Il-Trafiletto
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04/10/14

Treviso | Genitori precoci (12 anni lui, 13 lei) si preparano agli esami di licenza media.

Una storia nata sui banchi di scuola addirittura tre anni fa, quella di Daniele e Francesca, nomi di fantasia, 12 anni lui e 13 lei, e terminata con la nascita del loro figlio che ora ha tre mesi. Ora la neo mamma ha compiuto 14 anni ed ha potuto così riconoscere il figlio. E’ accaduto in Veneto, esattamente in provincia di Treviso. Tutto il periodo della gravidanza della neo mamma è stato molto riservato, protetto da occhi e orecchi indiscreti, sia in ambiente familiare che in ambito scolastico; infatti pochissime persone erano al corrente di quello che stava succedendo ai due neo genitori, i parenti più stretti ed alcuni dirigenti scolastici. Per questo nella zona dove abita Francesca molte persone sono cadute dalle nuvole quando, passando davanti alla sua casa, hanno visto quel fiocco azzurro campeggiare sulla porta d’ingresso, anzi, alcuni avevano creduto che fosse nato un fratellino alla ragazzina. A scuola professori e compagni di classe erano all’oscuro di tutta la vicenda, ma da quando la notizia è diventata di dominio pubblico questi ultimi non fanno altro che girare continuamente in bicicletta davanti alla casa della loro compagna di classe e neo mamma. E Daniele? Il neo papà si è comportato fin da subito come un adulto, assistendo addirittura alla nascita di suo figlio e rimanendo vicino alla sua fidanzatina, ed ora che è iniziata la scuola, terminate le lezioni, salta in sella alla sua bici e corre dai suoi due tesori. La nascita del bambino è stata una gioia oltre che per i neo genitori, anche per i giovanissimi nonni ( più o meno quarantenni), i quali, dopo il momento di choc iniziale, hanno affrontato la situazione come una cosa assolutamente naturale, e si adoperano per aiutare in tutti i modi i giovani genitori che quest’anno si dovranno preoccupare, oltre che del nuovo arrivato, anche degli esami di licenzia media. (immagine presa dal web)

23/09/14

California | "Lascia l'ultimo ballo per me". Mamma muore tre giorni dopo aver ballato al matrimonio del figlio. Era in fase terminale per un tumore.

“Save the last dance for me”, si intitolava una canzone cantata da Ben E. King negli anni 60, e molto in voga anche ai giorni nostri, tanto di moda che sembra scritta appositamente per questa storia commovente. Una mamma malata di tumore al seno in fase terminale ha voluto ballare con il figlio nel giorno del suo matrimonio, e dopo tre giorni ha cessato di vivere. Una storia molto toccante, quella di Mary Ann Manning, una mamma californiana di 61 anni, malata da tempo di un cancro alla mammella che negli ultimi tempi l’aveva debilitata e distrutta fisicamente, ma nonostante ciò ha lottato e resistito fino all’ultimo per esaudire il suo desiderio e dimostrare tutto l’amore che provava per suo figlio: ballare con lui nel giorno del suo matrimonio. E così è stato, Il 5 settembre scorso Mary Ann ha presenziato alle nozze del figlio decisamente debilitata e, arrivato il tanto atteso momento, si è alzata dalla sedia a rotelle e lentamente si è portata al centro della sala dove ha ballato con suo figlio accompagnata dalle note di “Somewhere over the rainbow” sotto lo sguardo e le lacrime degli invitati per tre lunghi e toccanti minuti, al termine dei quali è stata lentamente riaccompagnata sulla sua sedia a rotelle. Questa grandissima mamma ha voluto dire addio in questo modo a suo figlio lasciandogli questo commovente ricordo di sé. Infatti, la signora Mary Ann è morta solamente tre giorni dopo, dimostrando così che l’amore di una mamma riesce a prevalere su ogni cosa, anche sul male. (immagine presa dal web)

08/09/14

Origine della parola quiz

Ogni parola ha la sua origine e la sua storia curiosa, quella che vi voglio presentare oggi è: quiz che nasce per la prima volta in Irlanda, nel teatro Royal di Dublino.


