Il-Trafiletto
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17/01/17

Zuppa di pesce ⧫ Cioppino

Zuppa di pesce Cioppino ⧫ La Costa del Pacifico e le Hawaii


Il Cioppino è una zuppa di pesce che si fa a San Francisco che vanta origini italiane.

Protidi 160
Glucidi 31
Lipidi 63
Kcal 1331

Secondo piatto
Dosi per 6 persone
Ingredienti:

g 700 di filetti di pesce bianco
g 450 di gamberetti sgusciati e puliti
1 astice o aragosta (lobster)
kg 1 di cozze
1/2 bicchiere di olio d'oliva
1 cipolla tritata grossolanamente
2 spicchi d'aglio tritati
1 peperone verde, grossolanamente tritato
4 pomodori maturi, pelati e a pezzi
1/2 tazza di pomodoro in pasta
2 bicchieri di vino rosso
abbondante prezzemolo tritato
sale, pepe nero

Tagliare il pesce a tranci e il crostaceo a pezzi. Pulire le cozze. Mettere i tranci di pesce, i pezzi di crostaceo e i gamberetti in una teglia larga. Scaldare in una casseruola l'olio con la cipolla, l'aglio e il peperone verde, cuocere per 5 minuti indi aggiungervi i pomodori freschi, la pasta di pomodoro, il vino, una parte del prezzemolo, sale e pepe, coprire e cuocere a fuoco bassoper 15 minuti. Versare la salsa sul pesce, coprire la teglia e cuocere, girando delicatamente, per 30 minuti o fino a quando il pesce non sarà cotto. Aggiungervi le cozze e continuare a cuocere fino a quando non si saranno aperte, circa 5 minuti. Mettere la zuppa in un grande recipiente di portata, cosparger/o con il restante prezzemolo e servire calda.

14/09/14

Lato B snello per essere belle....o grosso per essere intelligenti?

Il famoso Lato B non finisce mai di stupire. E’ da sempre croce e delizia di molte donne, alcune delle quali ne hanno fatto un trampolino per il successo mentre altre cercano di combatterlo con stancanti sedute di palestre o affidandosi nelle mani di esperti chirurghi estetici. E’ di stampo inglese la notizia che gli scienziati della University of Oxford e del Churchill Hospital, in una loro ricerca hanno scoperto che le donne che tendono ad accumulare grasso sul sedere e sulle cosce sono quelle dotate di più intelligenza e salute. Sembra che il responsabile di questa peculiarità sia un eccesso di grassi Omega 3, i quali aiutano ad accelerare lo sviluppo della mente. Non solo, gli scienziati inglesi avrebbero scoperto anche che le donne con il lato B più pronunciato oltre ad essere più intelligenti potrebbero anche partorire figli aventi la stessa caratteristica, i quali sarebbero, quindi, più furbi di bambini nati da donne magre. Gli omega 3, sono fondamentali per il corretto funzionamento del nostro organismo; sono degli acidi grassi polinsaturi, contenuti nel pesce e in particolar modo nel salmone, nella trota, nel pesce spada, nello sgombro e nelle acciughe, ed ancora nei legumi, nelle verdure a foglia larga (broccoli, cavoli, lattuga), noci e cereali (30 grammi di noci, forniscono 2 grammi di omega 3).(immagine presa dal web)

12/09/14

ARROSTO DI PESCE

ARROSTO DI PESCE
Ingredienti x 8
• 1,5kg di pescatrice
• 300 g di filetto di salmone
• 4-5 capesante senza conchiglia
• 200 g di burro
• 3 cucchiai di aneto tritato
• il succo di mezzo limone
• un cucchiaino di pasta d'acciughe
• un dl di vino bianco secco
• sale, pepe
Preparazione: media Tempo: 30 minuti Calorie a porzione: 305
arrosto di pesce
Montate il burro a crema in una terrina, unite l'aneto tritato, la pasta di acciughe e il succo di limone; incorporateli con cura finché avrete un composto omogeneo, regolatelo di sale e pepatelo. Trasferitene metà su un foglio di carta da forno, formate un panetto cilindrico, avvolgetelo nella carta e fatelo rassodare nel frigo per un paio d'ore; lasciate il resto del burro in una terrina in modo che rimanga morbido. Scaldate il forno a 180°. Pulite la pescatrice, spellatela ed eliminate la lisca centrale, facendo attenzione a non separare i due filetti; adagiatela su un foglio di carta da forno, salatela, pepatela leggermente e spalmatela con un po' di burro all'aneto morbido. Adagiatevi sopra il salmone tagliato a fettine sottili, spalmate anche questo con un po' di burro morbido e sistematevi al centro le capesante pulite e lavate. Aiutandovi con un foglio di carta, arrotolate la pescatrice e legatela stretta con spago da cucina, come se fosse un normale arrosto. Salatelo e pepatelo, spalmatelo con il resto del burro morbido e mettetelo in una pirofila e cuocete lo in forno per 30 minuti circa, girandolo per farlo dorare da ogni parte e bagnandolo ogni tanto con il vino. Lasciate intiepidire, eliminate lo spago dall'arrosto e tagliatelo a fette. Sistematelo sui piatti individuali, irroratelo con il fondo di cottura e servitelo con il burro all'aneto tenuto in frigo e tagliato a rondelle.

