" del sistema operativo che fa si di rendere inutile la versione da 64 GB e dal prezzo un tantino troppo elevato, 899.00€ per la versione da 64GB e 999.00€ per quella da 128GB, a cui va aggiunto il costo della Touch Cover o della Type Cover, assolutamente necessarie per avere una tastiera fisica, che e rispettivamente di 119.00€ e 129.00€. (computeridea)
28/04/14
Silicon Valley avrà una seconda stagione
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Unknown
HBO, canale americano, a inizi di questo mese ha mandato in onda per la prima volta la serie televisiva Silicon Valley e solo dopo 3 puntate hanno gia deciso di rinnovare il contratto per un'altra stagione.
Probabilmente per il grande successo che sta già riscuotendo negli USA.
Silicon Valley è una serie comica e molto divertente che parla di un gruppo di programmatori che abitano assieme e che cercano di "sopravvivere" e di farsi un nome nel caotico e distruttivo mondo di Silicon Valley.
Probabilmente non piacerà a tutti questa serie. Molto incentrata sulla tecnologia sicuramente interesserà a molti appassionati del genere e a tanti geek.
Potremo dire che somiglia alla sitcom The Big Bang Theory ma, ovviamente, con uno stile più serio e maturo.
Silicon Valley non è ancora arrivata in Italia ma si pensa che a metà autunno arrivi nei nostri canali la prima stagione.
Qui sotto vi lascio il trailer della prima stagione.
Probabilmente per il grande successo che sta già riscuotendo negli USA.
Silicon Valley è una serie comica e molto divertente che parla di un gruppo di programmatori che abitano assieme e che cercano di "sopravvivere" e di farsi un nome nel caotico e distruttivo mondo di Silicon Valley.
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Silicon Valley, serie della HBO |
Potremo dire che somiglia alla sitcom The Big Bang Theory ma, ovviamente, con uno stile più serio e maturo.
Silicon Valley non è ancora arrivata in Italia ma si pensa che a metà autunno arrivi nei nostri canali la prima stagione.
Qui sotto vi lascio il trailer della prima stagione.
26/04/14
Windows 8.1 | Ad agosto termina il supporto per la versione del OS di Microsoft.
Pubblicato da
Vito Ienna
La fine del supporto a Windows 8.1, detronizzato da Windows 8.1 Update, è stata prorogata da Microsoft per il mese di agosto.
Dopo le tante e sentite proteste da parte delle imprese interessate, Microsoft proroga fino ad agosto, fornendo altri 3 mesi e mezzo di supporto ulteriore per Windows 8.1, l’aggiornamento della versione Windows 8 del sistema operativo, che pian piano sta andando sparendo per fare posto a Windows 8.1 Update.
Microsoft aveva dato comunicazione che nessun aggiornamento (particolarmente di sicurezza) sarebbe stato più fornito per Windows 8.1 dopo la metà di maggio. Unica possibilità per ovviare a questa decisione, era di installare d’urgenza Windows 8.1 Update oppure restare con Windows 8 (che continua da parte sua ad essere aggiornato). Un periodo inaccettabile per la grandi aziende e le grandi organizzazioni che avevano iniziato ad aggiornare e hanno fatto sentire il loro disappunto a Microsoft.
Sono sul banco degli imputati i problemi evidenziati per l’installazione di Windows 8.1 Update con lo strumento di aggiornamento Windows Server Update Services (WSUS) e con la migrazione verso Windows 8.1. Passare alla versione Update in corso d’opera necessita altri test e nuovi processi di validazione. La fine del supporto a Windows 8.1 si prevede ora per il 12 agosto.
Microsoft ha dunque dismesso con la sua stessa politica sul ciclo di vita del software che prevedeva una durata di 2 anni prima della fine del supporto della versione RTM di un sistema operativo o di un service pack. Windows 8.1 ha esordito ad ottobre 2013 e quindi il supporto è durato soltanto 10 mesi. Gli esperti poi continuano a segnalare che è prevista una seconda versione di Windows 8.1 Update.
Dopo le tante e sentite proteste da parte delle imprese interessate, Microsoft proroga fino ad agosto, fornendo altri 3 mesi e mezzo di supporto ulteriore per Windows 8.1, l’aggiornamento della versione Windows 8 del sistema operativo, che pian piano sta andando sparendo per fare posto a Windows 8.1 Update.
