Il-Trafiletto
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23/09/14

California | "Lascia l'ultimo ballo per me". Mamma muore tre giorni dopo aver ballato al matrimonio del figlio. Era in fase terminale per un tumore.

“Save the last dance for me”, si intitolava una canzone cantata da Ben E. King negli anni 60, e molto in voga anche ai giorni nostri, tanto di moda che sembra scritta appositamente per questa storia commovente. Una mamma malata di tumore al seno in fase terminale ha voluto ballare con il figlio nel giorno del suo matrimonio, e dopo tre giorni ha cessato di vivere. Una storia molto toccante, quella di Mary Ann Manning, una mamma californiana di 61 anni, malata da tempo di un cancro alla mammella che negli ultimi tempi l’aveva debilitata e distrutta fisicamente, ma nonostante ciò ha lottato e resistito fino all’ultimo per esaudire il suo desiderio e dimostrare tutto l’amore che provava per suo figlio: ballare con lui nel giorno del suo matrimonio. E così è stato, Il 5 settembre scorso Mary Ann ha presenziato alle nozze del figlio decisamente debilitata e, arrivato il tanto atteso momento, si è alzata dalla sedia a rotelle e lentamente si è portata al centro della sala dove ha ballato con suo figlio accompagnata dalle note di “Somewhere over the rainbow” sotto lo sguardo e le lacrime degli invitati per tre lunghi e toccanti minuti, al termine dei quali è stata lentamente riaccompagnata sulla sua sedia a rotelle. Questa grandissima mamma ha voluto dire addio in questo modo a suo figlio lasciandogli questo commovente ricordo di sé. Infatti, la signora Mary Ann è morta solamente tre giorni dopo, dimostrando così che l’amore di una mamma riesce a prevalere su ogni cosa, anche sul male. (immagine presa dal web)

17/03/14

Tumore al seno | Un naso elettronico sensibile tanto quanto una mammografia!

Tumore al seno | Un naso elettronico sensibile tanto quanto una mammografia! Il naso, quello elettronico, è sensibile tanto quanto una mammografia per scovare il cancro al seno! Dicono molto gli odori del corpo umano, riguardo lo stato di salute dell'organismo.

A confermare quanto affermato sopra, non è soltanto l'esperienza clinica di tanti medici, ma anche varie ed efficenti ricerche condotte durante gli anni passati, al punto tale che oggi George Preti, esperto apprezzato da più parti del Monell Chemical Senses Center di Filadelfia, sta cercando di intercettare l'odore tipico del cancro all'ovaio (seno) per poi successivamente dare vita, grazie alla collaborazione del collega Charlie Johnson, un sensore che possa essere utilizzato come “naso elettronico” per avvertirne la presenza di un eventuale tumore e consentirne la diagnosi precoce.

Per intercettare tale odore, il Preti sta avvalendosi della collaborazione del Penn Vet Working Dog Center, dove 4 cani stanno seguendo un programma di addestramento per fiutare la presenza del cancro alle ovaie. In passato, infatti, è stata dimostrata la capacità dei cani di individuare con un'accuratezza elevata eventuali tumori solo dal loro odore. Dopo avere identificata l'essenza cercata Johnson la utilizzerà per programmare il suo prototipo di naso elettronico, un apparecchio che mima l'attività dei recettori presenti nel naso umano. Lo strumento è formato da centinaia di nanotubi in carbonio, ciascuno attaccato a un filamento di Dna in grado di convertire il mix di sostanze chimiche presenti nell'aria in un segnale elettronico.
Tumore al seno

“E' possibile racchiudere il potere del naso di un cane in questo piccolo chip delle dimensioni dell'unghia di un dito”, ha spiegato Petri. Attualmente uno strumento simile, il BreathLink, è stato testato dai ricercatori del Centro Medico dell'Università di Maastricht (Paesi Bassi) nella diagnosi del cancro al seno. I risultati dei test, pubblicati su PLoS One, dimostrano che utilizzarlo è semplice e veloce: la paziente deve semplicemente respirare in un tubo per 2 minuti e la macchina è in grado di confrontare le sostanze presenti nel respiro del paziente con quelle tipiche del cancro alla mammella, stabilendo in soli 10 minuti se la donna è affetta da questa forma tumorale con una precisione eguale a quella di una mammografia, ma senza ricorrere all'uso dei raggi X.

Il cancro non è però l'unica malattia che potrebbe essere riconosciuta dall'odore. Un'analisi pubblicata sulla rivista Sensors da Alphus Wilson, esperto dell'USDA Forest Service e Manuela Baietto, ricercatrice dell'Università degli Studi di Milano, ha fatto il punto della situazione ricordando che la pelle e il sudore di chi sta lottando contro un'infezione può odorare di mele marce che in caso di infezioni alla vescica le urine sanno di ammoniaca e che il diabete conferisce all'alito un odore di acetone simile a quello del solvente per lo smalto per le unghie, mentre l'insufficienza epatica lo fa odorare di pesce crudo.

Non solo, il sudore di chi ha la rosolia ha lo stesso odore delle piume e quello di chi è affetto da schizofrenia di aceto, mentre l'odore della pelle assomiglia a quello della birra stantia in chi ha l'adenite tubercolare, di pane nero appena cotto in chi è affetto da febbre tifoidea e di macelleria in chi ha la febbre gialla. (ilsole24ore)
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