23/08/14

Pesce brasato in salsa piccante | Cucina cinese

Pesce brasato in salsa piccante
Tempo di preparazione: 15 minuti Tempo di cottura: 10-15 minuti
*Un pesce di 750 g (persico, carpa, triglia grigia o trota)
*olio per friggere
*2 fette di radice di zenzero tritate
*uno spicchio d'aglio tritato
*2 cucchiai di pasta di fagioli piccante
*un cucchiaio di salsa di soia
*2 cucchiai di vino di riso o di sherry secco
*mezzo cucchiaino di sale
*3 cucchiai di brodo
*un cucchiaino di zucchero
*2 cucchiai di aceto
*un cucchiaio di salsa chili
*2 cucchiai di farina
*2 cipolline tritate

La quantità di salsa piccante può variare a seconda dei vostri gusti: la salsa di fagioli piccante potrà essere sostituita con salsa di fagioli gialli tritati, mescolati a salsa chili. Squamate il pesce, eliminate le interiora, lavatelo, asciugatelo e con un coltello affilato praticatevi dei taglietti diagonali lungo i fianchi. Scaldate dell'olio nel wok o in una padella di ferro, quando sarà fumante unite il pesce e friggetelo per 5 minuti, rigirandolo una volta.
Quindi toglietelo dal recipiente e tenetelo da parte. Eliminate quasi tutto l'olio dal wok, tranne un cucchiaio, unite lo zenzero, la pasta di fagioli piccante, l'aglio, la sala di soia e il vino.
Amalgamate bene gli ingredienti e quando la salsa risulterà liscia e omogenea, unitevi di nuovo il pesce, aggiungendo anche il sale e il brodo. Abbassate la fiamma e fate cuocere per 3 minuti,· rigirando il pesce una volta. Aggiungete lo zucchero, l'aceto, la salsa chili e la farina diluita in un cucchiaio di acqua. Fate addensare la salsa per qualche secondo, poi trasferite il tutto su un piatto da portata, decoratelo con le cipolline tritate e servite caldo.
La casseruola cinese conosciuta come "pentola di sabbia" è fatta di argilla. L'esterno è di colore beige sabbioso, l'interno è marrone lucido. Non si deve mai appoggiare questo recipiente vuoto sul fuoco, né tanto meno posare la pentola calda sopra una superficie bagnata o fredda. La pentola si spezzerebbe a contatto con il freddo e l'umidità.

21/08/14

Un alimento ricco di proteine e vitamine: il Baccalà, ovvero il merluzzo.

Il baccalà è un pesce, precisamente merluzzo bianco (Gadus morhua), conservato sotto sale. La salagione permette di essere conservato per lungo tempo ed essere consumato in luoghi anche molto distanti da quelli d'origine. È un tipo di pesce che possiamo trovare in vari mari, dall’Oceano Atlantico, tra la Groenlandia fino alla Carolina del Nord, nell Mar di Norvegia fino all’Islanda, nel mare del Nord, e da quest’ultima zona è stato introdotto in Italia grazie al commercio con il Nord Europa. La storia vuole che il procedimento di salagione del baccalà si debba attribuire ai pescatori baschi che, durante la caccia alle balene in prossimità del Mare del Nord, si imbatterono in enormi banchi di merluzzo e adottarono anche per questo pesce il procedimento di conservazione già da essi usato per la carne di balena. Il merluzzo bianco è classificato in due modi a seconda del suo metodo di conservazione: se trattato tramite salagione possiamo parlare di Baccalà, mentre se il trattamento è l’essiccazione allora stiamo parlando di stoccafisso. Tanto il baccalà quanto lo stoccafisso, prima del loro utilizzo, hanno bisogno di una lunga immersione in acqua fredda, almeno una giornata, che provvede ad eliminare il sale per il primo e a restituire l'originale consistenza al secondo. In Italia il baccalà è in uso sulla tavola di diverse regioni, come ad esempio quelle toscana, marchigiana, umbra, abruzzese e siciliana, mentre come nazione siamo al secondo posto nella classifica mondiale dei consumatori di baccalà dopo il Portogallo. Il baccalà è molto apprezzato per il suo sapore inconfondibile, per la sua carne magra e digeribile, con un ottimo contenuto di proteine e di pochissimi grassi, anche se molte ricette per la sua preparazione prevedono l’utilizzo di condimenti grassi. Possiede un contenuto proteico quasi doppio rispetto a quello della carne (in 100g di prodotto sono presenti 39g di proteine, rispetto ai 20g di proteine nella carne), mentre un buon apporto di lisina lo rende un pesce molto importante durante la crescita e consigliato anche alle donne in gravidanza per un ottimale andamento del loro stato. E’ un ottimo alimento per chi ha problemi di colesterolo alto , è consigliato per chi soffre di pressione alta ed è protettivo contro le malattie cardiovascolari. E’ ricco di vitamina A, C, E, B1, B2, B3, B6. In cucina sono famosi i filetti di baccalà fritti, baccalà al forno con patate, baccalà alla livornese, ottime anche le polpette di baccalà. (immagine presa dal web)

