Il-Trafiletto
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06/08/14

Acaro della polvere | In casa nostra: chi ci vive?

L'acaro della polvere ovvero sia
il Dermatophagoides pteronyssinus
 
L'acaro della polvere ovvero sia il Dermatophagoides pteronyssinus sono, come gli acari delle ciglia, aracnidi, e dunque, "cugini" di ragni e scorpioni. 

Tuttavia, sono lunghi appena 0.4 millimetri e dunque più piccoli del punto alla fine di questa frase. Il corpo non presenta segmentazioni e l'apparato buccale si è altamente specializzato per nutrirsi dei frammenti di pelle che si trovano nella polvere di casa. Mentre si alimenta, l'insetto rilascia residui fecali e particelle proteiche semidigerite: quando inaliamo questi scarti, il nostro organismo reagisce producendo anticorpi e liberando istamine.

L'inalazione degli escreti di acaro della polvere può perciò causare, in alcuni soggetti, una sintomatologia simile al raffreddore allergico o asma. Per contrastare questi effetti, è buona norma lavare spesso la biancheria da letto e limitare l'accumulo di polvere nelle case.(science)


20/07/14

Il cervello | Può trasferire i ricordi di un'altra persona? | I pesci | Possono raffreddarsi?

Cate Blanchett nei panni di Bob Dylan
nel film "lo non sono qui"; quanto di più simile
a un trapianto di cervello
Può un trapianto di cervello conferire i ricordi di qualcun altro? Non esiste niente di simile a un trapianto di cervello. 

Non solo perché al momento non siamo in grado di eseguirlo, ma perché mettere il cervello di qualcun altro nel nostro corpo ci farebbe ottenere un trapianto di corpo, non un trapianto di cervello! Nel caso di un simile trapianto il tuo corpo riceverebbe i ricordi del cervello trapiantato, ma ne riceverebbe anche la personalità: "tu" non riceveresti i ricordi altrui perché non esisterebbe più un "tu". Nemmeno il trapianto di parte del cervello di un'altra persona avrebbe l'effetto di trapiantarne i ricordi, poiché la memoria è distribuita fra diverse regioni del cervello: quasi ogni parte ha un ruolo nel conservare o processare i ricordi.

...etciù!!!
Ai pesci può venire il raffreddore? 
La comune rinofaringite è causata da una tra le circa 100 possibili forme di Rhinovirus, che prosperano tutte a temperature comprese tra 30 e 35° C. Gli agenti virali, dunque, non potrebbero sopravvivere nei pesci, animali a sangue freddo, che non sono in grado di mantenere una temperatura corporea costante e solitamente si ambientano in acque più fresche rispetto a questo intervallo termico. I pesci sono esposti a diverse infezioni virali, nessuna delle quali è però simile al raffreddore, visto che questi animali sono privi di polmoni, non respirano aria e non potrebbero dunque starnutire, tossire e neppure prendere un'aspirina e mettersi a letto!(science)


31/01/14

Raffreddore stagionale | Buone norme da seguire per affrontarlo al meglio delle nostre possibilità!

Raffreddore stagionale: buone norme da seguire per affrontarlo al meglio delle nostre possibilità!
Il raffreddore è un disturbo estremamente diffuso, che affligge gran parte degli esseri umani adulti, almeno 2-3 volte durante in corso dell'anno: la percentuale aumenta notevolmente nel caso di bambini che almeno 1 volta ogni 2 mesi ne sono affetti. I sintomi di tale mal'essere, possono permanere da 3 a 10 giorni e fino a 3 settimane nei casi più ostinati. Quali sono, credo sia noto un po a tutti: mal di gola, naso chiuso o che cola, tosse e malessere generale.

All'University of Alberta, Michael Allan in collaborazione con Bruce Arroll, della University of Auckland, hanno pubblicato sul Canadian Medical Association Journal un lavoro di review che analizza e valuta gli approcci di prevenzione e terapia più diffusi, confermando alcune teorie e smentendone altre.

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Raffreddore stagionale
Il raffreddore, spiegano gli esperti, “è un disturbo molto debilitante: causa diminuzioni nella produttività lavorativa e può inficiare la guida”. E, inoltre, è parecchio costoso: negli Stati Uniti, per esempio, si spendono circa 25 miliardi di dollari l'anno per visite mediche, infezioni secondarie, farmaci e giornate di lavoro perse per malattia o per accudire i figli malati. Per questi motivi, è importante non prendere sottogamba il disturbo e combatterlo con le armi adeguate.

