Il-Trafiletto
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24/04/14

Politicaleconimicronicalle

Roma - Nel pomeriggio di ieri, Renzi incassa la fiducia sul dl Lavoro, con 344 si'. Nella diretta Twitter spiega, a proposito del dl Irpef, che "sul tema delle partita Iva non siamo intervenuti" e sottolinea che "il tema degli 80 euro riguarda dieci milioni di italiani. Ho preso un impegno con le partita Iva, gli incapienti e i pensionati di proseguire il lavoro di abbassamento tasse", promette il presidente del Consiglio. Ovvio che siano proprio quegli ormai fatidici 80 euro a tenere banco, con relative polemiche sul reale impatto del bonus. "Gli 80 euro arriveranno dopo le elezioni: e' una rivoluzione nel concepire il rapporto tra Stato e cittadini, non c'entra niente con la campagna elettorale. La rivoluzione e' iniziata", chiarisce Renzi sempre nel corso della diretta twitter. "Noi rispondiamo alle polemiche lavorando", annota. Si parla anche di evasione fiscale, terreno dove "possiamo fare di piu', non con i blitz ma con l'innovazione e l'incrocio dei dati", e di fondi Ue: "Nei prossimi 10 giorni lanceremo una iniziativa", anticipa. "Dobbiamo utilizzare meglio i fondi europei, che sono tanti e spesso non spesi o spesi male", spiega. "Ci rimango un po' male - osserva - per come alcuni Paesi hanno speso in modo corretto e giusto i denari europei e come noi abbiamo buttato via le risorse che venivano dall'Europa. E' colpa dei politici, burocrati e dirigenti italiani che hanno fallito e non dell'Europa". E a proposito di Europa, il presidente del Consiglio, assicura che "il governo riuscira' a rispettare i vincoli" europei e "a far ripartire l'economia". Impossibile non parlare di riforme. "Da iscritto all'Anpi dico che questa e' una polemica incomprensibile. La riforma costituzionale va nella direzione dei valori che tutti noi difendiamo", garantisce senza rinunciare a un'altra stoccata: "Non deleghiamo le riforme ai professori". Un confronto a tutto campo nel quale l'inquilino di palazzo Chigi non si sottrae a chi lo stimola sulla stabilita' del suo esecutivo: "Quanto posso reggere? Spero tanto", risponde (AGI)

Roma - "In attesa dell'intervento strutturale da attuare con la legge di stabilità per l'anno 2015", al fine di "ridurre nell'immediato la pressione fiscale e contributiva sul lavoro" per i redditi sopra gli 8mila euro della no tax area e fino a 24mila euro arriva un credito di 640 euro. E' quanto si legge nella versione definitiva del dl Irpef che l'Adnkronos ha potuto consultare(Adnkronos)

Abruzzo - Ha interrotto la gravidanza, tra il settimo e l'ottavo mese, in una struttura non accreditata al servizio sanitario nazionale, occultando le spoglie del bimbo che aveva in grembo con la complicità delle stesse persone che l'hanno affiancata in questo tragico percorso personale. Una mamma appena 20enne di Civitaquana, nell' entroterra pescarese è stata arrestata al termine di una complessa e delicata indagine ancora in corso dei Carabinieri di Penne (Pescara). (ANSA.it)

23/04/14

Il decreto Irpef dà risorse alle famiglie | Spionaggio via imternet | Alitalia miglioramento rispetto il 2013

Roma - Il decreto Irpef "da' risorse vere alle famiglie, in tempo breve ed e' finanziata da coperture permanenti che andranno a regime dall'anno prossimo". Lo ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan a Ballaro'.(AGI)

Roma. -Triplicato in un anno lo spionaggio via internet. Sono le spie del XXI° secolo e in un anno il cyber-crime si è triplicato ed ha affinato le armi. La minaccia maggiore arriva dalla Cina, come rivela il Data Breach Investigation Report di Verizon(Adnkronos)

