Nessuna risposta dal suo
cellulare, gli squilli suonano a vuoto. Da questa mattina Marcello Dell'Utri è ufficialmente
latitante. La terza sezione della
Corte d’Appello di Palermo, presieduta da Raimondo Lo Forti, ha emesso un ordine di
custodia cautelare per pericolo di fuga nei suoi confronti, ma la polizia non ha potuto eseguirlo perché non riesce a trovarlo. Troppo tardi: l’ex
senatore del Pdl, condannato a sette anni per
mafia e che attende per martedì la sentenza definitiva, potrebbe essere all’estero.

Il suo telefono cellulare sarebbe stato localizzato dagli
investigatori nei dintorni di Beirut il 3 aprile, ma fonti bene informate hanno smentito l’indiscrezione. L’ex delfino di Berlusconi potrebbe anche aver raggiunto la Guinea Bissau o la Repubblica dominicana, Paesi di cui ha il
passaporto. E proprio nell’ultimo Stato, si era rifugiato due anni fa, in circostanze simili, quando sparì nei giorni in cui la
Cassazione doveva decidere il suo destino. Nel giallo sulla
fuga, spunta anche la testimonianza di un passeggero che avrebbe viaggiato accanto a Dell’Utri su un volo Parigi-Beirut il 24 marzo scorso. L’uomo – che ha chiesto di restare anonimo – ha riferito all’Ansa che l’ex senatore ha viaggiato “in business” ed ha assicurato di averlo visto ritirare il bagaglio una volta atterrato e uscire
dall’aeroporto. Alla
Farnesina invece “non risulta che l’ex senatore sia in possesso di un passaporto diplomatico italiano” né di un “passaporto di servizio valido”, ovvero quelli previsti per i parlamentari o funzionari non diplomatici. In tutta questa storia l’unica cosa certa è che Dell’Utri risulta irreperibile. “Non rintracciato in alcuno dei luoghi ispezionati - riferisce una nota - al momento risulta
irreperibile. La Corte d’Appello – continua la nota – ricevuti i verbali di vane ricerche, ne ha dichiarato lo stato di latitanza”. Verranno attivati nelle prossime ore tutti i canali di ricerca, sia in area
Schengen, che in altre aree sensibili per riuscire a individuare la posizione dell'ex senatore. La Procura generale farà una richiesta di
cattura internazionale attivando anche l'Interpol per riuscire a trovare l'ex politico. Il Movimento 5 Stelle insorge e chiede le immediate dimissioni del ministro dell'Interno, Angelino Alfano: "Non possiamo che augurare buona latitanza a Marcello Dell'Utri, amico fraterno di Berlusconi e del Pd e chiedere le dimissioni di Angelino Alfano, che fa arrestare e trasferire in Kazakistan una donna e una bambina perseguitate da quel regime, ma lascia fuggire i condannati per mafia", si legge in una nota dei deputati e senatori del
M5S.