17/08/14

Un buon bicchiere di vino a Tavola: il Vermentino.

Il Vermentino è una vite semiaromatica dalle origini discordanti; c’è chi sostiene che abbia origini nel nordest della Spagna in Aragona e da lì abbia raggiunto diverse regioni francesi e in altri Paesi. Altri sostengono invece che sia originario del Portogallo nell’isola di Madeira. Nel nostro Paese è molto diffuso in Liguria e in Toscana ed è molto presente anche in Sardegna proveniente dalla Corsica. I vini a base di Vermentino sono solitamente dei bianchi secchi e gustosi, di colore giallo paglierino, con profumi intensi di fiori di campo ed erbacei e una nota di pesca gialla. A tavola si accompagna perfettamente con antipasti di mare, piatti di pesce ( è classico l’abbinamento tra aragosta e vermentino sardo) e polpo ma anche con i tipici piatti della cucina ligure.

VERMENTINO DI GALLURA. Vino DOCG del nord della Sardegna, tra le province di Olbia, Tempio e Sassari. Di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, di sapore secco e amabile, spesso con un retrogusto leggermente amarognolo.. Va servito fresco, oltre che con il pesce si può servire come aperitivo o addirittura accompagnato con il pecorino, specialmente quello sardo. VERMENTINO DI SARDEGNA. Vino DOC della parte nord occidentale, Nuoro, Sassari, Oristano. Formato per l’85% da Vermentino e per il resto da altri vitigni, esclusi quelli aromatici. VERMENTINO FRIZZANTE DI ALGHERO. Vino DOC prodotto nella provincia di Sassari, è leggermente frizzante. VERMENTINO DI BOLGHERI. Vino DOC originario nella provincia di Livorno. Prodotte con uve Vermentino per l’85% e il resto con altre uve della regione Toscana. VERMENTINO TOSCANO. vino IGT prodotto in Toscana con uve Vermentino per il 93% e Sauvignon Blanc (7%). Ha un colore giallo paglierino piuttosto carico, va servito fresco e si accosta perfettamente ad antipasti di pesce e a primi piatti di vario tipo, nonché ai secondi a base di pesce o alle carni bianche. VERMENTINO LIGURE. È considerato il patriarca, il grande vecchio dell’enologia ligure perchè è presente in quasi tutta la Liguria. Colore giallo paglierino, secco, gradazione 11-13°. La sua uva resiste bene ai venti salmastri delle zone litoranee.(immagine presa dal web)

07/08/14

Fiori di calamari fritti - Gamberi del Sichuan - Pesce con sedano | Cucina cinese

Fiori di calamari fritti
Tempo di preparazione: 20-25 minuti
*450 g di calamari
*una fetta di radice di zenzero a fettine
*una cipollina tritata
*3 cucchiai di olio
*un cucchiaio di vino di riso o di sherry secco
*un cucchiaino di sale
*un cucchiaio di salsa di soia
*un cucchiaino di zucchero
*prezzemolo per decorare 
Pulite i calamari eliminando gli occhi, la penna e la sacca dell'inchiostro. (per le istruzioni)Togliete le cartilagini quindi apriteli a metà, e con un coltellino affilato fate delle incisioni per il lungo e il largo in modo da formare un "reticolato" senza però tagliare completamente i calamari. Fate scaldare l'olio nel wok unite la radice di zenzero, la cipollina, i calamari, mescolate, poi il vino, il sale, la salsa di soia, lo zucchero e cuocete tutto per 2 minuti. Servite caldo con prezzemolo tritato.


