Il-Trafiletto
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09/10/14

Parola d'ordine di gruppo: Resilienza | Supplenze di qualità e dignità lavorativa


La parola d'ordine del gruppo è: Resilienza, per "insegnanti supplenti in una scuola di qualità e dignità lavorativa".

Una realtà, quella dei docenti supplenti, costellato di tante sensazioni emozionanti, partendo dalla felicità del primo incarico, all'irrefrenabile impeto di gioia nel dovere gestire una classe, fino ai tanti sacrifici che compagni fedeli ti restano accanto inesorabili nel migrare verso altre realtà cittandine.
Certe volte ci si sente abbandonati, in balia di politici e burocrati che sanno soltanto ragionare in termini numerici e statistici.

Nasce cosi il gruppo Facebook "Supplenti della Scuola per la qualità e dignità del lavoro" che vuol adottare e fare figlia propria la parola, d'ordine adesso, Resilienza. Nel settore dell'ingegneria la "resilienza" è la capacità di una struttura di apporre resistenza ad uno scossone improvviso senza lesionarsi. In questo caso è la "capacità di una persona di preservare la propria integrità e il proprio scopo fondamentale dinanzi ad una improvvisa modificazione delle circostanze".


14/12/13

Paese che vai usanza che trovi: a Capaci è vietato giocare a pallone in strada

Paese che vai, usanza che trovi, un proverbio che la dice lunga su usi e costumi che possiamo trovare quando andiamo in giro e a cui dobbiamo prestare la giusta attenzione e rispetto. Ma è anche vero che taluni usi possono anche risultarci strasi o astrusi. Ma vale la pena di conoscerli e di indagarne le origini.
Per quelli che non sono preparati, tale novità può essere uno shock, soprattutto se le leggi o i divieti imposti riguardano attività sportive o di svago.
Divieto

 A Capaci, un piccolo paese della Sicila, a noi noto per l'assassioni di Giovanni Falcone, per esempio, esiste il divieto di giocare a pallone sulla strada; lo sapevate? L’ordinanza è stata emanata lo scorso 30 Agosto e prevede una multa salata a tutti coloro che siano stati colti in flagrante. La multa può variare da 50 a 500 euro, a seconda dell’orario in cui avviene il “reato”, e ci sono severe punizioni per chi commette più volte l’infrazione, come un aumento della pena del 50%. Tale divieto nasce dall’esigenza di mantenere ordine per le strade, rispettare la quiete pubblica, evitare molestie ai passanti e danni ad edifici e monumenti. Nonostante i buoni propositi del sindaco, però, sono molti i cittadini che si sono lamentati, convinti che tale mossa nasca più dal desiderio di vendetta. Durante la metà di Agosto, infatti, un gruppo di bambini era stato severamente ammonito da un vigile per aver disturbato il sindaco, giocando sotto il comune. All’ordine di consegnare la palla, i ragazzi si sarebbero opposti animatamente, sostenuti da un adulto; pochi giorni dopo sarebbe arrivata questa dura legge. Dunque attenzione cari lettori che andate in vacanza a Capaci, non portatevi palloni o potreste trovarvi a pagarla molto cara!
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