Da milioni di anni non ha contatti con il resto del mondo, eppure, i segnali sembrano inequivocabili: il lago Vostok, in Antartide, brulica di vita sommersa.
Sono stati analizzati campioni prelevati dalla calotta che sovrasta lo specchio d'acqua subglaciale, i quali hanno rivelato tracce dell'esistenza di migliaia di specie. I ricercatori, però, non si sbilanciano: non esistono ancora prove conclusive della presenza di vita. Vostok è il più grande tra centinaia di laghi antartici, ed è ricoperto da un ghiacciaio di 4 chilometri di spessore.Lo scorso anno, scienziati russi sono riusciti a trivellare lo strato superficiale fino a raggiungere il bacino, prelevando campioni ora in fase di analisi. Nel frattempo, biologi della Bowling Green State University, in Ohio, hanno esaminato frammenti, estratti nel 1998, di "ghiaccio di accrescimento", formatosi durante la glaciazione del lago. Hanno così potuto identificare 3500 sequenze genetiche esclusive: la maggior parte è riferibile a batteri mentre altre appartengono a organismi multicellulari. La ricerca, pubblicata dalla rivista Plos One, ha attirato critiche: i campioni, infatti, potrebbero essere stati contaminati. "Non credo sia possibile escludere completamente la probabilità di contaminazione", ribatte Scott Rogers, che ha partecipato allo studio. "Ma abbiamo seguito procedure assolutamente rigorose, e basta un'occhiata agli organismi contenuti nel nostro campione per rendersi conto che è quasi impossibile che siano frutto di contaminazioni".
All'inizio di quest'anno, sono state scoperte tracce di vita in un altro specchio d'acqua antartico, il lago Whillans, sepolto sotto "appena" 800 metri di ghiaccio. Questi risultati sono stati accolti con molto interesse dagli scienziati che si occupano di vita extraterrestre su pianeti caratterizzati da condizioni simili a quelle del lago Vostok. "Gli scienziati planetari dovrebbero sentirsi incoraggiati dalle nostre scoperte", conclude Rogers.(science)