Microsoft aveva dato comunicazione che nessun aggiornamento (particolarmente di sicurezza) sarebbe stato più fornito per Windows 8.1 dopo la metà di maggio. Unica possibilità per ovviare a questa decisione, era di installare d’urgenza Windows 8.1 Update oppure restare con Windows 8 (che continua da parte sua ad essere aggiornato). Un periodo inaccettabile per la grandi aziende e le grandi organizzazioni che avevano iniziato ad aggiornare e hanno fatto sentire il loro disappunto a Microsoft.
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Windows 8.1 Update |
Sono sul banco degli imputati i problemi evidenziati per l’installazione di Windows 8.1 Update con lo strumento di aggiornamento Windows Server Update Services (WSUS) e con la migrazione verso Windows 8.1. Passare alla versione Update in corso d’opera necessita altri test e nuovi processi di validazione. La fine del supporto a Windows 8.1 si prevede ora per il 12 agosto.
Microsoft ha dunque dismesso con la sua stessa politica sul ciclo di vita del software che prevedeva una durata di 2 anni prima della fine del supporto della versione RTM di un sistema operativo o di un service pack. Windows 8.1 ha esordito ad ottobre 2013 e quindi il supporto è durato soltanto 10 mesi. Gli esperti poi continuano a segnalare che è prevista una seconda versione di Windows 8.1 Update.
11/04/14
Una carica veloce | Soltanto 30 secondi per ricaricare la batteria di uno smartphone!
Pubblicato da
Vito Ienna
Una carica veloce. Soltanto 30 secondi per ricaricare la batteria di uno smartphone!
Si tratta di una batteria speciale realizzata da una startup israeliana che fa uso di nuovi materiali per gli elettrodi e nano-cristalli che fungono da elettrolita.
La messa in vendita è prevista per l'anno 2016. StoreDot, questo il nome della startup israeliana che ha garantito la produzione e la sucessiva vendita di una batteria che potrà ricaricarsi in soli 30 secondi. Solitamente gli smartphone raggiungono molto di rado la fine della giornata, visto la grande attività incentrata attorno ad esso: email, sms, telefonate, chat, navigazione nel web, appunti etc etc etc, sottoponendo l’hardware ed il software ad un fortissimo stress. Gli utenti sapranno certamente apprezzare la possibilità, fornita da questa batteria speciale di ridurre i tempi di attesa: unica limitazione sarà quella di trovare una presa di corrente.
La batteria in oggetto, realizzata da StoreDot ha oltretutto il vantaggio di essere ecologica, in quanto non fa uso di materiali tossici. Durante la conferenza Microsoft Think Next a Tel Aviv, attraverso un Samsung Galaxy S4, è stato dato dimostrazione del suo funzionamento.
Il prototipo della batteria ha una dimensione alquanto generosa, ma è prevista in futuro la sua miniaturizzazione, in maniera tale da integrarla come dotazione nella confezione d'acquisto degli smartphone. Inoltre, al momento non raggiunge la massima capacità, ma la startup israeliana ha garantito di riuscire ad essere in grado di risolvere questi problemi nei prossimi due anni. La produzione di massa e la commercializzazione sono dunque previste per la fine del 2016. Invece degli ioni di litio, StoreDot farà dunque uso dei peptidi.
Il processo di auto-assemblaggio di queste molecole, formate da catene di aminoacidi, può essere manipolato per creare nano-cristalli (o nanodot), sfere dal diametro di appena 2,1 nanometri. L’azienda ha di conseguenza realizzato un elettrodo costituito da nuovi materiali, denominato MFE acronimo di Multi Function Electrode, che funziona allo stesso tempo come un super condensatore (carica veloce) e un elettrodo di litio (scarica lenta).
Nell’elettrolita sono stati immersi i nanodot. Per proseguire le sue ricerche, StarDot ha ottenuto finanziamenti per 6,25 milioni di dollari. Uno degli investitori è «un produttore di smartphone asiatico». È probabile che nel 2017 vedremo la batteria biologica integrata nel Galaxy S8. Fonte (webnews.it)
Si tratta di una batteria speciale realizzata da una startup israeliana che fa uso di nuovi materiali per gli elettrodi e nano-cristalli che fungono da elettrolita.