La maggior parte dei raffreddori è causata da virus: solo il 5% di essi deriva da infezioni batteriche. Ciononostante, una delle terapie più diffuse è quella antibiotica, del tutto inefficace se la malattia è virale. Per quanto riguarda la prevenzione, spiegano gli autori, l'accorgimento più efficace riguarda l'igiene.

Analizzando 67 studi randomizzati e controllati (Rct), i ricercatori hanno scoperto che lavarsi le mani, così come usare guanti e disinfettanti, rappresenta un fattore cruciale per evitare di ammalarsi. Anche l'uso di zinco funziona, specie nei bambini: almeno 2 Rct dimostrano che i bambini che assumono 10-15 mg di solfato di zinco, in media, si ammalano e si assentano da scuola meno degli altri. Sui probiotici gli autori non si sbilanciano troppo: alcuni studi sembrano dimostrare che siano lievemente efficaci, sebbene nei lavori esaminati i tipi e le combinazioni fossero troppo variabili per poter trarre delle conclusioni definitive.

Per il trattamento, gli scienziati suggeriscono l'utilizzo di antistaminici, eventualmente combinati con decongestionanti e/o antidolorifici, nei bambini al di sopra dei 5 anni e negli adulti. Farmaci come l'ibuprofene e l'acetaminofene aiutano a combattere febbre e dolore. Gli spray nasali possono alleviare il naso che cola, ma non hanno alcun effetto sulla congestione. I benefici di approcci come ginseng, omeopatia e gargarismi non sono chiari; il miele ha un lieve effetto palliativo sui sintomi della tosse; la vitamina C e gli antibiotici non sembrano apportare particolari miglioramenti.
“Ci siamo concentrati solo sugli Rct”, concludono gli autori, “e abbiamo riscontrato che la maggior parte degli studi era inconsistente e si basava su pregiudizi più che su risultati oggettivi (per esempio la vitamina C). C'è bisogno di studi più sistematici e obiettivi”.

01/01/14

Il dolce dattero e le sue potenzialità

Se leggete la versione integrale delle Mille e una Notte, fra poesie eleganti, storie coinvolgenti e avventure mirabolanti, troverete anche riferimenti alla tipica cucina orientale. Vi sono rammentati anche i dolci datteri, molto usati e apprezzati. Essi apportano grandi benefici per la salute e sono parte dell'alimentazione di base  dell'Africa mediterranea e dei paesi dell'Asia occidentale.  E' la palma da dattero che li produce, un albero molto longevo, che può vivere fino a 300 anni e produrre anche 50 chili di datteri all'anno.  Sono ricchi di ferro, vitamine e sali minerali, e contengono zuccheri naturali che li rendono adatti per dolcificare alimenti e bevande. Consumarli regolarmente contribuisce ad abbassare il colesterolo. Hanno proprietà antinfiammatorie naturali, adatti in caso di raffreddore e irritazioni alle vie respiratorie.
Datteri

 I datteri non contengono colesterolo e presentano una scarsa quantità di grassi. Rappresentano una buona fonte di fibre vegetali e di vitamine del gruppo B, come la vitamina B1, B2, B3 e B5. Contengono inoltre vitamina C. Ottimi per il funzionamento del sistema digestivo, poichè contengono fibre sia solubili che insolubili e di differenti tipologie di amminoacidi. Sono una fonte di energia immediatamente a disposizione dell'organismo, per via del loro contenuto di zuccheri naturali, come il fruttosio. Per questo motivo potrete utilizzarli per preparare una colazione energetica, nei frullati di frutta o spezzettati in abbinamento con frutta e cereali per creare un muesli casalingo. Rappresentano uno spezzafame salutare, soprattutto se si fa attenzione ad evitare i datteri conservati con additivi artificiali e sciroppo di glucosio. Inoltre sono una buona fonte di potassio e risultano allo stesso tempo poveri di sodio. Ciò li rende utili per favorire il buon funzionamento del cuore e della circolazione del sangue. Ecco alcuni esempi di come utilizzare i datteri. Chi soffre di stipsi, può provare ad immergere qualche dattero in un bicchiere d'acqua per tutta la notte e a consumare sia il liquido ottenuto, dopo averlo filtrato, che i frutti stessi al mattino per risvegliare l'intestino. In caso di raffreddore, per trovare sollievo, potrete preparare un decotto di datteri: vi serviranno 100 grammi di datteri secchi e mezzo litro d'acqua. E' sufficiente bollire i datteri per qualche minuto nell'acqua, filtrare e dolcificare a piacere. Poi potrete mangiare i datteri, oppure utilizzarli nelle vostre ricette in sostituzione dello zucchero. Questi preziosi frutti sono inoltre parte di un rimedio afrodisiaco di origine indiana, che consiste nell'immergere una manciata di datteri nel latte di capra per tutta la notte. Al mattino dovrete frullare i datteri insieme al latte ad aggiungere un po' di miele e semi di cardamomo in polvere, prima di bere il tutto. Chi volessse sperimentare, potrebbe provare a sostituire il latte di capra con del latte vegetale. Il consumo di datteri è benefico per la vista e per proteggere gli occhi. La loro assunzione, secondo la medicina naturale, può essere utile in caso di tumori a livello dell'addome. In ogni caso i datteri rappresentano un rimedio naturale privo di effetti collaterali. Potrebbero esservi alcune restrizioni nel loro consumo in caso di diabete o di diete particolari. Nel dubbio, è bene consultare il proprio medico. Per utilizzare i datteri al meglio, potrete ammorbidirli in acqua e frullarli per dolcificare bevande naturali, succhi di frutta, dolci e biscotti. I datteri possono essere consumati sia freschi che essiccati. I migliori sono di provenienza biologica, essiccati al sole e non trattati con sostanze industriali per la conservazione. Tritateli o spezzettateli per utilizzarli come ingredienti nelle vostre torte, per sostituire almeno in parte lo zucchero. Li potrete aggiungere nella preparazione casalinga delle marmellate, per dolcificarle con un ingrediente del tutto naturale. Un'idea golosa consiste nel rimuovere il nocciolo da datteri e sostituirlo con una mandorla: ecco pronto uno spezzafame salutare per la merenda o un piccolo dessert. Uno snack a base di datteri è un ottimo integratore di magnesio e potassio per gli sportivi durante o dopo gli allenamenti e per tutti nel corso della giornata.

