Il-Trafiletto
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20/12/15

È la Renault il costruttore più “eco” d'Europa

La casa francese si impone nella graduatoria 2014 dell'Aea realizzata in base alle emissioni medie di CO2. 


La Renault si conferma il costruttore più “eco” d'Europa conquistando per la seconda volta consecutiva il vertice della classifica stilata dall'Agenzia europea per l'ambiente che valuta le emissioni medie di CO2 (anidride carbonica) delle vetture vendute nel Vecchio Continente.
Renault Clio
Renault Clio

Le 871.328 auto della Renault immatricolate nel 2014 hanno registrato un rilascio medio di anidride carbonica di 108 grammi/km, due in meno di quelli ottenuti nel 2013.

Sul podio salgono altre due francesi, Peugeot con 110 g/km e Citroën con 111 g/km, che scalzano Toyota, leader della classifica dal 2010 al 2012. Un quarto posto, quello del marchio giapponese, da condividere con Hyundai a quota 113 g/km.

Il risultato della casa coreana, però, si riferisce alle sole auto prodotte (le i10) nello stabilimento turco, mentre il dato per i modelli usciti da Nosovice in Repubblica Ceca è di 140 g/km e la colloca al 22° posto su 24 costruttori considerati. Fonte AlVolante

08/12/15

In Norvegia, la posta viaggia a zero emissioni

Il servizio postale norvegese incrementa la propria flotta di veicoli elettrici con 240 Renault Kangoo Z.E. 


Con 240 Renault Kangoo Maxi Z.E., il servizio postale norvegese ha effettuato il singolo ordine di van a zero emissioni più importante a livello internazionale degli ultimi tempi.
Renault Kangoo Z.E.
Renault Kangoo Z.E.

E, con quest’ultimo lotto, salgono a circa 300 i mezzi elettrici acquistati nel 2015 dal Posten Norge. I nuovi furgoni rossi a batterie della Casa francese si andranno ad aggiungere ai 900 veicoli “green” già in forze alla società, per una maxi flotta ecologica che conta anche auto, quadricicli elettrici e bici a pedalata assistita.

OBIETTIVO AMBIZIOSO - Con questo acquisto, la società di consegne ha effettuato un ulteriore passo nell’avvicinare il proprio obiettivo di ridurre del 40% le emissioni di CO2 entro il 2020: si tratta di un obiettivo importante per il Paese scandinavo, dal momento che con la sua attività il Posten è responsabile dell’1% dell’anidride carbonica prodotta dall’intera Norvegia.

Al momento i vertici della società stimano in diversi milioni di corone il risparmio economico associato alla politica ambientale seguita. Il Posten Norge prevede di impiegare i nuovi Kangoo nelle aree ad alta densità abitativa e sulle corte-medie distanze. Fonte AlVolante

05/12/15

Renault Mégane: tanto comfort (ma non solo)

Molto comoda, silenziosa e ben realizzata, la Renault Mégane è anche brillante col valido 1.6 turbodiesel da 131 CV. 


L'accesso all'ampio baule, però, è tutt’altro che agevole. La quarta serie della Renault Mégane è una media a cinque porte che vedremo nelle concessionarie a partire dalla fine di gennaio del 2016: le prime consegne sono previste per febbraio, mentre nella seconda parte dell'anno debutterà la wagon Sporter.
Renault Mégane
Renault Mégane

Non vedrà la luce, invece, una versione a tre porte Coupé (il modello attualmente in produzione resterà comunque a listino ancora per un anno).

Più lunga (436 cm, 6 in più) e più bassa della precedente, la nuova Renault Mégane appare molto ben “piantata a terra” per merito delle grandi ruote e dei muscolosi parafanghi posteriori, e si distingue in particolare per le luci: il frontale riprende da vicino quello della recentissima e più grande Talisman, con ampia mascherina cromata e luci a diurne “a C”, mentre nella coda si notano i fanali a led che si prolungano per quasi l'intera larghezza dell'auto. Fonte AlVolante

19/11/15

Renault Megane Berlina Cambio Automatico EDC

Il cambio automatico EDC combina dinamismo, reattività, comfort e bassi consumi. 


