Il-Trafiletto
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20/09/14

Un sogno: gente di pace

Pensa ogni giorno alle cose belle e vivile, non farti sopraffare dai problemi e dalle preoccupazioni, ma vola nel tuo mondo, nella tua storia e fai in modo che ogni sogno sia il punto di partenza della tua realtà quotidiana. 


Mentre ero coricato e contemplavo il cielo aperto, all’ombra di una palma, un pensiero mi è venuto: sognavo di poter volare allegramente e questo pensiero è diventato un sogno, un sogno così puro, che a questo punto mi sembrava che la vita che avevo realmente era un'illusione, il sogno mi rendeva insicuro non sapevo se continuare a volare o risvegliarmi e vivere la mia giornata.

Il mondo era diventato un viaggio tra la gente del pianeta che mi accoglieva festosamente e il mio cuore si riempiva, sempre più, di volti, di persone che mi rendevano veramente felice e mi davano tanta pace.

Tutto ad un tratto, questa gente, si trasformò in forzieri traboccanti di pietre preziose, un tesoro di inestimabile valore e a quel punto i miei occhi si sono riaperti e mi sono ritrovato nel mio mondo, tra la mia gente.

Ho guardato negli occhi il primo bambino che passava vicino a me, gli ho dato una carezza e gli ho detto:

Voi siete il mio tesoro.
Gente di pace

28/08/14

La storia nel nostro libro della vita

Imparare a rileggere il libro della nostra vita e a far tesoro della nostra storia passata, ci aiuta a ripartire in ogni situazione che siamo chiamati a vivere ogni giorno e a preparare un presente e un futuro felice.

La storia di ciascuno di noi viene scritta silenziosamente sul libro della nostra vita e ogni tanto fermarsi a rileggere cio che abbiamo scritto, vuol dire far tesoro delle esperienze positive e negative, che ci siamo trovati ad affrontare e a vivere.
Infatti la storia che ciascuno di noi scrive è densa di fatti, persone con i propri pregi e difetti ed eventi che hanno segnato le noste giornate.
Ci sono parecchie correzioni, molte cancellature, tanti errori e una miriade di cose belle e positive che tante volte non si guardano nemmeno, quando ci si trova a vivere momenti bui e tristi, nel percorso della nostra vita e che sarebbero una boccata di ossigeno per i nostri giorni.
Imaparare a rileggere la propria storia ha molta importanza per la crescita personale e ci aiuta a ripartire dalle cose positive e ad affrontare le cose negative, che molte volte ritornano, facendo tesoro delle modalità passate per trovare nuove soluzioni e affrontare al meglio ciò che siamo chiamati a risolvere o a vivere.
Il libro della vita

17/04/14

Strasburgo dice no a Berlusconi | Scontro acceso in aula | CFT via libera al Def

Strasburgo - Alcuni parlamentari di Forza Italia hanno fatto richiesta, tramite l'avvocato Ana Palacio, alla corte di Strasburgo per far sospendere immediatamente le pene accessorie che impediscono a Silvio Berlusconi di candidarsi alle europee. La corte ha respinto anche la seconda  richiesta. Lo ha appreso l'Ansa dalla stessa Corte. La richiesta avanzata da Palacio, precisa la Corte europea dei diritti umani, è stata esaminata da un giudice, come sollecitato dai ricorrenti dopo che la prima istanza era stata valutata e bocciata da un cancelliere della stessa Corte. Ma anche stavolta il ricorso è stato respinto perchè è stato considerato fuori dal campo di applicazione della cosiddetta regola 39. In base a questa disposizione la Corte può imporre a uno Stato membro del Consiglio d'Europa di prendere misure immediate per rimediare o evitare una violazione di alcuni diritti sanciti dalla Convenzione europea dei diritti umani. Fonti della Corte hanno spiegato che l'applicazione della regola 39 è però riservata a casi in cui è a rischio la vita o l'incolumità fisica del ricorrente.(ANSA.it)

