Il-Trafiletto
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16/02/18

Prestazioni prova su strada Mini Clubman e Countryman

Fonte - Quattroruote - Sono passati oltre 50 anni da quando la Mini vinse il suo primo Rally di Montecarlo, sorprendendo pubblico e avversari per le doti sulla neve. 


Se nel 1964 il merito era legato alla trazione anteriore e alla leggerezza, oggi è lo schema All4 a garantire la massima sicurezza sui fondi a bassa aderenza.


Lanciata per la prima volta nel 2010, le quattro ruote motrici sono state scelte da circa 23.000 clienti suddivisi tra i modelli Clubman e Countryman.

Per mostrare sul campo le doti dei modelli 4×4, la Mini ha organizzato un tour di undici tappe in montagna dove è possibile scoprire le qualità del sistema All4.


La seconda generazione di trazione All4, introdotta nel 2016 sulla nuova Clubman, aggiunge una frizione elettromeccanica al posteriore con un ripartitore di coppia elettroidraulico.


Collegata al sistema DSC, (Dynamic Stability Control) riconosce con forte anticipo quando deve essere adattata la ripartizione di coppia.

All'atto pratico si tratta di una trazione integrale permanente, perché il guidatore non può decidere di viaggiare solo con lasse anteriore o posteriore.

Togliendo il DSC, inserendo il DTC o selezionando la modalità Sport la trazione integrale è sempre attiva perché chiude le frizioni.

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27/10/14

Lanciata la linea per decorare la nuova Harley

La neonata della celebre casa motociclistica americana è di fatto una vera delizia per gli appassionati: linea a forma di "squalo" che immediatamente a fatto capolino dei sogni degli appassionati. 


Non fanno certo tante storie a Milwukee per lavorare sul catalogo riguardo gli elementi decorativi.   Al pubblico vengono proposte molteplici possibilità per personalizzazione la neonata Harley Davidson Road Glide Special, l'ultima tourer di Milwaukee.

Si comincia dal parabrezza Wind Splitter, classico dei modelli Touring, la cui conformazione alquanto snella si introduce all'interno del disegno della carenatura e del cruscotto facendo aumentare le dimensioni del parabrezza a profilo ribassato. La sua forma attutisce la rumorosità esterna e aumenta la protezione del vento, facendo si che ci sia pure un'ascolto migliore dell'impianto audio.

Nessuna limitazione alla visuale della strada a causa del suo colore fumè, che si abbina a qualunque colorazione presente in gamma del modello Road Glide: il prezzo si aggira tra i 199,00 e i 215,00 €. Il deflettore sagomato Road Glide, in grado di conferire un profilo ribassato alla Road Glide. Disponibile solo nel colore nero, costa al pubblico 144,00 euro. Il kit di finitura doppia del parabrezza, di serie sui modelli CVO, è composto da due sezioni cromate che aggiungono un tocco di eleganza alla base del parabrezza dei modelli Road Glide di serie.

Installarlo è una cosa semplice, il prezzo è di 123,00 €. Davvero pratiche le borse interne per scomparti del modello Road Glide, ideate e realizzate per conservare in totale sicurezza qualunque tipo di oggetti e diminuire la rumorosità durante il movimento della moto. La morbida fodera, rifinita con feltro, è modellata sull'interno del vano portaoggetti della carenatura. La base e i lati ottimizzano lo spazio interno mentre il design monoblocco consente una facile rimozione dell'accessorio per la pulizia e la manutenzione. Prezzo al pubblico 41,00 €.
La neonata Harley Davidson
Road Glide Special

La guida, ecco che si presenta un manubrio nero lucido da 1,25' per chi desidera migrare dal classico cromato al più elegante nero dark, per un'ulteriore personalizzazione del proprio Road Glide, al prezzo di 205,00 € e la sella Hammock, che grazie all'innovativo sistema a sospensione in tessuto, offre maggiore isolamento del pilota e del passeggero dal manto stradale eventualmente sconnesso. Per il pilota, è stato progettato un sistema di sospensione equipaggiato con fascia elastica che agisce da cuscinetto per attutire gli impatti e lo strato di gommapiuma classico che fornisce un valido sostegno supplementare. Per il passeggero, un sistema a sospensione a molle multiple unito a uno strato di gommapiuma tradizionale, garantisce un comfort migliorato del 15%.

Le dimensioni della sella sono adatte ai piloti di qualunque misura e permette di spostarsi in avanti e indietro. La si trova disponibile con o senza riscaldamento, ed il prezzo al pubblico è a partire da 689,00 €.

25/10/14

Lontani dall'acqua e restare in forma sulle "due ruote" più sane del mondo

Proprio come ha sempre detto il campione di ciclismo Francesco Moser, “Un ciclista deve fare solo una cosa, cioè evitare di prenderla... Soltanto durante la corsa non puoi farne a meno di pedalare sotto l'acqua. Se ancora non si è usciti per allenarsi e fuori piove, meglio restare a casa: certe volte è meglio un giorno di pausa che un allenamento fatto male. 


