Il-Trafiletto
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10/08/14

Gli animali soffrono di allergia da fieno?

Noi siamo animali e alcuni di noi ne soffrono, e quindi la risposta è sì. 

Ma se intendiamo altre specie, effettivamente ce ne sono alcune che mostrano reazioni allergiche al polline degli alberi e dell'erba.

La maggior parte degli animali non ha problemi; dopo tutto, si sono evoluti e hanno trascorso tutta la vita accanto a piante che producono polline. I casi peggiori riguardano cani e gatti domestici, che hanno perso l'immunità naturale attraverso l'allevamento selettivo o per il fatto di trovarsi per lo più in casa, in un'aria priva di polline, e poi fatti uscire. Alcuni sintomi sono simili a quelli degli esseri umani, compreso il prurito alla pelle e alle orecchie e la lacrimazione. Ci sono stati casi di allergia al polline anche in mandrie di bestiame.(science)

07/08/14

Acaro delle ciglia | La pulce del gatto | Quali esseri vivono in casa nostra?

Acaro delle ciglia
Acaro delle ciglia. Per i minuscoli Demodex folliculórum, i nostri follicoli ciliari, ovvero le cavità cutanee che contengono i bulbi piliferi delle nostre ciglia, sono microambienti caldi dove abbonda il nutrimento.

Gli acari delle ciglia sono parenti dei ragni, e colonizzano anche i nostri follicoli nasali e del condotto uditivo. Si cibano di secrezioni oleose provenienti dalle ghiandole sebacee e di cellule epiteliali morte e, in genere, non sono dannosi. Tecnicamente si definiscono commensali: organismi che traggono beneficio da altri senza causare loro sofferenza né disturbo.
Talvolta, però, l'ospite umano può sviluppare un'allergia al Demodex che provoca perdita delle ciglia e altri sintomi tra cui acne.

Pulce del gatto
La pulce del gatto
Questi insetti altamente specializzati, privi di ali, sono ectoparassiti, ossia parassiti che vivono esternamente all'ospite.

Le mandibole (le strutture seghettate che sporgono dalla linea inferiore della mascella) perforano la cute dell'animale infestato consentendo alla pulce di nutrirsi di sangue. La pulce del gatto (Ctenocephalìdes felis) in genere non colonizza gli umani, però può morderci, e chi ha un gatto sa bene quanti danni può causare agli animali. Le pulci nascono da uova che si schiudono dando alla luce parassiti allo stadio larvale, simili a minuscoli vermi. Le larve si cibano di sangue semidigerito, che ricavano dalle feci di pulci adulte, prima di impuparsi e, infine, emergere come insetti pienamente sviluppati, pronti a saltare su un ospite.

Anche se possono essere vettori di malattie, questi organismi sono uno straordinario esempio di adattamento parassitario.(science)

29/07/14

Il Sole ci fa bene | Quattro ragioni per stare al Sole

Ogni giorno leggiamo consigli di salute contraddittori. Ma allora crogiolarsi al Sole è una buona o una cattiva idea? 

Dipende da tanti fattori... Gli antichi Egizi adoravano Ra, il Dio Sole, e noi tutti salutiamo il suo arrivo dopo l'inverno con fervore quasi religioso. Del resto, come iniziare meglio la giornata se non aprendo le tende salutati da questa sfera gigantesca di idrogeno infuocato? Ma la luce del Sole influenza anche il corpo oltre che la mente: troppo Sole, e rischiamo un tumore alla pelle; troppo poco, ed è in agguato il rachitismo osseo. Allora quest'estate, quando sarete sulla spiaggia per garantirvi una tintarella invidiabile, ricordatevi che ci sono buoni motivi per adorare il Sole, ma altrettanti per evitarlo.

Quattro ragioni per fare bagni di Sole.

PANACEA CONTRO IL RACHITISMO
Mezz'ora di Sole produce più vitamina D di quella assunta con sei cucchiai di olio di fegato di merluzzo o con 200 uova. Anche pochi minuti alla settimana sono sufficienti come profilassi del rachitismo, un grave indebolimento delle ossa causato dalla carenza di vitamina D. Secondo il British Medicai Journal, un recente aumento del rachitismo nel Nord Europa dipenderebbe dalla lunga permanenza in casa dei bambini attratti dai videogiochi. Ma forse le cause sono più sottili. Per esempio, la pelle più scura aumenta la predisposizione al rachitismo. Perciò la crescente mescolanza tra persone di pelle differente potrebbe essere implicata nell'aumento di questo disturbo.
Il Sole ci fa bene