Roma - Alla Camera come al Senato. Giornata di bagarre in aula. A Montecitorio lo scontro si è acceso tra il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, e i deputati della Lega Nord sull'informativa del ministro sugli sbarchi degli immigrati. Mentre il titolare del Viminale leggeva i deputati del Carroccio lo hanno contestato esponendo cartelli con su scritto: 'Alfano dimettiti', 'Alfano ministro dei clandestini'. Davanti alle contestazioni, il presidente della Camera Laura Boldrini cerca con difficoltà di riportare la calma. Per due volte richiama i deputati leghisti Gianluca Buonanno, già alla ribalta della cronaca per la spigola sventolata in aula, ed Emanuele Prataviera, arrivando alla fine ad espellere quest'ultimo. Una decisione che accende ancor più le contestazioni leghiste. "I colleghi della Lega hanno avuto gli scatti dei fotografi, ora posso continuare", tenta di dire Alfano. Ma davanti alle urla, il ministro replica a brutto muso. ''Ai leghisti dico che non baratteremo mai un punto percentuale alle elezioni con i morti in mare. Voi volete i morti. Noi non barattiamo i morti per un uno per cento alle elezioni. Questa è la differenza tra il grande Paese occidentale che siamo e una repubblica delle banane". Davanti al caos Boldrini decide di sospendere la seduta. Alla ripresa dei lavori, però, i leghisti non fanno ritorno nell'emiciclo lasciando gli scranni riservati al Carroccio vuoti. (Adnkronos/Ign)

Roma -"La Commissione Finanze e Tesoro del Senato ha dato via libera all'unanimita' al Def per le parti di competenza". Cosi' il senatore Mauro Maria Marino, presidente della Commissione che sottolinea "l'importanza della riduzione del cuneo fiscale, contenuta nel Def, quale tema centrale della politica economica coerente con il programma di governo". Domani mattina iniziera' alle 10.30 in aula alla Camera l'esame del Def, dalle 14 ci saranno le dichiarazioni di voto in diretta tv e verso le 15.30-16 il voto finale. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Soddisfatto il premier Renzi: "Dicevano che era una televendita. Poi che non c'erano le coperture. Poi le coperture si', ma non quelle. #Amicigufi ma aspettare venerdi' no?", scrive su twitter. Intanto sono piu' di centoventi le firme ad un documento preparato dai 'renziani' per sostenere il Def. "Per la prima volta il governo - si legge nel documento - si fa portatore di un intervento ad alto valore redistributivo applicando pienamente il dettato costituzionale nella parte in cui prescrive che ciascuno contribuisce alla vita delle comunita' in ragione delle risorse e del patrimonio di cui dispone". "Quattordici milioni di lavoratori con basso reddito e che fino ad oggi hanno pagato il prezzo maggiore della crisi potranno contare su 'una mensilita' aggiuntiva', ogni anno - prosegue il documento -. Una prima misura importante per i soggetti interessati ma anche di forte sostegno all' economia tutta e che contribuira' in maniera importante a riattivare i consumi interni, che in due anni hanno perduto l'equivalente di circa cinquanta miliardi di euro in valore, aiutando cosi' concretamente le piccole e medie aziende ed il settore del commercio che versa in una situazione di crisi molto grave. "Noi pensiamo che il Parlamento debba dare un forte sostegno al Def e alle misure che ne scaturiranno", si legge ancora. Il documento e' stato firmato oltre che da renziani, anche da esponenti di Areadem e degli ex-Ppi di Beppe Fioroni e da alcuni esponenti della minoranza.(AGI)

27/02/14

Come nei racconti dei pirati: trova un tesoro sepolto in giardino

Come nel racconto di Robert Stevenson "L'isola del tesoro" la mappa di John Silver portava direttamente sotto ad un albero nel loro giardino Affiorava a livello di terreno un tesoro da 10milioni di dollari in monete d'oro.


