Il-Trafiletto
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23/09/14

Stiamo attenti ad oggetti di uso comune: contengono gli Ftalati

Alla base del meccanismo che scatena dell'asma potrebbero esserci due comuni ftalati utilizzati per la realizzazione di composti chimici impiegati per oggetti di uso comune in casa , specialmente nei bambini anche se l'esposizione avviene durante la gestazione.

Lo ha dimostrato, per la prima volta uno studio realizzato dai ricercatori del Columbia Center for Children's Environmental Health presso la Mailman School of Public Health che hanno pubblicato i risultati delle loro ricerche sulla rivista 'Environmental Health Perspectives'. Le loro ricerche hanno rivelato che i bambini nati da madri esposte durante la gravidanza a livelli piu' elevati di queste specifiche sostanze chimiche, butilbenzilftalato (BBzP) e di-n-butil ftalato (DNBP) hanno avuto un 72 per cento e il 78 per cento di aumento del rischio di sviluppare l'asma tra 5 e 11 anni rispetto ai nati da madri con bassi livelli di esposizione.

L'utilizzo degli fatalati è ampio, dai profumi sintetici a contenitori di plastica alimentare, pavimenti in vinile, repellente per insetti, tende da doccia, anche volanti e cruscotti ("odore di macchina nuova" contiene ftalati). Dal 2009, alcuni ftalati, tra cui BBzP e DnBP-sono stati banditi dai giocattoli per bambini e articoli per l'infanzia negli Stati Uniti. Ma non sono state prese misure precauzionali per proteggere il feto in via di sviluppo avvertendo donne in stato di gravidanza al pericolo delle esposizioni potenziali.

ftalati
Negli Stati Uniti gli ftalati raramente figurano tra gli ingredienti sui prodotti in cui vengono utilizzati. "Il feto e' estremamente vulnerabile durante la gravidanza. Le madri sono praticamente impotenti quando si tratta di ftalati come BBzP e DnBP che sono inevitabili. Se vogliamo proteggere i bambini, dobbiamo proteggere le donne in stato di gravidanza", dice l'autore senior dello studio Rachel Miller, MD, professore di medicina (in Pediatria) e Scienze della Salute Ambientale alla Columbia University Medical Center; e co-vice direttore del Centro di Columbia per bambini Salute Ambientale presso Mailman School of Public Health della Columbia.

I ricercatori hanno seguito 300 donne in gravidanza e dei loro bambini. I livelli di esposizione a ftalati sono stati misurati attraverso metaboliti chimici nelle urine. I campioni sono stati raccolti dalle madri durante il terzo trimestre e nei bambini di eta' 3, 5, e 7 anni. Quasi un terzo dei bambini (94) ha sviluppato l'asma. Altri 60 bambini avevano una storia di respiro sibilante e di altri sintomi simili all'asma senza una diagnosi di asma. In questo gruppo anche i ricercatori hanno trovato un legame tra l'esposizione prenatale ai DnBP e i sintomi.

04/08/14

L'enigmatico oleandro

Quante volte vi siete soffermati ad ammirare  le  belle e colorate piante di oleandro? Suppongo spesso, io da bambina le contavo mentre si viaggiava in autostrada, lungo la quale si susseguivano come tanti soldatini. Al tempo però non sapevo che queste belle piante erano altamente velenose.

Il Nerium Olenader è un arbusto sempreverde e  ha una funzione prettamente ornamentale ma, contemporaneamente,  ingenera ansie e timori per la sua pericolosità, sentita ancor più nel caso di bambini e animali. Fiorisce in estate e alla fine dell’autunno con fiori viola, bianchi, giallo, arancio o rosa, a seconda delle specie; quando si maneggia l’oleandro, è necessario fare molta attenzione alla sua tossicità perciò, l’ideale sarebbe utilizzare guanti usa e getta o, in alternativa guanti che possano essere poi lavati.
L'enigmatico oleandro
immagine presa dal web

E' pericoloso sia per l’uomo che per gli animali (cani, gatti, bovini...) che possono farne le spese, in particolare i cavalli possono, in seguito alla sua ingestione, riportare lesioni e morire per arresto cardio-circolatorio; da notare che anche essiccato mantiene inalterate le sue caratteristiche e, ugualmente pericoloso è utilizzare i rami per preparare cibo alla brace perché anch’essi rilasciano le tossine responsabili della sua pericolosità. Nel caso in cui lo si bruciasse, si dovrà aver cura di non sostare presso i fumi, anch’essi tossici.