Dall' alto in basso: fiori di calamari fritti,
gamberi del Sichuan in salsa piccante,
pesce con sedano.

Gamberi del Sichuan in salsa piccante
Tempo di preparazione: 20-25 minuti
*Un cucchiaino di sale *225 g di gamberi sgusciati *un albume *2 cucchiai di farina *abbondante olio *una cipollina tritata *2 fette di radice di zenzero tritate *uno spicchio d'aglio tritato *un cucchiaio di vino di riso o di sherry secco *cucchiaio di passato di pomodoro *un cucchiaio di salsa chili *un cuore di lattuga 
Preparate in una terrina una pastella mescolando l'albume con il sale e la farina. Quando il composto sarà omogeneo unite i gamberi e rigirateveli più volte. Fate scaldare abbondante olio nel wok, immergetevi i gamberi e friggeteli a fuoco medio fino a quando saranno dorati. Toglieteli con una schiumarola e teneteli da parte. Eliminate l'olio meno un cucchiaio e unite la cipolla, lo zenzero e l'aglio. Cuocete a fuoco vivo per l0 secondi, quindi rimettete nel recipiente i gamberi, bagnate con il vino, la salsa chili e il passato di pomodoro. Emulsionate bene, poi sistemate i gamberi su un piatto da portata coperto di foglie di lattuga. Servite subito. 


Pesce con sedano
Tempo di preparazione: 20-25 minuti
*225 g di filetti di merluzzo *un cucchiaino di sale *un cucchiaio di vino di riso o di sherry secco *un albume *un cucchiaio di farina *un cuore di sedano *abbondante olio *25 g di prosciutto cotto
Tagliate i filetti ben lavati e asciugati a striscioline. Metteteli in una terrina, irrorateli con il vino, salateli, poi aggiungete l'albume sbattuto con la farina. Mescolate e lasciate riposare il pesce. Mondate il sedano, lavatelo e dividetelo a striscioline. Fate scaldate abbondante olio nel wok, unite il sedano e friggetelo per un minuto e mezzo, toglietelo dal recipiente e sistematelo su un piatto da portata. Fate scaldare di nuovo l'olio e quando sarà fumante immergetevi il pesce. Abbassate la fiamma e cuocete fino a che i filetti verranno a galla. Toglieteli con una schiumarola e metteteli su carta assorbente a perdere l'unto di cottura. Sistemateli sul piatto del sedano, cospargete con il prosciutto a striscioline e servite sia caldo che freddo.


27/07/14

Notizie in breve

Latimeria chalumnae
Pesce dalla notte dei tempi.
È stato sequenziato il genoma del celacanto (Latìmerìa chalumnae), un pesce osseo molto simile a un fossile di 300 milioni di anni fa. I ricercatori stimano che il patrimonio genetico di questo rarissimo vertebrato, che vive al largo delle coste africane e indonesiane, si sia evoluto molto più lentamente rispetto ad altri animali, e ciò spiegherebbe il suo aspetto primitivo. I geni di questo antico pesce si sono evoluti molto lentamente rispetto ad altri animali, e ciò spiegherebbe il suo aspetto primitivo.

Dolore e cervello.
II nostro medico sarà presto in grado di misurare l'intensità del dolore che proviamo grazie a una scansione cerebrale. Neuroscienziati dell'Università del Colorado, a Boulder, hanno osservato un incremento di attività in determinate aree del cervello, tra cui la corteccia cingolata anteriore, quando i volontari esaminati venivano esposti a fonti di calore violento. Le esperienze dolorose di carattere emotivo, invece, non hanno provocato una risposta analoga.

Materia oscura
Avvistata la materia oscura?
Gli scienziati potrebbero essere riusciti ad avvistare la materia osi Uno dei due rilevatori collocati in i vecchia miniera di ferro, nell'ambi dell'esperimento CDMS-II allestite in Minnesota, ha registrato segni di "debole interazione di particelle dotate di massa", una delle poten forme assunte dalla materia non direttamente osservabile. I ricerc però, avvertono che non è ancor stata esclusa un'origine casuale.(science)


