Il-Trafiletto
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19/07/14

Il Blu-ray | Come funziona?

0,7 GB                   4,7 GB                 25 GB
Schema di capacità di
CD-DVD-BLU RAY
Avrete apprezzato qualche volta la qualità in alta definizione (HD) dei film in Blu-ray, come Avatar, su un grande schermo TV. 

I Blu-ray sono stati progettati per sostituire i DVD, grazie alla loro maggiore capienza per i dati, che consente loro di gestire video in HD. Il nome Blu-ray deriva dal laser blu utilizzato per la lettura del disco, che permette una maggiore densità di dati rispetto a quanto possibile con la più estesa lunghezza d'onda dei laser rossi utilizzati per DVD e CD. La densità d'informazioni del formato DVD era infatti limitata dalla lunghezza d'onda dei laser utilizzati. In seguito allo sviluppo di nuove tecnologie, in primo luogo grazie a Sony, si sono resi disponibili laser blu che operano a 405 nanometri (nm), in sostituzione dei laser rossi a 650 nanometri utilizzati nei lettori DVD.

Ciò significa che una maggiore quantità d'informazioni riguardanti uno stesso film può essere memorizzata su un unico disco, con il risultato d'immagini più nitide e dettagliate. A seguyire alcuni dettagli riguardo questi tre formati di dischi:

  • Sono stati venduti più di 200 miliardi di CD
  • I dati sui DVD possono durare dai 30 ai 100 anni
  • Il Blu-ray sarà l'ultimo formato di disco?(science)




11/04/14

Una carica veloce | Soltanto 30 secondi per ricaricare la batteria di uno smartphone!

Una carica veloce. Soltanto 30 secondi per ricaricare la batteria di uno smartphone!
Si tratta di una batteria speciale realizzata da una startup israeliana che fa uso di nuovi materiali per gli elettrodi e nano-cristalli che fungono da elettrolita.

La messa in vendita è prevista per l'anno 2016. StoreDot, questo il nome della startup israeliana che ha garantito la produzione e la sucessiva vendita di una batteria che potrà ricaricarsi in soli 30 secondi. Solitamente gli smartphone raggiungono molto di rado la fine della giornata, visto la grande attività incentrata attorno ad esso: email, sms, telefonate, chat, navigazione nel web, appunti etc etc etc, sottoponendo l’hardware ed il software ad un fortissimo stress. Gli utenti sapranno certamente apprezzare la possibilità, fornita da questa batteria speciale di ridurre i tempi di attesa: unica limitazione sarà quella di trovare una presa di corrente.

La batteria in oggetto, realizzata da StoreDot ha oltretutto il vantaggio di essere ecologica, in quanto non fa uso di materiali tossici. Durante la conferenza Microsoft Think Next a Tel Aviv, attraverso un Samsung Galaxy S4, è stato dato dimostrazione del suo funzionamento.
Batteria ecologica

Il prototipo della batteria ha una dimensione alquanto generosa, ma è prevista in futuro la sua miniaturizzazione, in maniera tale da integrarla come dotazione nella confezione d'acquisto degli smartphone. Inoltre, al momento non raggiunge la massima capacità, ma la startup israeliana ha garantito di riuscire ad essere in grado di risolvere questi problemi nei prossimi due anni. La produzione di massa e la commercializzazione sono dunque previste per la fine del 2016. Invece degli ioni di litio, StoreDot farà dunque uso dei peptidi.

Il processo di auto-assemblaggio di queste molecole, formate da catene di aminoacidi, può essere manipolato per creare nano-cristalli (o nanodot), sfere dal diametro di appena 2,1 nanometri. L’azienda ha di conseguenza realizzato un elettrodo costituito da nuovi materiali, denominato MFE acronimo di Multi Function Electrode, che funziona allo stesso tempo come un super condensatore (carica veloce) e un elettrodo di litio (scarica lenta).

Nell’elettrolita sono stati immersi i nanodot. Per proseguire le sue ricerche, StarDot ha ottenuto finanziamenti per 6,25 milioni di dollari. Uno degli investitori è «un produttore di smartphone asiatico». È probabile che nel 2017 vedremo la batteria biologica integrata nel Galaxy S8. Fonte (webnews.it)

03/03/14

Acqua | Mai stato cosi semplice renderla pura! Basta un filtro di ramo di pino.

Acqua: mai stato cosi semplice renderla pura! Basta un filtro di ramo di pino. 
Filtrare questo bene cosi prezioso e icona di vita, l’acqua, non è mai stato così semplice, economico e sopratutto ecologico!

Un team di ricercatori del Mit di Boston afferma infatti di essere riuscito a eliminare il 99% dei batteri di E.coli presenti in una sorgente d’acqua, facendola scorrere tramite un filtro ricavato dal ramo di un pino o altri tipi di alburno (la parte più giovane del legno degli alberi).

Il filtro realizzato e collaudato dai ricercatori, che presentano la loro proposta sulle pagine di Plos One, è capace di produrre circa 4 litri di acqua potabile al giorno ed è stato ideato per le zone rurali in cui è difficile realizzare sistemi di filtrazione avanzata. Infatti, come spiega Rohit Karnik, tra gli autori dello studio: “Le membrane di filtrazione di oggi hanno pori nanometrici che non sono qualcosa che si può produrre molto facilmente in un garage. L’idea qui invece è che non abbiamo bisogno di fabbricare una membrana, perché è facilmente disponibile. Basta prendere un pezzo di legno e farne un filtro”.
Filtro ricavato dal ramo di un pino

Ma a parte le difficoltà di realizzazione, il sistema messo a punto dai ricercatori del Mit è anche economico ed ecologico, rispetto ai metodi che utilizzano i depuratori a base di cloro, le membrane di filtrazione o lo stesso bollire. Il principio di funzionamento si ispira alla naturale capacità dell’alburno di filtrare le particelle più grandi di 70 nanometri, come racconta Nature World News. Abbastanza cioè per tener fuori i batteri ma non i virus.

Al momento il progetto dei ricercatori è solo agli inizi. L’idea infatti è sia quella di testare diversi tipi di legno, supponendo che alcuni abbiano capacità di filtro migliori di altre, che di trovare modi per evitare che lo stesso filtro si secchi, compromettendone le capacità.
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