Il-Trafiletto
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23/03/14

"Gocce" di notizie: "Sbloccare i debiti della Pa boccata di ossigeno anche per lo Stato"

Con l'eventuale pagamento di tutti i debiti accumulati in questi ultimi anni dalla Pubblica amministrazione, che secondo il premier Renzi ammontano a 68 miliardi di euro, l'Erario vedrebbe aumentare di circa 5 miliardi il gettito dell'Iva. Lo calcola la Cgia di Mestre. "In un momento in cui l'Esecutivo e' alla ricerca delle coperture necessarie per sostenere le misure per il rilancio del Paese - dichiara il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi - lo sblocco totale dei debiti della Pa darebbe una preziosa boccata di ossigeno sia alle migliaia di aziende che da anni aspettano di recuperare i propri crediti sia alle casse dello Stato che beneficerebbero del gettito Iva legato a questi pagamenti". Nei rapporti commerciali tra la Pa e le imprese, sottolinea la Cgia, queste ultime, una volta terminata una manutenzione o una fornitura, emettono fattura e nella stragrande maggioranza dei casi posticipano il versamento dell'Iva al momento dell'avvenuto pagamento.
"Pertanto, e' logico attendersi che l'eventuale smaltimento dei debiti arretrati della Pa dovrebbe produrre dei grossi benefici in materia di Iva. Una prima stima prudenziale consentirebbe allo Stato di incassare 5 miliardi".                      fonte(AGI)

15/03/14

Segni (RM) | Una direttrice di banca denunciata per i debiti di gioco. Truffava i clienti.

Oberata dai debiti di gioco accumulatisi negli anni,la direttrice della filiale dell’Unicredit Banca di Segni, in provincia di Roma, è stata denunciata dalla Guardia di Finanza per truffa, falsità in scrittura privata, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi e truffa ai danni dello Stato. I debiti, circa 700 mila euro secondo le indagini lunghe e complesse, dirette e coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri, i finanzieri del Comando Provinciale di Roma, supportati anche da un’indagine interna disposta da Unicredit banca, erano stati contratti dalla donna tra il 2004 e il 2009 per il vizio del gioco d'azzardo, "concedendosi" 25 prestiti personali e intestandoli a persone inesistenti, attraverso l’alterazione dei documenti di familiari e clienti della filiale. Nel corso degli accertamenti, le Fiamme Gialle della Tenenza di Colleferro hanno anche scoperto che la donna, per 14 anni, avrebbe percepito indebitamente, con la complicità dell'ex badante della beneficiaria, la pensione di una signora deceduta nel 1995, gestita dall'Inpdap prima che l'ente fosse incorporato nell'Inps. In quest'ultimo caso, il danno è stato quantificato in oltre 165 mila euro. Oltre alla direttrice della filiale e all'ex badante dell'ignara pensionata, denunciate, è stato segnalato all'Autorità Giudiziaria un funzionario dell'Inps.

08/02/14

Perchè si dice "prendersi un anno sabbatico"?

Ai bei vecchi tempi della vita goliardica universitaria quando ancora non ci si iscriveva online agli esami, quando i professori ancora dedicavano un giorno di ricevimento a settimana a noi studenti, era solito sentire spesso che il professor Tal dei Tali si era preso un anno sabbatico, il che significava che ci si doveva rivolgere agli assistenti se reperibili naturalmente.
 Prendersi un anno sabbatico, è un anno di congedo retribuito cui i docenti universitari hanno diritto per dedicarsi alla ricerca scientifica e all'aggiornamento: due volte ogni dieci anni in Italia, una ogni sette negli Usa. Il termine è diventato anche sinonimo di un lungo periodo di riposo lontano dalla professione lavorativa. Ma perchè si dice così?
Nell'antica tradizione ebraica, a partire dal V secolo a.C., l'anno sabbatico era quel periodo durante il quale, in onore a Dio e secondo le leggi Mosaiche, si lasciava riposare la terra, si condonavano i debiti e venivano liberati gli schiavi. Schiavi, infatti, erano quelle persone che, per debiti non pagati o reati commessi, dovevano lavorare per la famiglia del creditore fino a risarcirne i danni. Durante questo periodo il creditore provvedeva al mantenimento dello schiavo e, alla sua liberazione, gli versava una somma che gli consentisse di riprendere una vita normale. La restituzione, tuttavia, si concludeva in ogni caso nell'anno sabbatico, che cadeva ogni sette anni: per questa ragione si diceva che era fortunato colui che iniziava a pagare i propri debiti in un momento vicino al settimo anno. 

01/11/13

Perchè si dice "Andare a monte"?

Cari lettori, arrivo in netto ritardo oggi, e mi scuso, ma sono stata chiamata a fare la zia sitter, e per il mio adorato Leonetto questo e altro. 
Detto questo, mentre cullavo il mio Leonettino, che mi guardava incantato, una domanda si è affacciata alla mia mente zingara, ma da dove ha avuto origine il detto "andare a monte"?
Andare a monte: veder fallire un progetto, concludere un'operazione con un nulla di fatto, non risolvere una situazione
Le ipotesi circa le origini di questa locuzione sono parecchie. La più probabile si rifà al gioco delle carte, in cui il mazzo da cui si "pesca", come nella briscola, tressette, scopa,  viene definito "monte", per cui, in caso di errore o di disaccordo, si rimescolano le carte e si costituisce un monte.
Un'altra versione vuole che la frase risalga all'epoca in cui con il nome di monte si indicava l'insieme di debiti che una pubblica istituzione assumeva nei confronti dei risparmiatori che le affidavano i propri capitali, in cambio di una rendita vitalizia. Chi si assumeva questi debiti fruttiferi, in genere, era lo Stato o il Comune, e allora andare a monte significava essere descritto per creditore nei Libri del Monte. Una versione più recente, piuttosto cattivella, si riferisce alla situazione di chi, avendo bisogno di un prestito, si rivolge al Monte di Pietà o a una banca, e si sente dire che non può ottenere prestiti se non offre solide garanzie, il che equivale a dire "non ne facciamo niente".

30/10/13

Perchè si dice: accettare una cosa con beneficio d'inventario? Parliamone

Proprio stanotte cari amici, prima che il sonno avesse il sopravvento sui miei pensieri, mi sono ricordata di un altro modo di dire, di uso comune, tanto comune che lo infiliamo nella conversazione come fosse la cosa più naturale al mondo, ma se ci chiedessero il perchè si dice così, cosa mai riposnderemmo? Non facciamoci trovare impreparati.

Testamento
"Accettare una cosa con beneficio di inventario" significa accettare qualcosa (una notizia, un'informazione, un proposta), riservandosi di controllarne la fondatezza o la validità.
L'espressione deriva dal linguaggio giuridico, e riguarda l'accettazione dei beni ereditati, da parte dell'erede, con riserva di decidere se tenerli o meno, dopo aver fatto l'inventario del patrimonio, in modo da evitare brutte sorprese, quali potrebbero essere tasse di successione  troppo onerose oppure debiti che il caro estinto ha contratto gravando di ipoteche i propri beni, per cui chi eredita potrebbe trovarsi nella situazione di dover spendere cifre speriori all'importo dei beni ereditati.
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