Il-Trafiletto
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30/10/14

Alla guida di un ibrida | La nuova Cayenne l'identificazione di un nuovo concetto

Contemporaneamente all'abbellimento apportato a metà della illustre carriera della 2a generazione, della Porsche Cayenne, si inventa un nuovo concetto della versione ibrida. 


S E-Hybrid, questo il nome della nuova ibrida di Porsche che identifica al tempo stesso sia un’evoluzione della prima variante che un adeguamento al modus operandi di casa Porsche, che con la Panamera e la 918 Spyder aveva già fatto il suo ingresso fra le ibride plug-in.

Le principali caratteristiche tecniche. 
La trasformazione ha avuto luogo tramite una ristrutturazione del powertrain, adesso rappresentato da un motore elettrico da 95 CV (anziché 47) e 310 Nm di coppia e da un V6 di 3.0 litri sovralimentato da 333 CV e 440 Nm. La potenza totale si attesta così a 416 CV, invece la coppia è di 590 Nm, ovvero, 36 CV e 10 Nm in più in confronto alla prima Cayenne Hybrid, a fronte di consumi medi più bassi e di prestazioni migliori: stando ai dati dichiarati, dai precedenti 8,4 l/100 km si scende a 3,4, con 243 km/h di velocità massima e un'accelerazione da 0-100 in 5,9 secondi. 

Usando la sola modalità elettrica, la Cayenne S E-Hybrid garantisce una velocità max di 125 km/h e percorrenze che si attestano tra i 18 e 36 km. Il motore elettrico viene alimentato da un pacco di batterie agli ioni di litio da 10,8 kW/h allocato al di sotto del piano di carico della bagagliaio che, rispetto altre Cayenne, ha una portata inferiore di soli 580 litri. Attraverso una normale presa di corrente la ricarica viene completata in sole 3,5 ore, cosa che diminuirà ad un'ora mezza se si utilizzano una presa industriale e un caricabatterie specifico. 
L'innovativa struttura trova la sua completezza nella modalità E-Charge (si attiva attraverso il tasto E-Power che è stato sistemato sulla console centrale), che cambia l’unità elettrica in generatore, velocizzando il "rifornimento" delle batterie in movimento e, quindi, aumenta l'autonomia a emissioni zero. 

La resa. 
Nella sopracitata modalità, utilizzando con poca parsimonia l'acceleratore durante un tragitto di 54 km formato da tratti di autostrada e di collina (compreso l'attraversamento di certi paesi), secondo il computer di bordo abbiamo consumato in media 6 litri/100 chilometri, un risultato ottenuto dando fondo alla carica iniziale delle batterie (22 chilometri). Pure quando si continua a procedere a emissioni zero, la Cayenne S E-Hybrid tira fuori un carattere più che brioso. Bisogna solo fare attenzione a non avere il pide troppo pesante, per impedire che il sistema reinserisca in automatico la modalità standard, cioè quella da ibrida originale, che attiva la sinergica attività dei due motori secondo la situazione di marcia. Ottima in ogni caso la risposta del cambio Tiptronic a otto rapporti, che scandisce sempre i passaggi marcia favorendo il rendimento ed è in grado di far divertire quando si utilizza manualmente attraverso i paddle al volante. 

Per concludere, la configurazione della S E-Hybrid avviene come una vera Porsche, cioè quello che intendo dire e che introducendo la modalità Sport, questa Cayenne emana un dinamismo che appaga in toto il piacere di guida, facendo scordare il fatto che sulla fiancata sinistra sia presente… una presa elettrica.

La nuova ibirida di Porsche: la S E-Hybrid

12/09/14

Test Crash più duri: EuroNCAP ne pruomuoverà solo una

Saranno molto più duri e severe gli standard di giudizio che verranno introdotti dall’Euro NCAP nel 2014. Gli effetti si fanno già sentire!


Nella serie di test crash finali, eseguiti dell’EuroNCAP (acronimo dell'ente per la sicurezza europeo), di cui sono state fatte oggetto le 8 autovetture, solamente una è riuscita ad ottenere il massimo dei voti, ovvero sia le mitiche 5 stelle. Signori e signore vi presento la Mercedes-Benz GLA. 