Grazie alla tecnologia a doppia frizione e a sei velocità questo cambio offre:
Renault Megane Berlina
Renault Megane Berlina

- cambi di marcia rapidi e fluidi;
- risposte immediate agli input del guidatore;
- emissioni di CO2 e consumi analoghi a quelli di un'auto con trasmissione manuale;
- innesti sotto coppia, senza strattoni: gli aumenti di marcia avvengono senza perdite di accelerazione per garantire il massimo comfort;
- scalate e aumenti particolarmente fluidi per muoversi nel traffico cittadino ed effettuare manovre di precisione;
- un valido aiuto nelle partenze in salita: immobilizza il veicolo per qualche secondo prima dell'accelerazione (il guidatore gestisce la ripartenza in sicurezza e senza fretta).

12/09/14

Test Crash più duri: EuroNCAP ne pruomuoverà solo una

Saranno molto più duri e severe gli standard di giudizio che verranno introdotti dall’Euro NCAP nel 2014. Gli effetti si fanno già sentire!


Nella serie di test crash finali, eseguiti dell’EuroNCAP (acronimo dell'ente per la sicurezza europeo), di cui sono state fatte oggetto le 8 autovetture, solamente una è riuscita ad ottenere il massimo dei voti, ovvero sia le mitiche 5 stelle. Signori e signore vi presento la Mercedes-Benz GLA. 

Per quel che concerne le altre vetture, la situazione appare piuttosto diseguale e poco lineare: 
  • 4 stelle sono state consegnate alla Renault Twingo, Toyota Aygo e alle “francesi” Peugeot 108 e Citroën C1; 
  • 3 stelle, per la Citroën Berlingo e alla Peugeot Partner che hanno la stessa piattaforma, e alla Nissan e-NV200 Evalia dal motore elettrico


Mercedes-Benz GLA. 

Risultati ottimi dalla Germania. 
Dicevamo dunque del auto promossa a pieni voti, grazie ai suoi risultati più che ottimi, specie quelli ottneuti dalla Mercedes-Benz GLA, in tutte e quattro le sezioni di valutazione: nella fattispecie, 96% nella protezione degli adulti a bordo, 88% in quella dei bambini, 67% nella salvaguardia dei pedoni e 70% nell'efficienza dei sistemi di sicurezza.

Requisiti non raggiunti. 
Lo standard di valutazione a cui non sono riusciti ad ottenere grossi risultati tutte le vetture in genere è quello del "safety assist". Ad esempio, la nuova Renault Twingo, ha tagliato il punteggio di 78% nella tutela degli occupanti adulti, 81% in quella dei più piccoli, 68% per i pedoni e 56% nei sistemi di sicurezza. Tra le altre che in egual misura hanno avuto 4 stelle, Toyota Aygo, Peugeot 108 e Citroën C1 si sono accaparrate in ordine l'80% (adulti), 80% (bambini), 62% (pedoni) e 56% (sistemi di sicurezza). Continuando alla valutazione del safety assist, la maglia nera va alla Nissan e-NV200 che si è guadagnata il punteggio di 38%, anticipata di poco da Peugeot Partner e Citroën Berlingo (48%).

17/03/14

Hi-tech | Le "regine" al Salone di Ginevra vestono il...made in italy! Dall'illuminazione, all'infotainment, tutti i loro sistemi elettronici e la componentistica powertrain e tricolore.

Hi-tech: le "regine" al Salone di Ginevra vestono il...made in italy! Dall'illuminazione, all'infotainment, tutti i loro sistemi elettronici e la componentistica powertrain e tricolore.
 
Al Salone di Ginevra sono molte delle "regine" Case Automobilistiche che hanno dato la loro preferenza alle tecnologie Magneti Marelli sulle loro autovetture presentate in anteprima.
L'attenzione viene catturata in particolar modo sulle nuove Jeep Renegade e Peugeot 308, nominate Car of The Year 2014.

Grande risalto dunque alle tecnologie Magneti Marelli presenti al Salone dell'Auto di Ginevra.
Fino ieri, gli appassionati del tanto atteso evento svizzero, hanno potuto avere modo di osservare ed apprezzare il meglio della tecnologia automotive su tantissime anteprime sia europee che mondiali con applicazioni nel segmento dell'illuminazione, controllo motore, sistemi elettronici, sospensioni, ammortizzatori, moduli plastici e sistemi di scarico. Fra le anteprime più attese la Jeep Renegade sulla quale trovano applicazione tecnologie Magneti Marelli di tutte le aree di business.
Nuovo il quadro strumenti che integra il display a colori da 7" con funzioni infotainment e dove vengono visualizzati dati utili al conducente come informazioni sulla vettura.
Tecnologie Magneti Marelli al Salone dell'auto di Ginevra

Il display è abbinato a due indicatori analogici con le indicazioni di velocità e numero di giri motore. Sulla Jeep Renegade sono di Magneti Marelli Automotive Lighting i sistemi di illuminazione alogeni e allo Xenon a 25 Watt, luci diurne DRL (Daylight Running Lighting) e fanali posteriori.
Per quel che riguarda il powertrain, Magneti Marelli fornisce i collettori di aspirazione con farfalla motorizzata, collettore e sensori per motori benzina e diesel oltre a centraline elettroniche di controllo per i motori a benzina Etorq 1.6 e Fire 1.4. Centraline elettroniche di controllo e kit di attuatori anche per il sistema a doppia frizione.