La storia ci narra che in un teatro di Dublino nel 1791, il titolare Richard Daly, fece una scommessa con alcuni suoi amici che sarebbe riuscito a fare, entro 48 ore, una parola senza senso conosciuta in tutta la città e che il pubblico avrebbe fornito un significato per essa. 
La parola che gli venne fu proprio quiz e per far in modo che tutti la vedessero, la fece scrivere sui muri intorno alla città. 

ll giorno dopo la gente, passeggiando per strada, iniziò a vedere quella strana parola che in breve tempo diventò parte del linguaggio e che oggi la usiamo per indicare un gioco di intrattenimento fatto di domande e risposte o un lavoro per definire il grado di conoscenza.

Diversi sono i presentatori che si sono affermati per i giochi di quiz e i più conosciuti sono senza dubbio: Corrado e Mike Bongiorno, due figure molto simpatiche e che hanno saputo, con i loro programmi, catturare l'attenzione di milioni di spettatori.
Il quiz nasce in Irlanda

29/08/14

La top ten | I voli spaziali umani più lunghi

A seguire i dieci voli spaziali umani più lunghi della nostra storia.


1. Valerij Poljakov Durata: 437,7 giorni Nazione: Russia Missione: Mir Anno: 1994-95

2. Sergej Avdeev Durata: 379,6 giorni Nazione: Russia Missione: Mir Anno: 1998-99

3. Vladimir Titov e Musa Manarov Durata: 364,9 giorni Nazione: Unione Sovietica Missione: Mir Anno: 1987-88

4. Jurij Romanenko Durata: 326,5 giorni Nazione: Unione Sovietica Missione: Mir Anno: 1987

5. Sergej Krikalév Durata: 311,8 giorni Nazione: Unione Sovietica/Russia Missione: Mir Anno: 1991-92

6. Valerij Poljakov Durata: 240,9 giorni Nazione: Unione Sovietica Missione: Mir Anno: 1988-89

7. Michail Tjurin e Michael López-Alegria Durata: 215,4 giorni Nazione: Russia e USA Missione: ISS Anno: 2006-07

8. Nikolaj Budarin e Tal at Musabaev Durata: 207,5 giorni Nazione: Russia Missione: Mir Anno: 1988

9. Gennadij Padalka Durata: 198,7 giorni Nazione: Russia Missione: ISS Anno: 2009

10. Gennadij Padalka Durata: 198,6 giorni Nazione: Russia Missione: Mir Anno: 1988-89
(science)






28/08/14

La storia nel nostro libro della vita

Imparare a rileggere il libro della nostra vita e a far tesoro della nostra storia passata, ci aiuta a ripartire in ogni situazione che siamo chiamati a vivere ogni giorno e a preparare un presente e un futuro felice.

La storia di ciascuno di noi viene scritta silenziosamente sul libro della nostra vita e ogni tanto fermarsi a rileggere cio che abbiamo scritto, vuol dire far tesoro delle esperienze positive e negative, che ci siamo trovati ad affrontare e a vivere.
Infatti la storia che ciascuno di noi scrive è densa di fatti, persone con i propri pregi e difetti ed eventi che hanno segnato le noste giornate.
Ci sono parecchie correzioni, molte cancellature, tanti errori e una miriade di cose belle e positive che tante volte non si guardano nemmeno, quando ci si trova a vivere momenti bui e tristi, nel percorso della nostra vita e che sarebbero una boccata di ossigeno per i nostri giorni.
Imaparare a rileggere la propria storia ha molta importanza per la crescita personale e ci aiuta a ripartire dalle cose positive e ad affrontare le cose negative, che molte volte ritornano, facendo tesoro delle modalità passate per trovare nuove soluzioni e affrontare al meglio ciò che siamo chiamati a risolvere o a vivere.
Il libro della vita

25/08/14

Tesori nascosti | La storia del nostro Pianeta riassunta in una pallina

Vita di una pallina di plastica, dalla notte dei tempi a oggi. Mi arriva la voce alterata di un genitore: "Non toccarla! Non sai dov'è stata".

Il bambino posa sconsolatamente l'oggetto sulla sabbia, dove l'aveva trovato, e trotterella via, alla ricerca di uno svago più tollerato. Mi avvicino per dare un'occhiata alla causa del rimprovero. È una pallina di plastica, sporca dopo essere stata a lungo esposta alle intemperie. È vero, non si sa dove sia stata: mi fermo a pensarci. Sicuramente, ne avrà passate tante. La sua esistenza deve essersi svolta più o meno così...