Se invece siete già per strada e inizia a piovere, sarà il caso di cercare il tragitto più breve per fare ritorno a casa. Questo è quel che facevo pure quando ero in attività agonistica”. Quindi, diamo per certo che la stragrande maggioranza di noi abbia inteso cosa Moser abbia voluto trasmetterci e che, se dovesse piovere o giù di lì, sia meglio lasciare la mitica "due ruote" in camerino (nel caso si dovesse trattare di una sessione d'allenamento) o fare uso dei mezzi pubblici (in caso di necessità nel doversi spostare in città), andiamo ad esaminare come fare fronte alla situazione negli altri casi, ovvero quando ci si trova costretti a doverla affrontare.

Dato per certo che la prudenza assume il ruolo imprescindibile in questi casi di alleato primo per tutte e due le categorie di ciclisti, in quanto un malessere o peggio un incidente possono portare a fare a meno di dare luogo ai vari allenamenti e competizioni, ma pure a giorni di lavoro, queste alcune considerazioni riguardo sia alle condizioni ambientali sia alla bicicletta. Alla pioggia si somma l’acqua sollevata dalla proprie e dalle altre bici, nonché dalle macchine, quindi visibilità peggiora notevolmente, soprattutto a livello periferico, mentre i tempi di reazione si dilatano.

La tenuta di strada viene meno proporzionalmente all'essere in grado di riuscire a valutare lo stato del manto stradale, su cui la presenza di buche e malformazioni è celata dalle pozzanghere. Pure la frenata risulta meno efficace, in quanto che i pattini iniziano a fare grip soltanto quando l’attrito ha reso asciutto il tratto frenante e si deteriorano pure prima, condizioni ancora più evidenti se si fa uso di cerchi in carbonio. In questo caso i freni a disco garantiscono prestazioni che poco si discostano da quelle in condizioni di asciutto. Fatte queste premesse, ecco un decalogo per ridurre al minimo le situazioni di disagio e pericolo in città come fuori. I primi consigli sono espressamente rivolti ai ciclisti urbani, gli altri riguardano più direttamente chi invece veste in jersey e impugna pieghe curve.


  • Lascia l’ombrello e fai uso di una più opportuna mantellina. Protegge molto di più e, cosa fondamentale, ti consente di tenere entrambe le mani sul manubrio
  • "Dialoga" con gli altri utenti della strada, pure la loro guida è inficiata dalla pioggia e tu sei meno appariscente. Fai in modo di segnalare la tua presenza e cosa vuoi fare con anticipo ed evidenza.
  • Buche, malformazioni, rotaie e strisce segnaletiche diventano un problema già quando la strada è asciutta; in caso di pioggia sono una vera insidia. Se le individui con anticipo le scansi o le attraversi con un cambio di traiettoria netto ma, soprattutto, non ci freni sopra! 
  • Attrezzati ad affrontare e a difenderti dalle bordate di acqua sollevate dalle auto e dalle moto, da quelle che ti bagnano solo fino al ginocchio, a quelle che fanno il servizio completo. E evitiamo il discorso dei liquami, che ogni tanto si mischiano all’acqua piovana per rendere più "profumata" la doccia. 
  • Rallenta. Non è così scontato, dato che quando si è sorpresi dalla pioggia si tende a percorrere il tragitto verso casa nel minor tempo possibile. Una volta che sei zuppo, 10 minuti in più di acqua non cambiano la situazione... 
  • Diminuisci la pressione delle gomme. In questo modo aumenta l’impronta a terra del battistrada e migliora il grip. Sì, ma quanto devo sgonfiarle? Vai a sensazione. Fallo un po’ alla volta, magari provando dopo un temporale, approfittando della strada ancora bagnata. 
  • Occhio ai freni. La tenuta di strada è poca e la frenata diventa un momento delicato. Vietato inchiodare! L’azione deve essere su entrambi i freni, graduale (quindi anticipata) e, se proprio vi trovate costretti a rallentare in poco spazio, cercate di ricreare l’effetto ABS, con brevi pinzate decise.
  • Cambia il modo di affrontare le curve. Traiettorie larghe, bici poco inclinata e frenata anticipata sono le regole d’oro, soprattutto in discesa. 
  • Aumenta la distanza tra te e i tuoi compagni, sia per evitare di prendere in faccia l’acqua alzata da chi ti precede, sia per aumentare i tempi di reazione in caso di manovre o frenate improvvise. Stare a ruota quando piove ha un’unica conseguenza: guidare più tesi. 
  • Aiuta chi ti segue a guidare sicuro. Segnala ai tuoi compagni sia i tuoi spostamenti, sia eventuali ostacoli, così da evitare loro di dover fare bruschi cambi di direzione

08/03/14

Pisa | Vandali armati di insetticida scoperchiano trenta arnie e sterminano due milioni di api.