Altre tecnologie degne di attenzione ed apprezzamento sono dedicate ai sistemi di sospensione e ammortizzatori dotati di FSD (Frequency Selective Damping), una valvola che lavora costantemente modulando la risposta dell'ammortizzatore e quindi il comfort in funzione delle asperità della strada; completano la presenza componenti plastici e sistemi di scarico. Ancora in Casa Jeep, prima europea per la Jeep Cherokee sulla quale vengono utilizzati proiettori alogeni e allo Xenon, DRL, body computer e componenti powertrain.

Ampio risalto alla Peugeot 308 insignita proprio in occasione della rassegna svizzera del prestigioso riconoscimento "Car of the Year 2014" per l'Europa. 
Sulla Peugeot 308, presentata a Ginevra anche nella versione SW, sono molte le tecnologie di rilevo realizzate da Magneti Marelli fra le quali i sistemi di illuminazione, di infotainment, quadro di bordo, ammortizzatori e sistemi controllo motore. I proiettori full LED adottati dalla Peugeot 308 utilizzano la tecnologia LED per tutte le funzioni di illuminazione e segnalazione per un totale di 31 LED per ogni proiettore.

Tutte le funzioni sono state progettate per operare con un semplice sistema di dissipazione termica passiva consentendo l'ottimizzazione in termini di emissioni di CO2 con una riduzione fino al 50% rispetto a tradizionali luci alogene. Il sistema multimediale di intrattenimento di bordo Touchscreen è uno degli elementi principali del Peugeot i-Cockpit della Peugeot 308. Rappresenta al meglio la tecnologia di Magneti Marelli nei sistemi integrati di Infotainment, Connettività e Navigazione e si caratterizza per la quasi totale assenza di pulsanti per un'ergonomia semplice ed intuitiva.
La nuova versione del Touchscreen per la Peugeot 308 permette di gestire la climatizzazione (monozona o automatica bi-zona) e gli ausili alla guida come il Driver Assistance Pack, Park Assist e la telecamera per la retromarcia.

Molto apprezzata dal pubblico la nuova Citroën C4 Cactus 
Anche la Citroën C4 Cactus, ha deciso di fare uso della tecnologia Magneti Marelli, sulla quale è stato adottato un sistema infotainment multimediale denominato "Touch pad", dotato di display a colori da 7'' ad alta risoluzione. Tale sistema permette di visualizzare i dati relativi all'intrattenimento di bordo e alla navigazione satellitare, monitorare e selezionare varie funzioni del veicolo, grazie al collegamento con la rete CAN della vettura. Il "Touch pad" permette inoltre di accedere a servizi telematici aggiuntivi. Sempre Citroën C4 Cactus adotta centralina elettronica e kit idraulico per il cambio robotizzato AMT (Automatic Manual Transmission) oltre a componenti powertrain come i corpi farfallati.

L'infotainment è rappresentato anche dai sistemi realizzati da Magneti Marelli e proposti per BMW sulle Serie 2, Serie 3, Serie 4 e sulla nuova Mini. 
Si tratta della prima fornitura di sistemi dall'accordo siglato nel 2010 fra BMW e Magneti Marelli. Il nuovo sistema multimediale, infatti, ha origine dal contributo tecnologico che Magneti Marelli fornisce a BMW e offre una sofisticata serie di caratteristiche, tra cui navigazione, grafica brillante, accesso a Internet e connettività anche wireless, fino ad ora non disponibile nei sistemi entry-level.

