Il-Trafiletto
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19/12/20

Come incordare un impasto

Come fare un impasto, con o senza planetaria, non è difficile. Il difficile è come incordare l'impasto in modo che si formi la maglia glutinica. Non voglio dilungarmi in tecnicismi della maglia glutinica, lo lascio fare ad esperti che cercano di insegnare quello che a noi, sinceramente poco importa.

La maglia glutinica è quella rete di glutine che serve per non far uscire l'aria che i lieviti producono e che serve per gonfiare l'impasto. Ecco questo è sufficiente sapere per il nostro pane o pizza o panettone o comunque qualsiasi impasto lievitato ci serva fare.

Dopo aver fatto il nostro impasto, che ricordiamoci deve essere almeno idratato al 65-75% , facciamo quattro pieghe e mettiamolo in un contenitore ermeticamente chiuso. Se non si possiede tale contenitore, va bene una ciotola chiusa con la pellicola trasparente, oppure con un sacchetto di nylon.

Facciamo passare almeno 6-8 ore a temperatura ambiente (quindi consiglio di fare l'impasto dopo pranzo) Riprendiamo l'impasto e rovesciamolo sulla spianatoia ben unta di olio. Solo con i polpastrelli delle dita schiacciare l'impasto in modo che si allarghi. Fare pieghe iniziando da destra fino a metà impasto poi la sinistra sopra la parte piegata di destra. Far fare mezzo giro all'impasto e piegare la parte destra fino a metà e poi la sinistra sulla destra.

A questo punto dovrebbe essere sera e allora lo riponiamo di nuovo nella ciotola lo chiudiamo ermeticamente, con quello che avete, e lo riponiamo in frigo nella parte sotto dove stanno le verdure. Può stare dalle 12 alle 18 ore. Quando vi serve uscitelo dal frigo e fategli riprendere la temperatura ambiente. Mi raccomando non reimpastate ma versate l'impasto allargandolo con i polpastrelli fino a ricoprire tutta la teglia, e vi assicuro che mangerete un prodotto sano e ben lievitato.



 

03/10/14

Focaccia con la scamorza | Sapori in autunno

Ingredienti per 4 persone:

Focaccia con la scamorza
•  Per fare la pasta di pizza:
•300 g di farina
• 1/2 cubetto di lievito di birra
• 50 g di olio Evo
• 50 g di latte
• acqua circa g100+ 5g di sale
• 600 g circa di pasta da pizza
• 2 grosse cipolle rosse
• una scamorza affumicata
• un rametto di rosmarino
• olio, sale,pepe

Per fare la pasta in casa: Questo lo preparate la sera prima di fare la focaccia. Sciogliere nel latte tiepido il lievito di birra, impastare farina acqua (con il sale dentro) olio e latte con il lievito. Fate una bella palla soda ma non dura. Riponetela in un grande recipiente senza incoperchiarla la mettete dentro al forno chiuso e spento naturalmente, dove la farete riposare tutta la notte e tutta la mattina. Reimpastatela fatela lievitare 1/2 ora e stendetela nella teglia.
Altrimenti comprate 600 grammi di pasta per pizza già pronta.
Pulite le cipolle, affettatele non troppo sottili e fatele brevemente cuocere in padella con un filo di olio, il rosmarino, sale e pepe. Stendete la pasta e sistematela in un grande stampo da pizza unto di olio; fatela lievitare almeno un'ora e mettetela in forno a 200° fino a che la pasta non sarà ben lievitata (circa 15minuti) quindi distribuitevi sopra la scamorza affettata finèmente e le cipolle. Rimettete la focaccia in forno per circa dieci minuti e servite.

20/02/14

Cibo con le "stellette"

Un cibo  "ricercato" quello che si conserva anche tre anni a temperature alte, oggetto di studio di ricercatori dell'esercito americano, per poter dare più scelta ai militari.

cibo in scatola per l'esercito
 Una pizza con i peperoni in grado di resistere tre anni, a una temperatura di 27 gradi, mantenendo la stessa fragranza. E' la 'ricetta' a cui sta lavorando un gruppo di ricercatori dell'esercito americano, che ha messo a punto una combinazione di ingredienti, come zucchero, sale e sciroppi "umettanti", per eliminare acqua dall'impasto ed evitare la formazione di muffe.

Obiettivo dell'esperimento e' far si' che anche la pizza possa essere inserita nella razione per i militari impegnati sul campo. Al momento, nel 'menu' ci sono 24 scelte, dallo spezzatino messicano di carne, alle specialita' italiane. Tra i piatti considerati piu' trendy, secondo quanto riferito alla Bbc dal portavoce del centro di ricerca dell'esercito a Natick, David Accetta, c'e' la pasta al pesto con il pollo, "simile a una pietanza che puoi mangiare al ristorante".                                                                                                fonte(AGI)

30/10/13

Ci vediamo da RoDyMan 'o pizzaiuolo!

Ci vediamo da RoDyMan 'o pizzaiuolo! No, non sto scherzando, è esattamente questa l'idea di Bruno Siciliano, esattamente creare un robot capace di fare la pizza! Ma non solo capace di farla, intendo dire che sia in grado di realizzarla sin dalle prime fasi: stendere l'impasto, di condirlo e di cuocerlo facendolo ruotare. Tale idea da chi secondo voi poteva partire se non da Napoli, la patria, la genesi, l'icona della pizza, e il futuro di RoDyMan, questo il nome del robot pizzaiolo, che si presenta con tanto fascino e simpatia, dal momento che potrebbe anche essere utilizzato per assistere gli anziani e alla riparazione di arti umani.
L'idea appartiene a Bruno Siciliano, facente parte dell'università Federico II di Napoli, esperto di robotica e responsabile del laboratorio di robotica 'Prisma Lab', conosciuto in tutto il mondo.
''RoDyMan, acronimo di Robotic Dynamic Manipulation, manipolazione robotica dinamica, è un robot di servizio che sarà capace di replicare attività umane con un livello di destrezza e mobilità mai visto prima", ha detto Siciliano durante la Giornata informativa del Consiglio Europeo della Ricerca organizzata a Napoli dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.
RoDyMan sarà un robot con un torso, due braccia leggere e mani con dita multiple. Non sono previste gambe, in quanto sarà montato su una piattaforma omnidirezionale su ruote. La sua testa avrà una videocamera stereoscopica e un sistema strutturato di luci.
RoDyMan

Avrà inoltre sensori di prossimità, di campo oltre che sensori tattili. ''L'interazione con gli umani è al centro del progetto. Per questo, afferma Siciliano, la sicurezza è un aspetto fondamentale del nuovo sistema. Questo robot autonomo deve essere in grado di controllare il flusso degli eventi in una data attività, reagire e imparare dall'ambiente circostante. Sarà in grado di affrontare rapidamente situazioni inaspettate, come la presenza di umani o di ostacoli".
Nei cinque anni che seguiranno la sfida di RoDyMan è fare pizze, parola di... Siciliano.
Ma quando gli si pone la domanda se le pizze fatte da RoDyMan saranno gustose come quelle dei pizzaioli napoletani risponde: "È quasi impossibile! Però coinvolgeremo uno dei migliori pizzaioli della città per imparare direttamente da lui l'arte di questi abilissimi movimenti. Come? Gli faremo indossare una tuta biocinetica dotata di sensori e di un sistema di cattura del movimento 3D". Buon appetito!
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