 Houston - Una coppia californiana ha trovato per caso un tesoro da 10 milioni di dollari in monete d'oro nascosto nel proprio giardino. L'incredibile scoperta e' avvenuta nella Gold County. Le monete, complessivamente 1.427 e tutte datate tra il 1847 e il 1894, erano sotterrate all'ombra di un albero in barattoli di latta. La coppia, di cui non e' stata resa nota l'identita', non ha alcuna idea sulla loro provenienza o su chi possa averle sotterrate. " Dopo aver pagato i nostri debiti, faremo molta beneficienza" hanno affermato i due fortunati neo milionari. Le monete sono state autenticate dagli esperti dalla Professional Coin Grading Service di Santa Ana.



09/01/14

Un bel risparmio per il Tesoro con il mini-spread: sono 1,5 milioni all’anno!

Un bel risparmio davvero per il Tesoro l’introduzione del mini-spread!
Sono la bellezza di 1,5 milioni € l’anno il frutto derivante dalla discesa dello spread BTp-Bund sotto quota 200 punti base è un bel segnale, non soltanto perché è un evidente sintomo di calma, di un certo ritorno alla normalità sui mercati e di fiducia nei confronti dell’Italia, ma anche perché visto tale risultato in prospettiva può consentire al Tesoro italiano un risparmio davvero importante e significativo in ottica della gestione del debito pubblico.

Se il livello dei tassi di questi giorni dovesse essere confermato per tutto il 2014, lo Stato Italiano potrebbe arrivare a risparmiare una cifra fino a 1,5 miliardi di euro l'anno sulle emissioni a medio-lungo termine da effettuare nei prossimi 12 mesi rispetto a quanto speso nel 2013.

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Mini spread
Attenzione al tasso, non allo spread.
La relazione fra il famigerato spread e le spese del Tesoro non è immediata come spesso ci si vuol fare credere. Non fosse altro perché si parla di un differenziale, che può scendere tanto per un abbassamento dei tassi di interesse praticati sul debito italiano (che è poi ciò che importa ai fini delle casse dello Stato), quanto per una crescita dei rendimenti tedeschi (che invece è per noi ininfluente).

Sulla riduzione della forbice alla quale abbiamo assistito di recente ha in effetti influito in parte il rialzo del Bund (ieri il decennale tedesco valeva l'1,89% rispetto all'1,30% al quale era scivolato in primavera), ma anche per fortuna il calo dei tassi dei bond sovrani di casa nostra: il BTp decennale è sceso sotto al 4%, ma i rendimenti sono in genere tornati sui livelli pre-crisi lungo tutta la curva.

Così, ad esempio, un BTp a 2 anni rende oggi attorno all'1% rispetto all'1,57% medio registrato nel 2013; un titolo del Tesoro a 5 anni è sceso al 2,43% dal 3,06%, uno a 15 anni al 4,26% dal 4,59% e uno a 30 anni al 4,74% dal 5,02 per cento. Allo Stato in sé non importa però tanto l'effetto positivo sullo stock di debito esistente, quello infatti è stato già collocato presso gli investitori, quanto l'impatto sulle emissioni programmate per il 2014: è su quei titoli che si potrà risparmiare, collocandoli presso il pubblico a un prezzo più elevato, offrendo loro un rendimento più basso e quindi riducendo le spese sugli interessi da corrispondere nel 2014 e soprattutto negli anni successivi fino alla scadenza dei titoli.

Non illudiamoci: è soltanto una goccia nel mare del debito.
Per questo, volendo effettuare una stima dei risparmi, è essenziale capire quanto il Ministero delle Finanze si avvia a collocare a medio-lungo termine dopo i 245 miliardi del 2013. Le previsioni degli analisti sull'ammontare lordo complessivo di BTp, CTz e CcT variano fra i 240 e i 260 miliardi: una cifra che, se non si vuol tener conto delle differenti scadenze dei titoli, può essere moltiplicata idealmente per il rendimento dei BTp a 7 anni, visto che è quello che più si avvicina alla durata media del debito residuo italiano (era di 6,43 anni a fine dicembre, ma il Tesoro ha dichiarato di volerla di nuovo aumentare).