Fiumicino - Alitalia: Era atteso come un cda chiave e invece si è risolto in un aggiornamento ai consiglieri sullo stato dei rapporti con Etihad. Facendo crescere il sospetto che la trattativa tra Alitalia e la compagnia degli Emirati Arabi, da cui si attende una decisione sull'investimento nell'ex compagnia di bandiera, dopo il primo scambio di missive dei giorni scorsi, stia prendendo una strada in salita. Quello di oggi è stato un consiglio d'amministrazione breve rispetto a passate riunioni (durato appena due ore circa) e illustrato con un comunicato scarno di appena cinque righe, in cui Etihad è relegata solo all'ultima riga e mezzo: "L'amministratore delegato ha inoltre illustrato ai consiglieri lo stato delle relazioni con Etihad, la compagnia degli Emirati Arabi Uniti". Un comunicato forse volutamente stringato, per una scelta di riservatezza da parte delle due compagnie. E qualcuno si chiede se l'uso della parola "relazioni" anziché "trattativa" possa significare qualcosa. Nessuna indicazione si è riuscita ad estrapolare nemmeno ai consiglieri usciti dalla riunione, che hanno lasciato il quartier generale di Fiumicino con le bocche cucite. Una notizia positiva, però, arriva dai conti dei primi mesi del 2014: il cda ha esaminato l'andamento economico gestionale dei primi mesi, che mostrano un "miglioramento" rispetto al 2013, "in linea con le previsioni del piano". Tornando ad Etihad, a quasi tre mesi dall'inizio dei negoziati tra le due compagnie (il 2 febbraio hanno comunicato formalmente l'avvio della fase finale della due diligence) e dopo che finalmente mercoledì scorso Abu Dhabi ha comunicato le proprie condizioni per investire (con un'iniezione che dovrebbe aggirarsi intorno ai 500 milioni, di cui circa 400 con aumento di capitale) e il giorno successivo Alitalia ha inviato la propria risposta, si attende ora di capire quale decisione prenderà Abu Dhabi. I nodi sul tappeto sono molti. E non di facile soluzione. (Ansa.it)

19/04/14

La "parola" di Renzi | Rincaro dei carburanti | Stasera il "ritorno" del Cav. su canale 5

 Roma- Matteo Renzi si presenta in sala stampa a palazzo Chigi, con un po' di ritardo rispetto all'annunciata #oraics, e snocciola le decisioni prese dal Consiglio dei ministri: da maggio il bonus di 80 euro con la riduzione dell'Irpef , che riguardera' i cittadini che hanno da 8 mila a 26 mila euro, una misura che sara' "strutturale". A copertura dei 6,9 miliardi necessari per il 2014 e dei 14 miliardi per il 2015 una serie di tagli alla spesa che riguarda la Pubblica amministrazione, gli stipendi pubblici alti, la Rai, i ministeri, le autoblu e gli stipendi delle alte cariche della magistratura, ma non la salute su cui c'e' stata una vera e propria alzata di scudi del ministro Beatrice Lorenzin. "Andiamo avanti come treni" assicura poi Renzi in una conferenza stampa punteggiata da annunci su twitter. La riunione del consiglio dei ministri non e' stata indolore, i ministri hanno difeso a spada tratta i loro capitoli di spesa nodali per il funzionamento della macchina dello Stato. Si e' cercata e trovata una mediazione. Ma alla fine il bonus c'e'.(AGI)

Carburanti- Ultima seduta dei mercati contraddistinta da una maggiore tranquillità. Sulla rete carburanti tuttavia si registra un altro round di rincari: salgono Esso (+0,5 cent euro/litro su benzina e diesel); Shell (+1 e +0,5 rispettivamente); Tamoil (+ 1 cent su entrambi i prodotti). Potrebbero essere gli ultimi aumenti ma la volatilità delle quotazioni ormai è un dato di fatto. È quanto rende noto Quotidiano Energia. Di sicuro, i recenti rincari dei prezzi raccomandati stanno riversandosi sui prezzi al consumo, che infatti sono in costante crescita su tutto il territorio e probabilmente il fenomeno proseguirà durante l'esodo pasquale. Intanto, nel dettaglio, le medie nazionali 'servitè della benzina e del diesel sono adesso a 1,819 e 1,720 euro/litro (Gpl a 0,747). Le 'puntè in alcune aree sono per la «verde» fino a 1,860 euro/litro, il diesel a 1,761 e il Gpl a 0,763. La situazione a livello Paese (sempre in modalità «servito»), secondo quanto risulta in un campione di stazioni di servizio che rappresenta la situazione nazionale per il Servizio Check-Up Prezzi QE, vede il prezzo medio praticato della benzina che va oggi dall'1,797 euro/litro di Eni all'1,819 di Shell (no-logo a 1,688). Per il diesel si passa dall'1,705 euro/litro di Eni e Esso all'1,720 di Shell (no-logo a 1,590). Il Gpl, infine, è tra 0,731 euro/litro di Eni e 0,747 di Tamoil (no-logo a 0,711). (Leggo.it)