La messa in vendita è prevista per l'anno 2016. StoreDot, questo il nome della startup israeliana che ha garantito la produzione e la sucessiva vendita di una batteria che potrà ricaricarsi in soli 30 secondi. Solitamente gli smartphone raggiungono molto di rado la fine della giornata, visto la grande attività incentrata attorno ad esso: email, sms, telefonate, chat, navigazione nel web, appunti etc etc etc, sottoponendo l’hardware ed il software ad un fortissimo stress. Gli utenti sapranno certamente apprezzare la possibilità, fornita da questa batteria speciale di ridurre i tempi di attesa: unica limitazione sarà quella di trovare una presa di corrente.
La batteria in oggetto, realizzata da StoreDot ha oltretutto il vantaggio di essere ecologica, in quanto non fa uso di materiali tossici. Durante la conferenza Microsoft Think Next a Tel Aviv, attraverso un Samsung Galaxy S4, è stato dato dimostrazione del suo funzionamento.
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Batteria ecologica |
Il prototipo della batteria ha una dimensione alquanto generosa, ma è prevista in futuro la sua miniaturizzazione, in maniera tale da integrarla come dotazione nella confezione d'acquisto degli smartphone. Inoltre, al momento non raggiunge la massima capacità, ma la startup israeliana ha garantito di riuscire ad essere in grado di risolvere questi problemi nei prossimi due anni. La produzione di massa e la commercializzazione sono dunque previste per la fine del 2016. Invece degli ioni di litio, StoreDot farà dunque uso dei peptidi.
Il processo di auto-assemblaggio di queste molecole, formate da catene di aminoacidi, può essere manipolato per creare nano-cristalli (o nanodot), sfere dal diametro di appena 2,1 nanometri. L’azienda ha di conseguenza realizzato un elettrodo costituito da nuovi materiali, denominato MFE acronimo di Multi Function Electrode, che funziona allo stesso tempo come un super condensatore (carica veloce) e un elettrodo di litio (scarica lenta).
Nell’elettrolita sono stati immersi i nanodot. Per proseguire le sue ricerche, StarDot ha ottenuto finanziamenti per 6,25 milioni di dollari. Uno degli investitori è «un produttore di smartphone asiatico». È probabile che nel 2017 vedremo la batteria biologica integrata nel Galaxy S8. Fonte (webnews.it)
07/04/14
Dopo Cortana arriva anche Windows in the Car
Pubblicato da
Unknown
Dopo Cortana, rivale diretto di Google Now e Siri, arriva anche Windows in the Car a far concorrenza al CarPlay di Apple.
Al Build 2014 abbiamo visto, da parte di Microsoft, degli importanti aggiornamenti e nuovi dispositivi. Tra le novità più interesanti vediamo Cortana, l'assistente vocale per Windows Phone e Windows 8.1, che punta ad essere il rivale diretto di Siri.
Windows in the Car, come il CarPlay di Apple, permetterà di ascoltare la propria musica, di fare chiamate, mandare messaggi, far partire delle app, cercare posti e avere indicazioni stradali tramite le proprie mappe. Tutto ciò, ovviamente, con l'aiuto di Cortana. Infatti basterà parlare al nuovo assistente vocale di Redmond mentre guidiamo, senza distogliere gli occhi dalla strada, per svolgere le varie attività citate prima.
Al Build 2014 abbiamo visto, da parte di Microsoft, degli importanti aggiornamenti e nuovi dispositivi. Tra le novità più interesanti vediamo Cortana, l'assistente vocale per Windows Phone e Windows 8.1, che punta ad essere il rivale diretto di Siri.
Altra novità altrettanto importante è il Windows in the Car. Con questa scelta Microsoft decide di buttarsi, anche lui come Apple, nel mondo automobilistico offrendo un prodotto per interagire con la macchina e col proprio dispositivo mobile.
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Windows in the Car |
Questo nuovo rivale di CarPlay ancora non sarebbe del tutto pronto ma sarebbe gia in gase di test. Quindi è molto probabile che tra non molto lo vedremo sul mercato. I primi a possedere il nuovo prodotto di Microsoft potrebbero essere la Fiat, BMW, Nissan, Kia e Ford che hanno gia una partnership con l'azienda.
06/04/14
Windows 8 provvede a rifarsi la facciata | Ad aprile il sostanziale update!
Pubblicato da
Vito Ienna
Windows 8 provvede a rifarsi la facciata. Ad aprile il sostanziale update! Il recente OS di Microsoft ha iniziato a dare adito a critiche sin dalla sua prima apparizione, che risale verso la fine del mese di ottobre del 2012.