Per quel che concerne le altre vetture, la situazione appare piuttosto diseguale e poco lineare: 
  • 4 stelle sono state consegnate alla Renault Twingo, Toyota Aygo e alle “francesi” Peugeot 108 e Citroën C1; 
  • 3 stelle, per la Citroën Berlingo e alla Peugeot Partner che hanno la stessa piattaforma, e alla Nissan e-NV200 Evalia dal motore elettrico


Mercedes-Benz GLA. 

Risultati ottimi dalla Germania. 
Dicevamo dunque del auto promossa a pieni voti, grazie ai suoi risultati più che ottimi, specie quelli ottneuti dalla Mercedes-Benz GLA, in tutte e quattro le sezioni di valutazione: nella fattispecie, 96% nella protezione degli adulti a bordo, 88% in quella dei bambini, 67% nella salvaguardia dei pedoni e 70% nell'efficienza dei sistemi di sicurezza.

Requisiti non raggiunti. 
Lo standard di valutazione a cui non sono riusciti ad ottenere grossi risultati tutte le vetture in genere è quello del "safety assist". Ad esempio, la nuova Renault Twingo, ha tagliato il punteggio di 78% nella tutela degli occupanti adulti, 81% in quella dei più piccoli, 68% per i pedoni e 56% nei sistemi di sicurezza. Tra le altre che in egual misura hanno avuto 4 stelle, Toyota Aygo, Peugeot 108 e Citroën C1 si sono accaparrate in ordine l'80% (adulti), 80% (bambini), 62% (pedoni) e 56% (sistemi di sicurezza). Continuando alla valutazione del safety assist, la maglia nera va alla Nissan e-NV200 che si è guadagnata il punteggio di 38%, anticipata di poco da Peugeot Partner e Citroën Berlingo (48%).

16/04/14

La Bike del futuro è realtà

Bike del futuro! La moto elettrica ha un motore quasi silenzioso integrato nella ruota posteriore Motore molto piccolo fornisce 14hp e una velocità massima di  120 km/h Specchietti laterali integrano nel display l'indicatore di velocità della moto


La diffusione dei veicoli elettrici è penalizzata dalla limitata autonomia per una singola carica. Ora, una società austriaca ha affrontato il problema con l'introduzione del Johammer J1 - una bici elettrica che può viaggiare 125 miglia (200 km) con una singola carica. Creato da gruppo con sede a Bad Leonfelden Johammer, la bici elettrica ha un motore quasi silenzioso integrato nella ruota posteriore. Il motore secondo il costruttore, il baricentro garantisce un confort di guida ottimale anche grazie agli specchietti retrovisori multifunzionali. La sua linea ricorda la forma della lumaca, con uno stile un po' retrò. Realizzata in due modelli J1.150 e J1.200, misurano 2.2 metri di lunghezza, con un passo di 1.455 mm, altezza della sella di 650 mm. Il tempo di ricarica (80%) è di 2,5 ore per il modello da 150 km (che pesa 159 kg) e di 3,5 ore per quello con maggiore autonomia (178 kg). Johammer garantisce una vita di oltre 100.000 chilometri all’accumulatore agli ioni di litio che spinge le due moto.
La velocità massima è di 120 km/h, limitata elettronicamente, per entrambi i modelli, che sono disponibili in cinque colori (argento, bianco, blu, giallo e verde), con un prezzo che va dai 23 mila euro per il Johammer J1.150 ai 25 mila per il J1.200.
Johammer J1
Johammer J1 su strada

la sede della batteria del Johammer J1
Display nelllo specchietto retrovisore

14/03/14

Addio benzina | La nuova Vw Golf si...elettrizza per il futuro!

Addio benzina. La nuova Vw Golf si...elettrizza per il futuro! 
Il Gruppo automobilistico tedesco della Volkswagen sta cercando il modo di trovare diverse possibilità per una migliore soluzione alla possibilità di potersi spostare nel futuro.

Ovviamente tra queste figura anche l'elettromobilità sotto forma di trazione ibrida, ibrida plug-in ed elettrica pura. Particolare interessante non è la soluzione in sé stessa ma il modo come è stata realizzata.
Infatti ad essere stata scelta è la Golf, iniziando dal modello che esce dalla catena di montaggio. L'idea ha avuto inizio dal principio di modularità già introdotta nelle fasi costruttive di diversi modelli tra i quali per l'appunto la Golf di settima generazione.

