09/02/14

"Ricalcolare tutto" equazione sbagliate per gli obesi

 Una ricerca pubblicata sul giornale internazionale sull'obesità, ha messo sotto accusa il metodo "Met" usato da tutte le cliniche per misurare il costo energetico delle attività fisiche. Nei grandi obesi le equazioni non sono più valide, più il peso si alza più si abbassa il consumo energetico dell'attività fisica.

Una formula comune utilizzata per stimare gli esercizi necessari per perdere peso potrebbe non essere valida per le persone obese. Lo suggerisce una nuova ricerca pubblicata sull''International Journal of Obesity'. Il lavoro sostiene che i fattori usati per produrre questi calcoli, correlati all'intensita' dei costi energetici e dell'assorbimento di ossigeno, diventano particolarmente inaccurati quando l'indice di massa corporea del paziente sale e dovrebbero essere calibrati, considerando anche il grasso corporeo. Il metodo sotto "accusa" e' il Met, l'equivalente metabolico, misura fisiologica ampiamente utilizzata nella pratica clinica per quantificare il costo energetico delle attivita' fisiche.

 Lo studio condotto da Bernd Schultes (eSwiss Medical and Surgical Center) sostiene che le attuali equazioni del Met non siano in grado di quantificare con esattezza il consumo di ossigeno e quindi l'energia spesa durante l'esercizio fisico dai soggetti in sovrappeso o obesi. Dai dati e' emerso che il Met diventa sempre meno efficace man mano che aumenta il peso del paziente.
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