Il-Trafiletto
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01/07/17

Tacito rinnovo assicurazione auto

La commissione attività produttive della Camera dei Deputati ha approvato un emendamento che, tra le altre cose, fa tornare il tacito rinnovo per le assicurazioni Rc auto. 


Ciò vuol dire che chi paga la polizza auto in un centro assicurativo tradizionale e intende cambiarla potrà farlo solo mandando una raccomandata di disdetta entro 15 giorni dalla scadenza della polizza.

Tacito rinnovo assicurazione auto
Tacito rinnovo assicurazione auto
Altrimenti, come dice appunto il nome, avverrà il tacito rinnovo, il cliente rimarrà con la stessa polizza Rc auto per un altro anno.
Attualmente, perciò, per evitare disguidi, ma soprattutto l’incombente tacito rinnovo, bisogna solo affidarsi alle assicurazioni telematiche e telefoniche. In quei casi, infatti, il tacito rinnovo non è mai esistito e perciò è sempre possibile cambiare e scegliere qualcos’altro.
La semplicità, però, si paga al prezzo di una concorrenza sleale tra le varie assicurazioni telematiche.
Nel 2012, durante il governo Monti, venne emanato un decreto che eliminava il tacito rinnovo anche in tutte le assicurazioni tradizionali.
In questo modo anche chi si serviva di una normale agenzia trovata su territorio poteva liberamente valutare se mantenere la stessa polizza o cambiarla, magari spostandosi in un’altra agenzia o scegliendone una telematica.
Il decreto non venne visto di buon occhio proprio dalle agenzie assicurative tradizionali. Il tacito rinnovo impediva a quanti non ne conoscevano l’esistenza di cambiare la polizza o di lasciare l’agenzia.
Senza di esso molti clienti sarebbero andati perduti.
Ma per i consumatori fu, invece, un decreto che diede un piccolo sollievo. Contando, tra l’altro, la diminuzione del premio medio dell’assicurazione di almeno 80 euro (ovvero circa il 18% del premio totale).
Con il nuovo emendamento, però, si ritorna alla situazione precedente il decreto del 2012.
Il tacito rinnovo e la diminuzione continua del premio di assicurazione rendono la spesa sempre più impossibile.

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05/10/14

Range Rover: l'unica reale che puoi trovare sotto cosa

Vi presento sua regalità Range Rover IV, la neonata della sua regal dinastia, proseguendo il elegante retaggio anche per le strade della città, aumentando, ogni anno, gli standard di categoria. 


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16/07/14

"troppe tasse, io scapperei a...." Ecco alcuni luoghi dove si vive meglio.

“Se potessi, scapperei dall’Italia”, “Me ne andrei in qualche atollo”, “basta tasse, voglio vivere in un posto più tranquillo”; le nostre giornate sono piene di frasi di questo tipo, le sentiamo ovunque, al mercato, in banca, alle poste, nelle interminabili file di tutti i giorni. In effetti nel nostro pianeta ci sono dei luoghi nei quali si può vivere tranquillamente e serenamente, ma soprattutto economicamente, lontano da tasse, problemi di ogni tipo, e da tante altre scocciature che ci fanno rodere il fegato. Ci sono luoghi dove la benzina costa meno della metà, il cibo è buono e molto a buon mercato e in quanto a sicurezza non c’è un problema, insomma, si può vivere bene anche da pensionati. Ma dove andare? In ogni continente si può trovare la meta adatta alle nostre possibilità ed esigenze. Vediamone alcune. CONTINENTE ASIATICO. In Thailandia, per esempio, per avere un visto d’ingresso da pensionato è sufficiente dimostrare di avere una entrata fissa mensile, il tenore di vita è molto basso e città come Bangkok e Phuket sono abbastanza tranquille. Alternativa asiatica e l’Indonesia, dove l’importante è avere superato i 55 anni, avere un’assicurazione sanitaria e la dichiarazione di non voler lavorare. CONTINENTE AFRICANO. La Tunisia è molto ricercata dai nostri connazionali. In questo Stato dopo un visto di tre mesi si può fare richiesta per quello definitivo e dimostrare di avere un reddito mensile. Il Kenya concede la residenza a chi dimostra di avere una casa di proprietà. Alle Canarie si ha diritto alla reversibilità della pensione “in loco” dopo una residenza di almeno sei mesi, mentre a Capo Verde è sufficiente essere titolari di una pensione di almeno 1000 euro. CONTINENTE AMERICANO (Centro-sud). Nella Repubblica Dominicana si ottiene la residenza in 45 giorni dimostrando una rendita di circa 1200 euro, mentre in Costarica è ancora più semplice, occorre una rendita di 1000 euro. Anche in Europa non mancano paradisi fiscali, Irlanda, Cipro, isola di Man e isola di Jersey sono alcuni. (immagine presa dal web) .