Immaginiamo un mare tropicale, a circa 25° di latitudine Nord. Il clima è caldo e umido, e la quiete è interrotta soltanto da un plesiosauro che nuota veloce a caccia di seppie. La terraferma, piuttosto lontana, è ricoperta da felci, conifere ed equiseti ed è dominata dagli stegosauri, mentre il cielo è popolato da pterodattili: siamo nel Giurassico. La luce del sole riscalda l'acqua marina fornendo nutrimento ad alghe e batteri. Il primo anello di una lunghissima catena alimentare. Per la maggior parte, questi organismi vengono consumati da minuscole creature marine, che a loro volta finiscono in pasto ai pesci. Gli avanzi, però, abbondano: le alghe e i batteri che non sono stati mangiati muoiono di morte naturale e, piano piano, affondano, scendendo nelle profondità oceaniche, depositandosi sul fondale e dando origine a un cimitero fangoso.

Le correnti marine ristagnano, l'ossigeno manca: le condizioni ambientali non favoriscono il naturale degrado. Alghe e batteri non si decompongono, ma rimangono intatti, sepolti via via sotto nuovi strati di altri organismi che hanno terminato il proprio ciclo vitale. La deriva spinge terra e acque verso nord. Questo mare diventa teatro di un epico scontro tra continenti, che sottopone i fondali a forze tali da elevare e distruggere intere catene montuose. Impressionanti terremoti smuovono i sedimenti, ormai depositati in strati molto spessi: le nostre alghe si trovano a una profondità di 4 chilometri, dove la temperatura è di circa 120 C. Le molecole che le costituiscono finalmente si arrendono al calore e alla pressione. Cambiano struttura, formando lunghe catene: sono gli idrocarburi. La guerra dei continenti si sposta in un'altra fossa tettonica, che si spalanca a formare l'Oceano Atlantico. Il Pianeta viene colpito da un asteroide, che fa estinguere i dinosauri. Ma negli strati più profondi, sotto il fondale del Mare del Nord, non arriva neppure l'eco di questi sconvolgimenti: le alghe e i batteri decadono lentamente, fino a trasformarsi in petrolio.

È finita l'età dei rettili, inizia quella dei mammiferi. Per il petrolio, è ora di intraprendere un nuovo viaggio. Negli strati rocciosi inferiori, la pressione è così intensa da innescare la migrazione verso l'alto del liquido, che penetra lentamente nelle minuscole porosità delle rocce. Talvolta riesce a percorrere diverse centinaia di metri, dirigendosi verso la superficie. Ma prima o poi, incontra uno strato lapideo troppo compatto, e deve arrestarsi. Intanto è iniziata l'evoluzione dell'uomo. Il Mare del Nord ha raggiunto i 50° N, la sua attuale latitudine. Si susseguono alcune ere glaciali, l'Impero Romano, i Vichinghi, la Rivoluzione Industriale. Poi, qualcuno decide di perforare le rocce che imprigionano il petrolio, portandolo alla luce: il liquido preistorico schizza in superficie, per la prima volta dopo 150 milioni di anni.

Viene trasformato nelle materie prime che servono per produrre la plastica, e con l'aiuto della chimica, le catene corte di atomi di carbonio si saldano insieme: le alghe giurassiche sono diventate polietilene. Il polimero viene utilizzato per creare una pallina: è proprio quella abbandonata oggi, sulla spiaggia, da un ragazzino. Non ci accade spesso di raccontare una storia che ha per protagonista la plastica: eppure, riuscite a pensare a qualcosa di più poetico?

La prossima volta che vedrete una pallina, raccoglietela: pensate a quanta strada ha fatto e alla vita incredibile che ha avuto.(science)

15/08/14

Storia di Thumper

Thumper appena trovato
Non ho pietà per coloro che sono crudeli con gli animali, che fanno soffrire creature innocenti che non possono difendersi. La crudeltà verso gli animali è sintomo del tipo di anima che hanno le persone che la praticano.

Tre cucciolate di gattini indifesi sono stati lasciati morire in un cortile da una persona dal cuore di pietra. Ma grazie all’associazione PACT (People and Cats together) che ha ricevuto una segnalazione, i gattini sono stati salvati.

E salvarli è stata una missione. Giunti sul posto, un membro dell'associazione ha notato un piccolo gattino bianco e nero che stava lottando in alcuni cespugli. Il piccolo non poteva camminare o stare in piedi. Doveva trascinare le zampe posteriori, se voleva muoversi. Non c'era da perder tempo si doveva agire.