A stuzzicare la sensibilità degli utenti non è stata soltanto la nuova e rivoluzionaria (fin troppo direi) interfaccia grafica, orfana del tanto reclamato pulsante di "start" ma anche il desktop cosi diverso da quello ormai entrato nella mente di chi per decenni ha fatto uso del sistema operativo Microsoft.
Tra i delusi si annoverano anche gli sviluppatori e i produttori: questi ultimi, affossati dai prezzi del nuovo sistema operativo, hanno messo sul banco degli imputati Microsoft, accusandola di essere la maggior responsabile del crollo verticale del mercato dei personal computer.
A maggio del 2013, con una lentezza degna di un elefante, Microsoft ammette la propria colpa. Tami Reller, responsabile del comparto marketing di Redmond, ammette pubblicamente che "c'è ancora molto da imparare".
Preambolo alla release 8.1 del sistema operativo, rilasciata ad ottobre dello stesso anno, 12 mesi esatti dall'inizio delle vendite di Windows 8. Più orientato ai computer, a discapito dei dispositivi touch, la nuova release ha solo parzialmente placato le critiche, nonostante al tanto vituperato desktop siano state apportate modifiche sostanziali, ritornando a svolgere quel ruolo di primo piano tanto caro agli utenti.
Ora, con l'aggiornamento 8.1 update 1, Microsoft spera di conquistare anche gli altri detrattori. Il Sole 24 Ore
A stuzzicare la sensibilità degli utenti non è stata soltanto la nuova e rivoluzionaria (fin troppo direi) interfaccia grafica, orfana del tanto reclamato pulsante di "start" ma anche il desktop cosi diverso da quello ormai entrato nella mente di chi per decenni ha fatto uso del sistema operativo Microsoft.
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Windows 8 |
Preambolo alla release 8.1 del sistema operativo, rilasciata ad ottobre dello stesso anno, 12 mesi esatti dall'inizio delle vendite di Windows 8. Più orientato ai computer, a discapito dei dispositivi touch, la nuova release ha solo parzialmente placato le critiche, nonostante al tanto vituperato desktop siano state apportate modifiche sostanziali, ritornando a svolgere quel ruolo di primo piano tanto caro agli utenti.
Ora, con l'aggiornamento 8.1 update 1, Microsoft spera di conquistare anche gli altri detrattori. Il Sole 24 Ore
31/03/14
Tim Cook festeggia Office su iPad!
Pubblicato da
Unknown
Appena Office è sbarcato sul AppStore di Apple il CEO di Cupertino, Tim Cook, ha subito festeggiato l'avvenimento con un Tweet informando tutti i fan della nuova notizia.
L'applicazione di Microsoft permetterebbe di guardare e leggere tutti i file e contenuti di word, exel e power point che abbiamo nel nostro pc o mac. Ma non permetterebbe la creazione o modifica dal nostro iPad. Per far ciò ci vorrebbe un abbonamento a Office 365 dal costo di 99€ l'anno.
È proprio per questa ragione il CEO della mela esulta. Infatti per ogni abbonamento Office 365 che uno farà per poter usare la suite sul proprio iPad Cupertino ci guadagna il 30% del totale.
Apple utilizza una strategia molto ferrea sugli sviluppatori che vogliono offrire abbonamenti che vanno oltre i classici contenuti iPad.
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Tim Cook festeggia l'arrivo di Office sul Appstore |
Per troppi anni la gente vociferava su una suite di Office per iPad ma non arrivava mai. Avvolte per ritardi o cambi di programmi da parte di Microsoft e altre volte erano semplici e banali rumors. Ma ora si pensa anche che la suite ci abbia messo cosi tanto perchè non voleva stare alla regola del 30% di Apple.
Voi cosa ne pensate?
25/03/14
Windows XP | Attenzione ai prelievi con il bancomat: gli hacher stanno aspettandoci. Meglio andare allo sportello.
Pubblicato da
Romolo Benedetti
8 aprile 2014, data fatidica per l'informatica. Infatti a partire da questo giorno Microsoft smetterà di fornire i supporti per l'aggiornamento e la protezione di Windows XP, il sistema operativo nato nel 2001 e più diffuso al mondo. Secondo il Financial Times tutti coloro che ancora utilizzano il sistema Windows XP, tra cui il 95% dei bancomat e circa il 40% dei pc, rischiano di subire gli attacchi degli hacker e dei virus.