L'innovazione più significativa per quanto riguarda il sistema di navigazione Business è costituita dalle immagini grafiche, che ora si visualizzano 10 volte più velocemente di prima sul display di controllo da 6,5 pollici. Mappe ad alte risoluzione, che ora hanno elementi ed animazioni in 3D, ed una velocità maggiore nel calcolo degli itinerari, caratterizzano i progressi resi possibili dall'ottimizzazione della tecnologia dell'unità di controllo. Il nuovo sistema di infotainment utilizza la piattaforma aperta di Magneti Marelli per abilitare un'ampia gamma di applicazioni di infotelematica e connettività a bordo-veicolo.
Le caratteristiche del sistema comprendono connettività wireless, ufficio mobile, navigazione e telematica avanzata. Su BMW Serie 2 e Serie 4, sono inoltre presenti rispettivamente proiettori alogeni e a LED e proiettori alogeni e Bi-Xenon anche con sistema adattivo e a LED.  

Tecnologie Magneti Marelli Automotive Lighting sono disponibili sulla nuova Ferrari California T equipaggiata con proiettori Bi-Xenon con sistema AFS e fanali a LED.
Sempre sulla Ferrari California T anche body computer, pompa per gli iniettori GDI (Gasoline Direct Injection) e centralina elettronica per la trasmissione DTC (Dual Clutch Transmission).

Svelata a Ginevra l'avant-premiere dell'Alfa Romeo 4C Spider, l'evoluzione 'scoperta' della pluripremiata coupé lanciata lo scorso anno, che adotta i nuovi proiettori allo Xenon che completano la fornitura di tecnologie Magneti Marelli già presenti sulla versione coupé, come i fanali a LED, centralina elettronica di controllo e kit idraulico per il cambio a doppia frizione, sistemi di scarico, moduli, sistemi di sospensioni e ammortizzatori.

World première per l'Alfa Romeo Giulietta Quadrifoglio Verde da 240 CV di potenza, con motorizzazione 1750 cm3 per la prima volta accoppiata al cambio dual clutch. Su questa versione sono disponibili le tecnologie già presenti sulla gamma Giulietta come body computer, proiettori e fanali, sistemi sospensioni, centraline elettroniche controllo motore e componenti powertrain come centralina e kit idraulico per il cambio a doppia frizione.

Prima internazionale anche per la nuova Fiat 500 MY 14 - che raggiunge la sua massima espressione con l'esclusiva versione Cult - sulla quale debutta il rinnovato quadro strumenti con display digitale TFT da 7", sviluppato in collaborazione con Magneti Marelli, che fornisce tutte le informazioni utili al guidatore come i dati forniti dal tachimetro, contagiri e trip computer, tutti percepibili immediatamente e in simultanea. La parte centrale del display – dove campeggia un'immagine della vettura - è configurabile secondo le preferenze del guidatore scegliendo tra le diverse informazioni fornite dal trip computer come percorrenza, consumo istantaneo del carburante e autonomia.

Novità anche per la gamma Fiat Panda, che adesso si arricchisce della versione Cross e dove si possono ritrovare tutte le tecnologie Magneti Marelli disponibili sugli altri modelli della gamma. Fra queste sistemi di illuminazione, centraline di controllo elettronico motore, componenti powertrain e di scarico, sospensioni e ammortizzatori.

Sistemi di illuminazione Magneti Marelli in Casa Mercedes-Benz, per i proiettori full-LED sulla Classe S coupé e proiettori alogeni e a LED con sistema adattivo sulla nuova Classe C. Illuminazione Magneti Marelli anche per Mercedes-Benz CLA Shooting Brake che utilizza proiettori alogeni o bi-Xenon con AFX (Adaptive Frontlighting Extended) e fanali a LED.

Le tecnologie di Magneti Marelli Automotive Lighting sono presenti su Audi RS4 Avant Nogaro Selection, con proiettori sia in versione Bi-Xenon che full LED.
Sulla nuovissima Audi TT le versioni possibili dei proiettori forniti da Magneti Marelli Automotive Lighting sono tre: Xenon da 25 Watt, full LED e full LED a matrice attiva. Sull'Audi RS4 Avant Nogaro Selection Magneti Marelli fornisce anche il quadro di bordo.

In Casa Renault la nuova Clio RS adotta nuovi proiettori dedicati allo Xenon da 25 Watt in grado di sottolineare lo spirito sportivo della vettura. Numerose le applicazioni lighting anche con proiettori Xenon con AFX per Opel Zafira e fanali per Golf Sportsvan (a LED), Opel Astra e Zafira.
(ilsole24ore)

18/01/14

La Reanult Megane si rifà il look!

La “mediad’oltre alpe si rifà il look! Alla Renault è tempo di facelift anche per la Mégane. è giunto il momento adeguarsi alle necessità imposte da un mercato sempre in movimento. Imperativo dunque aggiornare l’estetica, mantenendo comunque sia inalterata la fisionomia. Da quello che abbiamo modo di vedere, pare che l’obbiettivo sia stato centrato da parte dei designer francesi, che hanno agito nei punti (logicamente) chiave.

