Il-Trafiletto
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07/11/14

In attesa della privatizzazione Poste italiane chiuderà 600 sportelli

La notizia è stata data direttamente dall'A.D. Francesco Caio in audizione presso la commissione industriale del Senato. Questa decisione comporterà un esubero di circa 15000 unità.

 Durante un'audizione presso la commissione Industria del Senato che aveva come argomento la tempistica dell'iter di privatizzazione di Poste, L'amministratore delegato di Poste Italiane, Francesco Caio, ha annunciato il proposito di chiudere circa 500-600 sportelli in tutt’Italia.

 “Abbiamo un piano di razionalizzazione – ha detto l’A.D. delle Poste - condiviso con l’Agcom di circa 500-600 sportelli. Consideriamo la presenza territoriale e la capillarità come un valore, ma bilanciati con la sostenibilità di tenerli aperti”. Questa dichiarazione fa senz’altro ritornare in auge la voce circolata alcuni mesi fa circa un piano di esuberi, che secondo indiscrezioni del sindacato, toccherà le 15.000 unità, circa il 10% del personale totale.

L’azienda naturalmente smentisce e promette al sindacato un confronto per mettere in chiaro la situazione, confronto che fino ad ora continua a non esserci, ma le ultime dichiarazioni di Francesco Caio lasciano poco spazio alle smentite confermando indirettamente la volontà di riduzione del personale prima della privatizzazione.

Ancora una volta a farne le spese sono i cittadini, che continueranno a pagare sempre più tasse in cambio di servizi sempre più scadenti, dal momento che con la chiusura di questi sportelli si andrà ancora più verso una situazione di danno e degrado.(immagine presa dal web)

18/09/14

Loredana Bertè | Quella cena alla Casa Bianca con Osama Bin Laden.

Vera o falsa, sarà sicuramente una notizia che farà sobbalzare tante persone. La bravissima cantante italiana Loredana Bertè ha dichiarato in un’intervista di aver cenato insieme al terrorista Osama Bin Laden, l’ex numero uno di Al Qaeda ucciso il 2 maggio 2011, a Washington, e precisamente alla Casa Bianca. Alla cena erano presenti anche Bush senior e Bush junior. La Bertè aveva già rilasciato questa intervista alcuni mesi or sono al “Fatto quotidiano”, e lo ha confermato alcuni giorni fa nel programma radiofonico RAI Radio2 “Un giorno da pecora”. “Io ero a quella cena – ha detto - con Borg e Bin Laden era ad un tavolo vicino a me, quando parlava io volevo ascoltare, perché come tutti sanno lui fu un eroe indiscusso della Cia". Le è stato chiesto dove sedeva il terrorista e lei ha risposto: "In mezzo ai Bush". Inoltre ha dichiarato che Bush le ha confidato che Osama Bin Laden serviva alla CIA. In un intervista precedente dichiarò di aver chiesto a Bush senior a cosa servisse la CIA. “ A niente – rispose l’ex Presidente USA - è l'unica organizzazione al mondo che non deve rendere conto a nessuno".

17/06/14

L'ex igienista dentale di Berlusconi ed ex consigliere regionale Nicole Minetti aspetta bimbo dal figlio di Gigi D'Alessio.

La notizia sta facendo il giro del web: Nicole Minetti, l'ex consigliere regionale del PDL, ex igienista dentale di Berlusconi, ex valletta delle TV, ex hostess di Publitalia, è incinta. A dare la notizia è il settimanale "Diva e Donna", secondo il quale la Minetti sarebbe in dolce attesa da alcune settimane di un bimbo/a dal figlio del noto cantante Gigi D'Alessio, Claudio. La coppia sta insieme da marzo, ed in quattro mesi ha bruciato le tappe, cioè da quando l'ex consigliere è ritornata dagli Stati Uniti dove si era rifugiata dopo la condanna a cinque anni di reclusione per favoreggiamento della prostituzione per il caso Ruby, la fantomatica "Nipote di Mubarak", ha scoperto di essere incinta e farà diventare così "nonno e nonna" la coppia Gigi D'Alessio e Anna Tatangelo. Secondo fonti vicine alla coppia D'Alessio-Minetti, i futuri genitori sono contentissimi, al settimo cielo,nonostante le vicende giudiziarie della Minetti che la vedranno di nuovo in tribunale il prossimo 15 luglio insieme a Lele Mora ed Emilio Fede nel processo d'appello per il caso Ruby.