23/05/14

Truffa Carige: Berneschi arrestato | UnipolSai a Bologna perquisizioni della GF | E il presidente della Repubblica ha la soluzione

Il vicepresidente dell'Abi ed ex presidente del cda di Carige Giovanni Berneschi è stato arrestato nell'ambito dell'indagine su Carige. Nei suoi confronti sono stati disposti gli arresti domiciliari per una presunta truffa e riciclaggio ai danni della banca. Ai domiciliari l'ex amministratore di Carige Vita Nuova Fernando Menconi. I reati sarebbero stati compiuti ai danni del comparto assicurativo di Banca Carige. Secondo l'accusa si tratterebbe di patrimoni che venivano riciclati attraverso lo schermo di società finanziarie italiane e straniere. I fatti sarebbero avvenuti a partire dal 2006. La Guardia di finanza ha eseguito 7 ordinanze di custodia cautelare e perquisizioni a Genova, Milano e La Spezia e il sequestro di beni per 22 milioni. Dal 2006 al 2009, secondo la Guardia di finanza, gli acquisti "gonfiati di società facenti capo a persone compiacenti hanno fatto in modo che fossero portati in Svizzera circa 21 milioni di euro". Di questi, "parte è stata impiegati per un investimento immobiliare in territorio elvetico i cui effettivi titolari erano i vertici del gruppo Carige". Tra i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare ci sono anche professionisti e imprenditori immobiliari. Secondo gli investigatori l'indagine dimostra "l'esistenza di un management fortemente condizionato dal carismatico leader ventennale del gruppo bancario assicurativo", Giovanni Berneschi.(Ansa.it)

Perquisizioni della Guardia di Finanza nella sede della UnipolSai a Bologna. I finanzieri hanno anche acquisito della documentazione nella sede della Consob a Roma. Al centro dell’indagine milanese i presunti illeciti nell’operazione di fusione avvenuta tra Unipol Assicurazioni, Premafin Finanziaria, Milano Assicurazioni e Fondiaria Sai che ha dato vita a UnipolSai. L’operazione, secondo gli inquirenti, potrebbe essere stata viziata da concambi erronei legati al valore reale di titoli strutturati in pancia a Unipol e quindi sul valore effettivo delle azioni emesse da Unipol. L’amministratore delegato di UnipolSai Carlo Cimbri è indagato per aggiotaggio dalla Procura di Milano nell’inchiesta che riguarda presunti illeciti nell’operazione di fusione con il gruppo assicurativo dei Ligresti che ha dato vita alla nuova società bolognese. Sono indagati per lo stesso reato anche tre manager: Roberto Giay, già amministratore delegato di Premafin Finanziaria, Fabio Cerchiai ex presidente del cda di Milano Assicurazioni e Vanes Galanti, in passato presidente del consiglio di amministrazione di Unipol Assicurazioni. “Massima collaborazione’’ da parte di Consob nei confronti della magistratura e della Gdf. E’ quanto si apprende in ambienti della Commissione in merito alle indagini. Alla Consob, fanno sapere le stesse fonti, è stata richiesta documentazione sulla vicenda UnipolSai che “è stata prontamente fornita”. Dopo la notizia delle perquisizioni stop in Borsa per UnipolSai. Il titolo è in asta di volatilità per eccesso di ribasso e segna un teorico -4,48%.(Adnkronos.it)

Civitavecchia - Per battere la mafia occorre "la prevenzione, soprattutto con la corruzione, che e' la principale e prima fonte di debolezza verso il crimine organizzato". Lo ha detto Giorgio Napolitano salutando i ragazzi in procinto di partire per Palermo con la 'Nave della legalita''. Dalla mafia "abbiamo preso molti colpi, ma molti ne abbiamo dati" e se "l'obiettivo storicamente raggiungibile di farla sparire non e' vicino, di strada ne abbiamo fatta, e molta". Questo, ha aggiunto il capo dello Stato - e' stato possibile "grazie alla magistratura, alle procure antimafia, alle forze di polizia, ai governi e al Parlamento che hanno creato le condizioni piu' favorevoli" a raggiungere questo risultato.(AGI) .

26/12/13

Ecco come dovremo rinnovare la patente di guida a partire dal 9 gennaio.

State attenti patentati di lungo corso, perchè da gennaio in poi, andranno in vigore le nuove regole per rinnovare la patente. A seguire i cambiamenti nel dettaglio.
A partire dal 9 gennaio dovremo dire addio al bollino adesivo sulla patente ogni qual volta la si rinnova.  Una volta che gli automobilisti, avranno ottenuto il rinnovo, gli verrà consegnato un documento nuovo, contenente una foto aggiornata.