"UMORE" SOLARE
C'è un legame tra la luce solare e il livello di serotonina, un neurotrasmettitore che influenza l'umore ed è importante contro i disturbi d'ansia. I ricercatori della Clinica Universitaria di Vienna hanno eseguito scansioni del cervello di persone esposte a differenti quantità di luce solare: il gruppo che aveva ricevuto meno Sole aveva il 20-30 per cento in meno di recettori della serotonina. D'inverno, in effetti, il tasso di serotonina si abbassa e possono insorgere più frequentemente alterazioni dell'umore. Ma ciò dipenderebbe anche dalla vitamina D. In uno studio del 2013, i soldati con livelli molto bassi di questa molecola correvano un rischio maggiore di suicidio.

CUOR CONTENTO 
Se è appurato che la radiazione ultravioletta B (UVB) della luce solare stimola l'organismo a produrre vitamina D, uno studio effettuato recentemente da un team dell'Università di Edimburgo ha dimostrato che la luce ultravioletta A (UVA) abbassa la pressione. I ricercatori, infatti, hanno verificato che le sedute sotto una lampada UVA causano il rilascio nella pelle di una sostanza, l'ossido nitrico, che rilassa i vasi sanguigni, e hanno registrato una sensibile diminuzione della pressione sanguigna di una quarantina di minuti. Queste rapide ondate di ossido nitrico forse non saranno un'assicurazione contro la morte per infarto. Ma vale comunque la pena considerare gli UVA solari come un aiuto per la salute del cuore.

ALLERGIA ADDIO! 
Vi capita di diventare come come un pallone se ingerite involontariamente un'acaro? Se la risposta è affermata potrebbe voler dire che vivete in aree geografiche con bassi livelli di luce solare. In Australia i bambini che abitano a sud, la zona meno soleggiata sono soggetti ad allergia da uova e da arachidi più dei bambini del nord, che vivono quasi 4800 chilometri più vicini all'Equatore, e hanno quasi il doppio di possibilità di sviluppare un eczema. I ricercatori del Peninsula Collage of Medicine and Dentistry stanno studiando anche il legame con la vitamina D o con altri fattori tra cui, per esempio la temperatura.(science)

27/07/14

Attenzione a quel che mangiate o indossate, il Nichel è in agguato con le sue reazioni allergiche.

Il nichel è un metallo di transizione di color bianco argenteo presente in concentrazioni minime nell’organismo umano mentre in natura è molto diffuso ed è presente in moltissimi oggetti usati comunemente. L'allergia a questo tipo di sostanza è abbastanza frequente, si calcola che ne soffra circa il 10% della popolazione, in massima parte di sesso femminile. Gli individui con problemi di allergia al nichelsi ritrovano ad avere, nei punti di contatto con oggetti contenenti questa sostanza, un arrossamento della pelle, con un leggero gonfiore e con bollicine che rompendosi possono dar luogo alla formazione di croste. Le zone interessate da questo tipo di allergia sono prevalentemente i lobi degli orecchi, probabilmente a causa degli orecchini, ed altre parti ben specifiche del corpo, come il centro schiena, causa il gancio del reggiseno, il collo per le collane indossate. La reazione allergica è dovuta ad una reazione di tipo immunitario; infatti il nichel viene riconosciuto come “corpo estraneo” e l’organismo attiva le sue difese, rilasciando istamina; questa sostanza provoca il caratteristico prurito allergico e determina un aumento della permeabilità dei piccoli vasi sanguigni che sono presenti nell’area interessata favorendo così l’accumulo di liquidi che danno origine alle bollicine. Il nichel è presente in numerosissimi oggetti di uso quotidiano, tra i quali fibbie, forcine da capelli, ganci del reggiseno, spille da balia, stanghette degli occhiali per quanto riguarda l'abbigliamento; anelli, bracciali e braccialetti, orecchini e tutti gli oggetti in oro bianco e argento per quanto riguarda la bigiotteria e gioielleria; inoltre oggetti più quotidiani come chiavi, cellulari, penne e quant'altro. In campo alimentare si dovrebbe innanzitutto fare attenzione ai cibi confezionati in scatolette di alluminio e lattine, nonchè ad alimenti come il cioccolato, pomodori e ortaggi, spinaci, frutta secca, cereali e frutti di mare, in particolare ostriche, salmone, cozze, gamberi. Non esiste una terapia che curi l'allergia al nichel, se non quella di evitare più che si può il contatto o l'assunzione di sostanze contenenti questa sostanza.(immagine presa dal web)

31/05/14

Il Ministero della Salute consiglia | Allergia ai pollini, basta seguire alcune semplici regole.

