Il-Trafiletto
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28/10/14

Essere in forma: corri, immagina, puoi

Da che il mondo fu, correre è stato ritenuto da più parti uno dei metodi migliori calare di peso e al contempo rafforzare la propria forma fisica. 


Nonostante molti di noi non sono capaci di fare crescere l'amore per la corsa e conseguentemente non la praticano. In base ad una nuova ricerca, tuttavia, esiste un metodo che può supportarci a riconsiderare la corsa: l’immaginazione.

Lo studio che oltretutto è stato pubblicato sulla rivista Motivation and Emotion, è fondato su un’illusione, o meglio, sulla teoria che «incentrare» la propria attenzione verso a un obbiettivo visivo muta il concetto della distanza, della velocità e pure dello sforzo fisico. Tradotto in parole povere, tutti coloro che sono in grado di riuscire a concentrare la propria mente verso il proprio illusorio obbiettivo, avrà una maggiore motivazione per poterlo raggiungere. Sia chiaro, facendo fede a questo ragionamento, maggiore sarà la distanza del percorso, maggiori saranno i traguardi visivi che dovremo sviluppare. In base alla teoria suddetta, gli esperti affermano che un traguardo visivo può rappresentare qualsiasi cosa: un ciuffo d'erba del marciapiede, un'albero in mezzo del parco, un insegna pubblicitaria, un auto parcheggiata o il nostro bar preferito.

«La seguente strategia si basa sull’attenzione e per tal motivo necessita di un’esperienza di tipo visivo», ha chiarito bene Shana Cole, coordinatrice della ricerca. «Osservare un target e correre per raggiungerlo può essere molto più proficuo di un allenamento al chiuso, ad esempio sul tapis roulant o sulla cyclette. Queste attività, per l'appunto, implicano maggiori difficoltà nel riuscire a sviluppare una routine quotidiana di esercizio».

Ci tiene a precisare la Cole che, pur nonostante il training fatto all’aperto riesca a fornire gli elencati benefici, sarà possibile trovare degli «input» motivazionali pure per chi è costretto in casa o in palestra. «Determinate ricerche suggeriscono che distrarsi con qualcosa come la TV o la musica aiuti tantissimo durante gli esercizi al chiuso», ha concluso la Cole.


20/10/14

16 cucchiaini di zucchero in una cola e simili | 8 kilometri di camminata per smaltirli

Stiamo attente a quello che bevono i nostri bambini. Soda, cola, succhi di frutta bevande zuccherate che contengono fino a 16 cucchiaini di zucchero.

Per consumare le calorie di una bevanda zuccherina come quelle in commercio e che i nostri bambini amano, ci vogliono 50 minuti di corsa o 8 chilometri di camminata. Mamme stiamo attente, basterebbe leggere sulle confezioni delle bevande zuccherate quanti chilometri servono per eliminarle e convincere i giovani a bere altro.

Forse la chiave per far desistere i nostri bambini e ragazzi dal bere queste bevande è la paura della "fatica" necessaria per smaltire le calorie ingurgitate. Un piccolo ricatto ai bambini che amano queste bevande, forse serve per non fargli prendere l'abitudine a berle: " Se vuoi una lattina di ..prima fai 8 kilometri di camminata"

Ricercatori della Johns Hopkins University Blooomberg school di Baltimora hanno fatto un curioso esperimento, pubblicato sull'American journal of public health. Gli studiosi sono andati in 6 supermercati della città e controllato oltre 4.500 acquisti di soda, cole, succhi di frutta e bevande zuccherate fatti direttamente da ragazzi fra i 12 e i 18 anni.

I medici li hanno intervistati nei negozi spiegando loro quanto avrebbero dovuto muoversi per buttare giù tutte quelle calorie. Il 40% dei giovani ha rinunciato a comprarsele, le vendite delle bevande dolci sono calate del 54% mentre, contemporaneamente, gli acquisti dell'acqua minerale sono aumentate del 3%. Meditate mamme...meditate per la salute dei vostri figli.


17/07/14

Camminare veloce o correre piano?

Camminare veloce o correre piano?
E' più efficiente a livello energetico camminare veloce o correre piano? Sia la corsa sia la camminata hanno una propria velocità ottimale. 

Quando si cammina, il piede tocca il terreno per l'intera falcata, così che le gambe sono quasi completamente distese e oscillano come pendoli. Un pendolo ha una sua frequenza naturale di oscillazione e, per camminare più velocemente di così, serve energia supplementare per accelerare e rallentare gli arti durante ciascuna falcata.

A una certa velocità, correre richiede meno energia, perché le gambe toccano terra solo brevemente e si piegano verso l'alto durante il movimento di ritorno: tale flessione accorcia l'effettiva lunghezza del pendolo e permette alle gambe di oscillare più velocemente. A bassa velocità, però, il movimento su e giù delle gambe e del corpo consuma più energia di quanta ne risparmia. Uno studio recente condotto presso l'Ohio State University ha scoperto che gli esseri umani tendono ad alternare corsa e camminata quando devono coprire una distanza di poco superiore alla lunghezza di un campo di calcio, il che suggerisce che ciò sia il compromesso più efficace tra velocità ed energia.(science)

08/04/14

Via di corsa | Robot...come corrono su due zampe!