30/05/14

Palazzo Grazioli: Berlusconi moroso. Chiesto lo sfratto per Forza Italia.

Sembra impossibile, ma è tutto vero. Silvio Berlusconi bussa a denari. Non più tardi di qualche giorno fa si è lasciato andare dicendo che le casse di Forza Italia sono a secco, e lo dimostra il fatto che sono sette mesi circa che non paga l'affitto di Palazzo Grazioli, arrivando ad accumulare un debito di circa 90 mila euro nei confronti del proprietario dell'immobile, il conte Emo Capodilista, il quale ha avviato ben due cause di sfratto. Dal novembre scorso al conte non viene più corrisposto l'affitto di parte dell'immobile, senza che nessuno gli desse una qualche motivazione, nel silenzio più assoluto. Solo quando la notizia è diventata di dominio pubblico, merito del "Fatto" e della "Stampa", qualcosa si è mosso, ma non come sperava il conte. I legali di Forza Italia hanno proposto al nobile di rinnovare il contratto di affitto con una riduzione del 50% e hanno chiesto uno sconto del 40%  sul debito accumulato. Una specie di condono insomma. Palazzo Grazioli è la residenza romana dell'ex Premier, ma anche il punto di riferimento di Forza Italia, con tanto di parlamentino con emiciclo in mogano e vari alloggi per il suo staff. Un brutto periodo economico quello di Berlusconi, tra il mezzo miliardo di euro dovuto a De Benedetti per il caso Mondadori, gli "alimenti" all'ex moglie Veronica Lario e le parcelle non certo economiche dei suoi avvocati. Chi pagherà ora l'affitto arretrato? E chi salderà i fornitori di servizi vari? E' stato chiesto al popolo di Forza Italia una sottoscrizione di 30 milioni di euro. E i parlamentari? Metteranno mani alle loro tasche? Chissa....si vedrà!

05/05/14

India | Le fa provare un vestitino nuovo e la stupra, arrestato sacerdote cattolico. La bimba ha 10 anni.

Che cosa dirà papa Francesco dopo questa triste notizia? Un altro caso di pedofilia si abbatte sulla Chiesa cattolica. Teatro della squallida vicenda l’India, e precisamente lo stato meridionale del Kerala, dove Raju Kokkan, 44 anni, sacerdote cattolico operante nella chiesa di Thaikkattusery, è stato arrestato dalla polizia indiana che lo ha scovato in casa di conoscenti a Nagercoli, capoluogo del distretto di Kanyakumari, dove si era rifugiato per sfuggire alla cattura. Il prete è accusato di aver violentato una bambina di dieci anni che aveva condotto in casa sua con la scusa di farle provare un vestitino nuovo comprato appositamente per la prima comunione. Da qui la denuncia della madre della bimba e il procedimento di arresto. Gli esami medici effettuati sulla bambina hanno confermato la violenza carnale . Dalle indagini svolte è stato appurato che il religioso in passato abbia già approfittato altre volte della bimba. Questa vicenda ha sconvolto tutta la popolazione di fede cattolica, mentre la diocesi di Thrissur ha sospeso il sacerdote aprendo un’inchiesta.

28/03/14

"Gocce" di notizie: Obama approva Renzi

 Barack Obama approva la linea tracciata dal presidente del Consiglio, pur sottolineandone le difficoltà. "Credo che il primo ministro, Matteo Renzi, debba prendere delle scelte difficili. 

Questa e' la natura dei leader politici e io sono fiducioso". Un colloquio, quello tra i due, che chiude la parte politica della visita a Roma del Presidente degli Stati Uniti. Obama apre la giornata con l'intenso colloquio con il Papa; segue un faccia a faccia con Giorgio Napolitano (definito ancora ieri "una roccia di stabilita'" dall'ambasciata di Via Veneto) e infine, appunto, Matteo Renzi. Il quale ne approfitta per insistere su alcuni temi caldi della politica interna italiana. "Dobbiamo avere il coraggio di semplificare i mercato del lavoro, dobbiamo rendere l'Italia un Paese bellissimo in cui fare nascere idee e business", dice, "Gli Stati Uniti possono essere un modello perche' in questi anni hanno scelto percorsi ambiziosi per ricostruire l'economia del proprio Paese".

