Il-Trafiletto
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15/10/14

La forza interiore che ci fa risalire | Come svilupparla

La storia, nell'arco degli anni, ci ha dato esempi di popoli stremati da violenti guerre, da calamità naturali o grandi depressioni economiche, rimboccarsi le maniche per risalire; questa capacità umana viene chiamata: Resilienza


Con questo termine, dal latino "resalio" ovvero risalita, in psicologia si intende la capacità di far fronte agli eventi potenzialmente traumatici, riorganizzando in maniera positiva la propria vita davanti alle difficoltà. Persone resilienti sono coloro che in circostanze avverse riescono "asuperare le contrarietà rafforzando la fiducia in se stesse e nel proprio agire. Tali comportamenti sono funzionali a dare nuovo slancio "alla propria esistenza contribuendo a volte anche al raggiungimento di nuovi obiettivi.

Secondo gli psicologi che si occupano di prestazioni sportive e assistono i campioni di discipline di resistenza, la resilienza non è una caratteristica che le persone hanno oppure no, ma sono comportamenti che chiunque può imparare e sviluppare. Accrescere la resilienza è una capacità cognitiva, un percorso individuale che si può imparare, mantenere e migliorare proprio come nello sport.

La resilienza
Gli uomini primitivi a caccia di grosse prede, sono il primo esempio di resilienza. Già duemila anni fa sopravvivevano, solo i cacciatori più perseveranti, cioè capaci di mantenere la concentrazione più degli altri. Se ai tempi della pietra catturare una preda era più facile se si aveva fiducia di potercela fare, oggi con la stessa convinzione possiamo raggiungere più facilmente i nostri obiettivi.

L'ottimista è quindi più resiliente per natura.? Ma come sviluppare questa capacità?
Secondo l'American PsychologicalAssociation che ha sviluppato un vero e proprio decalogo, le buone relazioni sono importanti: dai familiari agli amici, agli altri in generale. Partecipare attivamente a gruppi civici e/o spirituali, può contribuire al recupero psicologico, così come assistere gli altri nel momento del bisogno.

09/10/14

Parola d'ordine di gruppo: Resilienza | Supplenze di qualità e dignità lavorativa


La parola d'ordine del gruppo è: Resilienza, per "insegnanti supplenti in una scuola di qualità e dignità lavorativa".

Una realtà, quella dei docenti supplenti, costellato di tante sensazioni emozionanti, partendo dalla felicità del primo incarico, all'irrefrenabile impeto di gioia nel dovere gestire una classe, fino ai tanti sacrifici che compagni fedeli ti restano accanto inesorabili nel migrare verso altre realtà cittandine.
Certe volte ci si sente abbandonati, in balia di politici e burocrati che sanno soltanto ragionare in termini numerici e statistici.

Nasce cosi il gruppo Facebook "Supplenti della Scuola per la qualità e dignità del lavoro" che vuol adottare e fare figlia propria la parola, d'ordine adesso, Resilienza. Nel settore dell'ingegneria la "resilienza" è la capacità di una struttura di apporre resistenza ad uno scossone improvviso senza lesionarsi. In questo caso è la "capacità di una persona di preservare la propria integrità e il proprio scopo fondamentale dinanzi ad una improvvisa modificazione delle circostanze".


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