Roma.- Atteso per oggi il ritorno in tv di Silvio Berlusconi per la campagna elettorale alle europee. L'intervista al Tg5, annunciata da fonti di Fi, in programma per ieri sera alle 20, all'ultimo momento e' slittata. C'è stato un problema di tempi, l'ex premier ha fatto tardi per i suoi impegni e per questo non è stato possibile realizzare l'intervista nei tempi tecnici utili a mandarla in onda, fanno sapere dall'entourage di Berlusconi. (Adnkronos)

18/04/14

Alitalia-Etihad ancora possibile | Lavoro: ok 5 proroghe | IRPEF: Il bonus in busta paga

Roma.-Lupi parlando con i giornalisti a margine del question time al Senato, evidenzia: ''Ci risulta che la trattativa sia ancora in corso, mercoledì sera è arrivata una lettera di Etihad che pone alcune condizioni alle quali gli azionisti privati dovranno dare delle rispostee che Alitalia". ''Stiamo prontamente rispondendo alle puntuali osservazioni inviate da Etihad''. Lupi non parla di stallo né, tanto meno, di rottura del negoziato con Etihad. Piuttosto, tiene a sottolineare che le parti sono al lavoro e il confronto continua. Una fase, questa, in cui ''il governo non vuole né può intervenire. Ci sono accordi societari sui quali il governo non può discutere'', puntualizza ancora. Quello che è certo è che l'esecutivo sta guardando ''con molta attenzione agli sviluppi'' di questo confronto. Inoltre, Lupi non sembra neanche preoccupato del rischio di un ulteriore allungamento dei tempi della trattativa. ''Se le risposte convinceranno Etihad, si arriverà rapidamente alla lettera di intenti'' e, a quel punto, ''siamo veramente nella fase finale e poi ognuno farà la sua parte''. ''Il fattore tempo - aggiunge poi - interessa tutti anche il governo''. ''Noi continuiamo a sostenere che l'eventuale alleanza con Etihad è strategica e complementare e che possa funzionare. Ma non entriamo nell'accordo. Lo faremo per quello che è di competenza del governo e, cioè, per le questioni che riguardano il piano industriale, lo sviluppo strategico e il piano occupazionale''. (Adnkronos/Ign)

Roma. -Scontro in commissione tra Pd e Nuovo centrodestra sul decreto legge lavoro. Gli alfaniani ora promettono battaglia in Aula, dove tra l'altro è atteso il voto di fiducia la prossima settimana. Il partito del ministro dell'Interno Angelino Alfano comunque ci tiene a chiarire come non sia all'orizzonte alcuna crisi di governo e di essere pronto a rinnovare il sostegno all'Esecutivo. Il Pd, è l'accusa, ha smontato il dl Poletti, che però replica: l'esame della commissione del del si è svolto "senza stravolgerlo e rispettandone i contenuti fondamentali"; ora l'augurio è che l'Aula lo "approvi rapidamente", per un "celere completamento" dell'iter. Nel mirino di Ncd non finisce però la revisione del numero delle proroghe possibili nell'arco di 36 mesi, che scendono da 8 a 5 così come chiesto dai Dem, bensì il pacchetto di modifiche sull'apprendistato. Ma le critiche non arrivano solo dal partito di Alfano: dubbi sono stati espressi infatti anche da Scelta civica e da tutte le opposizioni anche se ciascuno per ragioni diverse. In attesa comunque di capire cosa accadrà in Aula (dove Damiano avverte: "se il governo decidesse di mettere la fiducia deve essere sul testo uscito dalla commissione") le modifiche principali che sono state approvate riguardano, apprendistato a parte, i contratti a termine. (ANSA.it)