Secondo i dati del gruppo di ricerca Netmarketshare, circa il 40% dei personal computer usano ancora Windows XP. Ma oltre ai PC, Windows XP è ancora il sistema operativo più utilizzato per il funzionamento dei bancomat e di alcuni dispostivi Pos. Inoltre, anche molti dispositivi medici girano con Windows XP. Questo sistema operativo non mette al riparo chi preleva alle casse elettroniche con un bancomat. Sembra che solo un terzo dei dispositivi riuscirà ad essere aggiornato, e quindi messo in sicurezza, prima dell'8 aprile. Timothy Rains, direttore dell'area Trustworthy Computing di Microsoft, lancia un allarme dicendo che c'è il 100% delle possibilità che gli hacker riescano ad individuare i punti deboli di Windows XP partendo dagli aggiornamenti dei sistemi operativi più recenti. La maggioranza delle aziende sta ancora oggi rimandando il costoso, nonché complesso, sistema di aggiornamento, anche perché in alcuni casi non basterà installare Windows 8.1, poiché gran parte dei vecchi computer con Windows XP non hanno i requisiti di sistema necessari per l'installazione dell'ultima versione del sistema operativo di Microsoft. Inoltre, molti sistemi informatici sono compatibili solo con Windows XP. L'unica soluzione al problema l'ha proposta la stessa Microsoft prolungando fino a luglio 2015 il supporto del suo sistema Antivirus Security Essentials per le banche. Insomma dall'8 aprile fate molta attenzione al bancomat. Nell'attesa che vengano aggiornati i sistemi andate a prelevare il contante direttamente allo sportello.
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18/03/14
Tablet dual boot Asus | Microsoft e Google non si fidano ed ordinano il ritiro dal mercato!
Pubblicato da
Vito Ienna
Tablet dual boot Asus | Microsoft e Google non si fidano ed ordinano il ritiro dal mercato!
Asus costretta a ritirare dal mercato i propri tablet a tastiera staccabile in quanto non è riuscita nell'intento di fare fronte alle aspettative di Microsoft e Google.
Finisce dunque l'avventura, senza neppure vedere il mercato del neo nato "Transformer Book Duet TD300" di Asus, ovvero sia il tablet ibrido con tastiera staccabile, in grado di funzionare sia con OS Windows 8.1 che con Android Jelly Bean.
Da quanto si apprende dall'articolo pubblicato sul Wall Street Journal, il dispositivo in oggetto, presentato in anteprima mondiale al recente Consumer Electronics Show di Las Vegas avuto luogo all'inizio del mese di gennaio, viene ritirato ed accantonato fino a data da destinarsi.
Ordine categorigo di Microsoft e Google!
Fermata dunque prima di partire la produzione, e conseguentemente nessuna commercializzazione che era stata prevista verso la seconda metà del 2014, per il tablet con ogni probabilità, più evoluto della categora "dual boot", quella a cui fanno riferimento i terminali che all'avvio del sistema permettono di scegliere quale software operativo utilizzare, nel caso specifico Windows e Android.
Così pare che sia stato deciso sia in casa Redmond che di Mountain View che avrebbe posto il veto alla vendita anche di altri modelli similari a quello in oggetto, solo per citarne alcuni: desktop all in one Transformer AiO P1801 e P1802 annunciati nel 2013.
Da questa debacle ad uscirne sconfitta non è soltanto Asus, ma anche Intel.
L'indiscrezione del Wsj, rafforzata poi dalla presunta conferma del blocco, confidata al giornale finanziario da un assemblatore dipendente di Asus, giunge dopo varie voci di "dissenso" nei confronti del Transformer Book Duet circolate, come hanno scritto nelle scorse settimane vari blog tecnologici, su tutti Digitimes in testa, nei dedali infinti dei due colossi americani. Microsoft, probabilmente, non ne vuol sapere di dare spazio al mondo business ad Android, di contro Google, non vuole certo facilitare la rincorsa di Windows nel segmento dei tablet.