Quest'ultimo valeva ieri il 2,97% rispetto al 3,54% medio registrato nel 2013, una differenza che proietterebbe appunto i «risparmi» del Tesoro fino a 1,5 miliardi. Si tratta in effetti di una goccia nel mare magno del debito pubblico italiano che sfiora i 2.000 miliardi di euro (di cui 1.723 miliardi in titoli di Stato) e anche rispetto ai quasi 90 miliardi di interessi (oltre il 5% del Pil) che il Tesoro deve sborsare ogni anno: abbattere questo muro richiederà anni, se non decenni, ma è pur sempre qualcosa.

03/12/13

Il debito pubblico origine di tutti i mali dell'Italia? Eppure il nostro cresce meno di tutti in Europa.

Si faccia avanti senza esitare chi non è convinto che il debito pubblico sia l'origine di tutti i mali dell'Italia! Effettivamente, l'ammontare (oltre 2mila miliardi di euro) non è una bazzecola, in particolare se consideriamo le conseguenze di tale debito ogni anno nelle casse dello Stato, ammontino a circa 85-90 miliardi di euro in termini di interessi. Tale ammontare viene, con ineluttabilità, sottratto alla crescita!
L'enormità di interessi accumulati risulta essere tra le cause maggiori della crescita del montante finale del debito, prendendo il volo in particolar modo negli anni '80 dopo che i tassi di interesse riguardo i titoli di Stato sono volati di riflesso al divorzio tra Tesoro e Banca d'Italia (dall'istituto di Via Nazionale non è più intervenuto sul mercato primario per congelare i tassi di mercato).

Il fatto sta che, al di là delle cause, ora arrivano continui avvertimenti, in particolare dall'Europa, di moltiplicare gli sforzi per ridurre l'ammontare del debito pubblico. La stessa Europa per cui bisognerebbe tendere a un rapporto tra debito e Pil del 60%. Rapporto che a fine 2012 si è attestato in Italia al 127% e circa all'80% nella media dei 17 Paesi dell'Eurozona (solo Lussemburgo, Estonia e Slovacchia sono sotto la soglia del 60%).
Grafico del debito pubblico e Pil  


Dal confronto di come i vari Paesi sono intervenuti per frenare l'emorraggia del debito pubblico emerge però qualche spunto interessante, che in parte sconfessa la tesi dell' "origine di ogni male del debito pubblico". 
Dal secondo trimestre del 2007 - quando è ufficialmente scoppiata la crisi dei derivati subprime e delle banche che negli anni successivi hanno chiesto aiuto agli Stati facendo quindi incrementare il debito pubblico che nell'Eurozona i passato dal 60 all'80% - l'Italia è il Paese che ha visto crescere meno di tutti, nell'area euro, il debito pubblico nominale (quello che include anche il tasso di inflazione).

Se a metà 2007 era a 1.628 miliardi, a metà 2013 era a quota 2.076 miliardi. Si tratta di un incremento del 27%. Nello stesso periodo il debito pubblico della Germania (dove però non viene conteggiata la quota della Cassa depositi e prestiti che a Berlino è privata) è passato da 1.597 miliardi a 2.146 miliardi (+34%).

Questo nonostante negli stessi anni la Germania abbia generato un'inflazione inferiore di cinque punti rispetto all'Italia e abbia pagato tassi sul debito molto più bassi dell'Italia (da qui lo spread). E la Francia? Nel frattempo ha visto crescere lo stock di debito del 57%, anch'esso vicinissimo ai 2mila miliardi di euro. La crescita maggiore si è registrata in Irlanda (+349%) che, non a caso, è uno dei Paesi che ha dovuto salvare maggiormente il disastrato sistema bancario. Anche la Spagna ha registrato nel frattempo un balzo (+137%) con il debito vicino ai 1.000 miliardi. Certo il debito va raffrontato al Pil, perché le economie hanno grandezze diverse.