22/07/14

Polpette di pesce in zuppa di verdura

POLPETTE DI PESCE IN ZUPPA DI VERDURA
Tempo di preparazione: 10-15 minuti, più 1 ora e 30 minuti circa per la preparazione delle polpette di pesce
INGREDIENTI:100 g di polpette di pesce 50 g di funghi 50 g di prosciutto cotto 50 g di germogli di bambù 6 dl di brodo (ricetta ) sale prezzemolo per decorare..
Le polpette di pesce si trovano già pronte in vendita nei negozi di cibi orientali; le potete però preparare voi stesse. Tritate finemente 100 g di filetti di pesce (merluzzo o baddock), unitevi un uovo leggermente battuto con una forchetta, un cucchiaio di farina e un cucchiaio di olio vegetale. Mettete il tutto nel vaso del frullatore e frullate per circa 10 minuti. Quindi lasciate riposare il composto finché diventerà sodo (occorrerà circa un'ora). Poi formate delle palline grosse come una noce. Mondate i funghi, lavateli e tagliateli a fettine. Tagliate a pezzetti anche il prosciutto e i germogli di bambù. Mettete il brodo in una casseruola; portatelo a ebollizione, buttatevi le polpette di pesce e appena queste verranno a galla, aggiungete al brodo anche i funghi, i germogli di bambù, il prosciutto e il sale. Cuocete il tutto per 1 minuto, quindi versate la preparazione in una zuppiera e servitela calda, decorandola prima con delle foglioline di prezzemolo.



Secondo la tradizione cinese si possono preparare delle ottime zuppe friggendo una manciata di verdure o di un tipo qualsiasi di carne che avete sottomano, aggiungendo acqua e condimento e facendo bollire il tutto per qualche minuto. Con il brodo già pronto potete realizzare qualsiasi tipo di zuppa.

19/07/14

ANTIPASTI MISTI (2)

ANTIPASTI MISTI (2)
Questo assortimento di antipasti misti è un pochino più complesso della ricetta precedente, gli ingredienti comunque sono sempre scelti per il contrasto, l'armonia e il sapore. Vi consigliamo di prevedere 50 g di ogni preparazione in modo che sia sufficiente per 8-10 persone.
1. Gamberi freddi in salsa (ricetta )
2.Filetti di pesce in salsa piccante (ricetta )
3. Pollo con salsa di mostarda (ricetta )
4. Anitra alla soia (ricetta )
5. Tofu brasato (ricetta)
6. Maiale lessato (ricetta )
7. Cetriolo in agrodolce (ricetta )
8. Alghe croccanti (ricetta )
Per decorare: pomodori cipolline cuore di insalata cappuccio ravanelli
Disponete tutti gli ingredienti indicati su un piano da portata separandoli gli uni dagli altri, come potete vedere nella foto della pagina accanto. Per le decorazioni del piatto, potrete tagliare le cipolline fresche a bastoncini di circa 7 cm di lunghezza, quindi con un coltello affilato, tagliate a striscioline la parte verde fini a 2,5 cm di lunghezza. Lasciate le cipolle in acqua ghiacciata per un'ora circa. Asciugatele prima di usarle per la decorazione. Per i ravanelli: sceglieteli di uguale misura; e praticate in ognuno tagli profondi. Metteteli in una terrina, unite mezzo cucchiaino di sale e mezzo di zucchero, mescolate e lasciate marinare per una notte. Prima di servire asciugate i ravanelli ben scolati e aprite li a ventaglio.

12/07/14

Tre ricette di antipasti | cucina cinese

GAMBERI IN GELATINA
Tempo di preparazione: 25-30 minuti più il tempo per la refrigerazione
INGREDIENTI: 225 g di gamberi sgusciati 3 di di brodo 2 fette di radice di zenzero una cipollina un cucchiaino di pepe nero in grani un cucchiaino di sale
Per la gelatina: 2 cucchiaini di gelatina in polvere
Per guarnire: qualche fetta di cetriolo
È un piatto ideale sia per un antipasto che per un buffet. Versate il brodo in una casseruola, unite le cipolline, i gamberi, lo zenzero, il sale e i grani di pepe. Portate il liquido a ebollizione, poi abbassate la fiamma e lasciate sobbollire per 5 minuti. Togliete i gamberi dalla casseruola poi tagliateli a metà nel senso della lunghezza. Adagiateli a strati in uno stampo da budino. Passate il brodo di pesce attraverso un colino, aggiungetevi la gelatina prima sciolta in 1,5 dl di acqua calda. Mescolate bene poi versate il liquido sui gamberi. Lasciate raffreddare poi mettete lo stampo in frigo in modo che la gelatina si solidifichi.