29/10/13

Sei raffreddato? Hai continuamente le mani al naso? Ecco i rimedi naturali

 Non so voi, ma il raffreddore è quel malanno di stagione che odio di più. Il naso si chiude, la testa diventa pesante, siamo tormentati dagli starnuti, dipendiamo dal fazzoletto, la pelle del naso diventa rossa, arrica anche la raucedine tutti ingredienti per dare fondo al repertorio completo di parolacce che conosciamo.
Raffreddore
Il raffreddore colpisce tutti (se tu che stai leggendo non prendi il raffraddore, contattami, vuol dire che sei un mutante) e, diciamocelo, le medicine in questo caso fanno e non fanno (agiscono sui sintomi, manon risolvono il problema). Il raffreddore deve fare il suo decorso e noi dobbiamo solo aspettare.
Inoltre antidolorifici e antipiretici possono darci sollievo momentaneo, ma ricordiamoci che mettere a tacere il dolore non risolve il problema, anzi, nasconde i segnali che il nostro corpo ci sta inviando per farci capire che qualcosa non va.
Ciò non vuol dire che dobbiamo stare con le mani in mano, vediamo come possiamo cavarcela.
In particolare, ecco tre trucchi naturali ma soprattutto di immediato sollievo ed efficacia. Lo zenzero, pianta erbacea dell'estremo oriente, si compone di fusto, foglie, fiore e frutto. E' dal fusto che vengono estratti gli oli essenziali e principi attivi che fanno al caso nostro. Al supermercato, lo zenzero ( o Ginger ) si trova sotto forma di polvere, capsule, oppure potete acquistare la radice intera, che è proprio quella che ci serve.
Per preparare un infuso contro il mal di gola, basta tagliare pochi cubetti di radice, spellarla, metterla a bollire in acqua per 5 minuti e aggiungere qualche goccia di limone, oppure, per renderlo un po' più appetitoso, una bustina del nostro te preferito a seconda del gusto.
Spesso corriamo a comprare  spray vaso dilatatori per avere un sollievo immediato. Questi a lungo andare creano assuefazione e il nostro naso avrà bisogno di molto più tempo per riprendersi del tutto. Un rimedio naturale, e molto piacevole per l'olfatto, consiste in poche gocce di oli essenziali come eucalipto o menta da diluire in una ciotola di acqua bollente. Come insegnava la nonna, fazzoletto sulla testa e giù con la faccia a respirare gli effluvi. Vie respiratorie libere e aroma boschivo per tutta la casa. Fateli prima di andare a letto!
Perché ricorrere a pastiglie e integratori quando la natura ci offre le sue vitamine in confezione eco e sicuramente più gustosa con i suoi frutti e le sue verdure? Al mattino una bella spremuta di due arance e mezzo limone, a metà mattina una mela, digeribile e ricca di sali minerali e vitamine che aiutano a superare la sensazione di stanchezza e inappetenza. Per il resto della giornata mangiare leggeri . E ovviamente, una sana dose si riposo, la sera, con un buon libro e una tisana.


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