Thumper all'inizio della terapia
Il gattino, che è stato chiamato Thumper, come accertato dopo una visita  accurata fatta dai veterinari, era affetto da una disabilità  neurologica e non poteva camminare. A volte, molto raramente, possono guarire da soli. Per la maggior parte invece è una condanna a morte. Secondo i veterinari la probabilità che potesse riuscire a camminare era prossima allo zero.

Primi passi
Innanzi tutto Thumper doveva irrobustirsi. Poi è stato creato un girello che gli permettesse di irrobustire le zampe posteriori. In non molto tempo ha iniziato a muovere i primi passi e associando altre fisioterapie ha iniziato a stare sulle zampe da solo, non molto stabile ma almeno camminava da solo.

Con il deambulatore
Anche se in maniera un po’ goffa, è arrivato al punto di riuscire camminare da solo. Subito dopo questo percorso di riabilitazione Thumper è stato adottato da una famiglia che gli dona ogni giorno tanto amore.

 I volontari dell’associazione PACT non erano obbligati a tanto lavoro con Thumper ma grazie al loro incessante e smisurato aiuto oggi Thumper ha una casa ed una famiglia che lo ama. Sarebbe potuto morire tra i cespugli con la sua disabilità ed in totale solitudine, ma l’organizzazione di soccorso ha fatto in modo che non accadesse.


Primi veri risultati
Una vittoria




Indipendenza


Felicità

27/04/14

Politica | Attaccamento alla poltrona: Ciriaco De Mita (86 anni) si presenta candidato sindaco nel paese natale.

“la storia sono io, non il vecchio, né il nuovo. Io sono la storia” . Così parlò Ciriaco De Mita annunciando al Corriere del Mezzogiorno la sua candidatura a sindaco del paese. 86 anni, De Mita si presenta candidato sindaco del suo paese natale, Nusco, 4800 abitanti situato a oltre 900 metri di altezza in provincia di Avellino. Il “nuovo che avanza”. Una delle ultime figure viventi che ancora incarna il politico di mestiere, avvezzo all'attaccamento alla poltrona. Nella sua lunga carriera di politico ( ha passato circa quarantacinque anni tra i banchi di Montecitorio ), De Mita fu segretario della Democrazia Cristiana, ministro più volte, primo ministro nel 1988, infine parlamentare europeo. Ora ritenta la scalata alla poltrona più ambita di quello che è il suo regno, probabilmente per una freudiana voglia di rivincita. Già, perché gli storici del suo paese ricordano che già nel 1956 l’allora giovane De Mita provò a diventare sindaco, ma perse contro la lista della “Spiga di grano” di Luigi Lanzetta. Ora dovrà vedersela con Rosanna Secchiano, giovane ingegnere anche lei candidata a sindaco e sostenuta dalla sinistra. Cercherà di prendere il posto di quello che è stato sindaco fino a ieri, un altro De Mita, quel Giuseppe nipote ribelle che negli anni Ottanta convocò in Irpinia Marco Pannella per attaccare l’illustre zio e tutta la family. Anni dopo chiese perdono al potente zio Ciriaco il quale glielo negò. Ma chi è De Mita? Alla fine degli anni Ottanta, con lui presidente del Consiglio, a Roma sbarcò il clan degli avellinesi. Salverino De Vito da Bisaccia, ministro del Mezzogiorno, il fido Nicola Mancino, vicepresidente del Senato, l’indisciplinato Gerardo Bianco alla Camera, l’ex portaborse e raccomandato Rai Clemente Mastella della vicina Ceppaloni a occuparsi di giornali. E poi Biagione Agnes alla Rai, suo fratello Mario direttore dell’Osservatore romano, Elveno Pastorelli al vertice prima dei vigili del fuoco poi ai miliardi del dopo terremoto. E non dimentichiamo Marzullo, Gigi, il re della notte televisiva, figlio di un altro capo elettore di sua maestà Ciriaco: “De Mita mi ha segnalato, ma poi ho fatto tutto da solo”, ammise in un’intervista nel 2001. De Mita si presenterà candidato nella lista UdC.