La sua pericolosità è da attribuirsi ai glucosidi cardioattivi che, se ingeriti, agiscono sul cuore; se a basse dosi hanno una funzione terapeutica, questo non accade nel caso in cui le dosi superino una certa soglia e, nell’oleandro, la loro presenza non può che essere definita elevata. La sua ingestione può provocare sintomi che partendo dall’aritmia, possono condurre alla morte; non necessariamente le manifestazioni della sua interazione con l’organismo si manifestano immediatamente, è infatti possibile che trascorrano molte ore (fino a un giorno), prima che ci si renda conto del danno.

E’ possibile che si producano disturbi gastrici con nausea, vomito e mal di stomaco, cardiologici con alterazione del ritmo cardiaco, ipotensione, coma e, nei casi più gravi morte ma, anche il sistema nervoso può essere “attaccato” e portare dall’assopimento, all’atassia, allo shock. Enigmatico il film “White oleander” in cui Michelle Pfeiffer uccide l’amante proprio tramite l’estratto di oleandro bianco (come dice il titolo), fu protagonista non molto tempo fa di un fatto di cronaca: una donna cercò di uccidere il marito con un infuso preparato con le sue foglie.

 Il tentativo non è andato a buon fine ma il marito, nel periodo in cui ha bevuto l’intruglio, ha avuto problemi sempre più gravi (da disturbi gastrici, fino ad aritmie) che lo hanno condotto, in breve, al ricovero in rianimazione. Nel caso in cui abbiate in casa o in giardino un oleandro fate perciò attenzione a come lo maneggiate e, nel caso in cui vi siano bambini, tenetelo alla larga dai luoghi in cui giocano, il pericolo che questa pianta porta con sé è infatti molto elevato.

08/07/14

Attenzione, una sostanza cancerogena in agguato nei cibi fritti, grigliati, al forno e tostati.

L'Acrilammide, detta così, è una parola praticamente anonima, senza alcun significato, se non per qualcuno con conoscenze chimico-biologiche-mediche. Eppure con questa sostanza abbiamo a che fare tutti i giorni, soprattutto in ambienti culinari. L’acrilammide è una sostanza  chimica che si forma per idrolisi dei grassi negli alimenti durante la cottura a temperatura molto elevata, che sia questa frittura, cottura al forno, alla griglia o tostatura. La sua presenza quindi viene riscontrata  in diversi prodotti quali patatine, patate fritte a bastoncino, pane, biscotti e caffè, e grazie a questa sostanza questi prodotti assumono la classica doratura. L'EFSA, (Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha lanciato un preoccupante allarme contro questa sostanza, dopo diversi studi effettuati negli ultimi anni su animali. L'acrilammide risulta essere una sostanza cancerogena e, una volta nell'organismo, viene ampiamente metabolizzata diffondendosi in tutti gli organi, aumentando quindi il rischio di formare neoplasie maligne e di causare polineuropatie dovute alla tossicità per il sistema nervoso, sia centrale che periferico. Anche la fertilità maschile non è indenne da questa tossicità.  In attesa di ulteriori studi e conferme su questa sostanza, è bene e soprattutto salutare diminuire i rischi  associati al suo consumo, limitando i cibi fritti e tostati, cibi che andrebbero centellinati nelle nostre tavole a prescindere dall'acrilammide. (immagine presa dal web)
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