Il lato A è stato oggetto di tutta una serie di ritocchi tali, al punto da riconfigurare i gruppi ottici, mutando così l’aspetto frontale. Niente di estremamente radicale, anzi, il tutto è rivolto ad adeguare una vettura divenuta ormai un baluardo della qualità Renault.
E dunque nuova fanaleria, nuova calandra, nuove prese d'aria, ma più di tutto, nuovi parafanghi e nuovo cofano motore. Un cambiamento che avanza sempre più incline al futuro della "Losanga", che mette in primo piano proprio il logo della casa della Régie. Il rinnovato assetto estetico ha introdotto tutta una serie di novità pure sul piano tecnico. Novità che si traducono nell'innesto in gamma della motorizzazione benzina 1.2 Tce da 130 cavalli, che andrà ad affiancare la variante da 115 cv.

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Renault Megane
La versione più potente del compatto "milledue" sovralimentato, potrà essere equipaggiata anche il cambio doppia frizione Edc. Soluzione sino a questo momento esclusiva del modello turbodiesel 1.5 dCi da 110 cv. Ma il restyling della media francese, segna l'uscita dal nostro mercato della Renault Mégane coupé-cabriolet.
Tutti i modelli di famiglia, berlina (definizione attribuita alla cinque porte), Sportour (la station wagon) e Coupé, conservano le dinamiche di bordo usuali.

Un'impostazione che guadagna le "tematiche" multimediali offerte dal sistema R-Link. Un dispositivo, parte della lista degli optional, che mette a disposizione una ricca serie di applicazioni correlate. Il resto è pressoché rimasto invariato. Definito ancora una volta da quella scomoda e obsoleta leva dietro al volante, con cui si regola tutta la sezione audio. Allo stesso modo non ci sono stati passi evolutivi nella gestione del controllo della velocità di crociera, diviso tra tasti sul volante e bottoni sul tunnel centrale. Almeno la Renault Mégane non latita in termini di spazio e di comfort. E su strada si manifesta per ciò che è.

Una vettura per la vita quotidiana, adatta sia alla famiglia sia a chi preferisce stare solo. Il 1.5 dCi da 110 cv si conferma ancora una volta il motore di rifermento tra i turbodiesel compatti. Elastico, fruibile sin dai bassi regimi, è una garanzia in termini di consumi e costi di gestione. Il dato dichiarato relativo al modello "berlina" parla di 3,5 l/100 km nel ciclo combinato, a fronte di emissioni di CO2 pari a 90 g/km.
L'animo sportivo è custodito invece dalla più performante della famiglia Mégane, ossia il modello Coupé R.S.. Ora beneficia di equipaggiamenti derivati da quelli introdotti con la serie speciale Mégane R.S. Red Bull Racing RB8. Il lancio commerciale sarà a partire dal prossimo 25 gennaio. Tre gli allestimenti, Wave, Gt Style ed Energy Gt Line.

Quest'ultimo porta in dote molle e ammortizzatori più rigidi. A cui poi si aggiunge quello specifico di R.S. La dotazione di serie è di per se ricca e completa e la differenza tra una versione e l'altra si palesa in 1.000 euro tondi tondi. Quando il passaggio da berlina a Sportour si chiude a 800 euro. La Coupé fa vita a se stante, mentre l'accessibilità alle differenti motorizzazioni varia in funzione del modello e dell'allestimento. Motorizzazioni che, esclusa la novità del 1.2 Tce da 130 cv, ricalcano la disponibilità dell'edizione passata. La berlina parte da quota 19.300€, invece la coupé da 19.150€.

16/01/14

Il mito della leggendaria Lancia Fulvia| Regina di Montecarlo con Munari e Mannucci.

Rinasce il mito della Lancia Fulvia! Regina di Montecarlo con due "principi" d'eccezione: Munari e Mannucci!
La storia dell'automobilismo è stata segnata da sole due auto che sono ricordate menzionando il numero di gara: la Mercedes 300 Slr numero 722, alla cui guida c'era Stirling Moss che vinse a tempo di record la Mille Miglia del 1955, e la ancor più mitica Lancia Fulvia HF con numero 14 che, con la coppia Munari-Mannucci, i quali dominarono contro tutto e contro tutti il Rally di Montecarlo del 1972.