Il presidente nazionale degli apicoltori Sergio D’Agostino è stato vittima, la notte scorsa, di una incursione notturna, a scopo vandalistico, nella sua azienda, “La Mieleria”, a Titignano, una frazione in provincia di Pisa. I vandali, sicuramente più di uno, sono entrati nella sua azienda tagliando la rete di recinzione che circonda li suo terreno, hanno aperto trenta arnie nelle quali vivevano più di due milioni di api e, armati di un insetticida, hanno cominciato lo sterminio, fuggendo poi al termine della loro bravata attraverso i terreni della campagna circostante. Racconta il presidente D’Agostino: “ Il massacro è successo sicuramente di notte, visto che vicino alle arnie c’è una strada abbastanza trafficata ed il rischio di essere riconosciuti era alto. Il danno subito è molto elevato. Oltre allo sterminio delle api bisogna considerare anche il danno economico. Le arnie erano trenta, sono state tutte manomesse. In questo periodo ognuna poteva ospitare cieca 60 mila api, e il costo di ogni arnia si aggira sui 350 euro. Oltre a questo mettiamoci pure la mancata produzione del miele, circa 12 quintali. In tutto un danno di varie decine di euro. L’azienda “ Mieleria”, oltre alla produzione di miele, lavora anche nel settore erboristeria, attrezzature e come laboratorio analisi.

28/02/14

Misano Adriatico | Approvato il progetto per una strada intitolata al campione Marco Simoncelli.

Il consiglio comunale di Misano Adriatico ha approvato il progetto del restyling nell’area del Misano World Circuit che prevede la realizzazione di una strada dedicata a Marco Simoncelli. La strada in questione avrà la lunghezza di un chilometro e collegherà via Del Carro con la zona artigianale, costeggiando il circuito, correndo parallelamente al tracciato dell’A14. La nuova strada per il comune sarà a costo zero, dal momento che tale costo sarà a carico dell’autodromo Santamonica e di altri privati. Neanche un euro di spesa di soldi pubblici, anche se la strada potrà essere utilizzata, oltre ai periodi di affluenza al circuito, anche come valvola di sfogo per il traffico quotidiano visto che diventerà una scorciatoia in direzione Riccione e viceversa. L’accordo tra Comune e privati per realizzare la nuova strada arriverà già la prossima settimana in consiglio comunale. Nell’occasione, mercoledì prossimo, è stato invitato a partecipare Paolo Simoncelli. Verrà convocato anche lo scultore Fernando Carciogna, che ha realizzato la scultura dedicata al Sic, che verrà collocata nella rotonda all’incrocio tra la via Del Carro e la nuova strada dedicata al campione. L’opera in marmo è alta circa 4 metri e rappresenta il libro del Sic ‘Dio bo che bello!’ scritto da Paolo Beltramo. Intanto tutto è pronto per l’Open day di domenica all’autodromo che si aprirà al pubblico per una giornata di sport con gare podistiche, tennis e ciclismo a cui si aggiungeranno nel paddock: street basket, calcetto e beach tennis. Sono attesi oltre 2mila sportivi.

14/12/13

Paese che vai usanza che trovi: a Capaci è vietato giocare a pallone in strada

Paese che vai, usanza che trovi, un proverbio che la dice lunga su usi e costumi che possiamo trovare quando andiamo in giro e a cui dobbiamo prestare la giusta attenzione e rispetto. Ma è anche vero che taluni usi possono anche risultarci strasi o astrusi. Ma vale la pena di conoscerli e di indagarne le origini.
Per quelli che non sono preparati, tale novità può essere uno shock, soprattutto se le leggi o i divieti imposti riguardano attività sportive o di svago.
Divieto

 A Capaci, un piccolo paese della Sicila, a noi noto per l'assassioni di Giovanni Falcone, per esempio, esiste il divieto di giocare a pallone sulla strada; lo sapevate? L’ordinanza è stata emanata lo scorso 30 Agosto e prevede una multa salata a tutti coloro che siano stati colti in flagrante. La multa può variare da 50 a 500 euro, a seconda dell’orario in cui avviene il “reato”, e ci sono severe punizioni per chi commette più volte l’infrazione, come un aumento della pena del 50%. Tale divieto nasce dall’esigenza di mantenere ordine per le strade, rispettare la quiete pubblica, evitare molestie ai passanti e danni ad edifici e monumenti. Nonostante i buoni propositi del sindaco, però, sono molti i cittadini che si sono lamentati, convinti che tale mossa nasca più dal desiderio di vendetta. Durante la metà di Agosto, infatti, un gruppo di bambini era stato severamente ammonito da un vigile per aver disturbato il sindaco, giocando sotto il comune. All’ordine di consegnare la palla, i ragazzi si sarebbero opposti animatamente, sostenuti da un adulto; pochi giorni dopo sarebbe arrivata questa dura legge. Dunque attenzione cari lettori che andate in vacanza a Capaci, non portatevi palloni o potreste trovarvi a pagarla molto cara!
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