Roma. - Un bonus in busta paga per i lavoratori dipendenti con reddito fino a 28mila euro cosi' modulato per il 2014: al 3,5 per cento del reddito complessivo fino a 17.714 euro; a 620 euro, se il reddito complessivo e' superiore a 17.714 euro ma non a 24.500 euro; sempre a 620 euro se il reddito complessivo e' superiore a 24.500 euro ma non a 28.000 euro. Il credito spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l'importo di 28.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l'importo di 3.500 euro. E' quanto prevede la bozza del decreto Irpef ancora suscettibile di modifiche. Dal 2015 il bonus e' pari: al 5 per cento del reddito complessivo fino a 19.000 euro; a 950 euro, se il reddito complessivo e' superiore a 19.000 euro ma non a 24.500 euro; a 950 euro, se il reddito complessivo e' superiore a 24.500 euro ma non a 28.000 euro. Un taglio dell'aliquota Irap dal 3,9 al 3,5% a partire dal 2015. E' quanto prevede una bozza del decreto Irpef ancora suscettibile di modifiche. Per le banche e gli altri istituti finanziari l'aliquota scendera' invece dal 4,65 al 4,20%, per le imprese di assicurazione passera' dal 5,90 al 5,30% e per le imprese del settore agricolo e le cooperative della piccola pesca dall'1,9 all'1,7%. Nella bozza del dl si legge inoltre che le maggiori entrate strutturali ed effettivamente incassate nel 2013 derivanti dalla lotta all'evasione fiscale, e stimate in 300 milioni di euro annui dal 2014, concorrono alla copertura del decreto Irpef. (AGI) .

11/03/14

"Gocce" di notizie: Camusso e Bonanni sulla riduzione irpef ai lavoratori

Camusso: Quella di ridurre le tasse sul lavoro sarebbe un'ottima notizia. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso "Quello della riduzione delle tasse - ha spiegato - e' un tema che abbiamo proposto in questi mesi. La restituzione fiscale ai lavoratori e' cio' che noi chiediamo con forza e sarebbe un risultato importante. Soprattutto se fosse diretto ai lavoratori e ai pensionati. Noi siamo un po' preoccupati di questa idea dell'Irpef perche', come noto, tanta parte dell'evasione sta nelle fasce basse dell'Irpef. Noi vorremmo un provvedimento davvero selettivo che facesse ripartire i consumi e consentisse alle persone di stare meglio: useremmo lo strumento delle detrazioni e non delle aliquote in attesa della riforma fiscale. Al di la' del dato tecnico comunque sarebbe un'ottima notizia".

Bonanni:"Se il Governo Renzi ha davvero deciso di concentrare i dieci miliardi di euro per ridurre le tasse ai lavoratori e ai pensionati sarebbe un segnale molto positivo e ne saremmo contenti. Questa e' la nostra proposta da tempo per sostenere i consumi delle famiglie piu' povere. Oltretutto in questo momento dare soldi alle imprese che sono senza commesse sarebbe solo un buco nell'acqua". Lo dichiara il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni commentando le ipotesi anticipate da alcuni organi di stampa sulla destinazione del cuneo fiscale.                                         fonte(AGI)

14/11/13

Salta l'aumento ai 12mila euro di reddito della no tax area: mancano le coperture.