 Obama  Renzi
I temi bilaterali, pero', sono altri. Innanzitutto, avverte Obama, "Non possiamo avere una situazione in cui gli Usa spendono piu' del 3% del Pil per l'utodifesa, e l'Europa l'1%". Ancora piu' chiaramente: "Tutti facciano la loro parte, non soltanto per il nostro beneficio, ma perche' anche l'Europa ha le sue necessita' di autodifesa". Un commento difficilmente equivocabile a quanto detto prima dal padrone di casa italiano, e cioe' che "nel rispetto della collaborazione con i nostri partner, verificheremo i nostri budget per poter intervenire in tutto il mondo e al contempo evitare gli sprechi". "Decisioni molti difficili", insiste Obama, attendono Renzi anche sulla questione ucraina. "Noi possiamo affrontare anche un'eventuale crisi energetica, abbiamo le risorse per farlo", replica il presidente del Consiglio, che rilanca chiedendo un "ulteriore appoggio affinche' la questione dei Maro' in India sia affrontata sul contesto internazionale". E, alla fine, l'immancabile riferimento personalistico: "Tutti sanno che per noi il presidente Obama non e' solo il presidente degli Stati Uniti, ma e' fonte di ispirazione e un modello da emulare".                                                            fpnte(AGI) .

27/01/14

Il Dittatore nordcoreano Kim Jong-un stermina i parenti dello zio Jang Song-Thaek

Notizia choc che arriva dalla Repubblica Popolare Democratica di Corea, conosciuta meglio col nome di Corea del Nord: il Leader Kim Jong-un avrebbe sterminato l'intera famiglia del suo ex tutore, nonchè zio Jang Song-Thaek, giustiziato in dicembre dopo essere stato spogliato di tutti i poteri e accusato di 'golpe' contro il nipote. Secondo alcuni media asiatici, che riportano confidenze di forze governative, l'intera famiglia di Jang (bambini compresi) sarebbe stata fucilata. La stessa sorte sarebbe capitata a tutti gli uomini vicini all'ex mentore di Kim. Nei primi giorni di Dicembre lo zio Jang Song-thaek, diventato numero due del regime nord-coreano e principale consigliere politico del giovane presidente dopo la morte di Kim Jong-il, padre del giovane leader, veniva rimosso da tutti gli incarichi, espulso dal politburo e arrestato. Nelle stesse ore alcuni suoi fidatissimi venivano passati per le armi in piazza, accusati di tradimento. Il tempo per un velocissimo processo farsa che anche Jang Song-thaek veniva giustiziato. La sua morte è diventata un caso mediatico: per alcuni giorni era circolata la voce che Jang fosse stato sbranato vivo da un branco di 120 cani. Indiscrezione poi smentita nei giorni successivi. Tra i parenti uccisi dello zio figurano la sorella Jang Kye-sun e suo marito, l'ambasciatore a Cuba Jon Yong-jin; il nipote e ambasciatore in Malesia Jang Yong-chol e i due figli; i figli, le figlie, i nipoti e i fratelli. Tutti i parenti che non erano nel Paese sono stati richiamati a Pyongyang per essere giustiziati. Secondo le fonti governative alcuni parenti sono stati ammazzati con un colpo di pistola in fronte mentre i parenti acquisiti, come la moglie dell'ambasciatore in Malesia, sono stati risparmiati e confinati in villaggi sperduti con le loro famiglie di origine.

15/01/14

"Andiamo a vivere su Marte"! Obama l'aveva promesso di portare l'uomo su Marte

"Andiamo a vivere su Marte"! Obama l'aveva promesso di portare l'uomo su Marte, e anche quel pazzoide di Elon Musk aveva dichiarato di essere interessato. Adesso si inizia a fare sul serio: l’International Academy of Astronautics ha dato il via al programma White Cosmics, con lo scopo unico di portare l’uomo su Marte.
Suolo marziano

Si tratta di una notizia di cui possiamo andare particolarmente fieri, in quanto che a capo del progetto di ricerca c’è l’italiano Giancarlo Genta, docente al Politecnico di Torino. Il team di scienziati coordinato da Genta, produrrà uno studio definitivo fra 2 anni, ma ha già presentato un documento preliminare al vertice dei presidenti delle agenzie spaziali in corso a Washington in questi giorni.