Via di corsa: robot...come corrono su due piedi! Riconoscendo la difficoltà del problema, una decina d'anni fa potenti aziende del settore tecnologico come Honda e Sony, hanno raccolto il "guanto" di sfida e hanno sviluppato determinati robot a due gambe, tra cui Asimo (che abbiamo già avuto modo di osservare nei post precedenti) e QRIO (si pronuncia "curio").

L'obiettivo di questi prototipi, per i quali sono stati spesi milioni di dollari, era di mettere in mostra la capacità tecnologica dei loro creatori, raggiungendo l'agognata meta e di fatto trovando la soluzione al problema della loro locomozione su due gambe. In una certa misura possimo affermare che hanno avuto successo, in quanto che hanno avuto l'abilità di creare robot in grado di salire e scendere le scale, percorrere superfici instabili, correre, ballare e perfino praticare il tai chi.

Nonostante tutto però, per quanto queste dimostrazioni siano sbalorditive, vanno prese con una certa quanto dovuta riserva. Questi robot erano fondamentalmente progettati per restare sempre stabili, il che voleva dire che se venivano fermati in qualsiasi instante, teoricamente dovevano rimanere in piedi. A questo fine sia Asimo che il suo coetaneo QRIO erano progettati per camminare in posizione rannicchiata, ovvero sia con le ginocchia piegate, per mantenere basso il loro baricentro, il che conferiva loro un aspetto bizzarro. Ma di recente sono giunte nuove fonti di ispirazione con un approccio più vicino a quello biologico!
Cheetah della Boston Dynamics

Gruppi di ricerca e aziende come la Boston Dynamics hanno fatto ottimi progressi nell'emulare la maniera dinamica con cui si muovono gli animali. Gli esseri umani, per esempio si trovano raramente in una posizione verticale davvero stabile, perfino quando stanno fermi in piedi: quasi del continuo ci si muove leggermente per mantenerci in posizione eretta, per non parlare di quando camminiamo oppure corriamo, ci si ritrova quasi costantemente nella condizione di cadere in avanti e riprenderci subito dopo.
In parte ciò si può riprodurre introducendo innumerevoli sensori per consentire a un robot di applicare le correzioni e gli spostamenti necessari in tempo reale.

Ma la Boston Dynamics ha scoperto altri vantaggi derivanti da un'osservazione attenta del modo dinamico in cui si muovono gli esseri viventi. Nel 2012 il suo robot quadrupede Cheetah ha tenuto fede al proprio nome che vuol dire "ghepardo", stabilendo il primato mondiale di velocità per un robot munito di zampe. Correndo a una velocità di 28 km/h, stabilito nel 1989. Questo è stato reso possibile grazie alla collaborazione con esperti alfine di indentificare le caratteristiche che consentono ai veri ghepardi di raggiungere velocità elevate in particolare grazie a una spina dorsale flessibile che permette all'animale di aumentare la falcata senza bisogno di zampe più lunghe.

04/01/14

All'aria aperta, caminando o correndo a basso impatto ambientale

E' tempo di bilanci post festivi, molti di noi hanno "scofanato" l'impossibile sottoforma di carboidrati, proteine, zuccheri variamente composti, bevande extra. Non siete davanti allo specchio a lamentarvi vero?  State piangendo su quel rotoletto di adipe che si è formato sotto l'ombelico, chiedendovi come abbatterlo velocemtente mentre sulla vostra faccia si sta formando un'espressione tragica?  perchè cadere in depressione? Se non siamo stati in grado di trattenerci (del resto i latini dicevano: semel in anno licet insanire...) possiamo sempre autodisciplinarci, nuova alimentazione e movimento.

Effettivamente, l'attività fisica è un ottimo modo per prendersi cura di sé, per mantenersi attivi, per valorizzare il proprio corpo, per rigenerarsi e anche per sfogare in modo positivo le piccole tensioni quotidiane. E, se associata ad una dieta corretta e bilanciata, può anche aiutare a perdere qualche fastidioso chilo di troppo. Insomma, gli innumerevoli benefici di una moderata attività sportiva sono abbastanza noti, anche se non tutti sono consapevoli del fatto che sia possibile ottenerli in modo assolutamente green ed ecosostenibile. Come? Bastano una tuta, un paio di scarpe da tennis e le strade o, ancora meglio, i parchi del vostro quartiere e della vostra città. L'unica cosa dovete fare è... cominciare a correre! Camminare e correre all'aperto rappresentano infatti la forma di esercizio fisico a più basso impatto ambientale. Innanzitutto, perché esercitarsi all'aria aperta esclude la necessità di impianti di riscaldamento e di condizionamento. In secondo luogo, perché non è necessario comprare nessun equipaggiamento specifico: tuta e scarpette dovrebbero essere già da qualche parte in fondo al vostro armadio, pronte per essere riutilizzate.
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