Salta l'aumento ai 12mila euro di reddito della no tax area.  mancano le coperture.
Legge di Stabilità, Saccomanni: "Manterremo i saldi invariati". Ora si punta a concentrare il taglio del cuneo nella fascia 15-20 mila euro.
Unione Europea preoccupata per il numero degli emendamenti alla legge di Stabilità"
Il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni lo dice dopo aver incontrato il commissario europeo Olli Rehn.
Incontro che all'ordine del giorno aveva la legge di Stabilità italiana. Le proposte di modifiche non sono piaciute a Bruxelles e il ministro italiano ha spiegato al commissario "che è una parte normale del processo e che il governo è impegnato a mantenere i saldi, pur essendo aperto a modifiche".
Intanto sono state dichiarati inammissibili per difetto di copertura gli emendamenti presentati da senatori del Pdl e del Pd per innalzare la "no-tax area" dell'Irpef a 12mila euro: in pratica, chi avesse guadagnato meno di quella cifra sarebbe stato esentato dal pagamento delle tasse. Lo ha deciso la presidenza della Commissione Bilancio del Senato nella seduta di ieri sera, come risulta dal resoconto.
I relatori dell'emendamento, ritenuto quindi troppo costoso, ora puntano a concentrare il taglio del cuneo fiscale sotto il tetto dei 30mila euro e in particolare a concentrare le detrazioni nella fascia 15-20mila euro. E' questo l'orientamento di Commissione Bilancio e governo a quanto riferisce il relatore del Pd, Giorgio Santini. "L'estensione dell'area degli esenti a 12mila euro è stata una suggestione mediatica, avrebbe assorbito tutte le risorse disponibili - spiega Santini - solo l'equiparazione dell'esenzione per pensionati e lavoratori dipendenti, pari a un aumento di 500 euro, sarebbe costata 1,2 miliardi. Ora puntiamo invece ad aumentare le detrazioni Irpef riservando il taglio del cuneo fiscale alla sola area dei 30mila euro e concentrando in particolare le risorse possibili sugli sgravi per i redditi fino a 15, 20mila euro - spiega il senatore del Pd - i benefici aumenteranno nella triennalità, con un aumento graduale degli stanziamenti nel 2015 e nel 2016".
Sulla questione delle spiagge è invece nuovamente tornato il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, ai microfoni di Radio Anch'io: "Nel governo nessuno ha mai pensato di vendere le spiagge o gli arenili". Per Baretta il tema è stato piuttosto nel governo quello della "discussione sulle concessioni da cui prendiamo molto poco. Ci può essere una valutazione sulle aree non strategiche per il demanio, non le spiagge che sono inalienabili. Quello che serve - ha concluso - è una legge quadro che riordini l'intero settore".                                                                                          fonte

12/11/13

Fino a 12mila euro niente tassa | Accordo nella maggioranza per esenzione dall'Irpef

Accordo nella maggioranza per alzare la soglia di esenzione dall'Irpef. Restano disaccordi sulla tassa per la prima casa. il centro destra chiede di ridurre la Tobin tax e chiede: niente multa né interessi a chi versa l'80% del dovuto al fisco.
La Legge di Stabilità inizia con l'annoso problema del cuneo fiscale e della tassazione sulla casa, mentre dal centrodestra torna la proposta di un condono fiscale e contributivo. 
Pd e Pdl sono al lavoro per modificare il cuneo fiscale con l'obiettivo di abbassare il costo del lavoro e aumentare il peso delle buste paga dei dipendenti. La prima proposta passa per l'esenzione dall'Irpef dei redditi inferiori ai 12.000 euro (oggi al tetto di 8mila euro l'anno per i lavoratori dipendenti, 7.500 per i pensionati). E' il contenuto di due emendamenti alla legge di stabilità - uno proveniente dalle file del Pdl (prima firmataria Anna Cinzia Bonfrisco), l'altro da quelle del Pd (primo firmatario Giancarlo Sangalli) - per modificare il cuneo fiscale. Il viceministro dell'Economia, Stefano Fassina, ha comunque osservato che è ancora "presto per parlare di intese" sugli emendamenti concernenti la "no-tax area".
La copertura, circa 1,8 miliardi di euro, è garantita da tagli di spesa delle amministrazioni pubbliche. In base ai testi, le amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della Pa e le società controllate dalle stesse amministrazioni "non possono effettuare spese per consumi intermedi di ammontare superiore al 70% della spesa sostenuta" nel 2012. Secondo la relazione tecnica la copertura di 1,8 miliardi non considera "la perdita di gettito dei Comuni e delle Regioni per effetto della riduzione delle entrate relative alle addizionali comunali e regionali all'Irpef".

In un altro emendamento l'ex ministro del lavoro, Maurizio Sacconi (attuale presidente della Commissione Lavoro al Senato) ha proposto di tassare tutto il salario di produttività al 10% sostituendo così il taglio del cuneo fiscale. L'imposta al 10% si applicherebbe solo ai redditi inferiori ai 40.000 euro annui su una retribuzione lorda non superiore ai 6.000 euro.