21/04/14

Oggi 21 aprile, si festeggia il natale di Roma. E' il 2767°

Oggi si festeggiano i 2767 anni ab Urbe condita (anche se ritrovamenti recenti sembrano spingere la fondazione di Roma indietro di due secoli circa). Un’epopea senza fine quella della città Eterna, dai Re alla Repubblica, dagli Imperatori ai Papi, oltre due millenni e mezzo di storia che ancora vivono sovrapposti nelle meraviglie della capitale. Secondo la tradizione era il 21 aprile del 753 a.C. quando Romolo uccise il gemello Remo e fondò Roma. La più autorevole trattazione antica di questa prima pagina della storia dell’Urbe è stata scritta e tramandata dall’insigne storico del I secolo avanti Cristo Tito Livio nella sua monumentale opera “Ab Urbe condita”, che comprendeva in origine 142 libri, dei quali rimangono i volumi 1-10 e 21-45. Racconta Livio (“Ab Urbe condita, I, 7): «Siccome erano gemelli e il rispetto per la primogenitura non poteva funzionare come criterio elettivo, toccava agli dei che proteggevano quei luoghi indicare, attraverso gli auspici, chi avessero scelto per dare il nome alla nuova città e chi vi dovesse regnare dopo la fondazione. Così, per interpretare i segni augurali, Romolo scelse il Palatino e Remo l’Aventino. Il primo presagio, sei avvoltoi, si dice toccò a Remo. Dal momento che a Romolo ne erano apparsi il doppio quando ormai il presagio era stato annunciato, i rispettivi gruppi avevano proclamato re l’uno e l’altro contemporaneamente. Gli uni sostenevano di aver diritto al potere in base alla priorità nel tempo, gli altri in base al numero degli uccelli visti. Ne nacque una discussione e dal rabbioso scontro a parole si passò al sangue: Remo, colpito nella mischia, cadde a terra. È più nota la versione secondo la quale Remo, per prendere in giro il fratello, avrebbe scavalcato le mura appena erette [più probabilmente il pomerium, il solco sacro] e quindi Romolo, al colmo dell’ira, l’avrebbe ammazzato aggiungendo queste parole di sfida: “Così, d’ora in poi, possa morire chiunque osi scavalcare le mie mura”. In questo modo Romolo s’impossessò da solo del potere e la città appena fondata prese il nome del suo fondatore».

24/03/14

India | rifiuta di andare con un "cliente" in un bordello. Le tagliano i seni e le spaccano i denti per punizione.

Il quotidiano indiano The Hindustan Times rivela di una orribile storia accaduta in India e precisamente a Mumbay. Una ragazza di 24 anni, originaria del Gujarat, è stata venduta per 30 mila rupie (400 euro) e costretta a prostituirsi dai suoi sfruttatori. La giovane, che era stata portata in un bordello nel distretto di Thane, un trafficato agglomerato situato a nord della metropoli di Mumbai, si è rifiutata e, per questo motivo, i suoi aguzzini le hanno tagliato i seni. Due uomini sono ora ricercati, mentre uno è già stato arrestato. E' accaduto una settimana fa. Il gestore del bordello, Ruby Sikandar Munsi, presentò la ragazza a un cliente, ma la giovane si ribellò e non volle effettuare prestazioni sessuali richieste. Dopo l’ennesimo rifiuto, la ragazza è stata portata in una stanza isolata dove è stata picchiata e mutilata. Le sono stati tolti i seni con un coltello e spaccati i denti. L'ennesimo atto di violenza contro le donne nel Paese asiatico. Secondo la polizia, l'uomo e altri due conoscenti si sono infuriati perché «non guadagnava nulla». Esasperati per il suo rifiuto, l'hanno portata in una stanza isolata ed è stata picchiata brutalmente. «Per darle una lezione - ha raccontato un responsabile del commissariato locale - uno dei tre le ha tagliato i seni con un coltello, mentre un altro le ha spaccato i denti». La polizia, intanto, ha interrogato Munsi e lo ha rinviato a giudizio per lesioni e per sfruttamento della prostituzione. La poveretta è stata poi soccorsa e si trova ora all'ospedale civico di Thane.

03/03/14

Giovane donna malata terminale sposa il suo “amato” in Rianimazione. Poi muore.