Mentre si sta svolgendo l'edizione 2014 del Rally più famoso del mondo, che affronterà per ben due volte il Col de Turini anche se in senso inverso rispetto alla tradizione, ricordare la leggenda di un'auto rimasta nel cuore di tutti gli appassionati di motori è un piacere e un obbligo.
Un'auto che proprio sul Col de Turini ribaltò la classifica che fino ad allora la vedeva in terza posizione, e già quello era considerato un risultato straordinario. Perché la Lancia Fulvia HF 1600, nel 1972, era ormai considerata ormai superata, una sorta di catorcio, un'auto spompata con soli 160 CV destinata a soccombere senza speranza nel confronto diretto con le Porsche (270 CV) e le Renault Alpine (cavalleria simile alle Porsche e 200 chili in meno della Fulvia) considerate le vere predestinate al successo finale.
Lancia Fulvia HF

Poco prima di affrontare il Turini, in quel gennaio del 1972, iniziò prima a piovere e poi a nevicare. Il dio pluvio delle corse aveva scombinato le carte, apparecchiando una situazione meteo nella quale la vecchia Fulvia si trovava a suo agio. Lo si era già capito molti anni prima, al Rally di Corsica, quando il motore era ancora il 1400: le rivali non riuscivano a tenere la strada mentre lei, la piccola Fulvia, restava aggrappata all'asfalto bagnato e ricoperto di foglie e fango. Chilometro dopo chilometro, fino alla vittoria finale. Un'auto che avrebbe vinto molto, che sarebbe entrata nella storia dei Rally anche grazie a un aggiornamento del motore, portato ai 1600 di cilindrata.

Ma il Montecarlo del 1972 quello no, era un sogno impossibile. Troppo potenti le Porsche, troppo potenti e leggere le Alpine anche solo per restargli alle costole. E poi, suvvia, i francesi schieravano addirittura sei equipaggi, proprio per non tralasciare alcun particolare sulla strade di casa. E invece, pioggia e vento: e "nonna" Fulvia a fine carriera che improvvisamente si ritrova nel suo ambiente naturale. Quando le altre escono di strada... Sembra di vedere lo sguardo sornione della HF numero 14, con i fanaloni a illuminare la notte e la scritta Lancia Italia sul cofano per far sentire a francesi e tedeschi il fiato sul collo. Fino ad arrivargli alle costole, fino a prenderli. Le Porsche non restano in strada: troppa potenza da scaricare a terra e a terra, al posto dell'asfalto asciutto, c'è solo neve.

Tanta, troppa neve. Le Alpine non reggono alla prova di una natura così scatenata: sul Turini, Jean Claude Andruet esce sbattendo contro la montagna. Darnische e Ove si fermano con il cambio rotto. Le altre Alpine, beh! quelle erano già dietro da tempo. Nonna Fulvia vola. Munari la guida come se fosse un prolungamento del suo corpo, Mannucci disegna il percorso per l'amico alla guida rendendogli impossibile un qualsiasi errore. Passato il Turini la Fulvia, la nonnetta, il ronzino, la vittima predestinata è in testa, dominatrice di un Montecarlo che spianerà la strada verso il titolo Mondiale Rally. Che farà passare la Fulvia Hf 1600, targata TO E24266, dalla storia alla leggenda. Ricordandola oggi rendiamo omaggio all'immenso Sandro Munari e a Mario Mannucci, che molti chiamavano "il maestro" e che ci ha lasciati, in silenzio, nel dicembre del 2011. Ricordiamo Cesare Fiorio, che tutti ricordano come artefice della Squadra corse Lancia di quegli anni straordinari. Ma ricordiamo anche Ettore Zaccone Mina, il papà del motore della Fulvia.

L'uomo che progettò un motore millecento, per la Fulvia berlina, riuscendo a trasformarlo nel tempo con una genialità inarrivabile in un 1600 da 160 cavalli, con un rapporto di 100 CV/litro che rivisto oggi ha dello straordinario. Lo fece quasi di nascosto, nelle notti trascorse disegnando nel salotto di casa, perché il numero uno della Lancia, il professor Fessia, gli aveva dato il permesso di inseguire questo sogno solo al di fuori dell'orario di lavoro. Così nacque il V stretto che ancora oggi stupisce gli addetti ai lavori per la perfezione assoluta con cui è stato concepito. Così, con la straordinaria unione di molti e molti uomini che hanno reso grande la Lancia, è nata la vittoria al Montecarlo del 1972 e la leggenda di una macchina immmortale.
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