“La International Academy of Astronautics ha messo in piedi un gruppo di studio per produrre una ricerca riguardo a una missione umana su Marte”, si legge nel rapporto.
“Spiegheremo le motivazioni di una missione del genere, poi esploreremo gli aspetti umani e tecnologici e la ricerca ancora necessaria per costruire la tecnologia richiesta”.

Per portare l’uomo sul pianeta rosso, gli scienziati hanno individuato sei diversi tipi di approcci, ordinandoli per complessità crescente: missione fly-by, ovvero sia il passaggio ravvicinato vicino alla superficie; missione verso uno dei satelliti di Marte, da cui gli astronauti potrebbero telecomandare veicoli sulla superficie del pianeta; missione di breve durata (“flag-and-footprint”, come si dice in gergo, cioè “pianto una bandiera, lascio un’impronta e riparto”).
E tre tipi di missioni di lunga durata, con operabilità scientifiche ed esplorative diverse. Lo scopo finale di queste ultime è “un primo passo verso obiettivi più ambiziosi, come la colonizzazione”.

Le ragioni per cui bisogna andare su Marte, spiegano ancora gli scienziati, sono molteplici. Anzitutto c’è, naturalmente, il valore scientifico di una missione del genere. Ma anche interessi politici, nel senso che un progetto internazionale di questo tipo favorirebbe la cooperazione su larga scala tra paesi diversi e che “Marte potrebbe diventare un secondo pianeta per gli esseri umani”, contributi all’innovazione e allo sviluppo economico e aspetti sociali, come creazione di nuove imprese e posti di lavoro.

Gli scienziati, inoltre, sono convinti che il futuro economico e industriale della Terra è strettamente legato alle risorse extraterrestri: sarà indispensabile cercare gli elementi utili sugli asteroidi, sulla Luna e sul pianeta rosso. In un’intervista a La Repubblica, Genta ha spiegato che “per andare sul pianeta rosso ci vogliono ancora almeno 20 o 25 anni con una missione finanziata dalle agenzie spaziali”, sebbene “parlare di date sia molto pericoloso in questo campo. Di date ne sono già state fatte tante e alla fine si rischia di perdere credibilità”.

Per arrivare su Marte, afferma lo scienziato, sarà comunque prima necessario rifinire il know-how attuale, completando esplorazioni sulla Luna e sugli asteroidi, “tappe già definite dalle agenzie spaziali e che non si possono saltare: l’esperienza sul satellite naturale terrestre e la permanenza più lunga nelle missioni spaziali sono indispensabili per capire come si reagirà su Marte”. Il pianeta rosso è un buon candidato a ospitare gli esseri umani, dice Genta, perché “la sua superficie è uguale al totale di tutte le terre emerse sul nostro pianeta, quindi raddoppia lo spazio disponibile per l’umanità”. Certo, sulla Terra c’è aria. E acqua. E vita. “Terraformare Marte, cioè renderlo simile alla Terra”, secondo Genta, “è possibile, ma le tecnologie necessarie sono ancora lontane dall’essere sviluppate. Ci vorranno tempi lunghissimi. Invece, vivere su Marte, anche se in condizioni disagiate, si può. Oggi il grosso problema, più che la permanenza, è il viaggio”.

Già... ma come arrivare sul pianeta rosso? Gli scienziati propongono di usare veicoli a propulsione nucleare, che impiegherebbero circa quattro-cinque mesi per la sola andata. La tecnologia è stata già provata sulla Terra, negli anni Settanta, ma deve essere ancora raffinata. Certo, non si tratta di un sogno proprio a buon mercato. Il costo totale si aggirerebbe intorno ai 500 miliardi. “Però”, fa presente Genta, “divisi in vent’anni e fra tutte le agenzie spaziali partecipanti. Però attenzione: non sono soldi che buttiamo su Marte, ma che si spendono sulla Terra e vanno a rivitalizzare l’economia del nostro pianeta”.
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