Queste sono le nuove regole, decretetate dal ministero dei Trasporti, previste alfine di uniformarsi alle decisioni dell’Unione europea in materia. Da Bruxelles infatti è partito l'invitato a tutti gli Stati membri ad adottare un formato unico, similare a una carta di credito, per contrastare la contraffazione ed eliminare il caos attuale: ad oggi esistono ben 110 diversi tipi di licenze nella Ue.
Patente europea
QUANTO COSTA LA PATENTE
La nuova patente arriverà comunque all’indirizzo scelto dall’automobilista, casa, ufficio oppure un terzo indirizzo. È previsto un costo di spedizione: 25 euro, divisi in nove da versare alla Motorizzazione con un bollettino postale e 16 euro in un versamento che sostituisce la marca da bollo. La visita medica invece ha costi diversi a seconda della Asl di riferimento (per esempio in Lombardia ammonta a 39 euro).  Rivolgersi a un’autoscuola per velocizzare l’iter burocratico, e risparmiare tempo, si dovranno sborsare circa 80 euro.
FINO A FEBBRAIO CI SARA’ LA TRANSIZIONE
La richiesta di rinnovo, infine, potrà  essere inoltrata al massimo 4 mesi prima della scadenza, mentre è previsto che fino agli inizi di febbraio possano coesistere sia la nuova che la vecchia procedura di rinnovo. La patente rinnovata dovrebbe arrivare nel giro di una settimana a casa.
LA PATENTE PROVVISORIA VALE 60 GIORNI
Dal momento in cui l’automobilista supera l’esame, il medico gli consegna un permesso provvisorio di circolazione valido al massimo  60 giorni. Con le nuove regole diventerà piu' rapido pure il processo di trasmissione dei documenti al ministero dopo la visita: si passa il digitale con l’invio attraverso il Portale dell’automobilista. Da tenere a mente anche il fatto che guidare con la patente scaduta comporta una multa che va dai 159.00 a più di 600.00 euro, oltre che il ritiro del documento. Mentre, in caso di incidente, l’assicurazione non provvederà a coprire in nessun modo i danni.
COME E QUANDO SI RINNOVA LA PATENTE
Ecco le regole: la patente va rinnovata ogni 10 anni fino all’età di 50 anni; ogni cinque anni fino ai 70; ogni  tre anni fino a 80. Dopodiché si deve fare un esame ogni due anni.

02/12/13

Nessun segnale di ripresa per il settore delle auto: aspettative ancora una volta deluse!

Nessun segnale di ripresa per il settore delle auto: aspettative ancora una volta deluse! Pare non ci sia stata la svolta nel settore auto, le aspettative di ripresa sono andate puntualmente deluse: pure il mese di novembre il mercato nazionale dell'auto ha chiuso in passivo: solo 102.201 immatricolazioni equivalenti ad una flessione del 4,5%.
«È anche vero, però, che il tasso di caduta delle immatricolazioni, fa notare Gian Primo Quagliano, presidente del Centro studi Promotor – è andato di mese in mese riducendosi». E durante l'intero anno che i dati sono, nella loro globalità, negativi facendosi da dovere chiudere con un calo del 7,7% a differenza di quanto prodotto nel 2012, ma con un crollo del 48,1% rapportato ai livelli precrisi (2007). Inutile, secondo Quagliano, illudersi su una improvvisa e sostanziale inversione di tendenza, almeno per quel che riguarda il breve termine.
Settore auto in calo nel 2013

Perché gli indici di fiducia Istat per consumatori e imprese segnalano una ripresa già da metà 2013, ma i problemi che penalizzano il settore dell'auto non sono assolutamente risolti. Dal costo eccessivo di assicurazioni e carburanti alle difficoltà di accesso al credito, dai livelli insostenibili della tassazione alla demonizzazione di auto ed automobilisti in numerose città.
Il tutto inserito in un contesto caratterizzato dai livelli elevati di disoccupazione e dalla continua flessione dei consumi delle famiglie. Per quanto riguarda l'andamento delle singole marche a novembre, il gruppo Fiat è nuovamente penalizzato, con il marchio principale che cede il 10,51%, Lancia-Chrysler il 16,50%, Alfa Romeo il 20,17% e Jeep il 12,68%.

Complessivamente il gruppo torinese perde il 12,3% e vede la quota ridursi dal 29,6 al 27,2%. Il Lingotto si consola con la classifica dei modelli più venduti, con la Panda al primo posto, seguita dalla Punto, dalla Ypsilon, dalla 500L e dalla 500. Al sesto posto la prima delle straniere, la Ford Fiesta davanti alla Golf Wolkswagen. Ma il gruppo tedesco rafforza la sua prima posizione tra i costruttori stranieri che vendono in Italia, con un progresso del 9,15% ed una quota che sale al 13,89%.
Male Psa (-10,48%) e frena anche Gm (-4,91%). Cresce Renault (+11,88%) mentre Ford perde il 14% ed il gruppo Hyundai il 18,16%. Si rafforza Daimler (+29,39%) con Bmw sostanzialmente stabile. Tra le asiatiche cresce Toyota e frenano Nissan e Jaguar Land Rover. In progresso anche Suzuki, Volvo, Mazda, Honda e Mitsubishi.
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