La e-Golf, con trazione elettrica pura, dunque, non è un modello fine a sé stante, ma bensi una versione aggiuntiva che va ad ampliare la gamma della regina delle auto più vendute in Europa. L'auto è stata provata in anteprima assoluta, iniziando dal celebre aeroporto berlinese di Tempelhof in un percorso misto cittadino ma anche extraurbano.
La e-Golf, come si suole dire, c'è: resta la straordinaria Golf che nel corso degli anni abbiamo apprezzato un po tutti quanti con in più, il vantaggio di viaggiare senza inquinare localmente (e neppure altrove se l'energia elettrica viene da rinnovabile) con prestazioni di tutto rispetto.
e-Golf elettrica

L'accelerazione è bruciante nella modalità standard in soli 4.2 secondi da ferma arriva 60 km/h e nel classico 0-100 km/h vale 10.4 secondi.
Se si va in autostrada, può raggiungere la velocità massima di 140 km/h (autolimitata), grazie all'efficiente motore elettrico sincrono da 115 cv (85 kW), che sviluppa una coppia massima di 270 Nm, accoppiato al cambio automatico monomarca di nuova concezione prodotto nello stabilimento di Kassel. La batteria gli ioni di litio che pesa 318 kg (per un peso complessivo dell'auto di soli 1.510 kg) si compone di 264 celle che raggiungono una tensione di 323V per una capacità complessiva di 24,2 kWh che non viene, come d'uso nelle elettriche, utilizzata completamente per evitare il totale l'azzeramento della carica, e permette alla e-Golf un'autonomia di 190 km con consumi di 12,7 kWh/100 km.

Le possibilità di ricarica sono le stesse delle altre elettriche: rete casalinga a 220 V in circa 13 ore, con la Wallbox in 8 ore, oppure tramite le colonnine di ricarica rapida (con oltre 40 kW di potenza) in 35 minuti ma solo all'80%.
Notevole il lavoro svolto dai progettisti nell'offrire al guidatore 3 profili per lo sfruttamento della potenza e quattro livelli di recupero dell'energia. Nella modalità standard si dispone di tutta l'efficienza del veicolo, scegliendo la Eco o la Eco+ si decide di tagliare la potenza del motore per risparmiare energia e aumentare l'autonomia. Queste due modalità cambiano l'erogazione della potenza a parità di posizione dell'acceleratore come pure la climatizzazione.

Il recupero dell'energia in frenata si gestisce tramite la leva del cambio: in posizione D non avviene nessun recupero, in D1, D2, D3 (spostando la leva lateralmente come si fa in modalità manuale con i cambi automatici) si ottengono tre livelli crescenti di recupero sia in rilascio che in frenata. Scegliendo la posizione B si ottiene il livello massimo di recupero riuscendo in alcuni casi a bassa velocità, anche a fermare l'auto senza agire sul pedale del freno (ma si accendono comunque le luci degli stop). Per ottimizzare le prestazioni, la e-Golf dispone di un pacchetto aerodinamico che prevede spoiler, rivestimento sottoscocca, flaps, griglie che si chiudono e cerchi in lega di particolare disegno.

Gli pneumatici da 205/55 R16 a loro volta contribuiscono con una minore resistenza al rotolamento del 10% rispetto al valore già basso ottenuto sulla Golf BlueMotion. La gestione in remoto dell'auto è affidata ad internet tramite il portale Car-net oppure all'app Car-net e-remote utilizzabile tramite un comune smartphone. In questo modo è possibile gestire la climatizzazione per avere l'abitacolo alla temperatura desiderata e l'attivazione/interruzione della ricarica agli orari programmati, nonché le informazioni relative ai chilometri percorsi, ai consumi dell'energia, fino allo stato dell'auto: blocco di porte e bagagliaio, fari (accesi/spenti), spina di ricarica inserita, ultima posizione di parcheggio della e-Golf (posizione GPS sulla mappa).

La e-Golf entrerà nel listino in Italia dal prossimo giugno, il prezzo si aggirerà sui 37.000 euro, a causa della nostra Iva più pesante che in Germania, tuttavia abbastanza in linea con le altre elettrice di segmento C, tenendo conto del generoso equipaggiamento di serie che comprende 7 airbag, il sistema di frenata anticollisione multipla, l'indicatore di pressione pneumatici, i cerchi in lega da 16 pollici, il navigatore satellitare Discover Pro con display touchscreen da 8" con sensore di prossimità, sintolettore CD, otto altoparlanti, ingressi AUX-IN e USB, slot per SD card, predisposizione per telefono cellulare con Bluetooth, climatizzatore automatico, volante multifunzione e Car-Net e-remote.
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