Il-Trafiletto
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14/04/14

Discoteche:Vibrazioni assordanti e deprimenti

Le mode che fioriscono intorno alla techno music e alla discoteca giocano con la negatività, gli antropologi sottolineano l'elemento distruttivo e autolesionista che fa da cornice all'appuntamento notturno discotecaro. E per chi avesse qualche dubbio, gli studiosi presentano alcuni dati emblematici. 

 «Si vendono croci rovesciate, ciondoli con simboli di morte, magliette con scritte emblematiche: "Quando la gente del vernerdì si sveglia, la città impallidisce. La musica scuote i muri. La notte castiga chi non le siabbandona. Per poi passare sempre di qui".

Altre scritte propongono "sadomaso parties", "ritorno a Sodoma e Gomorra". Nel nostro mondo che non accetta più regole, i giovani sentono di dover superare i padri; allora è la trasgressione a diventare regola, addirittura ciclica, del sabato sera, della discoteca a sfondo infernale dove la violenza è l'ingrediente base». Si tratta però oltre che di una trasgressione che non costruisce, anche di un vero e proprio falso anticonformismo: «È in realtà un conformismo inconsapevole di chi accetta parametri estetici ed etici imposti, che imita modelli prefabbricati che non lasciano spazio alla libera scelta. Di fatto in occidente la secolarizzazione ha fatto crollare la visione religiosa della vita per imporre un modo basato sul consumo e relegando danza e suono nella sfera notturna di frastuono, alcol, droga, violenza e sesso». In questa sorta di rito post moderno, il tempo e lo spazio vengono rivoluzionati. Il tempo è capovolto, sostituendo il giorno con la notte, e lo spazio «compresso in uno strepito che crea una bolla d'aria di vibrazione assordante, deprimente, che apre la porta alla necessità di uscire da se stessi con sostanze allucinogene mescolate all'alcol».

29/12/13

Cinque bambine si salveranno grazie a Stella.

Stella non ce l’ha fatta. Mamma Giannina stanotte ha dovuto dire addio alla sua bimba di 9 anni, uccisa giovedì sera da un 20enne romeno che ha invaso la corsia opposta a velocità folle nei pressi di Nettuno, alle porte di Roma. Guidava la sua automobile annebbiato dall’alcool, sotto gli effetti della cocaina, senza assicurazione e come ciliegina sulla torta non aveva mai conseguito la patente. Lo sciagurato, con precedenti penali per furto, si trova ora all'ospedale, piantonato dalla polizia. Il cuoricino di Stella ha cessato di battere ieri sera, ma nonostante ciò ella ha voluto compiere l’ultimo gesto d’amore. La donazione dei suoi organi da parte dei genitori permetteranno a cinque famiglie di affrontare speranzosi il nuovo anno che sta arrivando. A ringraziare per prima Stella e i suoi genitori è stata una bambina 11enne di Vicenza, affetta da una grave malattia metabolica, alla quale in nottata è stato trapiantato il fegato. Per fare ciò si è resa necessaria una corsa contro il tempo, un aereo di Stato ha trasportato il fegato di Stella da Roma a Padova. Stella viveva a Capannelle dove lavorano il papà e la mamma ma con la sua famiglia si recava spesso a Nettuno dove aveva abitato fino a poco tempo fa. Con lei in macchina al momento dell’incidente c’erano la sua sorellina Selvaggia, di 4 anni, ora ricoverata all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina, e il suo cagnolino, morto anche lui nel tragico schianto. lunedi prossimo si svolgeranno i funerali alla Parrocchia di Santa Barbara a Capannelle, alla periferia sud di Roma.

04/11/13

Fumi e bevi? Tieniti le ossa rotte!

Un rallentamento nella guarigione delle fratture ossee è causata da alcool fumo e anche droga.
Lo rivela uno studio presentato al Congresso della Societa' italiana di ortopedia e traumatologia. Circa il 15% delle fratture ha una gurigione molto lenta Uno studio appena presentato al 98° Congresso della Societa' italiana di ortopedia e traumatologia (Siot)
"La consolidazione di una frattura - spiega Federico Santolini, dell'ospedale San Martino di Genova e presidente del Congresso - e' un processo lungo e complesso che a differenza di quanto avviene negli altri tessuti non porta alla guarigione per cicatrice ma a una vera e propria rigenerazione dell'osso.

Fumo ed alcool

Questa rigenerazione e' la tappa finale di un processo lungo e complesso che inizia immediatamente dopo la frattura ed e' modulato da numerosi fattori di crescita cellulari". Qualsiasi evento che interferisca con questo processo può rallentarlo o inibirlo completamente: senza callo osseo la frattura non guarisce ed il malato precipita in uno stato di invalidità accompagnato da gravi problemi che vanno dalla mancata ripresa del lavoro.

Ogni anno si stima che circa il 15% delle fratture, poco più di 90.000 specialmente di gamba e di avambraccio, tardino a guarire ed evolvano in pseudoartrosi, cioe' non consolidino. Secondo uno studio promosso dalla Siot, la fascia di popolazione piu' a rischio e' costituita da giovani tra i 20 e i 45 anni con fratture esposte, cioe' dove l'osso, spesso a causa di traumi e' uscito fuori dalla cute. I problemi vascolari e l'infezione che ne può conseguire sono cause importanti di non guarigione della frattura, come pure possono esserlo difetti di riduzione e di sintesi chirurgica.

"Questi parametri - sottolinea Santolini - devono sempre essere accuratamente valutati nell'inquadramento di una frattura che nei tempi normali presenta un'evoluzione lenta tuttavia, in assenza di difetti evidenti le cause possono essere di tipo diverso, per esempio un problema genetico che causa un'insufficiente sintesi dei fattori di crescita, una malattia concomitante e, non da ultimo, cattive abitudini di vita del paziente stesso, come scarsa adesione alle prescrizioni del curante o assunzione di alcool, droghe e fumo. Il fumo, in particolare, si e' dimostrato uno dei maggiori determinanti del rischio di cattiva guarigione di una frattura, in grado di innalzarne significativamente le percentuali che, nei fumatori, possono arrivare sino al 30%"

Il rapporto medico-paziente è centrale nella fase di riabilitazione. "Se la frattura non si consolida quasi sempre - conclude Santolini - le responsabilita' ricadono alla fine sempre e solo su noi medici. Basterebbe a volte un po' di buon senso da parte di tutti per evitare spiacevoli conseguenze".
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