Il-Trafiletto
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10/08/14

Gli animali soffrono di allergia da fieno?

Noi siamo animali e alcuni di noi ne soffrono, e quindi la risposta è sì. 

Ma se intendiamo altre specie, effettivamente ce ne sono alcune che mostrano reazioni allergiche al polline degli alberi e dell'erba.

La maggior parte degli animali non ha problemi; dopo tutto, si sono evoluti e hanno trascorso tutta la vita accanto a piante che producono polline. I casi peggiori riguardano cani e gatti domestici, che hanno perso l'immunità naturale attraverso l'allevamento selettivo o per il fatto di trovarsi per lo più in casa, in un'aria priva di polline, e poi fatti uscire. Alcuni sintomi sono simili a quelli degli esseri umani, compreso il prurito alla pelle e alle orecchie e la lacrimazione. Ci sono stati casi di allergia al polline anche in mandrie di bestiame.(science)

13/07/14

Eppur si muove

La differenza fondamentale, che salta all'occhio a noi umani, tra il mondo vegetale e quello animale è che i protagonisti del primo ci appaiono fermi, immobili, ben ancorati al terreno mentre i personaggi che animano il secondo vagabondano in ogni angolo del Pianeta. 

Ebbene, vero è che le piante non si fanno grandi passeggiate ma non sono per nulla prive di movimento. E alcune sono delle vere velociste. Per acchiappare le proprie prede, Dionaea muscipula, una pianta carnivora tropicale, chiude le sue foglie modificate in 100 millisecondi, valore che la pone ai primi posto della classifica delle più rapide piante al mondo. Ma a vincere la medaglia è Morus alba, il gelso bianco. Questo albero, portato in Europa nel XV secolo dalla Cina per nutrire con i suoi frutti i bachi da seta, è in grado di lanciare il proprio polline a meno di 25 microsecondi (un microsecondo è un milionesimo di secondo). E gli esempi di piante che si muovono sono molti; dal famoso girasole che punta la sua corolla verso i raggi del Sole a Codariocalyx motorius che chiude quasi istantaneamente le sue foglie in assenza di luce. Anche Charles Darwin notò che le piante si muovono e le sue impressioni sono pubblicate nel libro The Power of Movement in Plants, uscito nel 1880.(science)
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