Il-Trafiletto
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30/05/14

Palazzo Grazioli: Berlusconi moroso. Chiesto lo sfratto per Forza Italia.

Sembra impossibile, ma è tutto vero. Silvio Berlusconi bussa a denari. Non più tardi di qualche giorno fa si è lasciato andare dicendo che le casse di Forza Italia sono a secco, e lo dimostra il fatto che sono sette mesi circa che non paga l'affitto di Palazzo Grazioli, arrivando ad accumulare un debito di circa 90 mila euro nei confronti del proprietario dell'immobile, il conte Emo Capodilista, il quale ha avviato ben due cause di sfratto. Dal novembre scorso al conte non viene più corrisposto l'affitto di parte dell'immobile, senza che nessuno gli desse una qualche motivazione, nel silenzio più assoluto. Solo quando la notizia è diventata di dominio pubblico, merito del "Fatto" e della "Stampa", qualcosa si è mosso, ma non come sperava il conte. I legali di Forza Italia hanno proposto al nobile di rinnovare il contratto di affitto con una riduzione del 50% e hanno chiesto uno sconto del 40%  sul debito accumulato. Una specie di condono insomma. Palazzo Grazioli è la residenza romana dell'ex Premier, ma anche il punto di riferimento di Forza Italia, con tanto di parlamentino con emiciclo in mogano e vari alloggi per il suo staff. Un brutto periodo economico quello di Berlusconi, tra il mezzo miliardo di euro dovuto a De Benedetti per il caso Mondadori, gli "alimenti" all'ex moglie Veronica Lario e le parcelle non certo economiche dei suoi avvocati. Chi pagherà ora l'affitto arretrato? E chi salderà i fornitori di servizi vari? E' stato chiesto al popolo di Forza Italia una sottoscrizione di 30 milioni di euro. E i parlamentari? Metteranno mani alle loro tasche? Chissa....si vedrà!

23/03/14

"Gocce" di notizie: "Sbloccare i debiti della Pa boccata di ossigeno anche per lo Stato"

Con l'eventuale pagamento di tutti i debiti accumulati in questi ultimi anni dalla Pubblica amministrazione, che secondo il premier Renzi ammontano a 68 miliardi di euro, l'Erario vedrebbe aumentare di circa 5 miliardi il gettito dell'Iva. Lo calcola la Cgia di Mestre. "In un momento in cui l'Esecutivo e' alla ricerca delle coperture necessarie per sostenere le misure per il rilancio del Paese - dichiara il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi - lo sblocco totale dei debiti della Pa darebbe una preziosa boccata di ossigeno sia alle migliaia di aziende che da anni aspettano di recuperare i propri crediti sia alle casse dello Stato che beneficerebbero del gettito Iva legato a questi pagamenti". Nei rapporti commerciali tra la Pa e le imprese, sottolinea la Cgia, queste ultime, una volta terminata una manutenzione o una fornitura, emettono fattura e nella stragrande maggioranza dei casi posticipano il versamento dell'Iva al momento dell'avvenuto pagamento.
"Pertanto, e' logico attendersi che l'eventuale smaltimento dei debiti arretrati della Pa dovrebbe produrre dei grossi benefici in materia di Iva. Una prima stima prudenziale consentirebbe allo Stato di incassare 5 miliardi".                      fonte(AGI)
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