Gli ingredienti sono qualunque cosa possa essere spremuto attraverso le siringhe nelle testine della stampante, come burro di arachidi, glassa e pasta. Poiché il cibo è più viscoso della plastica, è importante ottenere la giusta consistenza o la tanto curata forma artigianale rischia di trasformarsi in un bel pasticcio. Il team della Cornell aggira questo problema creando oggetti commestibili che misurano 4-5 centimetri di diametro. Per esempio, hanno preparato piccole tortillas facendo passare l'impasto attraverso la siringa, per poi gradualmente fargli assumere la forma di una stella.
Hanno anche preparato funghi, banane e mozzarella artificiali, e stanno lavorando su gel commestibili chiamati idrocolloidi: tale sostanza si trasforma da composto gelatinoso a cibo nel momento in cui la stampante aggiunge degli aromi che gli attribuiscono vari gusti e consistenze.(science)