POLLO IN GELATINA 
Tempo di preparazione: 25-30 minuti Tempo di cottura: 1 ora e 45 minuti circa
INGREDIENTI: Un pollo di kg 1,200 circa 3 fette di radice di zenzero 3 cipolline 2 cucchiaini di sale 2 cucchiai di vino di riso o sherry secco
Versate in una pentola 2 litri di acqua, immergetevi il pollo e cuocetelo per un'ora. Toglietelo dal recipiente (tenendo da parte il brodo), quindi spellatelo, disossatelo e riducete la carne a filetti. Metteteli in uno stampo da budino, aggiungete le cipolline, lo zenzero, il vino e la pelle del pollo coprite con il brodo. Cuocete il composto a bagnomaria per 45 minuti. A questo punto, togliete lo stampo dal fuoco, eliminate la pelle, lo zenzero e le cipolline e lasciate raffreddare il tutto. Passate lo stampo in frigo per 8 ore. Prima di servire, rovesciate lo stampo su un piatto da portata.

FILETTI DI PESCE IN SALSA PICCANTE
Tempo di preparazione: 15-20 minuti
INGREDIENTI: 450 g di filetti di merluzzo 2 cucchiai di vino di riso 3 di di olio mezzo peperone rosso 100 g di germogli di bambù affettati 2 o 3 cipolline 2 fette di radice di zenzero un cucchiaio di zucchero 1,2 di di brodo (ricetta pago 28) 2 cucchiaini di salsa chili sale  Questo piatto molto colorato e piuttosto piccante può essere servito sia caldo che freddo.Tagliate il pesce in 12 filetti, metteteli in un piatto, bagnateli con il vino, aggiungete mezzo cucchiaino di sale e lasciateli marinare per 15 minuti. Intanto fate scaldare l'olio nel wok, o in una padella di ferro, immergetevi i filetti ben scolati dalla marinata e friggeteli per 2 minuti. Toglieteli dal recipiente e metteteli su carta assorbente da cucina a perdere l'unto di cottura. Eliminate l'olio dal wok lasciandone sul fondo solo un cucchiaio, aggiungete i germogli di bambù, le cipolline affettate al velo, il peperone a filetti e lo zenzero. Mescolate, aggiungete ancora mezzo cucchiaino di sale lo zucchero e il brodo. Portate a ebollizione, quindi abbassate la fiamma e incorporatevi i filetti di pesce. Lasciate sul fuoco fino a quando la salsa si sarà addensata. A questo punto unite il chili, amalgamate e servite su un piatto da portata.

20/05/14

Tre argomenti vegani per dire no alle uova, al pesce e all'allevamento biologico



 Perchè no alle uova

Anche la produzione di uova come quella del latte, ha il suo macabro riscontro:  la morte delle galline e dei pulcini maschi. In media una gallina vivrebbe quindici anni, ma in tutti gli allevamenti, non solo in quelli intensivi, le galline vengono macellate non appena la produzione  di uova  diminuisce (di solito intorno ai due anni di vita) per diventare carne di seconda scelta. Negli allevamenti intensivi le galline sono stipate in gran numero dentro a minuscole gabbie, senza la possibilità alcuna di aprire le ali o di seguire i loro naturali istinti, con il risultato che le galline sono stressate e aggressive al punto tale da ferirsi e uccidersi fra loro. Allora è pratica comune il taglio del becco, che serve ad arginare questo problema. I pulcini maschi, inutili al ciclo produttivo, vengono buttati vivi in un tritacarne per diventare mangime, soffocati o semplicemente lasciati morire accatastati in grandi mucchi.
Immagine presa dal web

Perchè no al pesce

Benchè molti lo ignorino totalmente,  il sistema nervoso dei pesci è molto complesso e, come gli altri animali, provano paura e sofferenza. Qualunque sia la modalità attraverso cui il pesce viene pescato, la morte avviene sempre per soffocamento. L’amo, oltre che un forte dolore, provoca spesso danni irreversibili e morte, anche nei casi in cui il pesce venga rigettato in acqua. Le reti da pesca inoltre sono la trappola e la fine anche per tartarughe marine, uccelli, delfini e animali di ogni genere. Per ciò che concerne i pesci d’allevamento, sono spesso reclusi in condizioni inaccettabili, tanto che una notevole percentuale degli animali allevati muore per malattie ed epidemie.

Perchè no all’allevamento biologico

Il fatto che l'allevamento biologico possa garantire condizioni migliori agli animali, lo scopo non cambia: il fine ultimo è la produzione di carne, di uova, di latte e quando gli standard di produttività vengono meno, si provvede alla soppressione degli animali. Quando il destino degli animali rimane la macellazione, parlare di amore e rispetto è solo una contraddizione ipocrita e crudele.