Le prime tre economie dell'Eurozona hanno superato (Italia e Germania) o sono vincinissime (Francia) la soglia dei 2mila miliardi ma producono Pil differenti. E soprattutto hanno prodotto Pil differenti nel corso di questi anni di crisi. Dal 2007 al 2013 (stime) il Pil a prezzi costanti (al netto dell'inflazione) è crollato in Italia dell'8,65% mentre nello stesso periodo è aumentato del 4,25% in Germania ed è rimasto stabile (+0,67%) in Francia (senza dimenticare il -24% della Grecia, il -8% di Cipro e Slovenia e il -7% dell'Irlanda). Ed è questo il motivo per cui il debito/Pil è tornato a salire in Italia. Non è stato tanto l'aumento del debito (cresciuto meno di tutti gli altri, pur al lordo di un'inflazione più alta della media dei Paesi virtuosi e di interessi esplosi a causa della crisi dei debiti sovrani) quanto piuttosto il calo del Pil (che nel rapporto è al denominatore) a far incrementare il parametro sorvegliato speciale da Bruxelles.

Incrociando questi dati emerge che le nuove misure del Governo dovrebbero soprattutto cercare di risollevare il Pil (composto per il 60% da consumi, quindi dalla domanda interna, e per la quota restante da spesa pubblica ed esportazioni nette) che concentrarsi unicamente sulla riduzione del debito. Paradossalmente se il debito sarà ridotto ma il Pil continuerà a perdere colpi il parametro debito/Pil continuera a peggiorare, in un preoccpuante circolo vizioso. In economia vale sempre questa regola: fintanto che il Pil di un Paese cresce meno del tasso di interesse che questo paga sul debito vuol dire che qualcosa non funziona. Ed è questo, in tutta probabilità, il problema numero uno dell'Italia, adesso.

03/11/13

Sensazionale: Il tesoro del terzo Reich ritrovato.| Oltre millecinquecento quadri e opere d'arti.

Picasso, Matisse, Renoir e Chagall, questi i pittori di cui si sono trovati le opere d'arte in un polveroso appartamento a Monaco. Il tesoro di Hitler: 1500 opere d'arte che si credevano distrutte, ritrovato nell'appartamento decrepito del figlio di un collezionista: fu suo padre ad acquistare il tesoro che i nazisti saccheggiarono negli anni Trenta e Quaranta. Ne da la notizia il settimanale tedesco Focus.


Hitler
Le opere ritrovate furono sequestrate dai nazisti a famiglie ebree o ai musei dei paesi europei occupati dalla Wehrmacht e dalle WaffenSS. Lo racconta il settimanale Focus, in un sensazionale servizio. Gli investigatori, afferma la rivista dell'editoriale Burda, dopo lunghi anni d'indagini sono riusciti a trovare una pista calda. Hanno fatto irruzione nel polveroso, mal ridotto appartamento di un ottantenne. Dove, dimenticati tra armadi, sgabuzzini e stanze ripostiglio, erano appunto i millecinquecento capolavori.

Da dopo la 'notte dei cristallì  -  il primo grande e brutalissimo pogrom contro gli ebrei tedeschi, ordinato da Hitler e dai suoi complici, un crimine di cui il 9 ricorre il settantacinquesimo anniversario  -  poi con l'inizio degli espropri e delle deportazioni, poi con l'invasione di Polonia, Olanda, Belgio, Francia e tanti altri paesi dove vivevano vitali, numerose comunità ebraiche, spesso punta di lancia della borghesia colta locale, i nazisti si scatenarono negli espropri.

Proprio oggi su Der Spiegel sono pubblicati i diari dei diplomatici stranieri in servizio a Berlino durante e dopo la 'Reichskristallnacht'. Diplomatici polacchi e nipponici, finlandesi e ungheresi trasmisero alle loro capitali rapporti agghiaccianti: "arrivano di notte, violenti, rubano tutto, tentano di violentare le donne, poi si portano via valori, preziosi, opere d'arte, assegni e liquido per migliaia e migliaia di marchi, e la plebaglia antisemita segue i militari nazisti".