Senza dubbio un grandissimo atto d'amore quello di una giovane coppia. Una storia straziante di una donna di 33 anni, afflitta da un male incurabile, che vuole fortemente unirsi in matrimonio col suo principe azzurro e muore tre giorni dopo essersi sposata nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Raffaele di Milano. La coppia è riuscita a realizzare il proprio desiderio la settimana scorsa. Nessun prete, ma con rito civile, i due hanno trovato la forza di dire sì e di unirsi in matrimonio, “nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia”, per sempre. Lo hanno fatto nel reparto rianimazione dell’ospedale San Paolo di Savona dove lei era ricoverata e che da qualche tempo era diventata una specie di casa. Le nozze dovevano rimanere segrete, quel momento di gioia doveva restare un fatto fra loro due e le persone più care. Un segreto comprensibile al quale nel reparto di Rianimazione si sono tutti attenuti, dal primario, ai medici, agli infermieri, insomma a tutto lo staff. La notizia però si è diffusa ugualmente. Era una coppia che si voleva bene e che si era promessa amore eterno in circostanze comunque difficili. La cerimonia con rito civile si è svolta nel più assoluto riserbo. Purtroppo due giorni dopo dalla celebrazione del matrimonio le condizioni della neo sposa sono decisamente peggiorate e i medici savonesi hanno disposto il trasferimento della ragazza all'ospedale San Raffaele a Milano, un ultimo, disperato tentativo di combattere una battaglia purtroppo già persa in partenza . Lei non ce l'ha fatta ed ha cessato di vivere. La notizia della morte della ragazza si è diffusa rapidamente a Savona dove nessuno ha dimenticato quella coppia che ha voluto sposarsi in ospedale, dove tutti ricordano l'amore che quella giovane donna aveva saputo donare al suo compagno che aveva voluto sposare in un momento difficile e senza più alcuna speranza di sopravvivere.

28/02/14

Sudan | rischia la lapidazione per adulterio 18enne stuprata dal branco.

Una storia a dir poco sconvolgente e della quale ci giunge notizia dal Sudan. Una ragazza 18enne etiope che vive in Sudan rischia di essere uccisa per lapidazione perché accusata di adulterio. La giovane, sposata, quando era incinta di tre mesi è stata stuprata da sette uomini a Khartoum, lo scorso agosto. Adesso la giovane è divorziata ed è incinta al nono mese, ma è anche accusata di adulterio e prostituzione, nonostante sia stata lei ad aver subito la violenza. Non solo: alla ragazza le è stato impedito di sporgere denuncia formale per lo stupro subito. Anche i suoi assalitori sono stati arrestati dopo che, 6 mesi dopo lo stupro, hanno diffuso il video della violenza su WhatsApp. Essi sono incriminati di adulterio, atti osceni e diffusione di materiale indecente. In difesa della 18enne è scesa in campo l'Iniziativa strategica per le donne nel Corno d'Africa (Siha), che chiede l'immediato rilascio della giovane donna che sembra aver dormito in una cella della stazione di polizia senza materasso o cibo adeguato anche al suo stato di gravidanza. Siha, inoltre, accusa le autorità sudanesi di aver agito in maniera discriminatoria poiché la donna è un'immigrata etiope. La ragazza sostiene da mesi la sua innocenza e di aver subito le violenze, ovviamente, contro la sua volontà.

08/01/14

La Storia è un optional. "L'Eredità" insegna.

Fino ad oggi il simbolo dell’ignoranza nel piccolo schermo, visti gli esiti delle prove di cultura generale, era stato affibbiato ai personaggi del popolare reality show “Grande Fratello”. A malincuore dobbiamo ricrederci. La Storia è una materia che sicuramente non piace a tutti, ma si presume che coloro che vengono scelti come concorrenti per un quiz a premi da mandare in onda nei canali della TV di Stato abbiano almeno una minima conoscenza di quelle che dovrebbero essere le nozioni base. Purtroppo non è così. Ne sa qualcosa il popolare Carlo Conti, presentatore del quiz televisivo “L’Eredità”, in puntata andata in onda alcuni giorni fa.
l'eredità

Arrivati al penultimo gioco prima della ghigliottina, i 4 partecipanti si sono trovati davanti questa domanda: “Adolf Hitler viene nominato cancelliere nel” da accoppiare a una delle 4 alternative: “1933, 1948, 1964, 1979”. Naturalmente la risposta è 1933, visto che il dittatore tedesco è morto nel 1945. Scioccanti le risposte dei concorrenti: 1948, 1964, 1979!!! La quarta concorrente per esclusione ha indovinato. Stupore sulla faccia di Carlo Conti. in che anno Mussolini ha incontrato il poeta americano Ezra Pound. Le date erano le stesse, e la risposta, essendo Mussolini morto anche lui come Hitler nel 1945, non poteva essere che la stessa, 1933, eppure una concorrente ha pensato bene di dire nel 1964. A questo punto Conti ha tuonato: “E’ proprio il caso di fare un bel ripassino di storia”. Chissà se questa puntata è stata vista dal Ministro della Pubblica Istruzione e, se sì, cosa ne pensa.
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