07/04/14

I sostituti della carne (parte prima)

Nel mondo della nutrizione regna sovrano il caos e il povero consumatore è sottoposto, ogni giorno, a un bombardamento di messaggi pubblicitari che servono solo a creare confusione. Un esempio? Venti anni fa dagli Stati Uniti arrivò la famosa «piramide alimentare» accettata dai nutrizionisti di tutto il mondo. Era incentrata su un'ampia scelta di carboidrati, frutta e verdura, con grassi e dolci messi in castigo e le proteine animali (carne, pesce, uova, formaggio) da considerare non più di semplici opzioni.

Contraddizioni degli esperti 

Ora gli scienziati eseguono un triplo salto mortale e rivedono le loro convizioni. Vanno messi all'indice pane, pasta, riso e patate. Di cosa li si accusa? I nutrizionisti dell'Harvard School (Usa), dell'equipe del dottor Willet, li consierano veri e propri nemici capaci di infliggere danni devastanti alla salute. Promossi olio, cereali integrali (ma riso, pane, pasta non sono forse cereali?), frutta e verdura. Disco verde anche per polli, uova e pesce; sospetti sui latticini. Proibita ancora la carne, sopratutto quella rossa, in buona compagnia con dolci e grassi. E già infuria la polemica. Ma come il riso bianco lo mangiano miliardi di persone, in Oriente! E i legumi che fine hanno fatto? E dire che negli Stati Uniti ci sono ben 48 milioni di persone che hanno detto un deciso no alle proteine animali, scegliendo quelle vegetali. Ora, stando ai loro ricercatori ogniqualvolta consumano un piatto di riso e lenticchie devono avere sotto mano il numero del pronto intervento. Non è più tempo di questi giochetti. La coscienza alimentare è cresciuta dappertutto. Che dire: «Dovremmo essere tutti vegetariani? ». Del resto l'Oms (Organizzazione mondiale della sanità) parla chiaro: «Si può vivere bene e in salute con la sapiente combinazione delle proteine vegetali. In più l'apporto ideale di proteine è di mezzo grammo per chilo di peso corporeo, ogni giorno».

 Una combinazione ideale 

A questo punto, proviamo a conoscere meglio le proteine. Innanzitutto, occorre considerare le proteine alimentari di alta qualità: racchiudono tutti gli amminoacidi essenziali, nelle quote indispensabili all'organismo. Di contro, quando c'è una bassa quantità di amminoacidi essenziali si parla di proteine di bassa qualità. L'amminoacido fornito in quantità inferiore è stato ribattezzato amminoacido limitante. La qualità delle proteine è, in genere, valutata sul modello della proteina delle uova. Un modello considerato ideale. Dunque, ecco perché le proteine animali (carne, latte, formaggio, uova e pesce) siano considerate di qualità proteica superiore e le proteine vegetali di qualità inferiore: hanno un'insufficiente quantità di amminoacidi essenziali. I cereali, viene ricordato, contengono poca lisina e i legumi scarsa metionina. Ma ecco la risposta a questo dilemma: combinando le proteine vegetali, come cereali e legumi, si ottiene una proteina di alta qualità, in molti casi superiore rispetto a quelle di derivazione animale.
Le proteine della soia (dalla quale si ricavano tempeh, tofu, miso, tamari e shoyu) sono di qualità superiore a quella della carne: 34,9 g (ogni100 g) contro i 18 g della carne bovina. La soia è un autentico tesoro della natura: il doppio delle proteine rispetto alla carne; grassi polinsaturi della serie omega-6 e omega-3; la lecitina, notissima come anticolesterolo, è un mix di fosfolipidi; colina; vitamine; minerali. In più i carboidrati della soia sono privi di glutine: possono entrare nella dieta di chi non lo tollera. Infine gli isoflavoni della soia: estrogeni naturali che proteggono la donna dal cancro al seno e all'ovaio. Certo, oggi, a preoccupare i consumatori c'è la soia transgenica che entra anche nell'alimentazione degli animali. Proprio per questo gli Organismi di controllo del biologico stanno lavorando per incrementare il grado di auto-approvvigionamento di sementi a livello nazionale e comunitario.