Condono fiscale e Tobin tax. In serata sono arrivati dal Pdl due ulteriori emendamenti destinati a polemica certa in maggioranza. Il primo, firmato dal senatore Andrea Mandelli, ripropone una sanatoria fiscale e contributiva dei debiti pregressi fino al 31 dicembre 2012 senza corrispondere gli interessi di mora e sanzioni con il pagamento di una somma pari all'80% dell'imposta iscritta a ruolo. Il secondo, sottoscritto da 11 senatori (primo firmatario Gian Carlo Sangalli), propone di ridurre la neonata Tobin tax sulle transazioni finanziarie, di cui invece il testo varato dal governo prevede un aumento dal 2014. Nella proposta Pdl, la Tobin tax va riscritta, riducendo dal primo marzo 2014 le relative aliquote e estendendone l'applicazione. La norma stabilisce la riduzione dell'aliquota dell'imposta allo 0,01% del valore della transazione per le operazioni effettuate in borsa (dal 2014 sarebbe salita allo 0,2%). Se sul fronte del lavoro Pd e Pdl sembrano poter trovare un accordo, la casa continua a dividere i due partiti: il Pdl chiede infatti lo stop alla tassa sulla prima casa anche con il nuovo regime della Tasi con coperture che dal 2014 potrebbero arrivare per 1,2 miliardi dalla spending review. Il presidente dei senatori del Pdl, Renato Brunetta, promette battaglia al governo e intanto si battezza una nuova tassa: dal 2014 potrebbe arrivare il Tuc, il Tributo unico comunale, in sostituzione dell'Imposta municipale propria. Sarebbe così decretato lo stop alla Trise (composta di Tari e Tasi) e ci sarebbe un nuovo successore dell'Imposta municipale propria. Lo prevede nel dettaglio un emendamento del relatore del Pdl, Antonio d'Alì, che elimina gli articoli da 19 a 23 dell'articolato sulla riforma della tassazione immobiliare e stabilisce che "in attesa del riordino complessivo dell'imposizione immobiliare, a decorrere dall'anno 2014, l'imposta municipale propria è sostituita dal Tributo unico comunale", denominato Tuc, "in misura del 10,6 per mille da applicare sugli immobili e sui servizi indivisibili articolato in due componenti. Il Tuc - si legge nell'emendamento del relatore - sostituisce, per la componente immobiliare, l'imposta sul reddito delle persone fisiche e le relative addizionali dovute in relazione ai redditi fondiari relativi ai beni non locati, e l'imposta comunale sugli immobili; per la parte dei servizi, i costi relativi alla gestione dei servizi indivisibili". Inoltre, l'emendamento stabilisce che la rivalutazione delle rendite catastali è ridotta di 10 punti per ogni categoria per il 2014 e di altri 10 punti per il 2015.yy

Sempre con un emendamento a firma d'Alì, il Pdl ha presentato l'annunciata proposta sulla vendita degli stabilimenti balneari, con diritto di prelazione degli attuali titolari delle concessioni, per coprire le minori entrate che deriverebbero dalla Tuc. Si legge: "Le aree ricomprese nell'ambito del demanio marittimo oggetto di concessione per l'esercizio di attività con finalità turistiche-ricreative ed occupate da manufatti di qualsiasi genere connessi al suolo, ivi comprese le aree occupate da strutture e attrezzature alle medesime attività asservite, sono individuate con atto ricognitivo dirigenziale dall'Agenzia del Demanio ed escluse dal demanio marittimo, in quanto non più utilizzate per i pubblici usi del mare, con decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con quello dell'Economia". Frena il vice ministro dell'Economia, Fassina, che dice: "La vendite delle spiagge non è nell'interesse del Paese".

D'altra parte, invece, un emendamento firmato da 13 senatori del Pd prevede di aumentare l'aliquota base della Tasi fissata dal Ddl Stabilità dall'1 per mille, all'1,5. Contestualmente sull'abitazione principale viene proposta l'introduzione di una detrazione di 145 euro, esclusi gli immobili accatastati nelle categorie A1, A8 e A9. Un emendamento di Federico Fornaro, sempre Pd, prevede detrazioni sulla prima casa pari a 50 euro per ogni uno per mille di aliquota Tasi e di 12,50 euro per ogni figlio fino al quarto.

Canone Rai. Intesa perfetta tra Pd e Pdl sul canone Rai: due emendamenti diversi propongono entrambi di aumentare il canone della Rai di 6 euro a partire dal 1° gennaio del 2014 "al fine di assicurare le risorse spettanti all'emittenza radiotelevisiva locale".
                                                                                                                                                     fonte
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