Lo stesso saccheggio sistematico, un crimine senza precedenti nella storia dei rapporti tra arte e guerra, fu compiuto nei musei polacchi, francesi, olandesi, belgi, di ogni paese occupato. Goering e Goebbels si fecero stimare le opere rubate, pare che ne rinchiusero alcune, quelle che piacevano loro di più, nelle compiacenti casseforti di banche svizzere. Ma molte di queste opere furono portate a Berlino. Non poche finirono distrutte durante i bombardamenti dei Lancaster, delle Fortezze volanti e dei Liberators inglesi e americani, e nei furiosi combattimenti degli ultimi nazisti contro l'armata del maresciallo Zhukov.

Le opere ora ritrovate, scrive Focus, hanno un valore di oltre un miliardo di euro. Gli investigatori sono arrivati a cogliere la pista calda nel 2011, dopo un'indagine sull'inquilino dell'appartamento, colto in flagrante dalla dogana in treno mentre tentava di portare denaro contante in Svizzera. Il padre del proprietario dell'appartamento a sua volta era un mercante d'arte e avrebbe acquistato il 'tesoro saccheggiato nazista' negli anni Trenta e Quaranta. Resta ora da vedere se discendenti delle vittime si faranno vivi per reclamare una giusta restituzione delle opere d'arte.

20/10/13

Gli amici veri: sanno dirti tutto

Amici: schietti, sinceri sono un tesoro prezioso e quando incroci qualcuno che ti parla con il cuore ed e’ schietto, sincero, non sempre compiacente con te e non solo ti vanta o ti fa presente le cose belle, sappi che hai vicino a te un tesoro veramente prezioso.
Mettiti in umile ascolto e continua ogni giorno a fare discernimento su di te per poter veramente essere una persona unica.
Facciamo tesoro di questo racconto e impariamo ad andare avanti facendo tesoro delle parole dette dai “veri amici”.
Alto e trionfante, ben diritto e puntato verso il cielo, un mandorlo dominava sull'orto e si trastullava nella sua bellezza unica.
Era felice quando le leggiadre cocorite dai vivaci colori o le cinciallegre eleganti e signorili si rincorrevano sui suoi rami; ospitava con gioia cardellini, usignoli e altri uccelli canterini.
Ma un giorno si posò su uno dei suoi rami un upupa.
L'uccello appoggiò l'orecchio alla corteccia dell'albero e percepì il formicolio delle minuscole, ma voraci larve che abbondavano sotto la scorza.
Il mandorlo ci insegna
Infilò il suo lungo becco ricurvo nel tronco del mandorlo, cominciò a estrarre le larve e a divorarle.
Il mandorlo precipitò in una cupa tristezza, lui il magnifico, il bello, l’ unico aveva dentro di se qualcosa di orribile e qualcuno lo stava rovinando.
Quell'uccello squallido, che frugava con il becco nella sua corteccia e rovinava la sua perfetta bellezza, era veramente insopportabile e il mandorlo non ne poteva davvero piu'.
Il superbo mandorlo fece di tutto per scacciare l'upupa, che finalmente un giorno se ne volò via e per il mandorlo sembro’ arrivato il momento piu’ atteso della liberazione e del dar sfoggio ancora della sua bellezza, ma da quel momento le piccole larve poterono ingrassare in pace e lentamente invasero tutto il tronco.
Bastò un colpo di vento, una sera, a schiantare l'orgoglioso mandorlo.
Se qualcuno ti "becca sotto la pelle e a volte ti fa male", mostrandoti difetti e manchevolezze, non arrabbiarti, anzi fai tesoro di quello che ti viene detto e rafforza il tuo animo e il tuo modo di fare.
Ringrazialo e lavora su di te e sul tuo modo di fare e di dire.
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