Facciamo la conoscenza delle proteine vegetali che derivano dalla soia e dal frumento che ormai si trovano anche nei supermercati:
Tofu. Questo formaggio vegetale, a prima vista, fa pensare a un prodotto della «nouvelle cousine ». Invece no: secondo la tradizione popolare cino-giapponese la sua ideazione risale al monaco taoista Lin An, insigne filosofo e alchimista, vissuto intorno al 160 avanti Cristo. In Occidente è arrivato verso la fine degli anni '70: negli Stati Uniti il consumo annuo si aggira sui 25 milioni di chili l'anno. Da noi, invece, da cibo esclusivo per macrobiotici è diventato un alimento sempre più ricercato. Una curiosità. In Cina e Giappone la produzione di tofu è realizzata, ancora oggi, in migliaia di piccoli laboratori che lavorano anche la notte, come i panifacatori di casa nostra, per consegnarlo fresco al mattino.
Il metodo di produzione e gli ingredienti si mantengono invariati da millenni: acqua, semi di soia gialla, niagari (cloruro di magnesio, estratto dal sale marino, che provoca la cagliatura della polpa di soia con un procedimento assai simile a quello che si usa per la cagliatura dei formaggi). Per gustarlo a pieno deve essere fresco: 4-5 giorni. Per la conservazione in frigo tenetelo immerso in acqua per non più di 7-10 giorni. Ci sono due tipi di tofu: il «Kinugoshi», morbido e liscio, e il «Momen», ruvido e più consistente. Ma chi va di fretta può comprarselo al negozio di alimentazione naturale o al supermercato: alla piastra, alle erbette, al miso, in barattolo di vetro, ecc. È ricco di proteine, indicato a tutte le età, sostituisce a meraviglia la carne. Un modo pratico e semplice di utilizzare il tofu? Unitelo alle zuppe di verdure, tagliato a piccoli cubetti, pochi minuti prima di servire in tavola. Oppure mettetelo nelle insalate, marinandolo precedentemente con olio e aromi.
[...alla prossima con il Tempeh.]


01/04/14

Dubbio sul pesce: fresco o di allevamento?

Amo molto in pesce e mi è sempre stato insegnato che il pesce fresco comprato presso una pescheria di fiduca era da preferirsi a quello di allevamento.  Ma è anche vero che la differenza di prezzo è notevole e poi sappiamo davver oquali sono le differenze e le similitudini? Io vorrei capire di più e voi?
Pesce

Il valore nutrizionale è lo stesso, ma quello allevato ha un miglior rapporto qualità-prezzo.  Gli ultimi dati sul mercato del pesce allevato indicano che si tratta di una carta vincente per il buon rapporto qualità-prezzo e quindi rappresenta, anche per le tasche dei consumatori, un valido aiuto per l’osservanza di un corretto regime alimentare. Il pesce è infatti un alimento nobile, perché povero di grassi “cattivi” e di zuccheri e ricco di proteine. Per questo esso è un alleato nelle diete dimagranti e non ha grosse controindicazioni.
Differenze e similitudini pesce allevato/pesce fresco:
Similitudini Valore nutrizionale: è lo stesso rispetto a quello fresco, con una ricca componente di grassi polinsaturi e di Omega 3, una particolare categoria di acidi grassi essenziali, indispensabili per l’organismo. L’allevamento intensivo può aumentare il contenuto di grassi
DifferenzeCaratteristiche organolettiche: quella del pesce allevato è inferiore a quella del pesce fresco •Mangimi: rappresentano il cibo per l’alimentazione del pesce allevato, a differenza del pesce pescato che per alimentarsi segue il proprio ciclo naturale. I mangimi sono composti da farina e olio di pesce (derivati da pesce fresco di basso valore commerciale) e da proteine vegetali, in gran parte farine di soia, e da amidi derivati dal frumento. Escluse per legge le farine di carne.
A questo punto a noi la scelta!

23/03/14

RAVIOLI CON LE SEPPIE

ECCOCI COME DI CONSUETO LA DOMENICA LA DEDICO ALLA PASTA RIENA. OGGI QUESTO DELIZIOSO PRIMO DI PESCE DAL SAPORE UNICO.

Ingredienti:500 GR DI RAVIOLI CON RIPIENO DI PESCE (se riuscite a frli in casa il risultato sarà migliore)-250GR DI SEPPIE- VINO BIANCO- NERO DI SEPPIA- OLIO EVO, PREZZEMOLO TRITATO-AGLIO- SALE E PEPE

TAGLIATE l'aglio a pezzetti e soffriggetelo in un tegame , intanto mettete a bollire la pentola d'acqua per i ravioli.
RAVIOLI CON LE SEPPIE


AGGIUNGETE le seppie pulite e tagliate a pezzetti, nel trito di aglio e appena inizieranno a insaporirsi, aggiungete il vino bianco e lasciate sfumare. Quindi appena cotte le seppie togliete dal fuoco.

IMMERGETE i ravioli nell'acqua e lasciateli cuocere. Scolateli e mettete nell'acqua il nero di seppia, remmergete i ravioli finchè avranno pèreso il colore nero di seppia.

SCOLATELI di nuovo e saltateli in una larga pedella insieme al condimento di seppia, spolverizzando con una manciata di prezzemolo fresco tritato. Servite caldi.
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