Dichiarazioni ufficiali, da ambo le parti, non ce ne sono ma appare chiaro come l'idea di condividere fianco a fianco la promozione di un prodotto mobile ibrido a duplice piattaforma non è mai andanta a genio a nessuno. Eccezione fatta, ovviamente, per la casa taiwanese, storicamente un marchio che punta sull'estrema diversificazione del suo catalogo, e per Intel, che sui dispositivi dual Os ci credeva enormemente, al punto tale che per presentare il Transformer Book Duet TD300, a Las Vegas, era salito sul palco nientemeno il Ceo della casa di Santa Clara, Brian Krzanich. (ilsole24ore)
Asus costretta a ritirare dal mercato i propri tablet a tastiera staccabile in quanto non è riuscita nell'intento di fare fronte alle aspettative di Microsoft e Google.
Finisce dunque l'avventura, senza neppure vedere il mercato del neo nato "Transformer Book Duet TD300" di Asus, ovvero sia il tablet ibrido con tastiera staccabile, in grado di funzionare sia con OS Windows 8.1 che con Android Jelly Bean.
Da quanto si apprende dall'articolo pubblicato sul Wall Street Journal, il dispositivo in oggetto, presentato in anteprima mondiale al recente Consumer Electronics Show di Las Vegas avuto luogo all'inizio del mese di gennaio, viene ritirato ed accantonato fino a data da destinarsi.
Ordine categorigo di Microsoft e Google!
Fermata dunque prima di partire la produzione, e conseguentemente nessuna commercializzazione che era stata prevista verso la seconda metà del 2014, per il tablet con ogni probabilità, più evoluto della categora "dual boot", quella a cui fanno riferimento i terminali che all'avvio del sistema permettono di scegliere quale software operativo utilizzare, nel caso specifico Windows e Android.
Così pare che sia stato deciso sia in casa Redmond che di Mountain View che avrebbe posto il veto alla vendita anche di altri modelli similari a quello in oggetto, solo per citarne alcuni: desktop all in one Transformer AiO P1801 e P1802 annunciati nel 2013.
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Transformer Book Duet TD300 |
Da questa debacle ad uscirne sconfitta non è soltanto Asus, ma anche Intel.
L'indiscrezione del Wsj, rafforzata poi dalla presunta conferma del blocco, confidata al giornale finanziario da un assemblatore dipendente di Asus, giunge dopo varie voci di "dissenso" nei confronti del Transformer Book Duet circolate, come hanno scritto nelle scorse settimane vari blog tecnologici, su tutti Digitimes in testa, nei dedali infinti dei due colossi americani. Microsoft, probabilmente, non ne vuol sapere di dare spazio al mondo business ad Android, di contro Google, non vuole certo facilitare la rincorsa di Windows nel segmento dei tablet.
Dichiarazioni ufficiali, da ambo le parti, non ce ne sono ma appare chiaro come l'idea di condividere fianco a fianco la promozione di un prodotto mobile ibrido a duplice piattaforma non è mai andanta a genio a nessuno. Eccezione fatta, ovviamente, per la casa taiwanese, storicamente un marchio che punta sull'estrema diversificazione del suo catalogo, e per Intel, che sui dispositivi dual Os ci credeva enormemente, al punto tale che per presentare il Transformer Book Duet TD300, a Las Vegas, era salito sul palco nientemeno il Ceo della casa di Santa Clara, Brian Krzanich. (ilsole24ore)
06/03/14
Microsoft ci sta pensando bene | Sarà gratuita oppure a basso prezzo la versione di prova del Windows 8.1
Pubblicato da
Vito Ienna
Microsoft ci sta pensando bene. Sarà gratuita oppure a basso prezzo la versione di prova del Windows 8.1!
Appare evidente che stiamo ancora nel settore "rumor", ma chi è avezzo a captare in anticipo le mosse di Microsoft, pare si sia convinto che la Statunitense stia pensando bene un passaggio chiave per il futuro del sistema operativo Windows!
Quale? Semplice, distribuire l'ultima versione del software per la precisione la 8.1, gratuitamente, altrimenti a basso costo, introducendo il motore di ricerca Bing, applicazioni quali Xboxe Music e Video e l'universo dei suoi sterminati servizi online: dal programma di posta outlook a quello di storage OneDrive per arrivare a Skype. Si parla nello specifico di una Starter Edition, la più misera in termini di prestazioni, ma è il cambio di approccio ad assumere importanza particolare.
Come dicevo prima, niente di ufficiale, ma l'ipotesi ripresa da due siti tech sempre bene informati sulle questioni della casa di Redmond, The Verge e Zdnet, non è da escludere a priori. Per alcune valide ragioni.
