26/03/14

poca quantità di omega 3 e omega 6 nella nostra alimentazione.

Gli "omega-6 e omega-3" sono due classi di acidi grassi polinsaturi che hanno un ruolo protettivo per la salute dell'uomo. In uno studio AGE-IM, condotto da Nutrition Foundation of Italy con il supporto di 5 UTIC (Unità di terapia intensiva coronarica) distribuite sul territorio nazionale (Bologna, Cremona, Ancona, Napoli e Palermo) è stata misurata in una popolazione italiana, la correlazione tra livelli ematici di questi acidi (omega-6 e omega-3) e il rischio di un evento acuto coronarico (infarto miocardico). Pubblicato su Atherosclerosis, lo studio (abstract), confrontando soggetti infartuati e sani (gruppo di controllo) mette in luce una riduzione del rischio di infarto miocardico fino all’85% associata ai livelli ematici più elevati di omega-6, e del 65% per i livelli più elevati di omega-3. “Nonostante gli studi caso-controllo come questo non possano dimostrare una relazione di causalità tra i parametri considerati” - precisa Salvatore Novo, direttore di Cardiologia al Policlinico Giaccone di Palermo, a nome dei cardiologi che hanno partecipato alla ricerca - i risultati suggeriscono l’esigenza di aumentare l’apporto alimentare di fonti di omega-6 (oli di semi, frutta con guscio e vegetali in generale) e omega-3 (soprattutto pesce) nella popolazione ad alto rischio” cardiovascolare. "L’integrazione farmaco-dieta rappresenta uno strumento fondamentale nella riduzione del rischio infarto”, aggiunge lo specialista. Il nuovo studio conferma invece come, nella dieta tipo degli italiani, non siano presenti concentrazioni sufficienti di acidi grassi omega-3 e omega-6. Infatti dalla ricerca è emerso che i consumi totali di acidi grassi polinsaturi erano pari a circa il 5% delle calorie, mentre le raccomandazioni internazionali suggeriscono, per gli omega-6, un apporto pari al 5-10% delle calorie totali. “In realtà – chiarisce Andrea Poli, direttore scientifico di Nfi – queste due famiglie di acidi grassi” cosiddetti ‘essenziali’, ossia non producibili dall’organismo, ma da introdurre con la dieta, “svolgono ruoli diversi e complementari. E ambedue sono consumati mediamente in quantità insufficienti nella dieta italiana moderna. Le evidenze disponibili – conclude – suggeriscono che dobbiamo aumentare sia l’apporto alimentare di omega-6 sia quello di omega-3″. ALIMENTI RICCHI DI OMEGA 3: Tonno fresco, salmone, sgombro, acciughe sott'olio, noci. ALIMENTI RICCHI DI OMEGA 6:Arachidi, olio di oliva, olio di girasole, noci.
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