Si prevedono essere a migliaia di
turisti alla
scoperta dell'oro verde. Sono decine i
tour operator che si stanno occupando di mettere a punto
visite guidate e "
assaggi" nei
canapai. E le
principali aziende del
settore, quotate in borsa, fanno un balzo in avanti.
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Marijuana |
Mancano solo due giorni dall'atteso
via libera alla
legalizzazione della
marijuana ricreativa in
Colorado, lo stato si prepara a diventare la
Napa Valley californiana per il
vino, ovvero sia
un'enorme attrazione per migliaia di
turisti dagli
Stati Uniti e da tutto il
mondo.
Per questo motivo decine di
imprenditori e nuovi
tour operator stanno lavorando senza sosta alfine di specializzarsi sulle proprietà
dell’oro verde. Ma c'è anche chi sta puntando sulle
azioni di compagnie che operano nel
settore della
cannabis e che sono
quotate in borsa. In base a quanto prevedono i diversi
analisti, dalle ricerche che stanno effettuando il
comparto avrebbe un ampio
margine di crescita ed entro il 2018 potrebbe rendere fino
10 miliardi all'anno.
Per adesso le
società i cui
titoli sono scambiati
sull'over the counter sono piccole, ma dal primo gennaio sono state protagoniste di una poderosa corsa. I nomi da tenere d'occhio sono diversi. Si va da
MediSwipe (ticker: MWIPD), gruppo che produce
bevande a base di
marijuana che venerdì ha chiuso con un +70%; a
GreenGro Technologies, che produce
tecnologie per la
coltivazione di cannabis e ha chiuso a +40%. Poi c'è
Medbox (MDBX) - produce
macchinari per ospedali e per cure alternative a
base di marijuana - che cresce del 16,6% e ancora e
GW Pharmaceuticals (GWPRF), anch'essa attiva nel
campo farmaceutico, che ha chiuso con un più 2,6%.
Anche il
settore turistico continua a la sua corsa senza sosta, attirando sempre più
investitori e
imprenditori. Tra questi spicca il
Colorado Highlife Tours che propone visite ("a portata di portafogli e che garantisce l'anonimato") ai centri di
produzione della cannabis, dando ai nuovi visitatori la possibilità di fare
tour guidati in bus o in limousine nella nuova Mecca dei
fumatori. "Potrete comprare un po' di maria, guardare la crescita delle piante, visitare i luoghi più rappresentativi del
Colorado e fare molte fotografie", ha detto a
Nbc il proprietario del gruppo,
Timothy Vee, "Sarà come un tour del vino nella Napa Valley". Solo a Denver 18 rivenditori hanno ricevuto il via libera per la
commercializzazione della marijuana e almeno altri 20 sono in attesa di autorizzazione. Insieme alla capitale dello Stato altre 25 città e paesi hanno iniziato a
vendere cannabis ricreativa.
Non solo perché ci sono già alcune guide ai tour per le strade della
marijuana e le stesse città e lo stanno hanno pubblicato
brochure per dare informazione ai nuovi viaggiatori, un po' come succedeva prima per chi si recava in Colorado per sciare, camminare o fare attività culturali. Ma c'è anche qualcuno che frena: "Non ci sono ancora ricerche sui benefici del turismo della marijuana, quindi per il primo anno non ci metteremo a fare marketing su questa cosa", ha detto Rich Grant, portavoce di Visit Denver, l'ufficio della città che si occupa di turismo.Resta una sola piccola delusione per i nuovi turisti. La legge del Colorado prevede che la
marijuana possa essere acquistata da persone con più di 21 anni e sia consumata in casa, ma soprattutto che non venga portata all'esterno dei confini dello Stato. Per questo nessuno dei visitatori potrà portarsi a casa un ricordo da offrire a parenti e amici come invece avviene con una buona bottiglia di vino della Napa Valley.