La prima per altro ben nota, si rifà alla volontà (necessità direi...) di Microsoft di spingere gli utenti delle vecchie versioni di Windows verso il sistema a mattonelle animate, quello che ha segnato la svolta del software in chiave touch e in orbita app e quella che certifica di fatto la sfida (sottoforma di piattaforma integrata) che la compagnia di Bill Gates ha lanciato a Google ed Apple in campo mobile!
Perchè sarebbe una decisione logica
Se allargare la base installata con tutti i benefici (diretti e indiretti) sul fronte dei costi per le licenze che ne conseguirebbero a livello per i produttori Oem partner, è da considerarsi l'obiettivo prioritario, non meno importante è l'idea di mettere nella mani di chi usa un pc o un tablet i servizi e le applicazioni di Microsoft, dal motore di ricerca (dell'aggiornamento "Windows 8.1 with Bing" si legge tantissimo in Rete sebbene formalmente ancora non esista a livello di road map) al browser passando per le soluzioni cloud based.
Immaginiamo una versione gratuita o "low cost" di Windows 8.1 omnicomprensiva degli strumenti di comunicazione, storage e navigazione Web targati Microsoft: riscuoterebbe maggiore credito e popolarità presso gli utenti attualmente operativi su Windows 7?
Probabilmente sì, ed è (forse) questo pensiero su cui stanno riflettendo seriamente in quel di Redmond in attesa di presentare le doti di Windows 9 (nome in codice "Threshold), che dovrebbe essere svelato (e forse pure rilasciato) prossimamente in occasione della Build edizione 2014, la conferenza mondiale degli sviluppatori in programma a San Francisco a inizio aprile.
L'aggiornamento di Windows 8.1 arriverà con l'uscita di scena di Xp?
I due "eventi", il termine del supporto per Windows Xp e il rilascio del nuovo upgrade per Windows 8.1, dovrebbero più o meno coincidere a livello di date e siamo quindi intorno all'8 di aprile, quando è fissata l'interruzione degli aggiornamenti per il vecchio sistema operativo. Ce lo dice il blog Neowin, citando un tweet postato da Supersite for Windows e quindi prendiamo per buona la notizia. Per il momento, però, a godere delle ulteriori evoluzioni della piattaforma saranno gli utenti che appartengono al programma Msdn: a loro il compito e il privilegio di testare con mano se le modifiche in rampa di lancio (nuovi menu sensibili al contesto, capacità di bloccare le applicazioni touch alla barra delle applicazioni desktop, aggiunta di pulsanti dedicati di ricerca alla schermata Start) daranno al nuovo Windows quella spinta all'adozione che a Redmond si aspettano.
Nel frattempo, il conto alla rovescia per il pensionamento definitivo di Xp è iniziato: fra un mese Microsoft interromperà qualsiasi rilascio di patch di sicurezza e l'assistenza tecnica per il sistema operativo e a partire da sabato 8 marzo sui computer che hanno ancora installato il vecchio sistema e hanno attivato gli aggiornamenti automatici inizieranno a visualizzare messaggi di popup per ricordare agli utenti la scadenza di fine supporto.
Da Redmond, bene ricordarlo, hanno altresì confermato che la distribuzione degli aggiornamenti della suite Security Essentials proseguiranno per un altro anno e precisamente fino al 14 luglio 2015 e lo stesso faranno Mozilla e Google per i rispettivi browser. Resta però il fatto che Windows Xp in febbraio ha riguadagnato quote di mercato crescendo più di Windows 8.1.
L'ormai obsoleto software di Microsoft vanta attualmente, secondo le rilevazioni di NetApplications, una fetta su scala globale del 29,53%, 0,30 punti percentuali rispetto a gennaio. L'ultima versione della piattaforma si ferma invece al 10,68% (l'incidenza della release 8.1 è pari al 4,3%) mentre Windows 7 è sceso dal 49 al 47%. Per inciso la piattaforma di Microsoft è ancora installata su circa il 91% dei pc in attività sul pianeta.
Appare evidente che stiamo ancora nel settore "rumor", ma chi è avezzo a captare in anticipo le mosse di Microsoft, pare si sia convinto che la Statunitense stia pensando bene un passaggio chiave per il futuro del sistema operativo Windows!
