Due virus, recentemente
scoperti, potrebbero essere
la forma di vita aliena più facilmente riscontrabile sulla Terra.
Gli
scienziati che hanno individuato gli
organismi, ai quali hanno assegnato l'affascinante nome di "
pandoravirus", utilizzano proprio il termine "
alieno" nella loro relazione pubblicata dalla rivista Science.
I
virus sono i parassiti per eccellenza: contengono soltanto una minima quantità di
DNA, incapsulata in un rivestimento proteico, e si fissano alla superficie di una cellula (può trattarsi di un
batterio, o, nel caso del comune
virus del raffreddore, di
cellule nasali), scaricando il loro contenuto all'interno di essa.
Una volta oltrepassata la
parete cellulare, si impadroniscono dei
meccanismi biochimici dell'ospite, forzando la produzione di altri
virus. Alla fine, la
cellula viene ridotta a un mero guscio, saturo di virus che vengono rilasciati per estendere il contagio ad altro materiale cellulare.
Poiché i virus sfruttano l'armamentario
biologico degli ospiti per riprodursi, non hanno bisogno di geni propri per nutrirsi o alimentare il
metabolismo, per scindersi, o per altri aspetti della vita quotidiana di una cellula. Per questo, la maggior parte dei
virus contiene pochissimi geni esclusivi: l'
HIV-1, per esempio, che provoca
l'AIDS, ne ha appena nove.
Tra le tante stupefacenti qualità dei pandoravirus, due colpiscono in maniera particolare. La prima è che sono enormi: quasi tutti i virus sono straordinariamente piccoli, contengono un numero limitatissimo di geni e sono visibili soltanto al
microscopio elettronico.
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Pandoravirus, virus che vivono
nascosti in casa nostra. |
Dieci anni fa, la comunità scientifica è stata scossa dalla scoperta dei mimivirus, contenenti circa mille geni. I pandoravirus,
però, hanno dimensioni doppie rispetto ai
mimivirus, e appaiono completamente distinti da essi: non sono semplicemente
mimivirus giganti. Contengono più di 2mila geni e fanno pertanto impallidire al confronto sia alcuni
batteri che cellule addirittura più complesse.
Il secondo elemento sorprendente è che oltre il 93 per cento del patrimonio genetico dei
pandoravirus è del tutto diverso da ogni altro gene descritto fino ad
ora, in qualsiasi organismo, compresi altri virus. Ciò suggerisce che i
pandoravirus abbiano imboccato un percorso evolutivo che devia totalmente da quello di ogni altro essere vivente noto.
Una spiegazione alternativa potrebbe essere che la nostra conoscenza della
diversità biologica che ci circonda è paurosamente limitata. Forse ciò che più impressiona dei
pandoravirus, tuttavia, è il fatto che i ricercatori non abbiano dovuto scandagliare profondità oceaniche né scalare vette vertiginose per trovarli: uno è stato rinvenuto in un laghetto d'acqua dolce nei pressi di Melbourne, in Australia, un altro nei sedimenti marini alla foce di un fiume cileno, appena 10 metri sotto la superficie. Entrambi colonizzano una specie di ameba che è nota per ospitare anche
mimivirus.
Chissà quali altre sorprese ci aspettano... forse qualche forma di
vita totalmente ignota vive acquattata proprio sotto il nostro divano, o attaccata alla suola delle nostre scarpe.
(science)