Siete allergici ai pollini? Il Ministero della Salute consiglia alcune semplici regole. Filtri anti-polline nelle auto e uscire solo in determinate ore della giornata.

Stiamo vivendo proprio una assurda primavera, che a causa delle piogge frequenti quest'anno è meno “aggressiva” per chi soffre di allergia. Ma bisogna pur sempre mantenere alta l'attenzione, per cercare di scansare i sintomi dannosi che ne conseguono. A tal proposito, il Ministero della Salute ha raccolto in una sezione del suo sito dedicato interamente alla pollinosi, l'allergia causata dalla reazione immunitaria all'inalazione dei pollini
Allergia ai pollini
(immagine dal web)

Si tratta di consigli tanto semplici quanto utili, al fine di rendere la vita più semplice a chi deve fare fronte a raffiche incessanti di starnuti, tosse, prurito e occhi rossi.
Gli affetti da allergia sanno bene di cosa stiamo parlando: si chiamano periodi di pollinazione. Durante la stagione estiva, pertanto, è fondamentale fare attenzione a rispettare queste regole:
  • Uscite nelle ore di maggiore concentrazione pollinica, preferibilmente di prima mattina o in tarda serata.
  • Le gite in campagna, in particolare se c'è forte vento e, in special modo, evitare di passeggiare nei prati dove sia stata tagliata l'erba recentemente.
  • Viaggiare in macchina o in treno con i finestrini aperti. Se state viaggiando in macchina, usate preferibilmente un impianto di aria condizionata, fornito di filtri di aerazione anti-polline.
  • Le attività all’aperto nelle ore centrali della giornata, particolarmente nelle giornate ricche di sole e ventose facendo attenzione agli eventi temporaleschi.
  • Mantenere in casa chiuse le finestre nelle ore centrali della giornata; a livello preventivo possono essere anche consigliati, quando è possibile, dei brevi soggiorni in clima marino, durante il periodo della pollinazione, dato che al mare la concentrazione atmosferica dei pollini è relativamente bassa.(ilsole24ore)

27/12/13

Da Lui a Lei. Da Leandro a Lea

Chi si ricorda di Toninho Cerezo, al secolo Antonio Carlos Cerezo, il grande calciatore brasiliano di Roma e Sampdoria degli anni 80? Ebbene, Cerezo è il papà di Lea T. conosciuta top model e una delle ballerine protagoniste dell’ultimo “Ballando con le stelle” terminato qualche settimana fa. E proprio di lui, anzi … di lei parleremo. Eh, sì, perché lei, ovvero Lea T. era un “lui”. Intervistata da una giornalista si è confessata a tutto campo, parlando dell’intervento chirurgico che l’ha presentata al mondo col nome di Lea. Era un bambino di nome Leandro Medeiros, si trasferisce a un anno con tutta la famiglia in Italia, dove il padre gioca nella A.S.Roma dove trascorre l’infanzia e l’adolescenza. Dopo aver lavorato per qualche tempo come modello, a 25 anni riconosce la sua femminilità e intraprende il percorso che nel 2011 lo porta all’intervento chirurgico e al cambio di nome. << Mia madre fino all’ultimo ha cercato di dissuadermi. Cominciai delle cure ormonali e feci due piccole operazioni per farmi il seno e per femminilizzare i lineamenti del viso. Arrivai a Bangkok e cominciai a visitare le varie cliniche. Lì l’operazione costa meno che altrove, è la Disneyland dei trans. Se sei uomo puoi diventare donna o viceversa per 15 mila euro. Fisicamente ero pronto, non dicasi altrettanto dal punto di vista psicologico. Avevo degli attacchi di panico, non sapevo che fare. Poi mi sono detta: o adesso o mai più. Arrivò il fatidico giorno: l’8 marzo, la festa della donna. La sera prima mi guardo allo specchio e saluto il mio “coso”, lo ringrazio per i trent’anni passati insieme. La mattina, su una sedia a rotelle, mi portano verso la sala operatoria. Mi sveglio dopo quattro ore, mia madre è accanto a me, con la Bibbia in mano. Prega. Dopo qualche giorno iniziano le complicazioni: una necrosi, un’allergia agli antibiotici, dolore e morfina, morfina e dolore. Quando disinfettavo la ferita con i cotton fioc, urlavo. Tutte le mattine, dalle 9 alle 11, mi davano un dilatatore da spingere dentro a forza. … Ora è tutto passato, sto bene ho ricominciato a lavorare, ho sfilato a Milano e a Parigi. Per l’amore, beh … sto aspettando l’uomo giusto.>>
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