Quale? Semplice, distribuire l'ultima versione del software per la precisione la 8.1, gratuitamente, altrimenti a basso costo, introducendo il motore di ricerca Bing, applicazioni quali Xboxe Music e Video e l'universo dei suoi sterminati servizi online: dal programma di posta outlook a quello di storage OneDrive per arrivare a Skype. Si parla nello specifico di una Starter Edition, la più misera in termini di prestazioni, ma è il cambio di approccio ad assumere importanza particolare.
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Windows 8.1 |
La prima per altro ben nota, si rifà alla volontà (necessità direi...) di Microsoft di spingere gli utenti delle vecchie versioni di Windows verso il sistema a mattonelle animate, quello che ha segnato la svolta del software in chiave touch e in orbita app e quella che certifica di fatto la sfida (sottoforma di piattaforma integrata) che la compagnia di Bill Gates ha lanciato a Google ed Apple in campo mobile!
Perchè sarebbe una decisione logica
Se allargare la base installata con tutti i benefici (diretti e indiretti) sul fronte dei costi per le licenze che ne conseguirebbero a livello per i produttori Oem partner, è da considerarsi l'obiettivo prioritario, non meno importante è l'idea di mettere nella mani di chi usa un pc o un tablet i servizi e le applicazioni di Microsoft, dal motore di ricerca (dell'aggiornamento "Windows 8.1 with Bing" si legge tantissimo in Rete sebbene formalmente ancora non esista a livello di road map) al browser passando per le soluzioni cloud based.
Immaginiamo una versione gratuita o "low cost" di Windows 8.1 omnicomprensiva degli strumenti di comunicazione, storage e navigazione Web targati Microsoft: riscuoterebbe maggiore credito e popolarità presso gli utenti attualmente operativi su Windows 7?
Probabilmente sì, ed è (forse) questo pensiero su cui stanno riflettendo seriamente in quel di Redmond in attesa di presentare le doti di Windows 9 (nome in codice "Threshold), che dovrebbe essere svelato (e forse pure rilasciato) prossimamente in occasione della Build edizione 2014, la conferenza mondiale degli sviluppatori in programma a San Francisco a inizio aprile.
L'aggiornamento di Windows 8.1 arriverà con l'uscita di scena di Xp?
I due "eventi", il termine del supporto per Windows Xp e il rilascio del nuovo upgrade per Windows 8.1, dovrebbero più o meno coincidere a livello di date e siamo quindi intorno all'8 di aprile, quando è fissata l'interruzione degli aggiornamenti per il vecchio sistema operativo. Ce lo dice il blog Neowin, citando un tweet postato da Supersite for Windows e quindi prendiamo per buona la notizia. Per il momento, però, a godere delle ulteriori evoluzioni della piattaforma saranno gli utenti che appartengono al programma Msdn: a loro il compito e il privilegio di testare con mano se le modifiche in rampa di lancio (nuovi menu sensibili al contesto, capacità di bloccare le applicazioni touch alla barra delle applicazioni desktop, aggiunta di pulsanti dedicati di ricerca alla schermata Start) daranno al nuovo Windows quella spinta all'adozione che a Redmond si aspettano.
Nel frattempo, il conto alla rovescia per il pensionamento definitivo di Xp è iniziato: fra un mese Microsoft interromperà qualsiasi rilascio di patch di sicurezza e l'assistenza tecnica per il sistema operativo e a partire da sabato 8 marzo sui computer che hanno ancora installato il vecchio sistema e hanno attivato gli aggiornamenti automatici inizieranno a visualizzare messaggi di popup per ricordare agli utenti la scadenza di fine supporto.
Da Redmond, bene ricordarlo, hanno altresì confermato che la distribuzione degli aggiornamenti della suite Security Essentials proseguiranno per un altro anno e precisamente fino al 14 luglio 2015 e lo stesso faranno Mozilla e Google per i rispettivi browser. Resta però il fatto che Windows Xp in febbraio ha riguadagnato quote di mercato crescendo più di Windows 8.1.
L'ormai obsoleto software di Microsoft vanta attualmente, secondo le rilevazioni di NetApplications, una fetta su scala globale del 29,53%, 0,30 punti percentuali rispetto a gennaio. L'ultima versione della piattaforma si ferma invece al 10,68% (l'incidenza della release 8.1 è pari al 4,3%) mentre Windows 7 è sceso dal 49 al 47%. Per inciso la piattaforma di Microsoft è ancora installata su circa il 91% dei pc in attività sul pianeta.
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