04/08/14

L'enigmatico oleandro

Quante volte vi siete soffermati ad ammirare  le  belle e colorate piante di oleandro? Suppongo spesso, io da bambina le contavo mentre si viaggiava in autostrada, lungo la quale si susseguivano come tanti soldatini. Al tempo però non sapevo che queste belle piante erano altamente velenose.

Il Nerium Olenader è un arbusto sempreverde e  ha una funzione prettamente ornamentale ma, contemporaneamente,  ingenera ansie e timori per la sua pericolosità, sentita ancor più nel caso di bambini e animali. Fiorisce in estate e alla fine dell’autunno con fiori viola, bianchi, giallo, arancio o rosa, a seconda delle specie; quando si maneggia l’oleandro, è necessario fare molta attenzione alla sua tossicità perciò, l’ideale sarebbe utilizzare guanti usa e getta o, in alternativa guanti che possano essere poi lavati.
L'enigmatico oleandro
immagine presa dal web

E' pericoloso sia per l’uomo che per gli animali (cani, gatti, bovini...) che possono farne le spese, in particolare i cavalli possono, in seguito alla sua ingestione, riportare lesioni e morire per arresto cardio-circolatorio; da notare che anche essiccato mantiene inalterate le sue caratteristiche e, ugualmente pericoloso è utilizzare i rami per preparare cibo alla brace perché anch’essi rilasciano le tossine responsabili della sua pericolosità. Nel caso in cui lo si bruciasse, si dovrà aver cura di non sostare presso i fumi, anch’essi tossici.

La sua pericolosità è da attribuirsi ai glucosidi cardioattivi che, se ingeriti, agiscono sul cuore; se a basse dosi hanno una funzione terapeutica, questo non accade nel caso in cui le dosi superino una certa soglia e, nell’oleandro, la loro presenza non può che essere definita elevata. La sua ingestione può provocare sintomi che partendo dall’aritmia, possono condurre alla morte; non necessariamente le manifestazioni della sua interazione con l’organismo si manifestano immediatamente, è infatti possibile che trascorrano molte ore (fino a un giorno), prima che ci si renda conto del danno.

E’ possibile che si producano disturbi gastrici con nausea, vomito e mal di stomaco, cardiologici con alterazione del ritmo cardiaco, ipotensione, coma e, nei casi più gravi morte ma, anche il sistema nervoso può essere “attaccato” e portare dall’assopimento, all’atassia, allo shock. Enigmatico il film “White oleander” in cui Michelle Pfeiffer uccide l’amante proprio tramite l’estratto di oleandro bianco (come dice il titolo), fu protagonista non molto tempo fa di un fatto di cronaca: una donna cercò di uccidere il marito con un infuso preparato con le sue foglie.

 Il tentativo non è andato a buon fine ma il marito, nel periodo in cui ha bevuto l’intruglio, ha avuto problemi sempre più gravi (da disturbi gastrici, fino ad aritmie) che lo hanno condotto, in breve, al ricovero in rianimazione. Nel caso in cui abbiate in casa o in giardino un oleandro fate perciò attenzione a come lo maneggiate e, nel caso in cui vi siano bambini, tenetelo alla larga dai luoghi in cui giocano, il pericolo che questa pianta porta con sé è infatti molto elevato.
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